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I grovigli spaziali di Lucio Fontana rappresentano il divenire della vita di tutti i giorni.
Ma lo indicano in un linguaggio fantastico dove il riferimento 343g62d , pur essendo immediato, si carica di allusioni.
Fontana tendeva alla creazione a immagini non figurative dove non esisteva un centro, tutto si svolgeva in groviglio o in fughe di analogie musicali.
I margini per lui erano sempre provvisori, perché tutto si muoveva in fermento.
Da qui i richiami alla vita in divenire.
Amava lavorare con semplicità, ma la sua era una semplicità complessa: nasceva da situazioni in bilico, sempre, dal senso dell'instabile, da una concezione di vita senza un punto fermo.
Questa "imprendibilità" del reale alla fine diveniva intrico, groviglio esistenziale, metafora appunto della nostra vita.
La forza espressiva delle tensioni visive nasceva da una realtà intesa in modo vivo, tattile da scultore dunque ma che alla fine sembra sfuggire, quasi senza consistenza.
Caratterialmente Fontana fu generoso con tutti, comprensibile, ma le poche furie improvvise e violente erano contro le ingiustizie e la malafede.
Egli fu un grande uomo e un grande artista.
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