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Poiché è dovuto al sommarsi (sovrapporsi) di un numero estremamente grande di fenomeni (eventi caotici tutti dello stesso tipo) quasi indipendenti tra loro, il modello per esso corretto è quello di un processo gaussiano, che sarà inoltre anc 858j91i he ergodico e stazionario (SSL SSS).
In ogni istante quindi il segnale sarà una variabile aleatoria N(t) che potrà assumere valori con una densità di probabilità del tipo:
Avrà quindi valor medio nullo e varianza . Tenendo conto anche dell'ergodicità potremo scrivere:
E, dalla definizione di potenza di un processo:
Analizzando la correlazione tra i valori del rumore in due istanti distinti t1 e t2, per la stazionarietà del processo otterremo una funzione di autocorrelazione dipendente solo dalla distanza t=t2-t1, RNN(t). Poiché abbiamo detto che le cause caotiche del rumore sono molto poco correlate, la RNN(t) sarà quasi nulla per t>0 ed assumerà valori significativi per istanti molto vicini allo 0.
Tenendo conto, con opportuni modelli, di queste correlazioni e del fatto che le densità di probabilità del secondo ordine sono congiuntamente gaussiane, si ottiene per la RNN(t
Con a e b parametri dipendenti dalla temperatura, dalla costante di Boltzmann, dalla costante di Planck e dalla natura del sistema rumoroso.
Avremo anche che:
Ad esempio, nel caso di una resistenza elettrica R, considerando il rumore in tensione, si ha:
(con h=cost.di
Planck, K=cost.di Boltz.,T=temp.)
La trasformata di Fourier
dell'autocorrelazione ci darà lo spettro di densità di potenza, che è pari a:
E nel caso della resistenza:
che ha e decresce di 3dB in
corrispondenza di
, quindi è praticamente piatta per quasi tutte le frequenze
di utilizzo fisico reale. Per questo si suppone che il rumore sia anche bianco
e cioè lo si modellizza con una:
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