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Il Cubismo
Il Cubismo si sviluppa con straordinaria rapidità tra il 1907 e il 1914.
Caratteristiche fondamentali di questa nuova corrente sono il rifiuto di due aspetti fondamentali della pittura europea dal Rinascimento in poi:
la norma classica per la rappresentazione della figura umana 838h73i
la raffigurazione illusoria dello spazio ottenuta secondo la prospettiva da un unico punto di vista.
All'interno della corrente si identificano tre fasi:
Cubismo analitico dal 1910 al 1912
Cubismo sintetico dal 1912 al 1914
Protocubismo
In questa prima fase gli oggetti acquistano una morfologia cubica, con divaricazione netta tra le facce in luce e le facce in ombra; essi sono esibiti in primo piano con una specie di zoomata assumendo un carattere macroscopico che tende ad annullare il valore dello sfondo.
I soggetti sono prevalentemente paesaggi, nature morte, figure.
I colori sono caldi, tendenti al legno, utilizzati in gamme monocromatiche che variano da dipinto a dipinto.
Cubismo analitico
Gli oggetti, pur mantenendo una morfologia ancora cubica, aumentano le sfaccettature con il moltiplicarsi dei piani e quindi dei punti di vista. Braque e Picasso fanno uso di brani di scrittura da inserire nell'opera e introducono l'effetto trompe l'oeil, imitando le venature del legno.
I soggetti sono prevalentemente ritratti.
I colori, pur mantenendo una tendenza al monocromo, diventano metallici, leggeri e sfumati ai bordi.
Cubismo sintetico
Gli oggetti divengono sempre più immateriali abbandonando la forma reale per lasciar posto all'idea che ognuno possiede dell'oggetto. Il disegno si fa sempre più esile, lasciando ampi spazi vuoti che vengono riempiti dal trompe l'oeil, collages, inserti di scritte.
I soggetti sono prevalentemente nature morte.
La tavolozza si mantiene quasi immutata rispetto al periodo precedente, mentre aumenta l'uso del collage e la differenziazione dei materiali utilizzati: Braque usa il papier collé più rispondente al carattere mentale delle sue opere, mentre Picasso, più concreto, usa materiali plastici più forti, come ad esempio pezzi incollati di tela incerata che simulano l'intreccio della paglia di una sedia.
Le opere di Picasso
La vita
Opera "del periodo blu", esprime attraverso il colore (freddo e triste), uno stato d'animo. Sono riconoscibili le varie fasi della vita: in primo piano il matrimonio e la maternità, nello sfondo il dolore e la solidarietà. Diversi i motivi simbolici, come ad esempio il bambino, frutto dell' amore per eccellenza. Attraverso il colore e la posizione, le figure assumono una pacata monumentalità, che pone la scena in un ambito aspaziale ed atemporale, congelandola in un istante infinito.
Les Demoiselles d'Avignon
In quest'opera Picasso, attraverso l'abolizione di qualsiasi prospettiva o profondità, abolisce lo spazio: si simboleggia perciò una presa di coscienza riguardo una terza dimensione non visiva, ma mentale. Nella realizzazione delle figure centrali Picasso ricorda la scultura iberica, mentre nelle due figure di destra è evidente l'influsso delle maschere rituali dell'Africa. Soprattutto la figura in basso, con gli occhi ad altezza diversa, la torsione esagerata del naso e del corpo, evidenzia come Picasso sia giunto alla simultaneità delle immagini, cioè la presenza contemporanea di più punti di vista.
Ritratto di Ambroise Vollard
Questo collezionista e mercante d'arte amico di Picasso, si prestò per questo ritratto cubista., dove appare evidente l'intento di Picasso di evidenziare la dimensione concettuale rispetto alla verosimiglianza fotografica. La composizione è resa attraverso il frazionamento del personaggio e dello sfondo che risultano quindi sullo stesso piano. Perciò qui il cubismo si profila come una ricerca, attraverso un espediente grafico (il frazionamento), della Realtà delle cose.
Natura morta con sedia impagliata
Picasso rappresenta una natura morta costruendola con l'aggiunta di materiali veri. Il ritaglio di tela cerata, al posto della raffigurazione pittorica, crea l'intreccio dell'impagliatura di una sedia del tempo, conferendo concretezza al soggetto che rimane comunque nell'ambito della rappresentazione. "La sostanziale monocromia dell'insieme, la forma insolitamente ellittica (comune ad altre opere del periodo cubista) e la semplice fune usata al posto della cornice rappresentano altri richiami intenzionali al problema della forma che si fa materia e della materia che prende forme nuove ed estranee alla sua natura"(Itinerario nell'arte. vol. III).
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