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IL DIVISIONISMO
E' un movimento pittorico sviluppatosi in Europa (particolarmente in Italia) tra il 1885 ed il 1910. Il termine deriva dalla nuova tecnica pittorica adottata dal movimento: infatti, respin 434h78e gendo il sistema tradizionale di mescolare i colori sulla tavolozza per ottenere una grande varietà di sfumature, il Divisionismo accostò i singoli colori allo stato puro, cioè senza alcuna mescolanza, mediante piccoli punti o linee brevissime.
Ogni più complessa sfumatura, quindi, è suddivisa nei suoi colori fondamentali e puri, che visti da vicino, appaiono come un intrico senza senso di puntini, ma che guardati da una certa distanza ricostruiscono la complessità delle sfumature stesse. Con questa tecnica si possono ottenere suggestive atmosfere per le intese vibrazioni luminose create dall'articolarsi di tanti piccoli segni.
Nato in Francia come estrema conseguenza dell'Impressionismo, sviluppandosi nel movimento del pointillisme (con Seurat e Signac), il Divisionismo fu diffuso in Italia dal pittore e mercante di quadri Vittore Grubicy de Dragon, ed influì soprattutto sui pittori Previati e Segantini.
Il Divisionismo, però, trovò in Italia uno stile più semplice e spontaneo di quello francese, e soprattutto meno rigoroso nell'applicazione delle norme tecniche: ai puntini, infatti, si preferiscono svirgolature, filamenti e qualche impasto di colore. Spesso alle figure ed alle immagini della natura si sovrapposero simboli complessi, con lo scopo di inserire nelle immagini stesse idee spiritualistiche e misticheggianti.
Il teorico del Divisionismo italiano fu Gaetano Previati, la cui tecnica a lunghi filamenti ondeggianti raggiunge risultati spesso suggestivi. Formatosi nell'ambiente scapigliato, si dedica ad una pittura di soggetto religioso, storico e letterario. Il contatto con il Decadentismo letterario europeo, accentua il carattere mistico e simbolico della sua arte. Secondo Previati il fine dell'arte è puramente l'espressione delle idee che passano nella mente nel modo più efficace e somigliante alla propria espressione.
Giovanni Segantini portò nel Divisionismo il suo grande amore per la natura, in particolare per le solitudini dell'alta montagna, per il dilagare della luce sui prati assolati e sui picchi nevosi. Sotto la guida di Vittore Grubicy, raggiunse un particolare naturalismo venato di elementi simbolisti. Ne sono testimonianza "Alla stanga", "La raccolta delle patate", "Le due madri", opere in cui gli effetti di luce sono esaltati dalla tecnica divisionista, mentre le tematiche naturali conservano un'intensa intonazione verista. Egli ritiene, inoltre, che la pittura sia l'arte ideale per eccellenza, in quanto permette all'uomo di esprimere sentimenti universali.
Giuseppe Pellizza utilizza la tecnica divisionista soprattutto per una pittura di impegno sociale.
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