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LA SCULTURA - LA PITURA NEL 1200, LA PITTURA NEL 1300

storia dell arte



LA SCULTURA


La scultura: assume grande importanza dal XII sec. ma si sviluppa soprattutto nel XIII sec. grazie al clima culturale promosso da Federico II


Nicola Pisano: (1220 circa)-XII sec.), pugliese, attivo soprattutto in Toscana, formazione culturale basata sul nuovo classicismo, unita poi allo studio per gli antichi bassorilievi di Pisa e all'arte romana.

Pergamo del battistero di Pisa: espressività gotica ed eleganza classica

Arca di San Domenico: aiuti di Fra' Guglielmo e Arnolfo di Cambio



Pergamo de Duomo di Siena: introdotta forte espressività dei volti

Fontana di Piazza, Perugia



Arnolfo di Cambio: (1245 circa-1302), discepolo di Nicola Pisano, attivo a Roma e Firenze, accentuazione del classicismo.

Ciborio di San Paolo fuori le mura

Ciborio di Santa Cecilia, Roma


Giovanni Pisano: (1245 circa-1314 circa) figlio e discepolo di Nicola Pisano, attivo in Toscana, Veneto e Liguria, forte senso del dinamismo e della drammaticità.

Pergamo del Duomo di Pisa

Pulpito di Sant'Andrea, Pistoia

Bassorilievo: la strage degli innocenti


LA PITURA NEL 1200


La Pittura: La pittura prende importanza nella prima metà del 200, con evidenti tracce bizantine, grazie all'opera di Giunta Pisano.


Bonaventura Berlinghieri: Figlio del "terzo maestro di Anagni", osservazione degli schemi della pittura bizantina, con l'introduzione delle storielle laterali situate negli scomparti laterali.

Pala di San Francesco


Giunta Pisano: qualcosa comincia a muoversi nell'ambito della pittura proprio con Giunta Pisano, che coniuga il cromatismo acceso bizantino ad una nuova drammaticità, che possimao riscontrare nei crocifissi.

Crocefisso, Assisi   raffigurazione del dolore

Crocefisso, Pisa


Cimabue: Rafforzamento della componente patetica dei crocifissi, nella rappresentazione composta del dolore.

Crocefisso, Arezzo

Crocefisso, Firenze

Madonna in trono

Maestà di Santa Trinità

Crocefissione, Assisi


Duccio di Buoninsegna: ( notizie dal 1278-morto prima del 1318), le madonne che dipingerà sembreranno, invece che "applicate al trono", più in rilievo, a ciò si aggiunge il fatto che i profeti circondavano la madonna dando un senso di maggiore spazialità, e la maggiore corporeità della stessa figura sacra: sotto l'abito si possono scorgere le sagome delle ginocchia (madonna in maestà della chiesa di Ognissanti).

Vi saranno elementi non verosimili, comunque, come la grandezza della madonna (il doppio dei santi).

Madonna in Maestà (Madonna Rucellai)


LA PITTURA NEL 1300


La Pittura: dopo la peste si crea un ceto imprenditore borghese che caratterizza la nuova committenza, il protagonista del 1300; un'impronta indelebile verrà comunque lasciata da Duccio di Buoninsegna, Arnolfo di Cambio eGiovanni Pisano, mentre si affermava colui che sarebbe poi diventato il simbolo della pitur aitaliana del 1300: Giotto.


Giotto: si forma con la conoscenza della pittura tardoantica romana, ad Assisi viene in contatto con il pensiero antiscolastico Francescano, e a Padova conosce l'università e la raffinata vita di corte.

Con Giotto si risolve il problema di creare l'illusione della prospettiva si di una superficie bidimensionale: con lui nasce la prospettiva che, durante la su a maturaazione artistica, si perfezionerà fino a raggiungere un controllo totale dell'illusione spaziale negli affreschi della Cappella degli Scrovegni.

Il ciclo di Assisi (Il presepe di Greccio,San Francesco dina il mantello al povero cavaliere, La rinuncia ai beni, .)

Crocefisso, Santa Maria Novella

Madonna in Maestà, chiesa d'Ognissanti

Cappella degli Scrovegni, Padova



Simone Martini: Artista che fa largo uso di colori sgargianti, contrasti accentuati e grande attenzione narrativa, il suo segno è contraddistinto dalla tensione e dalla precisione, che rendono al meglio le espressioni dei personaggi narrati.

Annunciazione (tempera su tavola con forte attenzione al cromatismo


Lorenzetti: Un artista emotivamente coinvolto nelle opere, che recupera un nuovo valore plastico nelle sue opere che esprimono commozione e drammaticità elevati.

Ciclo di affreschi del palazzo pubblico di Siena (buon governo e mal governo), da notare l'introduzione della prospettiva "a volo d'uccello", ottenuto mediante l'accostamento di più prospettive per dare l'idea  della vista globale e nel particolare insieme.


Giusto de' Menabuoi: Dopo Giotto a Padova si sviluppa il pittore Giusto de' Menabuoi, si forma anch'esso nell'ambito della cultura padana post-giottesca

Paradiso (dipinto sulla cupola del battistero del duomo)

Incoronazione della Vergine


Altichiero: dopo aver operato a Verona presso gli Scaligeri, Altichiero da Zevio opera a Padova, caratterizzando le sue opere con architetture che ricreano uno spazio fantastico, inoltre, altra caratteristica dell'artista, è che accentua il realismo della scena dando ad ogni personaggio della narrazione pittorica dei lineamenti propri e personali, spesso collegati alla psicologia dell'individuo rappresentato.

Crocefissione

Storie di San Giacomo


Guariento: Artista che caratterizza le sue opere con la coniugazione di un cromatismo bizantino, ricco di colori sgargianti e contrastati, e di un chiaroscuro gotico, più realistico e attuale nell'ambito pittorico padovano del 1300.

Vergine e angeli in schiera




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