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LA SETA - Ciclo vitale del baco da seta

tecnologia



Istituto Comprensivo J.F.Kennedy







LA SETA




La seta è un fibra tessile che si ricava dai bozzoli di un insetto chiamato baco da seta o filugello o bombice del gelso( cosi detto perché la larva di questo insetto si nutre delle foglie del gelso), appartenente all'ordine dei lepidotteri.

L'allevamento del baco per la produzione della seta ha origine in Cina, quasi 5000 anni fa. Per molti secoli rimase segreto il metodo della bachicoltura che solo molto tempo dopo si diffuse in Corea, Giappone e in India e, soltanto nel VI secolo si diffuse in Europa.

La leggenda narra di due monaci greci di ritorno dall'india che, per incarico dell'imperatore Giustiniano, portarono a Costantinopoli alcune uova del baco da seta nascoste nei loro bastoni di bambù. In Italia la bachicoltura trovò le condizioni ideali per lo sviluppo, e per lungo tempo il nostro paese è stato tra i maggiori produttori mondiali di seta.



La spietata concorrenza delle fibre sintetiche da un lato, e lo sviluppo della bachicoltura nei paesi asiatici, hanno messo in crisi l'industria serica italiana. Oggi il maggior produttore mondiale di seta greggia è la Cina, seguita a grande distanza dall'India, Giappone, Brasile, Vietnam, Corea. Le industrie seriche italiane importano seta greggia e filati ed esportano tessuti che, per qualità e originalità, non hanno uguali al mondo.






La seta è costituita essenzialmente da fibroina e sericina.

La fibroina(60-70%) forma la parte centrale, mentre la sericina (20-30%) la parte esterna.

Le particolari qualità della seta ne hanno sempre fatto un prodotto di grande pregio.

-È molto resistente, il suo carico di rottura è pari  a quello di un acciaio ordinario ( 44kg/mm²) sia alla trazione sia alla piegatura e alla torsione.

-È tenace ed elastica

-Ha buona igroscopicità, è la proprietà di assorbire facilmente l'umidità

-Ha un buon potere tecnico isolante perché è una cattiva conduttrice di calore.

-Ha lucentezza

-Ha buona lavorabilità

-Ha regolarità del filato

commercialmente si valuta in base al titolo, cioè al rapporto tra peso e lunghezza    (mantenendo quest'ultima costante). Non può però essere trattata con candeggina e si distingue dalla seta artificiale perché brucia con difficoltà.






La seta è utilizzata per biancheria e abbigliamento esterno femminile  di gran pregio, per cravatte, camiceria e foulard.








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Il baco da seta, durante il suo breve ciclo vitale( circa 60 giorni), subisce varie trasformazioni


- Le uova vengono deposte dalla farfalla, che subito dopo morirà, nel mese di giugno. Dopo essere state conservate per tutto il periodo invernale in appositi refrigeratori, vengono messe in incubazione in locali che abbiano una temperatura costante di circa 25°C, umidità e luce necessarie per la schiusa; in modo da far coincidere la nascita e lo sviluppo della larva con il periodo di fioritura e crescita delle foglie del gelso. L'incubazione dura circa 20 giorni. Le uova hanno forma di grani ovali, di colore biancastro-giallino dette anche seme-bachi quindi in primavera si schiudono generando minuscoli bacolini.


- La larva, che alla nascita è lunga appena 3 mm e pesa 1-2 mg, diventa nel giro di un mese lunga 10 cm, aumentando il suo peso di circa 8000 volte.

La dieta del baco da seta è costituita esclusivamente dalle foglie del gelso. Particolarmente adatto all'allevamento del baco da seta è il gelso bianco(morus alba) che possiede foglie di diverso tipo. Il baco da seta vive da 28 a 38 giorni. Durante lo stadio della crescita, cambia il tipo d'alimentazione. Prima si nutre soltanto di foglie di gelso tenere, poi di quelle mature. Esso viene alimentato su speciali graticci di legno, all'interno

dei quali vi sono delle reti. Nei vari stadi della crescita vengono adagiati in diverse sezioni. La vita del baco è suddivisa in cinque stadi di età e di sviluppo. Dopo ogni stadio il baco compie una muta per una rapida crescita.


Al termine del quinto stadio, dopo aver raggiunto la massima grandezza, il baco non si nutre più, perciò vengono eliminate le foglie di gelso e si cerca un posto tranquillo per consentirgli di costruire il bozzolo. In bachicoltura questa fase viene denominata "salita al bosco" perché il luogo è costituito da rami di gelso, quercia, olmo (e oggi anche in plastica per avere un notevole risparmio), su cui i bachi cominciano subito a "salire", per filare la loro seta. Esso emette bavelle che formano un filo continuo, inizia la produzione del bozzolo, all'interno del quale si trasformerà in crisalide e successivamente in farfalla. Il bozzolo è pronto dopo 4 o 5 giorni. Espellendo la bava, il baco da seta ha perso più della metà del suo peso. Dopo 15 giorni la farfalla è pronta.


La farfalla, se non avviene la stufatura che uccide la crisalide, buca il bozzolo, impedendone l'utilizzazione per la lavorazione della seta, e provvede alla deposizione delle uova(da 300 a 500) nei restanti 10 giorni di vita.


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La seta viene consegnata già pronta e filata dal baco. Il bozzolo viene prodotto dal baco per mezzo di un organo di secrezione(seritterio) situato sotto l'apparato digerente.

La bava del baco da seta risulta formata da due fili paralleli saldati tra loro e viene disposta in modo regolare ad eccezione che all'inizio, qui è detta spelaia.


I fase: stufatura. I bozzoli possono essere utilizzati solo se la farfalla non li buca, perciò è necessario uccidere le crisalidi prima delle trasformazioni in farfalle mediante stufatura( o soffocamento o moritura), operazione che viene effettuata sottoponendo i bozzoli, disposti in appositi cestelli, all'azione del calore in stufe a secco oppure a umido, sottoponendoli a getti d'acqua. 


II fase. Cernita. Viene fatta una scelta in base alla grandezza, forma e colore, separando gli scarti. A questo punto i bozzoli sono pronti per la trattura.


III fase. La trattura della seta consiste nell'immergere i bozzoli in acqua calda: si separano le prime bave di seta che vengono riunite in un certo numero e attaccate ad un aspo. I bozzoli resi molli vengono strofinati con uno scopino per cercare il capo del filo. Ogni filo o bava ha una lunghezza che varia dai 400 a 800 metri. Si uniscono da sette a otto bave per formare il cosiddetto filo da seta greggia o cruda. Da 100 kg di bozzoli si ottengono circa 25 kg di seta greggia. La seta greggia non è adatta ad essere tessuta. Prima deve subire altre operazioni che rendono il filo più resistente ed elastico.


IV fase. Con al torcitura si riuniscono due o più fili tra loro. Essa serve per aumentare l'aderenza fra le fibre del filato affinché questo raggiunga la resistenza e l'elasticità desiderate. Dai fili di maggior pregio si ottiene l'organzino, destinato a formare l'ordito dei tessuti; da quelli di minor pregio si ottiene la trama, destinata appunto a formare la trama dei tessuti.


V fase. Con la sgommatura la seta è sottoposta ad una lavaggio in acqua calda con soluzioni saponose per eliminare la sericina, che la rende ruvida e poco adatta alla tintura. Si ottiene la seta cotta o sgommata, che è morbida, liscia e di colore bianco brillante.


VI fase. La sgommatura causa un notevole calo in peso della seta greggia, circa il 25-30%. Per compensare questa perdita essa viene sottoposta alla carica, trattandola con sali minerali che hanno la proprietà di aderire alle fibre. Si ottiene la seta caricata: la carica non può superare il 30% per disposizione di legge.





Bibliografia:

G.Arduino "ed. tecnica" Lattes vol.B pag 85-86

Carlo Madeo "tecnica e progetto" il capitello vol.A da pag 161 a 163

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