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San Giorgio di Donatello
Autore: Donato di Niccolò di Betto Bardi, Donatello
Titolo: San Giorgio
Datazione: 1416, circa
Collocazione: Museo Nazionale del Bargello, Firenze
Collocazione originaria: esterno della chiesa di Orsanmichele
Committente: Arte dei Corazzai
Materiali: Marmo
Donatello è forse il più complesso tra i grandi artisti del primo Rinascimento fio 939i84j rentino. È stato il primo a sapersi riallacciare alla tradizione scultorea greco-romana e per primo ha saputo superarla, infondendo ai suoi personaggi un'umanità e un'introspezione (guardare dentro) psicologica che rimarranno uniche nella storia dell'arte. Egli sperimenta tutte le possibili tecniche (tuttotondo, bassorilievo, stiacciato) e tutti i materiali (marmo, bronzo, terracotta, legno) riuscendo ogni volta a conferire alle proprie opere un'impronta sempre più riconoscibile e personale.
San Giorgio era un santo eroe medioevale
armato, ne parla la leggenda Aurea. Sconfigge il drago per salvare
Nel decorativismo
del panneggio, il San Giorgio, presenta ancora qualche ultima traccia di un
gusto gotico ormai al tramonto. L'orgogliosa positura e la tranquilla gravità
del volto, al contrario, già prefigurano la nuova sensibilità donatelliana. San Giorgio ci appare solido e ben piantato
al suolo, con le gambe leggermente divaricate e il grande scudo a forma di
rombo che funge da ulteriore punto di appoggio. Il suo atteggiamento è poco
sacro, è in posa militaresca. La resa plastica è volumetrica e le parti
anatomiche del torso, scolpite sotto la corazza, richiamano i canoni della
scultura classica del IV secolo a.C. impostati sul naturalismo (Grecia). Alla
fermezza fisica fa adeguato riscontro la fermezza morale che è espressa da un
volto sereno e consapevole, sottolineandone la vivacità fieramente terribile
unita a un meraviglioso gesto di muoversi dentro quel sasso, come dice il
Vasari. Lo sguardo è acuto e vigile, è presente un lieve aggrottare delle sopracciglia.
Nel basamento della statua Donatello realizza un bassorilievo con San Giorgio e
Gli elementi innovativi della scultura di Donatello sono:
La versalità: Donatello usa tutte le tecniche della scultura;
La coerenza: Egli sceglie la tecnica in relazione al soggetto che deve rappresentare.
Donatello recupera il linguaggio classico che reinterpreta e non imita, supera la tradizione scultorea greco-romana infondendo ai personaggi una nuova umanità interpretata attraverso una gamma vastissima di atteggiamenti e moti d'animo.(in San Giorgio esprime la dignità morale del santo, nel David esprime l'astuzia e l'ironia del giovane eroe, nella Maddalena esprime l'angoscia e lo strazio). Donatello inventa un nuovo naturalismo che si può chiamare naturalismo integrale o naturale. Egli vuole che il modello ideale antiche coincida con il modello reale dei volti della gente che passa per le vie di Firenze.
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