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OBIETTIVI VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DEI PRINCIPALI FLIP-FLOP Prima parte
dell'oscilloscopio la differenza esistente con i normali interruttori ON-OFF.
frequenza utilizzando le porte logiche e gli integrati. Rilevare le tabelle funzionali e i diagrammi temporali. Discuterne i risultati. Seconda parte Verificare lo schema logico degli integrati 7476 e 7493. Impiegando uno dei due integrati, realizzare dei contatori di moduli vari: 3,4,5,6,8,9,10,12 e 16 (realizzarne a scelta tre per ogni gruppo).
oppure con circuito antirimbalzo.
facoltativamente, un display a 7 segmenti con relativa decodifica. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
STUMENTI UTILIZZATISCHEDA DI LAVORO DIDAC 1 è una basetta che ha come funzione l'inserimento dei circuiti integrati in modo da consentire il passaggio di corrente secondo le porte che vi vengono inserite. DIDAC 2: è sempre una basetta che svolge le stesse funzioni della DIDAC 1, però in aggiunta contiene uno swich (per la determinazione del segnale H o L, +5V o 0V) e numerosi dispositivi di segnale quali diodi led. In entrambe le DIDAC l'alimentazione avviene tramite il collegamento di una alla torretta d'alimentazione, e l'altra si collega a quest'ultima. Circuiti integrati TTL E CMOS: si tratta di chip alimentati da una tensione costante di 5V ± 2,5 e da corrente continua. Oltre alla famiglia dei TTL esiste quella dei circuiti integrati CMOS (possono funzionare con una tensione variabile tra i 3V e i 18V), che consumano meno energia dei TTL e quindi dissipano meno calore però sono più lenti. Inoltre bisogna dire che la famiglia TTL viene classificata contrassegnandola con la sigla 74 per i componenti di uso commerciale, mentre con la sigla 54 per i componenti di uso militare. Esiste anche un eccezione: il 74HC. Quest'ultimo infatti è un CMOS che funziona ad un alta frequenza. FLIP-FLOP DI VARIO TIPO :Le caratteristiche e il funzionamento verranno riportati di seguito OSCILLOSCOPIO: è uno strumento la cui funzione è quella di visualizzare le forme d'onda periodiche. BREADBOARD: si tratta si una piastra per l'alloggiamento dei componenti, realizzate in materiale plastico e dotata, nella parte superiore, di un gran numero di fori. Sotto i fori sono alloggiate delle barrette metalliche dotate di lamelle che, a coppia, formano tante mollette, una per ogni foro. Infilando un reoforo di un componente in un foro della basetta, esso viene serrato dalla molletta sottostante che assicura un buon contatto elettrico. Alla fine, disposti tutti i vari componenti è possibile verificare il funzionamento del circuito costruito, come se i componenti fossero realmente saldati ad una basetta. In realtà una volta terminata la prova è possibile rimuovere i componenti inseriti e mettercene degli altri. PREMESSE TEORICHE I flip flop sono circuiti digitali sequenziali che hanno il
compito di memorizzare un bit.
I flip-flop sono noti, anche, come multivibratori
bistabili perché ciascuno degli stati logici 0 e 1 può essere reso
stabile nel tempo.
Flip-flop sincronizzati Spesso l'eventuale cambiamento di
stato di un flip-flop non si fa coincidere con l'istante in cui si modificano
i valori dei bit di ingresso ma con l'istante in cui un ulteriore ingresso,
detto ingresso di sincronismo o ingresso di clock e denominato con la sigla
CK, va da Il flip-flop si dice attivo sul
livello quando il clock è caratterizzato da un livello logico (0 o 1)
applicato all'omonimo ingresso. PET
quando il clock passa da NET
quando il clock passa da Fig.3
- Flip-flop sensibili ai livelli ed alle transizioni. Contatori I contatori sono dispositivi costituiti da uno o più flip-flop, connessi in modo da effettuare il conteggio di impulsi applicati all'ingresso. Possono essere sincroni o asincroni; nel nostro caso abbiamo utilizzato quelli asincroni e pertanto mi limiterò alla descrizione di quest'ultimi. I contatori asincroni sono costituiti da flip-flop, che non sono attivati simultaneamente, ma in successione nel tempo; gli ingressi di clock non sono collegati fra loro, ma l'uscita di ogni flip-flop è applicata all'ingresso di clock del flip-flop successivo. Il conteggio può essere all'avanti o all'indietro. Per ottenere quello all'avanti bisogna avere un clock attivo sul fronte di discesa, mentre per ottenere quello all'indietro bisogna avere un clock attivo sul fronte di salita. RELAZIONE1. FLIP-FLOP SR (Set-Reset) 1.1. FLIP-FLOP SR realizzato con porte logiche NOR Le caratteristiche di
questo tipo di flip-flop sono le seguenti: Fig.1 - Flip-flop S-R. Simbolo, tabella della verità e soluzione circuitale con porte NOR. Combinazione SR=00. Combinazione SR=01. Combinazione SR=10. Combinazione SR=11. Tale flip-flop viene spesso utilizzato
per funzionare nel modo seguente. Verifichiamo, infine, che il circuito
realizzato con le porte NOR in figura 1 si comporta da flip-flop S-R. Poniamo, ora: S=1 e R=0. L'uscita della porta 1 va a 0 e di conseguenza, poiché
R=0, l'uscita della porta 2 si porta a 1: Q=1. Se, infine applichiamo S=1 e R=1, le uscite di entrambe le porte andranno a 0. Conseguenze: le due uscite, in questo caso, non sono più l'una il complemento dell'altra, ed inoltre portando contemporaneamente S ed R a 0 entrambe le uscite si porteranno ad 1 e poi a 0 e così via. In realtà, a causa dei diversi tempi di ritardo di propagazione del segnale elettrico in ciascuna porta, uno dei due NOR propagherà l'1 in uscita prima dell'altra porta. In conclusione diventa aleatorio il valore dell'uscita Q che, pertanto, potrà trovarsi o a 0 o a 1. Anche per questo motivo è bene evitare l'applicazione dell'ultima combinazione della tabella della verità: S=1 e R=1. 2. FLIP-FLOP realizzato con porte logiche NAND In questo caso usiamo le
porte NAND che hanno la stessa funzione delle NOR A = S , B = R Ponendo AB=10 si realizza la funzione
di reset per cui l'uscita Q si porta a 0. Fig.2 - Flip-flop S-R con porte NAND. Soluzione circuitale e tabella della verità . Il flip-flop è stato realizzato sia con porte NAND che con porte NOR verificando che il risultato era lo stesso. Come clock abbiamo utilizzato un semplice switch. FLIP-FLOP SR con clock sul fronte di salita Come visto in precedenza i FLIP-FLOP non sono trasparenti: la loro uscita può cambiare solo in corrispondenza di un fronte del clock. Si può costruire un flip flop in modo che venga attivato o sul fronte di salita (fronte positivo) o su quello di discesa (negativo) del clock. Nel nostro caso noi vogliamo realizzare un FLIP-FLOP SR attivo sul fronte di salita. 656d31g In fig si mostra lo schema logico del flip-flop Set Reset sincronizzato. Esso è costituito da due porte logiche NAND, dette porte pilota, e da altre due porte NAND che realizzano il flip-flop S R vero e proprio del tipo mostrato nella precedente fig.2. Se il clock CK è al livello logico 1 le porte pilota si comportano da NOT e quindi gli ingressi S ed R sono effettivamente coincidenti con gli omonimi ingressi del generico flip-flop Set Reset (quindi il flip-flop commuta). Se, invece, il clock CK è al livello logico basso, le uscite delle due porte pilota sono al livello logico 1 indipendentemente dai valori applicati agli ingressi S e R. Per tale combinazione la "latch" a porte NAND conserva lo stato precedente e quindi il flip flop è insensibile ai comandi esterni applicati ( il flip-flop non commuta). Nella tabella della verità si riporta
l'uscita futura Qn+ X rappresenta indifferentemente sia lo stato logico 0 che lo stato logico 1.
Fig.4.
- Flip-flop SR attivo sul fronte di salita con porte NAND. Successivamente
abbiamo realizzato il circuito antirimbalzo vale a dire un circuito che consente di sopprimere rimbalzi meccanici dovuti ai contatti mobili
di interruttori I rimbalzi multipli, infatti, generano un numero
imprecisato di impulsi indesiderati che potrebbero far funzionare in modo
anomalo il circuito dipendente dall'interruttore. Si pensi, ad esempio, al
contatore "elimina code" dei supermercati. Quando il salumiere
preme il pulsante, il display a due cifre deve mostrare il numero successivo
a quello corrente grazie alla presenza di un circuito contatore digitale. Se,
però, l'interruttore non è protetto da circuito antirimbalzo, alla pressione
dello stesso da parte del salumiere, si generano più impulsi che verrebbero
conteggiati e quindi anziché visualizzare il numero successivo, vedremmo sui
display un numero sicuramente più grande. Se, ad esempio, il display mostra
il numero 30 ed alla pressione dell'interruttore si generano 5 impulsi, il
successivo numero visualizzato sul display sarà 35 anziché 31. 4 Verificare per mezzo dell'oscilloscopio la differenza esistente con i normali interruttori ON-OFF Naturalmente, il fenomeno visto adesso è invisibile tramite l'occhio umano ed è quindi indispensabile l'utilizzo di un oscilloscopio, grazie al quale è possibile vedere le oscillazioni della tensione in uscita durante il rimbalzo del terminale. Per poter eliminare tale oscillazione è sufficiente ricorrere ad un circuito antirimbalzo, utilizzando sia porte NAND che NOR (si realizza con lo schema logico di fig.13 che impiega in questo caso un flip-flop S R a porte NAND). Una volta realizzato il circuito lo abbiamo collaudato, verificandone il corretto funzionamento tramite l'oscilloscopio che infatti non ha mostrato più le oscillazioni della tensione in uscita. Fig.13.- Il deviatore seguito dal flip-flop prende il nome di interruttore antirimbalzo. Il deviatore può assumere due
posizioni: A e B. Il contatto mobile è collegato alla massa e perciò porta il
livello logico 0 all'ingresso collegato. Fig.14. - Forme d'onda nei punti A, B e sull'uscita Q. Esaminando le forme d'onda di A e B
nei vari intervalli di tempo, abbiamo dedotto facilmente la forma
d'onda dell'uscita Q che, come si vede nella fig.14, è esente da rimbalzi
meccanici.Nell'istante t1 il contatto mobile lascia il punto A e questo si
porta al livello logico 1. Nell'istante
t2, terminata la sua corsa, il contatto mobile tocca il punto B che si porta
al livello 5 Verificare il funzionamento del flip flop JK e flip flop T come divisore di frequenza Come prima cosa vediamo le caratteristiche del flip flop JK Il flip-flop JK è un dispositivo a due
entrate denominate J e K che operano in modo analogo alle entrate S ed R di
un flip-flip Set Reset con la differenza che se : J=1 e K=1 l'uscita commuta,
cioè se lo stato presente è 0, lo stato futuro è 1 e viceversa.
Fig.5. - Flip-flop JK e tabelle della verità. A destra si mostra la tabella della verità che prescinde dalla presenza del clock e che mostra l'uscita futura in presenza degli ingressi esterni J e K e dallo stato presente Qn. In fig.5 si mostrano due flip-flop JK
sincronizzati. Il primo adegua le uscite quando al clock si applica un
segnale digitale che passa da Il primo flip flop JK si dice di tipo PET (Positive Edge Triggered), il secondo, invece, si dice di tipo NET (Negative Edge Triggered). Si mostrano, in fig.6, i simboli logici e le tabelle della verità di due diversi flip-flop JK, il primo di tipo PET ed il secondo di tipo NET, con ingressi asincroni di preset (PRE) e di cleear (CLR). Fig.6
- Simbolo del flip-flop JK PET e relativa tabella della verità ( a sinistra);
Ora osserviamo il flip-flop T E' un flip-flop avente una sola
entrata denominata T e le solite due uscite: Q e la sua complementata Q. Fig.8
- Simbolo del flip-flop T e relativa tabella della verità. Osservando le caratteristiche dei suddetti flip-flop, abbiamo visto che se si realizza un contatore modulo 16 o anche modulo minore, l'uscita Q1 del contatore ha esattamente frequenza d'onda dimezzata rispetto a quella Q0 che rappresenta il bit meno significativo. Infatti quando Q1 da il suo primo impulso di clock al flip-flop successivo, il bit Q0 ha già dato questo impulso per ben 2 volte. Allo stesso modo la frequenza di Q3 è la metà di quella di Q2 e infine la frequenza di Q4 (il bit più significativo) è la metà di quella di Q3.
Seconda parte 1 Verificare lo schema logico degli integrati 7476 e 7493 Il 7476 è un integrato che contiene al suo interno 2 flip-flop JK. Come descritto in precedenza il funzionamento dei flip-flop è sincronizzato dal segnale di clock, a seconda se sia attivo sul fronte di salita o di discesa. Consultando la connessa tabella di verità notiamo che tutte le caratteristiche precedentemente spiegate si verificano nel C.I. Ultima notazione da fare è che i flip-flop in questione possiedono due ingressi attivi bassi molto particolari: PREset e CLeaR. Il primo permette di settare l'uscita a 1 il secondo di resettarla a 0. Entrambi vengono attivati indipendentemente dal clock.
L'integrato
7493 è un contatore binario asincrono, con conteggio in avanti. È costituito
da quattro flip-flop JK, dove sia J che K , per ciascun flip-flop sono
costantemente allo stato logico Essendo
un contatore asincrono il clock vero e proprio è dato solo al primo
flip-flop, mentre per tutti gli altri il clock è rappresentato dall'uscita del
flip-flop precedente. Essendo inoltre a 4 bit, possiamo realizzare dei
conteggi fino ad un modulo pari a 16, cioè avere un conteggio per un massimo
di 16 stati (da MR1 e MR2 sono gli ingressi di una porta NAND, la cui uscita è collegata agli ingressi di clear dei 4 flip-flop. In questo modo è possibile troncare il conteggio. Per abilitare il conteggio è sufficiente che entrambi non siano a livello alto, come mostra la tabella sottostante.
2 Realizzare dei contatori di moduli vari Abbiamo visto precedentemente che con n flip-flop si hanno al massimo 2n stati; è possibile, però, bloccare il conteggio prima che raggiunga il valore massimo(attraverso porte NAND) e si riesce così a ottenere contatori con modulo inferiore a 2n con n flip-flop. Nel
nostro caso abbiamo utilizzato l'integrato 7493 che contiene al suo interno 4
flip-flop JK collegati in cascata, (per
realizzare contatori di modulo 8, 9, 12). Di
conseguenza il modulo massimo realizzabile era appunto 16 (24). Volendo
realizzare, per esempio, un contatore di modulo M=9 era necessario utilizzare
un numero minimo di 4 flip-flop. Essendo M=9 gli stati del contatore devono
essere 9 da Ovviamente questa è la parte più importante della realizzazione del nostro contatore. Per la visualizzazione dati abbiamo utilizzato un decoder 9368 collegato alle uscite Q del contatore e ad un display a catodo comune. Per quanto riguarda il generatore di clock abbiamo utilizzato un normale circuito antirimbalzo come quello spiegato precedentememte Contatore
modulo 8 Fig.15 - Contatore a 3 bit con visualizzazione su un display. Gli impulsi di clock CK si
applicano all'ingresso CLK del flip-flop JK denominato U1A. L'uscita Q del
flip-flop U1A si applica all'ingresso CLK del flip-flop U2A e, analogamente,
l'uscita Q del secondo flip-flop si applica all'ingresso CLK del flip-flop
U3A. Gli ingressi J e K di tutti i flip-flop sono tenuti ad 1 per cui ad ogni
fronte di discesa applicato agli ingressi CLK l'uscita Q cambia di stato. Applicando tali linee
ad un display dotato di circuito di decodifica interno si avrà sul
visualizzatore la comparsa delle cifre da |
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