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IL RADAR &
IL SONAR
CHE COS'E' IL RADAR?
Il
fisico scozzese Robert Alexander Watson-Watt (1892-1973) dimostrò alle autorità
militari inglesi, nel massimo segreto, un sistema di 353d38d radio-localizzazione di
oggetti attraverso la riflessione di impulsi radio ad altissima frequenza. E'
la prima dimostrazione del radar, cosi chiamato dalle iniziali delle parole
inglesi "Radio Detection and Ranning" (individuazione
e determinazione della distanza via radio) che lo stesso Watson-Watt ha
sviluppato in 16 anni di lavoro. Il principio del radar è concettualmente
semplice: poichè è nota la velocità di propagazione delle onde
elettromagnetiche, calcolando il tempo in cui un impulso viene inviato verso un
ostacolo e da questo viene riflesso verso la sorgente è possibile stabilire la
sua distanza dalla sorgente. Alla base
del dispositivo c'è un magnetron, un diodo che emette nel campo delle
microonde. Il Radar diviene così il primo sistema che consente di individuare
oggetti al di là dell'orizzonte ottico di un osservatore, come aereoplani
nemici. Grazie alla dimostrazione del fisico scozzese
CHE COS'E' IL SONAR?
Il sonar è un sistema utilizzato soprattutto dai sottomarini per individuare la posizione di oggetti subacquei, sfruttando il fenomeno della riflessione delle onde sonore.
Il sonar emette impulsi acustici o ultrasonici tramite un dispositivo irradiante subacqueo, detto proiettore, e capta gli impulsi riflessi da eventuali ostacoli per mezzo di un microfono sensibile detto idrofono, o trasduttore. Dal tempo intercorso tra l'emissione del segnale e la ricezione dell'onda riflessa, nota la velocità di propagazione delle onde sonore in acqua, è possibile risalire alla distanza dell'oggetto individuato.
I moderni sottomarini sono equipaggiati con dispositivi sonar che localizzano eventuali imbarcazioni nemiche. Il sistema più avanzato in uso nei sottomarini prevede un lungo cavo con cui viene trainato in mare aperto un certo numero di idrofoni regolarmente distanziati. Un altro tipo di sonar utilizza invece un dispositivo detto boa acustica, vale a dire un idrofono montato su una boa, che viene paracadutato da un aereo. Quando il rivelatore acustico della boa percepisce un suono (ad esempio il motore di un sottomarino), aziona un piccolo radiotrasmettitore che invia un segnale agli aerei antisommergibile in perlustrazione nella zona.
Sonar a boa acustica
Dallo sviluppo della tecnologia del sonar sono derivate applicazioni di carattere assai diverso, tra cui anche l'ecografia, la tecnica impiegata in diagnostica medica che sfrutta la riflessione degli ultrasuoni per ottenere immagini degli organi interni.
L'INVENTORE
Il fisico americano Frederick Hunt (1905-1972) approfondì nel 1934 i fenomeni di riverberazione, con i quali una frazione di energia di un'onda sonora, che incontra un elemento di discontinuità nell'acqua (un oggetto, il fondale o la superficie di separazione acqua - aria), ritorna alla sorgente dell'onda. Nel 1941 Hunt viene messo a capo del laboratorio di acustica sottomarina di Harvard, dove l'anno seguente realizza il primo sonar (radar acustico subacqueo), così chiamato dalle iniziali di "sound navigation and ranging" (navigazione e determinazione delle distanze con il suono). Il sonar si rivelerà uno strumento decisivo nelle operazioni navali, nella guida dei sommergibili e dei siluri.
Vi sarà capitato di
vedere in televisione un film di guerra sottomarina e osservare le facce
terrorizzate dei sommergibilisti quando ascoltano il sonar nemico che li sta
intercettando. Il sonar, come si sa, è l'equivalente sonoro del radar. Entrambi
consentono di «vedere» nell'invisibile: il sonar, inviando suoni, permette di
ascoltare l'eco di ritorno e individuare la distanza dell'oggetto che riflette
il suono. Il calcolo si basa sulla velocità dell'onda sonora, che varia a
seconda del mezzo che attraversa: l'onda è tanto più veloce quanto più il mezzo
è denso e incomprimibile (nell'aria la velocità del suono è
Un nuovo sistema sonar, sperimentato dai militari statunitensi per individuare i sommergibili, potrebbe fare una strage di balene e di altri animali marini. I biologi inviati per effettuare le autopsie di animali trovati morti hanno stabilito che gli animali si erano arenati a causa del disturbo provocato da trasmissioni radar provenienti dalle navi della marina che si esercitavano nei dintorni.
Il nuovo strumento nella caccia ai sottomarini si chiama Surtass e consiste in navi equipaggiate per setacciare l'ottanta per cento delle acque mondiali. Oggi, però, sono in molti a temere che l'approvazione di un simile sistema di monitoraggio avrà ripercussioni disastrose sulle popolazioni di balene, delfini e altri cetacei. La marina sottolinea che il sonar utilizzato, quello che avrebbe danneggiato l'apparato uditivo degli animali rinvenuti alle Bahamas, utilizzava frequenze medie, mentre il Surtass trasmette a bassa frequenza. Per tranquillizzare la popolazione, inoltre, i militari si offrono di garantire (attraverso strumentazioni adeguate) l'assenza di mammiferi marini nel raggio di un chilometro rispetto all'imbarcazione.
Il Surtass sarebbe, comunque, una nuova voce che si andrebbe ad aggiungere al chiasso di mille altre, che già infestano i nostri oceani. Le balene sono animali estremamente sensibili a interferenze di questo genere, perché se ne servono durante attività vitali, quali il reperimento di cibo, le comunicazioni, la navigazione e l'allevamento dei piccoli.
Sitografia:
Enciclopedia Encarta;
www.google.it - hunt sonar - 1SMV
-radar sommergibile- Sommergibili
magazine.enel.it
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