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1400 INTERNAZIONALE (=dal 1370)- linguaggi figurativi diversi e innovatori rispetto tradizioni precedenti

arte



1400 INTERNAZIONALE (=dal 1370)

Incontro e convivenza tra linguaggi figurativi diversi e innovatori rispetto tradizioni precedenti.

Contesto storico pestilenza, crisi di valore del papato e dell'Impero, cavalleria feudale inattiva e ascesa eco della borghesia. Senso religioso + intimista privilegiare rapporto diretto e sonale con Dio e nuovo rapporto con natura.



Chiamato anche:

TARDOGOTICO caratteri di continuità con gotico ed esasperazione caratteri + tipici,

STILE DOLCE x linea morbida, stesura sfumata tinte.

GOTICO CORTESE ha successo soprattutto nella classe "cortese" (=aristocrazia).

INTERNAZIONALE ampia diffusione circolazione opere di piccolo formato e facilmente trasportabili e spostamento artisti.

Tratti in comune tra i vari paesi:

realismo minuto analizza gli oggetti

amore x lusso, prezioso e raffinato.

tematiche inerenti all'ambiente cortese

convivenza naturalismo e idealizzazione lirica.

immagine trattata con espressionismo e realismo talvolta brutale.

predilezione x la linea =elemento dominante e raffinata cromia.


FRANCIA:

Parigi centro di maggior importanza Maestro del Maresciallo di Boucicaut mutamento resa spaziale interni e del paesaggio e cura x dettagli impressione di naturalezza.

Avignone fornitrice di modelli di indiscusso prestigio.

Boemia Stile dolce movimento ritmico panni e fig x purificare e spiritualizzare bellezza.

Borgogna Claus Sulter Certosa di Champmol fig monumentali e immobili, effetti chiaroscurali, attenzione x aspetti concreti.

Fratelli de Limbourg paesaggi vastissimi (=uso diagonali dilatano estensione), scrupolo x reale, colori raffinati, proporzioni esili e contorni ritmici. LES TRES RICHES HEURES *


 
LOMBARDIA:

Gian Galeazzo Visconti sognava di avere uno dei possedimenti + potenti dell'It atelier di minatori che avevano successo in tt EU.

  • DUOMO DI MI *

Avvio dei lavori nel 1386 con forme gotico -internazionali.

Sia architetti transalpini che ita.

Pianta croce latina, piedicroce diviso in 5 navate e transetto in 3.

Incrocio bracci tiburio.

Finestre piccole illuminazione diffusa e tenue.

Mura perimetrali rinforzate da contrafforti e interrotte da finestre ogivali lunghe e strette. Abbondanza di sculture.

Maggior parte delle guglie e deco fatte dopo il 1500 e la facciata completata nei primi del 1900.



MANOSCRITTI ILLUSTRATI tra 1300 e 1400 produzione si amplia grazie alle trasformazioni socio -culturali e al diffondersi dell'alfabetizazzione.


ALPI No barriera ma luogo di transito e incontri. PIEMONTE OCC splendida fioritura artistica


MARCHE fitti scambi con Veneto e Lombardia o Emilia.


SICILIA influenze da SP, Fr e Paesi Bassi.

  • TRIONFO DELLA MORTE, 1446, Palazzo Schifani

Giardino lussureggiante cinto da siepe in cui irrompe a cavallo la Morte (=cadavere semiputrefatto con arco). Sotto zampe cavallo rappresentanti di vari ceti e religioni tt acuminati da stessa sorte.



FIRENZE:

Fine 1300 turbamenti sociali e difficoltà eco ristagno attività artistica ma il 1400 si apre all'insegna di una stabilità apparente.

concorso x scegliere artista a cui affidare esecuzione porta Nord del Battistero:

  1. Brunelleschi gruppi di xsone posti in 2 piani distinti ed emergono violentemente dallo sfondo. 1 piano 2 servitori debordano dalla cornice. 2 paino sacrificio di Isacco incontro di linee di forza che esprimono l'urto di 3 volontà: quelle di Abramo, Isacco e dell'angelo.
  2. Ghilberti divide scena in 2 con sperone diagonale della roccia. Narrazione da sx a dx , fig xfettamente proporzionate con pose eloquenti conservando caratteri tipici del gotico.

L'opera di Brunelleschi è il 1° es di opera rinascimentale troppo precoce x essere capita viene scelto come vincitore Ghilberti.


GHIBERTI

  • S. GIOVANNI BATTISTA, 1415, nicchia esterna chiesa di Orsanmichele

Derivazioni internazionali: spalle strette e tondeggianti, panneggio nasconde forme membra.


LORENZO MONACO

Suo stile si orienta al gotico internazionale. Numerose tavole a fondo oro da lui realizzate si evince stile caratterizzato dal movimento sinuoso delle figure e dei panneggi, dai colori brillanti e ricchissimi (profusione di oro e blu lapislazzulo), dalle originali composizioni architettoniche.


  • INCORONAZIONE DELLE VERGINE*, 1414

Figure si allungano e sn coperte da ampi panneggi, contorni taglienti ma ritmici. Luce esalta colori e annulla gni senso di spazio.




VENETO:

VENEZIA primi 2 decenni = anni cruciali progressivo distacco da cultura bizantina e allineamento con qlla occidentale

Coronamento S. Marco e  conclusione dell'esterno di Palazzo Ducale 2 edifici vengono uniti.

Cà d'Oro realizzata da maestranze lombarde. Struttura asimmetrica ,a equilibrata.


GENTILE DA FABRIANO

Viaggia molto, muore a RM qdo ha appena iniziato ad affrescare S. Giovanni in Laterano.

Decorazione a fresco della sala del Maggior Consiglio, Palazzo Ducale


POLITICO DI VALLE ROMITA*, 1400-10

Fondo oro finemente lavorato.

Iconografia veneziana Vergine sospesa in cielo. Abiti e manti di cui si può percepire la consistenza materica. 4 Santi laterali poggiano su un prato di fiori descritti con la cura di un botanico. Visi dipinti con tratteggi soffici che annullano i contorni.


ADORAZIONE DEI MAGI, 1423

Pala di altare commissionata da Palla Strozzi x nuova cappella chiesa S. Trinità (=Ghiberti).

Inserisce elementi che dimostrano la sua grande cultura internazionale ma assorbe anche i valori rinascimentali.

Racconta cammino 3 saggi orientali che seguirono la cometa per giungere Gesù Consecutio temporum è risolta dipingendo più di una scena, partendo da alto sx e procedendo in senso orario, fino ad arrivare a "udienza" che occupa metà inferiore.

Figure, ad eccezione Sacra Famiglia, vestono splendidi costumi rinascimentali, broccati riccamente decorati con oro e pietre preziose realmente inseriti. Animali esotici dromedario, leopardo scimmie leone, cavalli e al levriero.

Alberi di melograno e siepi cura analitica del botanico.

Puntiglioso eccesso di realismo genere effetto contrario = irrealtà e astrazione.

3 archi tt sesto sormontati da 3 cuspidi tondi raffiguranti Cristo benedicente (centro) e annunciazione (arcangelo Gabriele a sx e Maria dx).

Predella 3 dipinti rettangolari 3 scene vita Gesù bambino Natività, fuga in Egitto e presentazione al tempio.

Elaborata cornice scolpita in legno dorato.


VERONA fisionomia artistica autonoma + vicina alle esperienze lombarde che a VE. Grazie alla sua posizione risente degli influssi medioeuropei.

PISANELLO, 1395-1455

Prima formazione veneta fu allievo e collaboratore di Gentile e gli succede negli affreschi in Laterano. Frequenta le maggiori corti italiane fino ad arrivare a Napoli (=Alfonso 5 d'Aragona).

Pittura colta molti disegni preparatori cn attenzione scientifica x ogni minimo dettaglio.

Attività di medaglista profili netti e dolci.

Tende a espandere spazio in ogni direzione senza alcun limite e senza centro immagine = accostamento di singoli frammenti, analizzati nella loro individualità.

  • S. GIORGIO E LA PRINCIPESSA, 1433

Affresco è ciò che rimane di una più ampia decorazione nell'arco di ingresso della cappella Pellegrini nella chiesa domenicana di Sant'Anastasia a VR.

S. Giorgio giunge nei pressi della città libica di Silena e si imbatte nella figlia del re, destinata a essere sacrificata a un drago che terrorizzava cittadini. Storia narrata nella Legenda aurea di Jacopo da Varagine ed è resa con dovizia di particolari. Molti disegni preparatori.

Colori morbidi degli incarnati e plasticità figure condizioni di conservazione nn ottimali.

2 impiccati talmente reali che perdono ogni drammaticità. Architetture gotiche all'orizzonte.

  • LIONELLO D'ESTE, 1441

Piccolo ritratto mezzo busto, capo di profilo rivolto verso dx, sullo sfondo roseto. Pettinatura "a cappelliera", che lascia liberi fronte e nuca.

Sontuosa veste rossa con sopraveste in broccato grande minuzia e attenzione ai particolari decorativi, come grandi perle del bordo.

Leggendaria competizione pittorica tra Pisanello e Jacopo Bellini per eseguire il ritratto: se a parare di Niccolò d'Este, padre di Leonello, Bellini eseguì ritratto più somigliante, la gara vinta da Pisanello, che era riuscito a rendere "magrezza" e "candor", considerati segni di rettitudine e forza morale.

  • TORNEO-BATTAGLIA DI LOUVERZEP, metà 1400



RINASCIMENTO

Dal 1400 al 2° ventennio del 1500.

Nome deriva dallo stringersi del legame con le origini romane.

Affermarsi di un nuovo ideale di vita e il rifiorire degli studi umanistici e delle belle arti.

Rinnovamento culturale e scientifico iniziò nel XV secolo in IT, dove uno dei centri principali fu FI, per poi diffondersi in tutta EU. Nella scienza, teologia, letteratura nell'arte, riscoperta testi greci e latini conservati nell'Impero Bizantino e nei principali monasteri europei, che incoraggiò nuovi studi ed invenzioni nel secolo successivo.


1° fase incentrata a FI (=Alibizzi sostituiti da Medici) Novità introdotte da Brunelleschi, Masaccio e Donartelo ma no conversione tot affermazione linguaggio rinascimentale lenta e progressiva 2 fasi:

  1. fino metà 1400 si sperimenta con entusiasmo e si cerca approccio tecnico -pratico.
  2. decenni centrali studio intellettuale delle precedenti conquiste.

In seguito, fra 1400 e 1500, RM diventerà centro indiscusso dell'arte acquisterà linguaggio maturo grazie particolarmente a Michelangelo e Raffaello.

IT settentrionale frammentazione politica e la presenza di numerose corti sarà uno sprone per la promozione dell'arte, in Lombardia, Emilia e nel Veneto.

Uomo si rapporta in modo diverso con ciò che lo circonda ha i mezzi x vincere Fortuna e capacità di dominare natura e modificarla






NOVITA' INTRODOTTE:

PROSPETTIVA la spazialità di Giotto viene vincolata a regole geo creando la prospettiva centrale (=Brunelleschi) sistema in grado di rappresentare un pano bidimensionale oggetti 3D. 2 tavolette raffiguranti S. Maria del Fiore e il Battistero dipinti su lastra d'argento brunito, doveva essere guardata attraverso uno specchio da foro fatto sul retro della stessa rette ortogonali tra loro parallele nell'ogg da rappresentare concorrono in un unico punto di fuga stabilito da artista quindi fissando un punto di fuga attraverso delle regole geo si poteva definire la diminuzione della dimensione proporzionalmente alla distanza dello spettatore.

Leon Battista Alberti spiega teoricamente il sistema nel suo trattato Dalla pittura, 1435.

LEGAME CN ANTICO Donatello riporta all'attualità tipologia romana del busto-ritratto patrizio.

ATTENZIONE VS UOMO artisti studiano sue proporzioni, componenti anatomiche ed emotive.

SINTESI tt concentrato su uomo privo di elem decorativi essenzialità.


ARCHITATTURA tradizionale pianta a croce latina, mentre nel Cinquecento viene più spesso adottata la pianta a croce greca. Permane verticalismo gotico, ma trasferito e limitato a cupola.


FIRENZE

CROCIFISSO DONATELLO

CROCIFISSO BRUNELLESCHI

Drammatizza elem umano cristo colto nel momento dell'agonia cn i lineamenti contratti, bocca dischiusa, occhi semiaperti. Corpo greve e sgraziato. Modellato vibrante. Mette in evidenza verità umana di Cristo.

Perfezione forme non intaccate dal dolore. Equilibrio di proporzioni: braccia allargate equivalgono ad altezza fig. leggera tensione di tt il corpo vs sx.


FILIPPO BRUNELLESCHI

Meditazione su prob architettonici Modulo sistema di regole che stabiliscono rapporti proporzionali tra le parti di una costruzione.

Linearità geometrica ele costruttivi, valorizza uso membrature in pietra grigia che risaltano su intonaco bianco. Elem strutturali desunti da ordini antichi.

CUPOLA DI S. MARIA DEL FIORE, 1420

Arnolfo di Cambio aveva concluso la grande tribuna absidale. Venne eretto tamburo ottagonale problema: concludere cattedrale con enorme cupola, prevista dall'originario progetto di Arnolfo.

concorso vinto da Brunelleschi e Ghiberti, hanno  piano preciso x pianificazione lavori.

inizio lavori cupola in mattone a sesto acuto (dimensioni non permettevano forma semisferica).

Cupola autoportante (=che si erigesse senza centine) a doppia calotta =2 cupole interna (=deve reggere qlla esterna) e esterna parallele tra loro con spazio intermedio percorribile.

Per lo scarico di pesi e spinte mattoni posti a spina di pesce.

8 costoloni terminanti cn lanterna eseguita dal 1436 consolidata da costoloni e vele e con lunghe finestre verticali.

Per realizzazione progetto usò struttura portante in ogni fase del lavoro ( tale distanza dal suolo non era possibile usare le centine =armature in legno).

All'inizio dell'opera dove la parete della cupola era pressoché verticale, ponteggio realizzato con travi infilate nel muro all'interno e all'esterno della costruzione, mentre per l'ultimo tratto, in cui la calotta si curvava fino a convergere verso il centro, Brunelleschi progettò un ponteggio sospeso nel vuoto al centro della cupola, forse appoggiato, con lunghe travi, a piatteforme poste a quote inferiori, che servivano da depositi di materiali e di strumenti, questi ultimi servivano per alzare i pesanti blocchi di laterizio ed erano argani e carrucole per lo più di epoca gotica.

All'interno elimina ogni elem decorativo limitandosi alla semplice calotta.

inserisce nei lati del tamburo 4 tribune semicircolari "tribune morte" scavate d profonde nicchie terminanti a conchiglia e scandite da doppie mezze colonne corinzie.


OSPEDALE DeGLI INNOCENTI, 1419

SACRESTIA VECCHIA DI S. LORENZO *, 1419-1428

Incaricato dai Medici di rinnovare l'antica basilica. Lavori si protrassero a lungo e nn furono terminati da Brunelleschi che termino sl il sacello scarsella (piccolo abside quadrato) + spazio cubico coperto da cupola ombrelliforme a 12 spicchi sorretta da pennacchi a triangolo sferico.

Pareti scandite da venature in pietra serena.

2 porte timpanate sormontate da nicchie poco profonde.

Questo edificio mette in evidenza i tratti essenziali del Brunelleschi eleganza lineare e assolutezza geometrica funzionalità pianta ripresa x mausolei e cappelle.

CAPPELLA DEI PAZZI IN S. CROCE, 1433

ROTONDA DEGLI ANGELI, 1434

SANTO SPIRTITO, 1444

Croce latina e a 3navate con abside e transetto. All'incrocio dei bracci la cupola, il perimetro murario della chiesa è circondato da 40 cappellette di larghezza pari alle campate delle navate. Luce invade navata centrale e lascia navate laterali in penombra.

Articolazione spazi ricca e complessa colonnato continuo che abbraccia anche il transetto e cupola all'incrocio dei bracci.


NANNI DI BANCO

SANTI QUATTRO CORONATI, 1411-14

Statici e solenni accompagnano con la loro posizione lo spazio cilindrico ella nicchia. Riprendono statuaria classica (volti= ritratti imperatori). Gesti nobili e austeri decretano severo ideale civile tipico del umanesimo fiorentino trecentesco.


DONATELLO

Usa le materie + diverse.

Attività svolta nei cantieri di S. Maria Novella e Orsanmichele in contatto cn Ghilberti e Nanni di Banco 

S. GIORGIO, 1415-17

Scultura in marmo collocazione originaria: nicchia esterna Orsanmichele, ora museo del Bargello.

Santo guerriero leggenda: liberò principessa uccidendo drago che la teneva prigioniera.

Indossa armatura, poggia su tutte e due le gambe, ha un braccio lungo sul fianco e l'altro piegato per reggere lo scudo, testa lievemente ruotata verso spalla.

Linea verticale nella croce sullo scudo, pare attraversare tutta la statua, sottolineandone la fermezza, mentre linea orizzontale ripete posa delle spalle.

Figura solida e vigorosa, sembra immobile, ma è carica di tensione interiore, pronta a muoversi con determinazione. Sotto armatura si intuisce che c'è un corpo vivo,di cui sono state studiate e riprodotte le proporzioni e anatomia. Forti contrasti di chiaro scuro e di intensità.

S. GIORGIO LIBERA LA PRINCIPESSA, 1415-17, Rilievo che orna base della statua di S.Giorgio

Raffigurato combattimento con tecnica dello stiacciato (=rilievo bassissimo ce xette di applicare alla scultura i mezzi pittorici.

Scena costruita secondo regole della prospettiva centrale punto di fuga unico che focalizza attenzione su santo e drago. Riduce scena a protagoniste e poche nozioni ambientali (edificio a dx e grotta a sx)

ATTIVITA' NELLA FI MEDICEA:

CANTORIA, 1433-38

Realizzata x S. Maria del Fiore.

Superficie divisa in 2 parti identiche:

inferiore 5 mensole

superiore fregio continuo di angioletto danzanti, raffigurati nel mezzo di una corsa sfrenata entro un finto portico colonne binate bianche scandiscono la cantoria in corrispondenza con le mensole. Ambio uso del mosaico sul fondo del fregio.

LUCA DALLA ROBBIA CANTORIA 1431-38

Illustra punto x punto il salmo 150, il cui testo riportato lungo cornici, 10 rilievi: 6 sul parapetto 4 sulle mensole. Severa struttura architettonica che inquadra formelle, con colonne binate sul parapetto e mensole con semplici motivi floreali nella parte inferiore.


DAVID, 1440

Scultura in bronzo. Può rappresentare sia eroe biblico (simbolo delle virtù civiche e del trionfo della ragione su forza bruta e irrazionalità) sia dio romano (dio dei commerci in questo caso inteso come emblema di una conoscenza ermetica, riservata cioè poche persone).

Interpretazione intelletualistica e raffinata della figura umana posa ricalca la statuaria prassitelliana. Fregio con putti dell'elmo di Golia.

Viso non è solo pensieroso, se lo si guarda attentamente trasmette quella sensazione di superiorità e malizia di un adolescente sguardo smaliziato che sa della sua impresa mastodontica e ne è orgoglioso. Spada e testa inclinate e piede appoggiato danno ulteriore prova della forza di un semidio.


SOGGIORNO A PD:

MONUMENTO EQUESTRE A GATTAMELATA, 1447-53, Piazza del Santo PD

Statua in bronzo situata in onore del condottiero della repubblica veneta Erasmo da Narni.

Cenotafio onuento funebre x qcuno sepolto altrove.

Probabilmente per la prima volta dopo antichità classica, il monumento si svincola dalla concezione di scultura come parte integrante dell'architettura Opera = forma autonoma.

Volto concentrato esprime determinazione di chi affronta la battaglia seguendo uno schema mentale vittorioso meditato.

Volto con gli anni espressione di maturità conquistata con gli anni, il bello e fisicamente perfetto dell'Antichità Classica, si sostituisce ora la coscienza dell'uomo razionale.

Statua si ispira a statuaria equestre romana (= statua Marco Aurelio) tema non ripresa nel M.evo.

Il gusto verista è attestato dall'espressione del volto, dal corpo del condottiero e dal cavallo.

ALTARE DI S. ANTONIO, 1446-48

7 statue a tuttotondo: Madonna col Bambino, S. Francesco, Antonio, Giustina, Daniele, Ludovico e Prosdocimo, e 4 rilievi con episodi vita di S. Antonio.

Arbitrariamente ricomposto da Camillo Boito nel 1895 assetto originario doveva apparire come Sacra Conversazione in cui Vergine col Bambino e i 6 santi erano collocati su baldacchino poco profondo, posto a sua volta su basamento ornato su fronte e su retro con rilevi fra cui i 4 con scene vita di S. Antonio ambienta scene in aperture paesistiche e fondali architettonici imponenti, con al centro ben distinguibile l'episodio miracoloso di cui il santo rappresenta centro focale con attorno folla che assiste a eventi e reagisce amplificandoli e sottolineandoli, alcuni temi sono desunti da monumenti antichi, ma per la 1° volta folla di figure diventa parte integrante della rappresentazione.

Madonna colta nel momento in cui sta per alzarsi e mostrare Bambino a fedeli, trono fiancheggiato da 2 sfingi, allegorie della conoscenza, su schienale trono rilievo con Adamo ed Eva: Vergine = seconda Eva che, generando Redentore libera da peccato originale.



MASACCIO

Attività artistica breve dal 1422 al 1428. Dubbia l'ipotesi che fosse allievo di Masolino. Rilettura di Giotto che sente affine x sintesi volumetrica e tempra morale personaggi.

 
TRITTICO DI S. GIOVENALE*, 1422

Chiesa di San Giovenale a Cascia, presso Reggello.

Dipinto composto da 3 tavole scomparto di sx raffigurati santi Bartolomeo e Biagio, scomparto centrale: Madonna col Bambino e 2 angeli, ed in quello di dx: santi Giovenale e Antonio abate. Fig massicce e imponenti, scalate in profondità, occupano uno spazio costruito prospetticamente: linee di fuga del pavimento di tutti e tre i pannelli convergono verso il punto di fuga centrale= mano dx Vergine che sorregge i piedi del Bambino, intento a mangiare i chicchi di un grappolo d'uva.

S. ANNA METTERZA, 1424

Eseguito in collaborazione con Masolino.

S. Anna "messa come terza" sul trono (Metterza = "mi è terza", specifica il rango della santa che viene per terza, subito dopo il Bambino e la Madonna), alle spalle della Madonna con in braccio il Bambino sullo sfondo di un drappo damascato sorretto da angeli.

Iconografia prevedeva che fosse data + importanza a effigie S. Anna, infatti ha nimbo + grande.

Masaccio Madonna col Bambino e l'angelo reggicortina in alto a destra

Masolino dipinse la santa e altri angeli

Madonna e il Bambino in posizione piramidale sono solidi blocchi che occupano uno spazio preciso, modellati da forte chiaroscuro, al contrario della sant'Anna che appare evanescente, in questo modo inserto masaccesco divenne centro visivo del dipinto.

CAPPELLA BRANCACCI, 1424-28

Situata all'interno di Santa Maria del Carmine di FI. Committente: Felice Brancacci.

Collaborazione tra Masaccio e Masolino; Masaccio continuerà da solo dopo la partenza di Masolino per l'Ungheria (=1425). Filippino Lippi, completa opera. Carmelitani x cancellare ricordo dei committenti distrussero il martirio di S. Pietro  x collocarci la tavola della Madonna del Popolo. 1471 incendio danneggia edificio.

Lavori organizzati sfruttando un solo ponteggio in modo che mentre uno eseguiva storia su parete laterale, l'altro dipingeva su parete di fondo, per poi scambiarsi i ruoli ed evitare distinzione stilistica fra parete dxe quella sx. Utilizzo di un'unica gamma cromatica e di un unico punto di vista, pensato al centro della cappella.

Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre coppia poggia saldamente sul terreno, su cui si proiettano ombre della violenta illuminazione che modella i corpi, gesti carichi di espressionismo. Adamo piangente si copre il viso in segno di vergogna mentre Eva si copre con le braccia e urla, in segno di dolore.

Peccato origliale (=Masolino) fig cn morbida consistenza e mostrano ricerca anatomica. Non occupano spazio ben preciso, luce e chiaro scuro non provengono da luce definita a sembrano emanarne. Volti e gesti non esprimono nessun sentimento.

Tributo 3 scene diverse nello stesso affresco (centro: gabelliere che esige denaro. Sx: Pietro che prende la moneta dal pesce. Dx: Pietro che la da al gabelliere), diversa unità temporale, ma uguale unità spaziale: prospettiva unica, ombre determinate con la stessa inclinazione dei raggi del sole montagne che sfumano all'orizzonte. Personaggio massicci, scultorei grazie al chiaroscuro, espressioni vive.

Guarigione dello storpio (Masolino) ambientata in scenario urbano dettagliatamente descritto. Diversi gruppi a sé stanti di eleganti figure. Colori brillante e luce soffusa.

Distribuzione dei beni e S. Pietro risana gli infermi con la sua ombra scenari urbani che ricordano le strade di FI. Senso nuovo della dignità umana comprende anche bruttezza  e povertà ed infermità fisica.


  • TRINITA'

Scena situata in una cappella con volta a botte cassettonata sostenuta da colonne ioniche, ha al centro la figura del Cristo, sostenuto da Dio Padre, unica figura sottratta alle rigide regole prospettiche, in quanto essere non misurabile, Sotto croce: Maria e Giovanni Evangelista. Più in basso i due committenti. Con funzione di base è infine collocato un altare marmoreo, cn sotto scheletro cn scritta "Io fu già quel che voi sete: e quel chi son voi ancor sarete".

Tavola letta verticalmente dal basso in alto come ascensione verso la salvezza eterna:

1° piano sarcofago con scheletro, che ricorda la transitorietà della vita terrena,

2° piano 2 fig inginocchiate che pregano =mezzo di salvezza,

3° piano cappella con Vergine e S. Giovanni = l'intercessione, dietro ai quali c'è la croce, sorretta da dietro dal Dio Padre. Sopra Cristo colomba dello Spirito Santo = salvezza;

Cappella è rappresentata secondo una rigorosa prospettiva che viene data dai lacunari della volta a botte, dalle lesene e dai capitelli corinzi sullo sfondo. Personaggi  monumentali, ben definiti spazialmente da chiaroscuro. Lascia schemi della tradizione, per creare arte ispirata da realtà e al vero.



LEON BATTISTA ALBERTI,

De Pictura si prefigge di dare una regola e sistemazione a arti figurative.


BEATO ANGELICO,

Fa parte dell'ordine domenicano.

Forme pure risaltate da limpida gamma cromatica.

TRITTICO DI S. PIETRO MARTIRE

All'interno concezione ancora gotica del polittico cuspidato, egli sperimenta + linguaggi, dimostrando nella resa volumetrica dei santi e nel loro scalare nello spazio, attenzione per cultura prospettica. Massiccia Vergine rammenta Sant'Anna Metterza di Masaccio, mentre ad atmosfera "internazionale" rimandano Annunciazione e Eterno dei timpani e storie vita S.Pietro martire, nella parte superiore, in tavola applicata a cornice. Vergine chiusa in manto animato da pieghe che lascia determinare ginocchia, collocata in tappeto che invade anche pannelli laterali x indicare spazialità unitaria.

GUARIGIONE DEL DIACONO GIUSTINIANEO (=confronto con coniugi Arnolfini di van Eyck)

INCORONAZIONE DELLA VERGINE, 1434-36

Scena affollata, luce viene da sx.

Predella episodi ricchi di spunti narrativi ordinati da architettura e da prospettiva luminosa.

MADONNA DELLE OMBRE, 1439

Posta su corridoio stretto e illuminato da sx da una finestrella e riesce a ottienere effetto di verità anche nell'affresco luce proviene da sx e proietta ombre su capitelli.



FILIPPO LIPPI

MADONNA DELL'UMILTA'

Disposti a esedra intorno a Madonna dell'Umiltà 6 angeli, dx due santi carmelitani S. Alberto di Trapani e S. Angelo di Sicilia, sx: sant'Anna. Potrebbe essere 1° Madonna quattrocentesca ambientata su fondo azzurro anziché oro. Fig massicce, che occupano lo spazio con la loro massa plastica, sono di derivazione masaccesca.





JACOPO DELLA QUERCIA

Interesse x figure, rese monumentali e percorse da una vitalità prorompente. Sua opera non trovò continuatori immediati, isolato che venne capito successivamente solo da Michelangelo.

FONTE GAIA, 1414-18, piazza del Campo, Siena

Bacino rettangolare circondato in 3 parti da alto parapetto 2 lati corti recano bassorilievo con Creazione di Adamo e Cacciata dei progenitori. Pilastri anteriori 2 statue a tutto tondo con Rea Silvia e Acca Larenzia, mentre in quello più lungo, i rilievi con al centro la Madonna col Bambino in trono circondata da Virtù e Angeli. Nei rilievi figure emergono da spazi appena definiti da profilo ovale con effetti di moto circolare, statue a tutto tondo figure seguono un incedere serpentino, equilibrando con testa la curva del fianco.

PORTALE BASILICA DI S. PETRONIO, BO

Incompiuto x morte artista. della giovinezza di Cristo a incorniciare il portale. Fig dinaminizzate e rese massicce, occupano formelle x tutta la loro altezza nascondendo sia paesaggi che architetture. Raggiunge esiti impressionistici che verranno ripresi da Michelangelo.


AREA FIAMMINGA nel 1400:

scambi commerciali con EU molte banche aprono loro filiali nelle fiandre si crea ambiente ricco e cosmopolita opere fiamminghe arrivano in It e contaminano ns pittura.

Pittura con forte componente di realismo, naturalismo, lasciati da parte eleganza e decorativiso x spirito + severo in accordo cn religiosità + intimista.

Resa plastica. Coerente collocazione di ogg e fig nello spazio che viene indagato in ogni suo aspetto da luce.

Teorizzazione storia arte assente a in It la cultura classica fornì schemi e termini x valutazione delle opere.

PITTURA A OLIO Vasari ne attribuisce l'invenzione a Van Eyck ma probabilmente già conosciuta nell'antichità. Dipinti realizzati su tavola preparata con gesso e colla. Colori mescolati a oli.

Fiamminghi usavano colori a olio con procedimento lento e di estrema precisioni colore steso in numerosi starti sovrapposti ognuno dei quali andava fatto essiccare. Spessore variabile da effetto desiderato.

Permette di sfumare cn + morbidezza, ampliare gamma cromatica, ottenere maggiori contrasti di luminosità.

A nn è sl tecnica lenta e laboriosa anzi è molto duttile e fu x qsto molto usata nel 1500.



VAN EYCK

Forte legame che lo lega con Tardogotico emerge dal fatto che prime opere siano miniature

ORE DI TORINO, VAN EYCK

TRES RICHES HEURES, LIMBOURG

Completa integrazione tra fig e paesaggio,

Luce unifica spazio e delinea vari oggetti.

Minuzia naturalistica particolari

Spazia appena accentati, Fig estranee allo sfondo

Luce onnipresente nn ha ruolo costruttivo/unificante


POLITTICO DELL'AGNELLO MISTICO, 1432

Terminato entro il 1432, data nota da un'iscrizione che riporta anche il nome del committente e in cui si accenna al fatto che l'opera fu iniziata dal fratello maggiore di Jan, Hubert.

Formato da 12 tavole di quercia 8 costituenti le ante sono istoriate da entrambi i lati. Il tema complessivo, trattato su due registri, è quello della redenzione e glorificazione del Redentore, introdotto dalle raffigurazioni esterne, visibili ad ante chiuse, ed esplicitato nelle scene interne.

Centro registro superiore Dio padre benedicente, affiancato dalla Vergine e da san Giovanni Battista, mentre nei due scomparti alle estremità sono raffigurati Adamo ed Eva, insieme alle scene dell'Offerta di Abele a Caino e dell'Uccisione di Abele.

Centro inferiore Adorazione Agnello Mistico, cui assistono profeti, apostoli, patriarchi e santi.

4 scomparti a dx e a sx Giudici integri tra i quali la tradizione vuole che si fossero ritratti i fratelli Van Eyck, Soldati di Cristo, Eremiti e Pellegrini.

Intervento di Hubert individuato nelle 3 figure centrali registro superiore e in parte nell'Adorazione Agnello scene connotate da monumentalità estranea ai modi di Jan.

  • I CONIUGI ARNOLFINI, 1434

Mercante lucchese Giovanni Arnolfini, stabilitosi a Bruges cn moglie Giovanna eseguito x loro matrimonio. Coppia raffigurata all'interno camera da letto, minuziosamente descritta in ogni particolare, e illuminata da luce "naturale" che entra da finestra a sx. Luce ha una direzione precisa e quindi illumina in maniera differente anche gli spazi piani (parete).

Parete di fondo specchio rotondo che riflette non sl coniugi visti di spalle, ma anche altri 2 personaggi che si trovano sulla soglia della camera, uno vestito in azzurro, probabilmente Jan, e giovane in rosso forse testimone nozze. Cornice specchi 10 tondini, cn episodi Passione, e al di sopra scritta Jan van Eyck fu qui. Dipinto polifocale + punti di fuga.

SIMBOLISMI Giovanna non è incinta, ha grande drappo di foggia classica, che rappresenta la fertilità e augurio di future gravidanze. Cane ai suoi piedi è simbolo di fedeltà della donna verso marito e di cura per la casa.

A indicare fam troviamo gli zoccoli tipici dei paesi bassi, uniti in punta, e l'unica candela accesa nel candeliere a 6 braccia, che può significare presenza di Dio o unicità dell'unione. Segno della presenza religiosa statua avorio di S. Margherita, oltre a scene Passione. Frutti sparsi su davanzale finestra indicano che discendenti si propagheranno nel mondo.


CONIUGI ARNOLFINI; VAN EYCK

GUARIGIONE DEL DIACONO, ANGELICO

Illusione che spazio includa spettatore

Orizzonte alto

Sia apre all'esterno (=finestra) e interno raddoppiato da specchio.

Luce unifica e da vita ai particolari.

4 punti di fuga

Spazio chiuso e ordinato creato attraverso prospettiva. Spettatore resta esterno al quadro.



Luce ben definita.

Unico punto di fuga


VAN DER WEYDEN

Intensità umana e profonda spiritualità figure. Concentra attenzione sopratt su uomo. Anche momenti drammatici hanno una dignitosa compostezza.

Visitò RM dove rimase impressionato da affreschi di Gentile e Pisanello in Laterano.

DEPOSIZIONE, 1435

Dipinto cm un bassorilievo entro una formella dal profilo irregolare. Equilibrio compositivo.

Scena incentrata su corpo esegue del Cristo a cui corrisponde la posizione di Aria svenuta.

Fondo oro e mancata determinazione tempo e luogo aumentano drammaticità.

Volto addolorato dei Santi che vestono corposi e ricchi panneggi dei quali si percepisce la consistenza materica di ascendenza eyckeiana.



DEPOSIZIONE, 1440, WEYDEN

DEPOSIZIONE PALA S. MARCO,

ANGELICO

Scena affollata e complessa.

Apertura rettangolare del sepolcro

Gruppo posto in semicerchio intorno Cristo ma sbilanciato da asse diagonale Maddalena/Giovanni.

Riproduce dettagli + minuti. Veduta dall'alto.

Scena ordinata in piani successivi, pausata e solenne.

Apertura rettangolare del sepolcro


DIFFUSIONE LINGUAGGIO RINASCIMENTALE

Novità introdotte erano flessibili e crearono opere ricce di contaminazione e ibridi.

Pace di Lodi (=1454) IT spartita in 5 stati maggiori equilibrio precario

Scambi commerciali e culturali espansione linguaggio toscano in diversi centri italiani.

I MEDIATORI Ghiberti, Masolino, Michelozzo.


GHILBERTI

Svolse a Fi ruolo di mediatore tra Gotico Internazionale e Rinascimento.

S. GIOVANNI BATTISTA, 1415 Chiesa di Orsanmichele

PORTA NORD BATTISTERO FI, 1401-24

PORTA EST (=PARADISO) BATTISTERO FI, 1425-52

Scene Antico Testamento inizialmente doveva essere divisa in 28 formelle, e seguire il programma iconografico dell'umanista Bruni si preferì suddividere la porta in sole 10 formelle rettangolari ma all'interno narrati numerosi episodi. Cosimo de' Medici ritorna da esilio, nella formella con Storie di Giuseppe chiaro riferimento a sua vicenda Giuseppe tradito dai fratelli, in seguito è loro salvatore e portatore di benessere x tt la comunità. Ultima formella 'Incontro di Salomone con la regina di Saba, motivazione politica, infatti in quel periodo si stava celebrando la riunificazione della Chiesa d'Occidente, rappresentata da Salomone e della Chiesa d'Oriente, rappresentata dalla regina di Saba.

Incorniciatura composta da statue di profeti (modellata dall'antico), intervallate da testine (fra cui autoritratto artista) tra serti vegetali.

Tecnica usata stiacciato realizzare scena in piani di diversa profondità, utilizzato negli sfondi, per raffigurare cose più lontane.

Linguaggio semplice a coltissimo cn riferimenti sia ad arte classica che gotica. Ricco di particolari e xsonaggi si muovono cn naturalezza su ampi sfondi. Gusto del dettaglio, linea ondulata ed elegante di stampo internazionale linguaggio moderno a no rivoluzionario vasta e immediata diffusione.

Prospettiva è più intuita che costruita ma crea spazio definito e unitario.

Nome Porta del Paradiso dato da Miche, così era chiamato spazio tra Battistero e Duomo.

si scelse, valutata importanza stilistica, di montare la porta a est, davanti Santa Maria del Fiore, mentre la porta con scene Nuovo Testamento, venne trasportata a nord.



MASOLINO

Viaggiò molto. Artista di formazione gotica internazionale ma aperto alle novità rinascimentali come si nota nella:

MADDONA COL BAMBINO*, 1423

Fluenza ritmica ei contorni, proporzioni allungate, armonia cromatica e accenti plastici che riprendono innovazioni brunelleschiane.

STORIE DEL BATTISTA E DELLA VERGINE, Battistero Castiglione Olona.



MICHELOZZO

PALAZZO MEDICI RICCARDI, 1444, FI

Commissionato da Cosimo il vecchio che chiese progetto a Brunelleschi, ma lo scartò x troppa magnificenza che avrebbescatenato le invidie dei concittadini. Scrupoli non erano infondati, dato che 10 anni prima aveva subito la carcerazione in Palazzo Vecchio e esilio per l'accusa di tirannia da parte degli avversari politici, dal quale però era stato richiamato a FI con acclamazione popolare.

Michelozzo più discreto, realizzò un palazzo cubico dall'aspetto esterno imponente, ma sobrio ed austero. Intorno ad cortile centrale con colonne corinzie, ispirandosi al recupero di elementi classici operato da Alberti in Palazzo Rucellai. Fu però Palazzo Medici a fissare  canoni di tutta l'architettura civile del Rinascimento, facendo da modelllo a Palazzo Strozzi.

Facciata capolavoro di sobrietà ed eleganza, bifore con archi a tutto sesto e con simbolo medici incastonato al centro. Bugnato graduato pietre sporgenti al pian terreno, più appiattite al 1° piano e lastre lisce ed appena incorniciate al 2° mettono in rilievo il naturale alleggerimento dei volumi vs alto.

CORTILE 1° ordine portico su colonne concluso da alto fregio  cn tondi con raffigurazioni mitologiche e stemmi. 2° ordine bifore seguita da un altro fregio e infine loggia trabeata non in linea con portico. Deco raffinata tratta da repertorio classico.


CONVENTO DI S. MARCO 1436-1444

Lo restaura depurando al massimo linguaggio umanistico x esigenze austerità dell'ordine.

BIBLIOTECA 3 navate, centrale + alta con volta a botte. Snelle colonne ioniche reggono archi in pietra grigia. Decorazioni affidate a BEATO ANGELICO scene cn domenicani che indicano corretto atteggiamento da assumere davanti ad ogni episodio.

CRISTO DERISO scena principale alle spalle di Maria e S. Domenico cm se fosse posizione dei loro riflessi. Schema triangolare ed estrema semplicità cromatica



PAOLO UCCELLO

Forte attenzione prospettica. Pittore autonomo che si colloca fuori dal quadrante rinascimentale.

Si è formato presso il Ghiberti quindi legato a cultura tardogotica ma interpretata con originalità.

BATTAGLIA DI SAN ROMANO, 1456

3 tavole dipinte x Cosimo il Vecchio, illustrano battaglia tra Fiorentini (vittoriosi) e Senesi.

Trittico mescola elementi rinascimentali a retaggi medioevali, come trattamento scultoreo volumi e scorci fig; ad essi si aggiungono elem di tradizione gotica: colori brillanti e raffinatezza decorativa, prospettiva data da lance colorate dei combattenti.

Fig sono geometriche e precise, ma irreali come colori: cavalli rosa, bianchi e azzurri, con pose talvolta apparentemente assurde e improbabili.

DILUVIO E RECESSIONE DELLE ACQUE, 1447-48, Chiostro Verde di S. Maria Novella.

2 scene unite, con 2 punti di fuga diversi e incrociati che creano spazio smisurato dove fig scorciate con violenza si scagliano senza proporzionalità.

Sx arca a inizio diluvio. Dx arca dopo diluvio; Mosè presente sia mentre prende ramoscello ulivo, sia su terra ferma. Fig diventano + picco le allontanandosi, e arca sembra infinita.

LA CACCIA NOTTURNA, 1470

Visionaria fantasia prospettica. Tinte piatte brillanti e innaturali, posizioni improbabili si ripetono con sequenze da balletto e tono da favola.


FILARETE

BATTENTI IN BRONZO DI S. PIETRO

Ogni battente diviso in 3 riquadri sovrapposti, sx dal basso: martirio Paolo, S. Paolo, Cristo in trono. Dx dal basso: martirio Pietro, S. Pietro che dà le chiavi a Eugenio IV, Madonna in trono; Riquadri incorniciati da girali animati con profili di imperatori. Tra i riquadri fregi con episodi del pontificato di Eugenio IV.



JACOPO BELLINI

Sua opera si pone tra fine gotico internazionale, anni 30 del '400 e inizio Rinascimento progressiva adesione agli stilemi rinascimentali, coniugando i modi del gotico internazionale, appreso da Gentile da Fabriano con la passione antiquaria Album di disegni presentano molteplici motivi d'interesse: 1° esemplari in cui si pone + imp ad architettura che a uomo che ha ruolo accessorio. Impostazioni spaziali con fughe centrali si calino in un mondo gotico.







CONGIUNTURA NORD/SUD fondersi di elem fiamminghi e mediterranei. Epicentro = Napoli ma coinvolge area vastissima.

DONATO DE BARDI CROCIFISSIONE

NAPOLI:

2 momenti:

Re Renato d'Angiò colto, versatile e amante arte

COLANTONIO

ANCONA, 1444, Chiesa francescana S. Lorenzo Maggiore,

Opera smembrata e dispersa, rimangono solo 2 tavole centrali: S. Gerolamo nello studio e S. Francesco consegna la regola agli ordini francescani. Testimonia influenza di van Eyck, conosciuto attraverso opere di Barthélemy d'Eyck, presenti a Napoli durante Renato d'Angiò

Alonso 1 d'Aragona scambi con SP e assegna molti incarichi a maestranze spagnole.

JEAN FOUQUET

Opere si radicano nella tradizione francese e fiamminga ma lascia il segno anche cultura toscana acquisita durante viaggio in It.

DITTICO DI MELUN

Influssi italiani: Fig grandiose sn memori della statuaria gotica , stilizzazione piramidale Madonna e bimbo e sintesi astratta forme.

Studio analitico luce e eleganza lineare contorni sn di marca nordica.



FIRENZE tra 1440-1469 Cosimo de Medici dopo suo ritorno getta basi x potere assoluto ma cn ricerca del bene comune e nn del prestigio personale e si vede nelle opere pubbliche commissionate Palazzo Medici, e convento di S. Marco. Ma gusto diverso x opere private David-Mercurio di Donatello.

Piero de Medici a commissioni pubbliche preferisce collezioni x loro valore e xkè simboli prestigio sociale di riflesso anche borghesia assume qsti gusti.

BENOZZO GOZZOLI ADORAZIONE DEI MAGI, cappella di Palazzo Medici-Riccari (=Michelozzo) fastoso corteo nel qle figurano membri famiglia e loro sostenitori in vesti di protagonisti.

DESIDERIO SAGGITTARIO

MONUMENTO FUNEBRE DI CARLO MARSUPPINI, 1453-55

Sarcofago curvilineo con zampe leonine. Finitura accuratissima del marmo.

ANDREA VARROCCHIO

TOMBA DI GIOVANNI E PIERO DE MEDICI, 1469-72

Eliminate figure umane. Vasca in porfido, cn medaglione centrale di serpentino verde, poggia su zampe bronzee. Non addossata a parete a inquadrata su arco scolpito con motivi vegetali, vuoto schermato da grata bronzea che finge corda intrecciata.

BERNARDO ROSSELLINO

MONUMENTO FUNEBRE DI LEONARDO BRUNI, 1450

Sarcofago, dove 2vittorie alate reggono epigrafe in caratteri latini, e il feretro retto da 2 aquile su cui è disteso defunto, che tiene tra le mani copia del suo libro. Inseriti in arco a tt sesto, cn motivi decorativi classicheggianti, nella lunetta tondo cn Madonna col Bambino a lati 2 mezzi busti di angeli.

PIENZA

DOMENICO VENEZIANO

Probabilmente si formò a FI.

ADORAZIONE DEI MAGI, 1439-41

Mondo fiabesco del tardogotico e nuova costruzione prospettica perfettamente integrati in ampio paesaggio di origine fiamminga.

PALA DI S. LUCIA DE MAGNOLI, 1445-47

Sacra Conversazione, con Vergine col Bambino in trono attorniata da santi Francesco, Giovanni Battista, Zanobi, e Lucia, figure inserite dentro loggia aperta, costituita da loggiato su colonne in primo piano e da una costruzione con nicchie nello sfondo. Dietro, attraverso un'apertura, si intravedono le fronde di 3aranci su cielo azzurro. Elemento lineare cancellato da luce, che proviene da dx in alto mettendo in risalto profili personaggi. 3 punti di fuga.





FILIPPO LIPPI

Iniziale adesione a novità apportate da Masaccio (costruzione prospettica centralizzata e solida impostazione volumetrica figure) cedeva negli anni successivi a rinnovato gusto goticheggiante, dovuto a morte Masaccio, influenza Beato Angelico e pittura fiamminga, ed infine ai mutati gusti della committenza laurenziana, non più celebratrice di valori borghesi, ma di quelli della ricca corte medicea, dove linea mossa e ondulata costituisce l'immagine, snellendo figure, movimentando panneggi e impreziosendo i tipi espressivi. Nelle ultime tavole accentua effetti cromatici stendendo compattamente colore, ampliando forme, e ingentilendo figure; tutti spunti da cui partirà Botticelli.

MADONNA DI TARQUINIA, 1437

centro della composizione è il volto della Madonna, che siede su trono pregiato con in braccio Gesù. Risalto volumetrico di orgine masaccesca si unisce ad attenzione per ambiente e per effetti luminosi, di derivazione fiamminga cm spazio grandangolare con finestra aperta su paesaggio, attenzione a stoffe e oggetti preziosi, cartiglio alla base del trono.

PALA BARBADORI, 1438

Madonna (fa da perno da tutta la composizione) col Bambino adorati a dx da S. Agostino e a sx da S. Frediano, messi in posizione obliqua. Fondo, composto da recinto architettonico che si apre su finestra aperta cn paesaggio collinare, è gremito di angeli perfettamente simmetrici. A sx, dietro balaustra, comparirebbe un autoritratto pittore.

Linea crea unità attraverso ordine ritmico creato da andamento dei contorni. Guarda anche a moderna statuaria: angelo sulla sx intento a rialzarsi la veste è ripreso dal gruppo statuario dei 4 Santi Coronati di Nanni di Banco.

NASCITA E SOSTITUZIONE DI S: STEFANO, 1452-64, Duomo di Prato

Dominato da fig umane e loro dinamismo senso del oto accentuato da scorci profondi delle architetture. + punti di vista.



ANDREA DEL CASTAGNO

Unisce forte chiaroscuro a realismo minuzioso ed esasperato fino ad esiti espressionistici, influenzerà Scuola ferrarese (Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Ercole de' Roberti).

ULTIMA CENA, 1447, refettorio S. Apollonia, FI (cn Deposiz. Crocifission e Resurrezione.

Rivelazione del tradimento si svolge in ambiente ricco, caratterizzato da decorazione a tarsie marmoree e con richiami ad antico (2 sfingi lati della tavola) Scena, scorciata con violenza e figure, in pose pacate e solenni, si allineano seguendo ritmo orizzontale della tavolata, e convergendo nel gruppo centrale formato daCristo, con a sx Giovanni e Giuda, che si trova seduto, diversamente da altre figure nella parte opposta della tavolata.



LEON BATTISTA ALBERTI

PALAZZO RUCELLAI + LOGGIA, 1450-60

Suo intervento si concentra su facciata, posta su basamento che imita opus reticulatum romano. 3 piani sovrapposti, separati orizzontalmente da cornicioni marcapiano e ritmati verticalmente da lesene di ordine diverso; sovrapposizione ordini (doriche, ioniche, corinzie)come nel Colosseo. Bugnato in cui si aprono bifore. Palazzo diventerà modello per tutte le prossime costruzioni di dimore signorili.


FACCIATA S. MARIA NOVELLA, 1456

Progetta completamento facciata si presentò problema di integrare elementi epoca precedente: in basso vi erano tombe inquadrate da archi a sesto acuto ed portali laterali, sempre a sesto acuto, mentre nella parte superiore era già stabilita l'altezza del rosone. Fascia a tarsie marmoree separa i 2 livelli in modo da mascherare contraddizione tra le 2 parti, livello superiore, scandito con un secondo ordine di lesene che non hanno corrispondenza con inferiori, concluso con frontone triangolare, a raccordare 2 piani, 2 doppie volute.

CAPPELLA DEL SANTO SEPOLCRO, 1467, Chiesa di S. Pancrazio

Struttura classica che racchiude superfici ornate da tarsie geometriche di dimensioni fondate su rapporto aureo.



ROMA con Niccolò 5 piano di riassetto ripristino mura, restauro chiese e Borgo, ampliamento S. Pietro e palazzo Pontificio non avviene a causa brevità pontificato portato a termine da Sisto 4°.

ANTONIO ROSSELLINO

TOMBA DEL CARDINALE PORTOGALLO, 1461-66, S. Miniato al Monte FI

Cappella costruita in memoria del Cardinale di Lusitania, progettata da Antonio Manetti Croce greca cn bracci poco profondi. Intero spazio è decorato dal pavimento a cupola rivestita da piastrelle policrome che circondano 5 tondi di terracotta invetriata di Luca e Andrea della Robbia.

Riprese temi e schemi dei precedenti monumenti funebri di cultura umanistica, ma li sviluppò fondendo insieme pittura, scultura e architettura ottenendo effetti chiaroscurali e una monumentalità data dal perfetto armonizzarsi delle varie parti. Complesso inserito entro imbotte preceduto da un velario, con 2 angeli in atto di scostare da tomba un tendaggio, specie di sipario. Statua defunto distesa e adagiata sopra un alto sarcofago, su cui sono seduti 2 geni, rilievo alla base del sarcofago vi sono due unicorni (allegorie della verginità e qui, per estensione, della purezza del cardinale) che sorreggono festone. Ai lati: uccisione del toro a sx e a dx biga condotta da genio alato.



TECNICA DELLA FUSIONE A CERA PRESA necessaria x ottenere statue di grandi dimensioni, venuta meno nel M.evo e attiva solo in Oriente, conobbe forte ripresa con rinascimento. Si crea un modello di cera e si utilizza per farne uno stampo di argilla. Praticando 2 fori su stampo, uno in alto e uno in basso si fa uscire cera scaldandola e si versa bronzo fuso al suo posto si ha modello identico a quello di cera.

L'ARTISTA E LA BOTTEGA trasformazione dell'artista da semplice produttore ad ideatore (non + arte meccanica ma liberale). 2 tipi di produzione:

su commissione con contratti precisi su come doveva essere opera.

senza richiesta oggetti di grande smercio che a volte riprendevano opere già esistenti es: lanterna S. Maria del Fiore

TERRECOTTE INVETRIATATE Della Robbia riscoperta tecnica antica, opere durevoli ed economiche ma invetriatura arricchiva e qualificava con tinte preziose il materiale riqualificandolo.



URBINO:

Città ideale fatta di isore e rigore, geometrie perfette (=cerchio e quadrato).

Federico da Montefeltro rese Urbino centro rinascimentale fecondo e raffinato.

Presenti alla corte: Alberti, Laurana, Francesco di Giorgio, P. della Francesca e Luca Pacioli.

Alla sua morte questa cultura si inaridì.   

Ne mutò la storia urbana era arroccata su 2 colli congiunti circondata da cinta muraria che delimitava perimetri irregolare e allungato. Semplice palazzo su colle meridionale e "castellare su altro Fede li fece congiungere con costruzione a 3 piani palazzotto della Jole.

Laurana trasformare residenza in corte rinascimentale; porta avanti trasformazioni fino 1472 quando lavori vengono ripresi da Francesco di Giorgio che curò soprattutto spazi privati.

Centro palazzo = Cortile d'Onore ingentilito da porticato ad archi leggeri e da finestre 1° piano incorniciate di marmo bianco in contrasto col tono rosato mattone.

Facciata dei Torricini ariose logge dialogano con eleganza delle snelle torri laterali, conferendo all'insieme carattere umanistico e cortese.

STUDIOLO piano nobile palazzo. Ritratti di uomini illustri e tarsie lignee con rappresentati le Arti.


TARSIA LIGNEA decorazione ad intarsio minuto di diversi legni diffusa tra 1440 e 1550.

Disegni con soluzioni prospettiche e trompe l'oeil lo rendono appetibile x clientela culturalmente elevata. Sogg: ogg scientifici, armadi semiaperti che lasciano intravedere interno, strumenti musicali o vedute urbane. Fine del genere causato da desiderio di adeguarlo a pittura usati sepre + coloranti e narrazioni complesse.

Clima culturale di Urbino avrà grande espansione grazia ad artisti come MELOZZO DA FORLI' che dopo aver soggiornato qui e compiuto sudi sulla prospettiva andrà a RM al servizio di Sisto 4.



PIERO DELLA FRANCESCA

Tratti fondamentali organizzazione prospettica e ritmica, semplificazione geometrica, luce alta che schiarisce ombre e intride i colori.

BATTESIMO DI CRISTO, 1448-1450

Tavola formata da 2 quadrati sovrapposti sormontata da semicerchio il cui centro è occupato da colomba (simbolo Spirito Santo), da coppa sostenuta da Battista e da Cristo, questo asse mediano genera partizione calibrata ma non simmetrica infatti albero a sx, ha maggior valore di cesura.

Luce zenitale annulla ombre rendendo omogenea composizione. 3 angeli, vestiti di colori differenti, diversamente dalla norma iconografica non reggono vestiti Cristo ma si tengono per mano, in segno di concordia: molti critici vedono in loro la celebrazione tenutosi in quegli anni a FI per l'unificazione chiesa occidentale con quella orientale. Tale simbolismo sembra essere testimoniato anche da presenza di personaggi vestiti all'orientale. Composizione manifesta l'idea di appartenenza dei soggetti al tutto: colomba è accostabile a nuvole, Gesù è assimilabile al bianco tronco che ha accanto, linea curva si ripropone nelle anse del fiume Giordano e nella postura del giovane battezzando.

FLAGGELAZIONE, 1450-60

Tavola divisa in 2 in rapporto aureo, uno spazio aperto e loggia. Architettura distingue a allo stesso tempo coordina i 2 gruppi di figure in apparenza estranei.

Luce proviene da 2 punti differenti, da sx (generale) e da dx (intensa), e illumina anche riquadro del soffitto sotto cui c'è Cristo.

STORIE DELLA VERA CROCE, 1452-59, Cappella Bacci, chiesa S. Francesco, Arezzo

Affreschi posti su 3 registri su pareti laterali e fondo senza cornice architettonica e senza eseguire ordine cronologico rispondenze simmetriche fra i tipi di scene: in alto rappresentate scene all'aperto, nel registro mediano scene di corte, e in fondo scene di battaglia.

Storie prese da leggenda Aurea di J. Da Varagine.

INCONTRO TRA SALOMONE E REGINA SABA rito lento ella cerimonia liturgica, semplificazione forme, nobiltà gesti.

BATTAGLIA DI ERACLIO E COSROE violenza della mischia data da saturazione spazio e dall'apparire tra la calca di immagini frammentarie.


INFLUENZA FIAMMINGA:

RITRATTI DI FEDERICO DA MONTEFELTRO E BATTISTA SFORZA, 1470

Dipinti, un tempo uniti da unica cornice, sono inseriti in paesaggio di chiara derivazione fiamminga: luce proviene dalle spalle di Federico sbianca volto di Battista, teste mantengono senso potente del volume e incombono su dipinto. Sono dipinti anche sul verso con Trionfi allegorici dei 2 sposi.

MADONNA DI SINIGALLIA, 1470

Gruppo non perfettamente simmetrico ma equilibrato, si colloca in ambiente chiuso ispirato a palazzi Urbino che xò si apre in maniera fiamminga, su altro ambiente da dove proviene luce.

PALA DI BRERA, 1472

Tavola votiva realizzata x chiesa di San Bernardino x ospitare toba Federico.

Schema compositivo unitario. Sfondo: abside chiesa, e punto di fuga coincide con uovo di struzzo.

Centro Madonna in trono con Gesù addormentato, tutt'intorno angeli e santi. Uomo inginocchiato sulla dx, di profilo e armato è duca Federico. Gruppo associato ad architetture rito simile a marmi.

Indagine minuziosa dei particolari e il descrittivismo analitico sono evidenti richiami a pittura fiamminga, dettagli armatura duca, pietre degli angeli e abiti ricercati, ampli panneggi.

Luce modella architettura e fa emergere dalla penombra le figure. Vasta gamma cromatica ottenuta con pochi colori stemprati con leganti diversi.



FRANCESCO DI GIORGIO

Trattato di architettura in cui fissava alcuni principi dell'arte fortificatoria. Esegui anche rocche difensive, es: ROCCA DI S: LEO, 1479, efficienti (=sa adattare condizioni ambientali con funzioni difensive)  e raffinati poiché non esclude gusto x decoro forale.

CHIESA DI S BERNARDINO, 1483-91, Urbino

Eretta x disposizione testamentaria duca x conservare sua salma. Pianta a croce latina ad aula unica coperta da volta a botte. Incontro bracci ambiente quadrangolare dominato da cupola sorretta da 4 colonne angolari. Pareti chiare con rifiniture grigie, unica decorazione iscrizione in lettere capitali che corre lungo tt il perimetro c nel cortile d'onore. Esterno quasi spoglio.

PERUGIA risente e accogli fermenti urbinati MIRACOLO DI S. BERNARDINO,tavole fatte da artisti vari tra cui Perugino architetture scandiscono spazi, contrasti dimensionale tra fig. colori chiari e ombre attenuate da luce nitidissima rivelano attenzione vs Beato Angelico, omerico Veneziano e della Francesca. Deco policrome e acutezze comicizzanti sono eredità locale. Tavola GUARIGIONE DELLA FANCIULLA di perugino completa assimilazione elem urbinati fig solide e composte disposte in gruppi simmetrici.


RIMINI

Stagione rinascimentale dipende da iniziative Pandolfo Malatesta forte carattere autocelebrativo.

Sigismondo Pandolfo Malatesta, condottiero di grande reputazione militare, entrò in contrasto con papa Pio II Piccolomini riceve scomunica nel 1460 e fu definitivamente sconfitto da truppe papali alleate con Federico da Montefeltro 2 anni dopo.

TEPIO MALATESTIANO, 1450, LEON BATTISTA ALBERTI

Sigomondo decise di trasformare chiesa in monumento funebre celebrativo.

Volle infatti tale edificio unicamente come sepolcro, eliminando qualunque simbolo cristiano, da qui la denominazione 'Tempio'.

All'interno fu lasciata la semplice aula unica aprendo nei lati delle cappelle intitolate alle muse, zodiaco ecc e decorate in tema. Piero della Francesca affresco raffigurante Sigismondo in preghiera davanti a S. Sigismondo, suo antenato nonché santo patrono.

Esterno involucro arboreo che ingloba senza toccare l'edificio preesistente.

3 archi inquadrati in semicolonne. Fiancate xcorse da seri continua di arcature su pilastri dentro le quali ci son sarcofagi. Trae spunto da motivi antichi Fianchi ispirati ad acquedotti romani e zoccolo del basamento da templi latini

Struttura incompletata progetto comprendeva anche un'ampia cupola.


PIENZA

papa Pio II gli affidò la sistemazione dell'antico borgo di Corsignano, oggi Pienza, secondo i principi dell'urbanistica e dell'architettura rinascimentale a BERNARDO ROSSELLINO.

Piazza trapezoidale delimitata da 4 elementi fondamentali:

Palazzo Piccolomini che riprende motivi di Palazzo Rucellai riproponendo pianta cn cortile centrale porticato.

Palazzo Vescovile, pavimentazione regolare che accentua la visione prospettica; dove viene indicato un punto che rappresenta il punto di vista ideale;

Palazzo Comunale

Cattedrale facciata in travertino, 4 lesene la dividono in 3 zone corrispondenti alle navate interne. Cornice divide la facciata in 2 zone; in quella inferiore 3 porte d'ingresso, in quella superiore tre arconi sorretti da colonne. Sotto gli archi laterali sono state create nicchie di reminiscenza classica, in quello centrale si apre un occhio. Sul timpano domina lo stemma Piccolomini.

Interno ancora strutturalmente legato allo stile gotico, croce latina diviso in 3 navate divise da 2 file di pilastri con semicolonne addossate. Abside divisa in 3 cappelle, la maggiore accoglie il coro. Altre due cappelle formate dai bracci della crociera. Tempio è arricchito da dipinti, eseguiti su commissione di Pio II dai più noti artisti dell'epoca.



ITALIA SETTENTRIONALE:

PADOVA

1443 vi giunge Dona e trova ambiente aperto fervido e pronto ad accettare innovazioni grazie a presenza università e Carraresi che ricorrevano a modelli romano-imperiale a differenza di VE che usava qlli bizantini e grazia anche all'esilio di Palla Strozzi o Cosimo il Vecchio.



DONATELLO Gattamelata, Altare di S. Antonio

SQUARCIONE artista impresario, che accogli allievi (tra cui Mantegna). Appassionato dell'antico e ancora legato a spazialità tardogotica e a linguaggio fondato su linea. Festoni di fiori e frutta, colori intensi e marmorei, linea elaborata e tagliente che esagera panneggi ed esalta figure. Quando suo stile risulterà superato in Veneto gli allievi migreranno e daranno vita a area cultura "adriatica".






MANTEGNA,

AFFRESCHI CAPPELLA OVETARI, 1455

+ artisti.

STORIE S. GIACOMO Antico nn semplice dettaglio deco a usato x ricostruzione storica eventi.

ARTIRIO S. CRISTOFORO architetture hanno potenza illusiva(=tratto distintivo del Mantegna), xsonaggi tratti da vita contemporanea e psicologicamente individuati .

PALA S. ZENO, 1456, VR

"sacra conversazione" ambientata in portico cornice reale illusivamente continuata dal portico, delimitato da colonne, in cui è racchiusa la scena, Mantegna fece inoltre aprire finestra che illuminava pala da dx in modo da far coincidere illuminazione reale con quella dipinta.



MANTOVA

Decollo rinascimentale grazia a Gonzaga + 1459 Papa Pio II convocò grande Dieta nel corso della quale proclamò crociata contro Turchi.

Chiamata di n° artisti a + imp Alberti e Mantenga

Aveva struttura fissa e poco flessibile quindi non potendo modificare struttura le costruzioni gonzaghesche si collocarono in modo da conferirle nuovi significati.

ALBERTI

S. SEBASTIANO, 1460

Austero e solenne e incompleto rispetto progetto Alberti.

Impianto centrico, a croce greca, 3 bracci absidali riuniti intorno a corpo centrale cubico coperto da volta a crociera.

Facciata elabora tipologia tempio classico ma rialzata su alto stilobate da cui si accede da 2 rampe di scale laterali.

S. ANDREA, 1472

Rifatto cn scopo di contenere pellegrini che giungevano durante la festa della Ascensione durante la quale veniva venerata fiala contenente "Preziosissimo Sangue di Cristo".

Facciata basata su schema di un arco trionfale romano ampio arco centrale sostenuto da colonne corinzie.

Navata principale sormontata da volta a botte; cupola aggiunta nel 1732 da Filippo Juvarra.


MANTEGNA, si trasferisce nel 1459 come pittore ufficiale di corte, ma anche consigliere artistico e curatore raccolte d'arte, ci resta fino alla morte.

MORTE DELLA VERGINE; 1461

Bandito ogni accento miracolistico si è in semplice stanza che si apre su paesaggio lagunare colto dal vero, intorno a Vergine si dispongono apostoli, naturalezza scene unita a monumentalità personaggi.

CAMERA DEGLI SPOSI, 1465-74, Palazzo Ducale

Utilizzo prospettiva dà illusione della presenza di un loggiato al posto delle pareti e della volta. Immagini delimitate da finte architetture di paraste; la volta affrescata come se fosse sferoidale e presenta centralmente un oculo, da cui si sporgono fanciulle, putti, un pavone ed un vaso, che si stagliano su cielo azzurro.

FAMIGLIA GONZAGA E CORTIGIANI rappresenta incontro tra il marchese e il figlio cardinale Francesco; scena ha una certa fissità, determinata dai staticità dei personaggi ritratti di profilo o 3/4 per enfatizzare importanza del momento. Sfondo RM idealizzata, come augurio x Cardinale. Capacità di coinvolgere emotivamente e quasi fisicamente osservatore della scena, rendendola quasi reale ed animata.

TRIONFI DI CESARE, 1495-1505

9 tele, raffiguranti vati protagonisti del corteo trionfale che sfilano in posizionale elevata rispetto spettatore. Fig umana colta nei suoi vari atteggiamenti.



FERRARA:

Corte estense era tra le + vitali dell'It settentrionale. Lionello entrò in contatto con artisti rinascimentali e col fiammingo der Weyden

Epoca di Borso = + fiorente.

"Officina Ferrarese" Cosè Tura, Francesco del Cossa, Ercole de Roberti linguaggi autonomi

DECORAZIONI STUDIOLO DI BELFIORE, voluta da Lionello tavole con Muse

COSME' TURA

Pittura originale, caratterizzata da composizioni fastosamente decorate e da plasticismo quasi scultoreo delle figure in un apparente realismo che appartiene alla fantasia più che alla realtà e che si fonda su uso di colori incredibili, in una ricerca minuziosa dei particolari e di paesaggi impossibili.

MUSA ERATO, 1460, Studiolo di Belfiore

Trono descritto con fantasia utilizzano elem stilistici e decorativi appresi da Sciacquone.

SPORTELLO ORGANO DUOMO FERRARA, 1469,

Interno ANNUNCIAZIONE fondali architettonici illusivi derivati da Mantenga, cm panneggi rigidi e rocce stratificate. Bassorilievi alle spalle con pianeti omaggio a gusto cortese.

Esterno IMPRESE S. GIORGIO tema cortese x eccellenza xcorse da dinamismo sfrenato, contorni taglienti.



FRANCESCO DEL COSSA

AFFRESCHI DEI MESI, 1467-70, Palazzo Schifani

Faceva parte dell'equipe probabilmente guidata da Tura.

Ogni mese diviso in 3 fasce orizzontali sovrapposte in basso, con intenti celebrativi, descritte scene di corte e vita cittadina; fascia intermedia: su fondo scuro, segni zodiacali circondati da misteriose figure; la fascia superiore: Trionfo divinità che "governa" mese in un carosello di scene mitologiche ed allegoriche.

ERCOLE DE ROBERTI,

Lavorò negli affreschi dei mesi di Palazzo Schifani.

STORIE DI VINCENZO FERRER, 1473

PALA DI S. ARIA IN FUORI PORTO; 1480

Straordinario equilibrio con rispondenze di pose e colori. Tensione espressionistica.

Trono poggia su solide colonnette marmoree ce sollevano pedana permettendo di vedere paesaggio.

BOLOGNA presenza Cossa e De Roberti importante x cultura locale.

NICCOLO' DELL'ARCA COMPIANTO SU CRISTO immagini realistiche, piene di dolore, Marie urlanti simili a fig dipinte da de Roberti.



BIAGIO ROSSETTI

Progetta riassetto di Ferrara che aveva assetto medievale con vie strette e un solo centro antico costituitola Cattedrale. Previde pause di verde all'interno del tessuto che allargò anche interrando i fossati.

Soluzione urbanistica destinata a durare nel tempo e n faceva scissione tra residenze signorili e sudditi. Ancata espansione demografica e caduta dinastia impediranno completo sviluppo del progetto.

PALAZZO DIAMANTI; 1492

Caratteristica principale = bugnato esterno a forma di diamante facciata viene movimentata stravolgendo le tradizionali gerarchie, fino all'esaltazione dell'angolo e dello spigolo.

Altri edifici dell'incrocio non vogliono eguagliare imponenza palazzo a puntano su elem espressivi diversi.



MILANO

Fino metà secolo non sn presenti strappi innovazioni dal 1480 ca con arrivo Bramante e Leo.

Infondo neanche passaggio da Visconti a Sforza ha smosso situazione poiché Francesco Sforfa era arito di una Visconti. Dopo primi anni critici commissioni si intensificano aiutati da contatti diplomatici con FI, PD, Ferrara che portano scambi e favoriscono penetrazione linguaggio rinascimentale.

FILARETE

Trattato di Architettura opera in volgare dedicata a Francesco Sforza e contiene il piano della prima città ideale compiutamente teorizzata: Sforzinda, inserita in cinta muraria a forma di stella 8 punte.


FOPPA

AFFRESCHI CAPPELLA PORTINARI, 1462-1468

CAPPELLA Commissionata da Pigello Portinari, x sepoltura privata e reliquario per testa di san Pietro Martire. Forma quadrangola con piccolo abside quadrato, coperta da cupola nascosta all'esterno da tiburio, caratteristica tipica arte lombarda. Esterno volumi architettonici nascosti da decorazione, anche questa di matrice schiettamente lombarda. Interno volumi sono nascosti dagli affreschi del FOPPA lunette delle pareti laterali scene vita di san Pietro Martire, arco di trionfale Annunciazione e in controfacciata Assunzione, immagine di ogni parete costruite con unico punto di fuga che cade fuori da composizione. Conclusi gli anni di meditazione della giovinezza, gli affreschi della Cappella si presentano con i caratteri di una maturazione risultante dai pensieri sui toscani e ormai tutta rinascimentale in senso lombardo, in una direzione cioè che porta a superare telaio matematico dei fiorentini. Al di sotto della volta si dispiega la varietà gioiosa di architettura e di immagini: Apostoli nei tondi della cupola, Angeli danzanti nel tamburo, 4 Dottori della Chiesa entro voltoni in prospettiva nei pennacchi e, sotto, Angeli reggistemmi.

PALA BOTTIGELLA, 1490

Spazio saturo di figure, in questo modo prospettiva perde il suo primato a vantaggio della luce, usata per indagare i minimi dettagli.



PAVIA

CERTOSA, 1491

Complesso di edifici e giardini, comprendente monastero, con chiesa e chiostri, dei frati certosini. costruzione voluta da Gian Galeazzo Visconti. Gremita di motivi e rilievi attinti a repertori diversi. Essendo legata alla famiglia ducale ne segue le vicende politiche  con lunghe stasi e brusche riprese ma raccoglie anche suggerimenti via via + moderni in campo artistico. Decorazione artistica:

BERGOGNONE,

Di cultura foppesca, anche se ne ingentilisce i modi, riprende da cultura fiamminga, giuntagli attraverso la Liguria, sia stilemi iconografici che uso luce e ariosi paesaggi. Fine anni '80 influenzato da opere di Leonardo ma soprattutto di Bramante.

MADONNA DEL CERTOSINO, 1488-90

Fig si stagliano contro paesaggio lombardo dai valori luminosi quieti e spenti.

MARIMONIO MISTICO DI S. CATERINA, 1490

Immagine costruita secondo visuale ribassata x dare importanza a fig in 1° piano. Sintassi semplice, contorni ondulati con raffinata eleganza cortese.



VERSO IL 1500:

NAPOLI

Alfonso d'Aragona chiama famosi umanisti ma nn dedica attenzione all'istituzione universitaria quindi non si promuove un'effettiva innovazione.

Pisanello alla corte come medaglista + commissioni architettoniche ad artisti spagnoli solo fine secolo omogenea adozione formule rinascimentali.

CASTELNUOVO, 1451

Completamente ricostruito, secondo dettami tecnica militare e stile catalano. Abbellita con splendido arco di trionfo su facciata 2 archi sovrapposti retti da colone binate e concluse da timpano curvilineo, tra 2 archi c'è alto fregio che rievoca ingresso trionfale di Alfonso in città. Disorganicità accentuata da compresenza di scultori (Gaggini = unirà linguaggio del sud con tradizione architettonico-decorativa lombarda. LAURANA soluzioni sintetiche, RITRATTO DI ELEONORA D'ARAGONA.

Ultimi anni 1400 alleanza politica col magnifico arrivano opere e artisti fiorentini.

VILLA DI POGGIOREALE,

originalità delle soluzioni e richiami ad antichità adattati ad esigenze contemporanee unisce villa antica a castello medievale e altre funzioni: residenza, svago, rappresentanza. Dimensioni limitate, cn 4 corpi angolari simili a torri, zona centrale infossata e cinta da giardini

TAVOLA STROZZI, 1472 mostra aspetto di Napoli dal mar, cinta da mura cn torri che collegavano i 2 castelli.


ANTONELLO DA MESSINA

Vita intenerante. Cultura iniziale = meridionale (=Colantonio) a sarà superata fondendo insieme cultura luministico -atmosferica fiamminga e cultura prospettico- monumentale italiana. Suo viaggio a VE sarà decisivo per Giovanni Bellini e successiva arte ita.





Sintesi paradigmatica:

  • SALVATOR MUNDI, 1465

Iconografia fiamminga Cristo "paziente" a mezzo busto. 1° stesura veste Cristo era più accollata e mano benedicente parallela a superficie, Antonello rielaborò composizione successivamente, costruendo piega dello scollo e tese la mano benedicente in modo da accentuare le valenze spaziali composizione.

Ritrattistica adotta posizione a ¾ introdotta da ¾ ma è meno analitico rispetto fiamminghi e + attento a umanità xsonaggio RITRATTO D'UOMO 1473

STUDIO DI S. GIROLAMO, 1474

Scena, inquadrata in arco, raggi luminosi coincidono con quelli prospettici, avendo come centro busto e mani santo, colto al lavoro nel suo studio (santo no rappresentato cm eremita), ingombro di libri e oggetti, meticolosamente raffigurati, minuta indagine naturalistica degli animali posti in 1° piano.

viaggio a VE incontra Giovanni Bellini

PALA DI S. CASSIANO, 1475-76

Vergine su trono rialzato e 4 santi a mezzo busto. Pittore si rifà a schema compositivo della Sacra Conversazione di G. Bellini x chiesa dei S. Giovanni e Paolo. Impostazione iconografica (= disposizione santi intorno trono Vergine) da maggior respiro a composizione, ma sono effetti atmosferici creati da luce a unificare opera e rendere più naturali figure.

ANNINCIATA, 1476-77

Rappresentato omento dp annunciazione qdo Maria si raccoglie e riflette. Volumi addolciti da luce, sagoma piramidale del manto termina con volto ovale. Perfetta assialità sottolineata da piega verticale manto che scene fino scollo fino a bordo leggio.

S. SEBASTIANO, 1476


PROVINCIA NAPOLI E SICILIA incomprensione novità introdotte da Antonello, sopravvivono forme gotiche o spagnoleggianti.

Sicilia Inizialmente sviluppo edilizio promosso da classe dirigente mercantile, edifici ibridi tra caratteri catalani, durazzeschi e rinascimentali bisogna aspettare fine secolo xkè maturi rinascimento locale, le cui testimonianze + cospicue restano a Palermo e riguardano architettura.



VENEZIA

Metà 1400 isolamento VE inizia ad attenuarsi espansione vs terraferma x compensare perdita territori d'oltremare caduti in mano turca.

Abbondanza capitale favorisce commissioni e nascita collezionismo privato influenze: Lombardia x qto riguarda architettura e scultura e PD x pittura, peso di FI nullo.

FRATELLI VIVARINI

BARTOLOMEO a Pd assimilò novità con alcuni limiti:

POLITTICO DI CA' MOROSINI, 1464

Solidità corpi, attenzione anatomie e organicità panneggi che xò non è accompagnata da logica costruttiva infatti c'è differenza di scala dei xsonaggi e mancata unificazione spaziale Battista unico ad avere fondo roccioso.

ALVISE addolcì linearismi padovani su esempio di Antonello di cui xò nn colse magia luministica:

SACRA CONVERSAZIONE, 1480

Volumi geometrizzati e delineati da contorni secco esaltati e isolati da luce fredda e da colori lucidi cm smalti.

BELLINI segnarono svolta pittura VE in senso rinascimentale.

GENTILE

Influenzato da stile Mantegna, abbandona figure con rilievo plastico, preferendo costruirle con linee del contorno inciso figure appiattite in superficie cn colori che si incastonano in esse; grazie a questo stile divenne maggior ritrattista aristocrazia veneziana. Pitture ancora legate a narrazione fiabesca del Tardogoico.

PROCESSIONE IN PIAZZA S. MARCO, 1496-1501

Cronaca puntuale e riconoscibile dettagli dei costui, scenari esattamente riprodotti.

No spazialità organica e unitaria ma usava prospettiva x singoli frammenti, anca centro chiaramente definito così sguardo vaga tra vari gruppi dotati ognuno di propria costruzione prospettica.



GIOVANNI

Seppe uscire dal solito descrittivismo Tardogotico grazie a esempio Mantenga di cui xò supera forzature lineari in seguito ad assimilazione lezione di Piero della Francesca, Antonello e dei fiamminghi.

Capacità di rinnovarsi senza rinnegare valori civiltà artistica veneziana.

TRASFIGURAZIONE, 1455

Linea asciutta e incisiva e accentuato sottinsù sn caratteristiche padovane. Importanza data a colore e luce derivano da fiamminghi.

PIETA', 1460

Grafici Mantegna capelli Battista, vene lungo braccio Cristo.

Fiamminghi parapetto che taglia figura e avvicina spettatore, ateria cromatica imbevuta di luce.

Umana interpretazione del dolore sottolineata da paesaggio.

Primi anni '70 incontro con opera di Piero:

PALA PESARO, INCORAZIONE DELLA VERGINE, 1471-74

Paesaggio aperto non è semplice fondale a ambiente che si collega a fig grazie a circolazione aria e luce spalliera traforata.

incontro con Antonello:

STIMATE DI S. FRANCESCO, 1480-85

Esile fig immersa in natura, avvolta da luce chiara che abbraccia e definisce ogni cosa. Varietà botaniche descritte con amore e paesaggio sn frutto di studio dal vero.

Raggi che provengono stiate nn provengono da crocifisso c di consueto a da luce che viene da sx colpendo albero alloro e arrivando su santo la cui espressione suggerisce che nn è luce naturale.

Rapporto tra uomo e mondo diverso da quello dei fiorentini uomo nn è centro e dominatore razionale dell'universo ma ne fa parte e ci vive in armonia.




RINNOVAENTO ARCHITETTONICO:

CODUSSI

Conobbe opere Brunelleschi, Alberti e Michelozzo che assimilò e rielaborò con intelligenza elem essenziali.

CHIESA S. MICHELE IN ISOLA, 1469

Interno 3 navate concluse da absidi, coperta a cassettoni.

Esterno ispirato a tempio Malatestiano. Facciata 2 ordini sovrapposti 1°: 3 parti corrispondenti a navate. 2° frontone curvilineo su navata centrale, raccordo dato da 2 ali ricurve ornate cn motivo a conchiglia.

S. MARIA FOROSA, 1492

Elaborazione in chiave oderna dela tradizione veneziana.

Altre opere imp procuratie vecchie, Torre dell'Orologio, Palazzo Corner-Spinelli e

PALAZZO VENDRAIN-CALERGI

Facciata divisa in 3 piani da cornici sorrette da semicolonne doriche, ioniche e corinzie che inquadrano bifore dal rito disuguale. Portale affiancato da 2 aperture anticipa organizzazione piani superiori.



FIRENZE

Fine secolo Situazione apparentemente meno fertile a attiva di qlla di Napoli e VE.

Anni 60 gusto x espressioni + vari e ornate si accentua CONFRONTO MADDALENE di Donatello (=atroce e segnata dal dolore) e Desiderio da Settignano (=coeva ma composta) Dona viene isolato.

Ultima opera fatta solo grazie a Cosimo che era suo estimatore:

DEPOSIZIONE (Donatello)

Occhio fatica a distinguere nella massa i protagonisti, cielo tagliato da cornice che lascia fuori anche parte dei 2 ladroni  effetti di squilibrio aumentano pathos scena.

Incentivo a cambiamenti pensiero platonico uomo padrone del proprio destino, mondo organizzato in sfere con agli estremi Dio e Materia uomo in grado di scegliere destino. Conseguenze nell'arte ingresso miti antichi, portatori di arcane verità e riletti in chiave cristiana.

LA COMITTENZA DI LORENZO 1469 al potere, assicurò posizione centrale di Fi e xiodo di pace.

Incisiva sua azione in capo artistico promosse diffusione cultura fiorentina attraverso invio artisti elle corti italiane ma così indebolì vivacità interna preparando futuro avvento di RM.

Lasciò impronta nel privato essendo grande collezionista di ogg antichi e preziosi.

PERUGINO

APOLLO E MARSIA, 1483

ma più probabilmente si tratta di Dafni, che in greco vuol dire Lauro, e sarebbe quindi allusione a nome del committente Lorenzo e a sua vocazione a arti e musica patrocinate da Apollo. Figure, immerse in paesaggio di pacata armonia, sono dolcemente tornite, e se l'Apollo si rifà all'Hermes di Prassitele, Dafni si rifà all'Ares di Lisippo.

LUCA SIGNORELLI

EDUCAZIONE DI PAN

Assimilazione profonda temi neoplatonici anziani (=saggezza deriva da meditazione ed esperienza), fanciulla (=bellezza che conduce a perfezione) strumenti musicali (=armonia suoni grazie a attività mente) alludono a felice età realizzata da Lorenzo Pan divinità portatrice di pace si è incarnata nei Medici.

SANGALLO,

VILLA MEDICI A POGGIO CAIANO, 1480

Costruita su ambio basamento ad arcate che regge terrazza continua. Semplice volume quadrato su 2 piani, finestre rade, tetto piatto semplice privo di cornicione. Timpano di tempio ionico che da accesso a vestibolo cn volta a botte a lacunari. Ambio salone quadrangolare cuore dell'edificio.

Cortile abolito. Divenne il prototipo della dimora signorile di campagna nei secoli successivi.

ANTONIO POLLAIOLO,

ERCOLE E ANTEO, 1475

Figure spiccano per forte gestualità e esasperazione movimenti. Resa dei dettagli anatomici, attraverso linee nette che quasi "scarnificano" il modello, fino ad individuare tendini tesi per sforzo, indica la profonda conoscenza dell'anatomia umana.

ANDREA VERROCCHIO

DAVID, 1472-75

Tema risolto i odo "cortese" eroe cristiano è paggio adolescente con fisico e posa elegante. Sorriso abbozzato e sguardo sfuggente attenzione a sottigliezze psicologiche.

BOTTICELLI

Allievo di Lippi e influenzato da Pollaiolo, con sue opere chiude idealmente secolo e prepara a mutanti successivi sottolineano l'inadeguatezza sistemi figurativi quattrocenteschi.

MADONNA DEL MAGNIFICAT, 1483-85

Esperimento ottico fig appaiono come riflesse in specchio convesso.

PRIMAVERA, 1478

Opera commissionata da cugino del Magnifico,

Da dx vs sx (capovolgimento consueto ordine di lettura) Zefiro che isegue ninfa Clori che viene da lui fecondata con soffio e si trasforma in Primavera/Flora unica che guarda direttamente osservatore e sembra intenta a spargere i suoi fiori all'esterno della scena, Venere con Cupido impegnato a dardeggiare le 3 Grazie impegnate in una danza assai leggiadra; mercurio scaccia nuvole con caduceo.

Profondità spaziale appena allusa, boschetto di aranci posti in semicerchio dietro qli si intravede cielo limpido. Fig, disposte attorno a perno = V,enere non sn collegate da azione precisa a da ondeggiamento musicale.

Varie interpretazioni:

personaggi = contemporanei fiorentini

sorta di calendario agreste raffigurante mesi dell'anni dedicati a raccolto.

dittico con "nascita di Venere" dea raffigurata nei momenti successivi alla nascita e all'arrivo nel suo regno.

lettura neoplatonica Primavera = amore nei suoi diversi stadi Zefiro e Clori = forza sensuale e irrazionale che tuttavia è fonte di vita e che grazia e mediazione di Venere e Eros si trasforma in amore diverso e perfetto (Grazie = 3 aspetti amore ablativo, saper dare, ricevere e restituire) fino a spiccare il volo sotto la guida di Mercurio

NASCITA DI VENERE, 1485

Venere, nuda su conchiglia, sorge da spuma del mare e viene sospinta e riscaldata dal soffio di Zefiro, il vento fecondatore, abbracciato a Clori, ninfa che simboleggia la fisicità dell'atto d'amore. Sulla riva una delle Ore, ninfe che presiedono mutare delle stagioni, porge a dea manto ricamato di fiori per proteggerla.

Allegoria neoplatonica amore = energia vivificatrice, come forza motrice natura.

Disegno armonico e delicato;linee elegantissime creano, nelle onde appena increspate, nel gonfiarsi delle vesti, nel fluire armonico dei capelli della dea e nello stesso profilo della spiaggia, dei giochi decorativi sinuosi e aggraziati.

Colori chiari e puri, forme nette, raffinatissime e trovano sublimazione nel nudo statuario e pudico della dea esaltazione bellezza classicamente intesa e purezza anima.

In qche modo si rompe equilibrio che compare nelle opere precedenti come a preavviso della crisi che arriverà con la Rep di Savonarola. Si vede anche in LIPPI APPARIZIONE DELLA VERGINE A S. BERNARDO, 1486 fig instabili e irrazionalmente allungate in scenario di rocce e tronchi, fantasmagorico e quasi antropomorfo inconfrontabile con limpidezza e concretezza espresse dal padre Filippo.




VERSO LA MANIERA MODERNA

QUADRO STORICO-CULTURALE si apre con Leo e Bramante e si cerca di superare la difficoltà degli scorci e le vedute spiacevoli.

Opera artistica nn + considerata arte meccanica ma liberale. Artisti polivalenti (=attivi in + campi)

Affermarsi maniera moderna segna fine policentrismo di FI.

IT Crisi politica discesa Carlo 3 che rompe equilibrio stati italiani sommosse fiorentine, caduta ducato MI, crisi VE. RM ha solo splendore artistico ma nn politico.

Mondo guerre di religione, minaccia ottomana, nuovi mondi si incrinano certezze uomo che erano presupposto del Rinascimento.


FIRENZE

Numerose botteghe di artisti. Commissioni + prestigiose vengono da fuori (=Cappella Sistina, Venezia)

VARROCCHIO

MONUMENTO EQUESTRE A BARTOLOMEO COLLEONI, 1479-96

Vitalità fig grazie a energica rotazione busto, nn finito da Varrocchio xkè muore.



LEONARDO

Iniziale adesione a "stile finito", minuzioso nella resa dei particolari e morbido nella stesura pittorica, aperto a influssi fiamminghi. Scambio culturale con Varracchio.

ANNUNCIAZIONE; 1472

MADONNA COL GAROFANO, 1478-80

Madonna riccamente abbigliata e con in mano garofano con Bambino attratto dal fiore e seduto sopra cuscino posto su gamba dx Vergine. Si allenta l'influenza della pittura realisticamente minuta appresa nella bottega del Verrocchio, infatti Vergine sembra affiorare dalla penombra della stanza in contrasto con il luminoso paesaggio che appare sullo sfondo attraverso due bifore.

RITRATTO DI GINEVRA BRANCI, 1475

Tela è stata tagliata, pria c'erano mani che dovevano essere in una posizione emblematica, come nei più famosi ritratti di Leonardo, e secondo alcune testimonianze dovevano assomigliare nella posa a DAMA CON MAZZOLINO di VERRACCHIO.

prende distanze da pittura fiorentina e in particolare da aestri che decoravano Cappella Sistina. trasferimento a MI e "Adorazione dei Magi" decretano netta cesura.

ADORAZIONE MAGI, 1481-82

Tema diffuso all'epoca anche x identificazione simbolica dei edici con i magi BOTTICELLI, ADORAZIONE DEI MAGI, 1475.

Mai portata a termine a causa partenza per MI.

1° piano al centro Madonna col Bambino circondata da folla fra cui anche Magi, vortice di azione e gesti che fa perno sul gruppo della Vergine con Figlio, che sconvolge tutti gli astanti. Con Magi, la Madonna dà origine ad piramide, di cui lei è vertice; il fatto che sue gambe siano rivolte a sx mentre sua testa e quella Gesù si volgono a dx danno a piramide un senso di movimento rotatorio.

Sfondo attraverso diagonale formata dai 2 alberi, alloro simbolo di trionfo e arecacee simbolo di martirio si svolgono 2 scene:

dx, scontro di armati, uomini disarcionati e cavalli che s'impennano, come simbolo delle follia degli uomini che non hanno ancora ricevuto messaggio cristiano

sx, tempio in rovina che allude a caduta Tempio di Gerusalemme.

Struttura compostivi complessa, ma ugualmente grandiosa e unitaria grazie contrapposti ritmici e luministici e intensità espressiva delle passioni attraverso moti del corpo anticipa di 2 decenni cultura figurativa.



DOMENICO GHIRLANDAIO

Talento di narratore lo fanno apprezzare da famiglie fiorentine legate a Medici e li ritrae nelle sue composizioni sacre:

CONFERMA DELL'ORINE FRANCESCANO, 1479



FILIPPINO LIPPI

Dopo aver completato lavori nella Cappella Brancacci si reca a RM dv accentuai propensione x motivi decorativi ispirati a reperti archeologici:

MIRACOLO DI S. FILIPPO DAVANTI A ALTARE DI MARTE

Altare talmente monumentale che Vasari descrive come Tempio.


REPPUBBLICA SAVONAROLIANA 1492 morte Magnifico e calata di Carlo 8 travolge equilibrio Fi 1494 si instaura Rep di Savonarola inizialmente attività artistica nn si interrompe ma dal 1496 condanna: dottrine neoplatoniche, esaltazione uomo e bellezza, collezionismo e arte profana.

Savonarola scomunicato e esso al rogo.

BOTTICELLI

Acceso fervore religioso che caratterizza molte sue opere è in relazione a crisi del xiodo.

CALUMINIA DI APELLE, 1490-95

Scena letta da dx vs sx entro loggia monumentale giudice in trono consigliato da Sospetto e Ignoranza. Davanti a lui, Invidia coperto di stracci, che tiene per polso Calunnia, insieme a Tradimento e Inganno. A sx Rimorso indica innocente volgendosi vs Verità che alza occhi e braccio al cielo.

Intensa animazione  creata da intense membratura architettoniche accentua drammaticità scena.

NATIVITA' MISTICA, 1501

Regressione nei confronti delle convenzioni rappresentative del 1400. dimensioni xsonaggi variano in rapporto a loro importanza.



MIGHELANGELO

Allievo di Ghirlandaio. 1i disegni copie fig di Masaccio e Giotto. Guarda all'antico nn cm motivi da imitare

MADONNA DELLA SCALA, 1490-92

Riprende la tecnica donatelliana dello stiacciato, creando immagine di tale monumentalità da far pensare a steli classiche; Madonna seduta sopra masso squadrato e vista di profilo mentre guarda lontano, occupa tutta l'altezza del rilievo, mentre Bambino è assopito sul suo grembo, sulla sx scala con 2 putti in atteggiamento di danza e un altro che tende, insieme ad altro putto posto dietro Vergine, un drappo.

BATTAGLIA DEI CEBTAURI, 1492

Si rifece a sarcofagi romani, esaltato dinamico groviglio dei corpi nudi in lotta e annullato ogni riferimento spaziale.

BACCO, 1496-97

Adolescente in preda a e ebbrezza, resa naturalistica. Straordinaria espressività e elasticità forme, unite al tempo stesso con essenziale semplicità dei particolari. Ai piedi di Bacco c'è giovinetto che sta mangiando qualche acino d'uva dalla mano del dio gesto destò molta ammirazione poiché giovane sembra davvero mangiare dell'uva con grande realismo.

PIETA', 1498-99

Gruppo in posizione piramidale con Vergine come asse verticale e corpo morto del Cristo come asse orizzontale, panneggio riunisce 2 fig e assume carattere monumentale.



ROMA

ingresso trionfale di Martino 5 dopo esilio avignonese del papato.

Niccolò 5 ripristino dei monumenti + vecchi e ristrutturazione urbana.

Sisto 4 continua progetto restituendo a popolo Campidoglio e ricostruendo e decorano Cappella palatina.



CAPPELLA SISTINA

Costruita tra il 1475 e il 1483, all'epoca di Papa Sisto IV della Rovere, da cui prende il nome.

Cerimonie richiedevano cornice festosa che esprimesse la magnificenza papale.

Vasto ambiente coperto da volte a botte ribassata collegata da vele e pennacchi ai uri e illuminata da 6 grandi finestre su pareti laterali, altre 2 su parete d'altare chiuse qdo Miche iniziò lavori x Giudizio Universale, fu tolta anche pala d'altare del Perugino con Annunciazione e Sisto 4 inginocchiato in preghiera.

Pavimento musivo scandisce percorso.

DECORAZIONE PITTORICA avviata dal Perugino, a lui si unirono: Cosimo Rossellini, Botticelli, Ghirlandaio. Nn rispettarono termine stipulato cos' a Perugino subentrò Signorelli nonostante qsto forte omogeneità scelta di comune scala fig, impaginazione e strutturazione ritmica.

Partizione prevede 6 riquadri nelle pareti lunghe e 2 su minori. Scanditi in 3 ordine:

Finti arazzi

Storie di Mosè e Aronne sulla sx e di Cristo sulla dx.

Fig dei primi pontefici entro nicchie che fiancheggiano apertura delle finestre.

Programma iconografico stabilito da pontefice e collaboratori a anche da pittori invenzioni figurative.

Scelto Mosè xkè sua legge scritta trasmessa da Cristo a S. pietre e a pontefici suoi successori CONSEGNA DELLE CHIAVI A S. PIETRO, PERUGINO.

GIUDIZIO UNIVERSALE, MICHELANGELO commissionato da Clemente 7 e finito sotto Paolo 3.



UMBRIA

PERUGINO

Stile dolce e soave. Fig da attitudini ed espressioni indefinite, entro nitide e calibrate architetture aperte su scorci di paese. Sottile modulazione chiaroscurale e ricca sa soffusa gamma cromatica.

Concordanza tra temi pagani e dottrina cristiana.

ETERNO TRA ANGELI SOPRA GRUPPI DI PROFETI E SIBILLE, 1497-1500

PINTURICCHIO

Progressiva ricerca di effetti scenografici

STORIE DI PIO 2°, 1503-08, Libreria Piccolini, Siena

LUCA SIGNORELLI

DECORAZIONE CAPPELA DUOMO ORVIETO, 1499

Tema apocalittico es: Predica dell'Anticristo costumi contemporanei sottolineano allusione a Savonarola.

RAFFAELLO

Figlio di Giovanni Santi attivo nella corte di Montefeltro x cui scrisse "Cronaca rimata".

SPOSALIZIO DELLA VERGINE, 1504

Riprende motivi e spunti del Perugino (Sposalizio Vergine e Consegna chiavi) trasformandoli e ricreandoli sulla base di una diversa cultura figurativa.

Tema ripreso da leggenda medievale secondo la quale, tra i pretendenti della Vergine, Giuseppe venne scelto grazie a segno divino che fece improvvisamente fiorire il suo bastone.

Dx appare pretendente deluso nell'atto di spezzare proprio bastone sul ginocchio.

SX compagne di Maria durante sua educazione nel Tempio di Gerusalemme.

Centro sacerdote (=centro focale) nell'atto di unire le mani di Maria e Giuseppe.

Sfondo tempietto di forma circolare a sedici lati, a cui si accede da scalinata.

CROCEFISSIONE GAVARI, 1503

Assonanza con opere Perugino.

Crocifissione osservata da 4 figure dolenti ai piedi croce: a sx vi sono la Vergine e S. Girolamo inginocchiato, a dx S. Giovanni e Maddalena. 2 angeli, in alto, raccolgono in calici sangue Cristo.

Compostezza compositiva del dipinto pone Cristo interamente nel Cielo, quasi a sottolineare la sua ascensione. Sullo sfondo si intravede una città, probabilmente Firenze.

1° viaggio a RM

DITTICO Sogno del cavaliere + 3 Grazie, 1503

Al centro giovane cavaliere addormentato, ai due lati disposte 2 figure femminili (=Virtus, con spada e libro, e Voluptas, porge al giovane rametto fiorito) mentre al centro vi è alberello di alloro.





VENEZIA

Ultimo quarto 1400 intensa attività architettonica, alla guida dei cantieri ci sn maestri lombardi.

LOMBARDO E RIZZO ricostruzione e ampliamento palazzo Ducale.




FAM LOMBARDI:

MONUMENTO FUNEBRE AL DOGE PIETRO MOCENIGO, 1481-1500

Sarcofago circondato da antichi Cesari. Rilievi che ornano sarcofago con fatiche Ercole.

MONUMENTO FUNEBRE DEL DOGE ANDREA VENDRAMIN, 1490-1500

Riprende arco di Costantino. Al centro tomba con allegorie virtù. Nella lunetta doge in ginocchio davanti a Madonna che assomiglia a dea classica. Zoccolo con epigrafe commemorativa.



GIOVANNI BELLINI

TRASFIGURAZIONE, 1487

Episodio biblico in cui Cristo rivela la sua natura divina ai tre discepoli. Ambientata su campagna Veneta che partecipa a evento nella radiosa bellezza di ogni particolare naturale rivelato da luce calda e intensa.

Artisti tardo 1400 pittura narrativa ricca di elem evocativi

TARDA ATTIVITA':

PALA S. ZACCARIA edicola si apre su campagna lasciando penetrare luce che avvolge fig. ricca tessitura cromatica.

X Opere x privati ha ruolo attivo e propositivo nella fase di elaborazione tematica:

FESTINO DEGLI DEI

IGNUDA CHE SI PETTINA riprende motivo fiamminga gioco specchi.



GENTILE BELLINI

MIRACOLO AL PONTE S. LORENZO, 1496

Precisione topografica ambiente VE.



CARPACCIO

MIRACOLO A RIALTO, 1494

CONCEDO DEGLI ABASCIATORI INGLESI, 1496-1498

Scena ambientata in padiglione aperto, diviso in tre parti e la lettura iconografica va da dx a sx verso il fondo, dx in un interno, si svolge colloquio tra padre e Orsola, al centro scena con consegna della lettera e congedo ambasciatori e in fondo sulla dx la partenza degli stessi. Sfondo tempio a pianta centrale e altri palazzi immaginari ma che ricordano architettura VE, galeone fuori dal proscenio uomo vestito con toga rossa allusione a figura del Festaiolo, cioè narratore che nel teatro dell'epoca presentava e commentava rappresentazioni.

INCONTRO E PARTENZA DEI FIDANZATI, 1495

Scena divisa in 2 dal pennone, spostato sulla dx, divisione permette al pittore di contrapporre 2 tipi di paesaggi a sinistra UK con castelli e rupi scoscese, dove Ereo prende congedo dal padre, a dx invece, incontro 2 fidanzati e commiato padre di Orsola in 1° piano e sullo sfondo partenza dei 2 x pellegrinaggio, Bretagna con architetture rinascimentali e Veneziane.

COMBATTIENTO DI S. GIORGIO E DRAGO, 1502-07

Terreno cn resti vittime qbelva.

S. GEROLAMO E LEONE NEL CONVENTO

Centro costituito dal santo che accoglie nel convento il leone. Questo gli porge zampa con spina infilata, circondato dalla precipitosa fuga dei frati spaventati cn accenni ironici.

S. AGOSTINO NELLO STUDIO

Premonizione morte S. Girolamo da parte S. Agostino, in studiolo umanistico, gremito di oggetti x lavoro intellettuale. Santo colto nel momento preciso premonizione, mentre alza penna smettendo di lavorare e con faccia rivolta vs finestra da cui filtra raggio che illumina stanza.



MILANO

Ultimi 2 decenni 1400 Ludovico il Moro elem di continuità ma anche significativi aspetti nuovi. DECORAZIONE SALA BALLA, Butinone e Zenitale, x nozze Ludo, scarsa qualità dipinti.

Arrivo Bramante e Leo diversa concezione operare artistico trasformazione cultura figurativa.

Loro attività parallela spesso incrociata pongono premesse x sviluppo arte 1500 Tema della PIANTA CENTRALE favorisce sintesi organica e sintattica dell'edificio. Adeguata x idelai estetici Rinascimento: significato simbolico cerchio (fora prediletta in natura), cupola su staglia sul cielo (=Dio). Architettura orientale aveva sempre usato pianta centrale x edifici religiosi. Edifici a pianta centrale compaiono anche nei dipinti. Architetti Sangallo e Francesco di Giorgio.

BRAMANTE

S. MARIA PRESSO S. SATIRO, 1479-82

Per mancanza spazio Bramante rappresenta coro illusionisticamente costruendo prospetticamente in stucco volta a botte cassettonata.

CRISTO ALLA COLONNA, 1480-90

Fig Cristo sofferente in 1° piano a diretto contatto con spettatore. Delicata e sensibile modellazione corpo, proporzioni classiche, a minuzia fiamminga x particolari.

S. MARIA DELLE GRAZIE

Ludovico intende fare dell'edificio mausoleo di fam.

Innesta su corpo longitudinale tribuna coperta da cupola emisferica.

LEONARDO

Attratto da MI invia lettera di presentazione a Ludovico a nn preso in considerazione.

VERGINE DELLE ROCCE, 1483-86

Si discosta dal quadro conservato alla National Gallery per alcuni particolari, quali:

in questo angelo (senza ali ma con mantello rosso) indica con dito S.Giovannino (=bambino con mani giunte accanto Madonna)

San Giovannino non ha la croce

Sguardo angelo si posa su Bambino mentre nell'altra versione sguardo si perde oltre quadro

Vergine, Bambino e S. Giovannino non hanno le aureole

Colori sono più cupi.

Paesaggio roccioso, orchestrato architettonicamente, in cui dominano fiori e piante acquatiche; da lontano si intravede corso d'acqua.

Gruppo arretrato rispetto 1° piano e immerso da penombra grotta tenuemente illuminato da luce che penetra attraverso rocce. Passaggi chiaroscurali che elimina effetto di isolamento plastico dei corpi. Impianto piramidale animato da circolarità sguardi e gesti.

ATTIVITA' X LUDOVICO:

L'ULTIMA CENA, 1495-97, Refettori S. Maria delle Grazie

Affresco = pittura stesa su uno strato di intonaco ancora fresco e pigmento della pittura diventa parte dell'intonaco stesso garantendo resistenza. Leonardo, invece, a causa dei suoi lunghi tempi realizzativi, prediligeva dipingere su muro come su tavola degrado opera.

Sceglie momento più drammatico in cui Cristo proferisce la frase: "Uno di voi mi tradirà" e apostoli si animano drammaticamente, gesti stupore e meraviglia studi attento fisionomie.

Luce da sx come luce naturale del refettorio.

DAMA CN ERMELLINO, 1485-90 Fig colpita da luce emerge dal fondo d'ombra.

MONUMENTO EQUESTRE A FRANCESCO SFORZA

Inizialmente cavallo impennato ma Francesco vuole dimensioni colossali così decide x "passo" cn grande attenzione x anatomia animale ma Sforza cadono e monumento incompleto e viene distrutto da francesi.

MANOSCRITTI testimoniano versatilità Leonardo. Molto materiale e probabilmente è sl una parte di qllo effettivo. 2 tipi appunti e fascicoli ordinati forse in previsione di stampa. Testo + immagini considerato veicolo espressivo + efficiente della parola.

Appunti iniziano col 1° soggiorno a MI.

Interessi scientifici e artistici fusi assieme arte = tecnica esecutiva in capo specifico e scienza = conoscenza quindi arte inconcepibile se nn fondata su scienza.

INIZIO 1500:

VENEZIA

Sta x diventare unica alternativa a egemonia RM.

Sconvolgimento equilibri stati ita crea crisi Repubblica che xdendo territori  si trova costretta a espandersi vs terraferma investimenti fondiari e sviluppo agricoltura declino ancora lontano.

Dibattito su "vita contemplativa" e "vita attiva" conciliazione interessi intellettuali con ipegno statale era ambizione xseguita da umanisti veneti.

Collezionismo.

GIORGIONE

Tinte crude e dolci, dipinge senza far disegno ma solo con colori momento ideazione coincide con esecuzione. Allievo di Giovanni Bellini, da cui riprese gusto x colore e attenzione x paesaggi: influenzato anche opere di Leonardo.

PALA DI CASTELFRANCO innovazione x rifiuto struttura architettonica. Schema semplice e rigorosa scansione prospettica.

Stretto rapporto tra artista e committente, difficile lettura dipinti:

3 FILOSOFI

LA TEMPESTA


SCUOLA DEL DANUBIO adesione a dato naturale, aspetti aspri e selvaggi natura che diviene protagonista assoluta.



TIZIANO

Si forma con opere di Gentile Bellini e Giorgine.

  • CONCERTO CAMPESTRE, 1511
  • MIRACOLO DEL NEONATO, 1511 distacco da "maniera" Giorgionesca x sviluppo strutture narrative di grande immediatezza ed efficacia drammatica  e decisa scansione elem spaziali.

LORENZO LOTTO

Saldo impianto plastico e acuta definizione fisionomica, memore di esperienze antonellesche e arte nordica. Attivo a TV x Vescovo:

  • RITRATTO VESCOVO BERNARDO DE ROSSI

Immagine di ardua interpretazione:

  • ALLEGORIA
  • PALA DI S. CRISTINA AL TIVERONE


FIRENZE dp Savonarola Gov oligarchico sostenuto anche da filomedicei aggiori artisti richiamati in patria rinnovamento figurativo, stagione breve a intensa con Leo e Miche incaricati di rappresentare 2 battaglie vittoriose- Leo inizia a dipingere affresco a durante lavoro si sciupa e lascia xdere viene distrutto anche il cartone.

LEONARDO caduta di Ludovico abbandona MI e torna FI dopo sosta a Mantova e VE.

  • S. ANNA CON VERGINA, 1501-10
  • GIOCONDA

Trapassi luminosi, luce impedisce di cogliere particolari fisici. Intensità volto.


MICHELANGELO

Ance lui dp soggiorno a R torna a FI incarico di scolpire:

  • DAVID virtuosismo nella resa dei particolari anatomici, si allontana da iconografia tradizionale eroe biblico. Fig atletica nn ancora vincitore tensione membra e concentrazione.
  • MADONNA CON BAMBINO

Giulio 2° lo chiama a RM x fargli monumento funebre:

1° progetto costruzione piramidale, riprendendo trionfi pagani e mausolei antichi, Prigioni, Virtù, personificazioni vita attiva e contemplativa, Mosè e S. Paolo. Non finito xkè iche si scazza che Giulio non lo riceve.

2° progetto addossata a parete e si accentua sviluppo verticale. Motivi classici e trionfali del mausoleo si attenuano in favore di qlli + tradizionali es: SANSOVINO; TOMABA DI DELLA ROVERE. Si interrompe nuovamente poiché Miche va a FI.

3° progetto compiuto a notevolmente ridotto rispetto progetti elaborati.


TONDO TADDEI trattamento irregolare del piano da cui fig sembrano emergere

TONDO PITTI composizione bloccata attorno a fig Vergine che guarda in direzione opposta rispetto gesù quasi a voler vedere suo destino. Battista appare dal fondo "non finito" x creare affetto di indefinito spaziale e di avvolgimento atmosferico.

TONDO DONI luminosità colori, possibile interpretazione 3 età umanità: prima della legge ostica (=ignudi), Antico testamento (=Giovanni e Giuseppe) Redenzione (=Cristo). Cornice cn 5 medaglioni: Cristo, profeti e sibille. Animali e simbolo Strozzi.



RAFFAELLO

Attratto da opere Leo e Miche e rapidità di assimilazione. Viva attenzione x "naturalità" imm, stati e motivi e affettivi, fig immerse in paesaggi limpidi MADONNA DEL BEL VEDERE

  • RITRATTO DI ADDALENA STROZZI guarda a Monnalisa
  • TRASPORTO DI CRISTO AL SEPOLCRO drammatico e dinamico, rielaborazione spunti michelangioleschi.
  • MADDONNA DEL BALDACHINO innova schema pale d'altare, max monimentalità impianto.


ROMA AL TEMPO DI GIULIO 2 E LEONE 10
BRAMANTE
  • S. PIETRO IN MONTORIO

Monumento celebrativo sul luogo dv si riteneva S. Pietro fosse stato crocifisso.

Tempietto di piccole dimensioni, sopraelevato, corpo cilindrico circondato da colonnato dorico, sopra al quale corre una trabeazione decorata a metope cn tema liturgico.

  • COLLEGAMENTO TRA PALAZZI VATICANI
  • VILLA DEL BELVEDERE

Cortile articolato in terrazze a 3 livelli collegate da scalinate

Giulio 2 decide di abbattere e ricostruire antica BASILICA VATICANA. Scelto progetto del Bramante che prevedeva croce greca dominata da cupola emisferica cn 4 cupole minori nella braccia. Ma in seguito riproposto impianto longitudinale

  • VOLTA CAPPELLA SISTINA

Crepa nel soffitto affreschi danneggiati bisogna rifarli. Insieme a lui altri artisti di FI.

Nn usa cartoni quindi procede velocemente.

Durante 4 anni di lavoro si notano trasformazioni linguaggio.



RAFFAELLO

CON GIULIO 2:

  • STANZA DELLA SEGNATURA

SCUOLA DI ATENE

  • STANZA DI ELIODORO
  • RITRATTO DI CARDINALE
  • RITRATTO DI GIULIO 2° atteggiamento di meditazione.
  • MADONNA DI FOLIGNO distacco da pala "architettonica". Contaminatio di modelli illustri x Vergine e Bimbo.
  • MADONNA DI S. SISTO cornice = balausta e tende unico aggancio cn realtà. "caduta" si capisce da pieghe manto. Santo sembrano accennare a folla di devoti oltre quadro.
  • ESTASI DI S. CATERINA

CON LEONE 10 (=era pace x restaurare chiesa e mondo cristiano)

  • RITRATTO LEONE 10
  • STANZA DELL'INCENDIO DEL BORGO simboleggia pace intrapresa da Leone 10 x estinguere divampare guerre tra stati cristiani.

Storie di Papi col suo stesso nome.

Mentre lavora Bramante muore e lui diventa architetto di fabbrica di S. Pietro e preparare 10 cartoni x arazzi x Sistina. Cosi affreschi finiti da allievi.

CARTONI ARAZZI X SISTINA sogg presi da "Atti degli Apostoli" e deve affrontare confronto con volta di Miche. Gesti e espressioni con max eloquenza. Situazioni psicologiche e spirituali universali. Stile tragico a raffinato

RAFFA ARCHITETTO:

BASILICA S. PIETRO Ripropone corpo longitudinale.

SCUDERIE CHIGI E S. MARIA DEL POPOLO impianto bramantesco a con assimilazione modelli antichi. Forme deco ricche e vivaci armoniosamente connesse con strutture.

VILLA MADAMA rimasta incompiuta

INDAGINI ARCEHOLOGICHE sovrintendente conservazione mari antichi disegno in proiezione ortogonale cn ausilio di strumento munito di bussola.

  • TRIONFO DI GALATEA.

Troppi compiti da affrontare organizza lavori e li affida a collaboratori:

  • DECORAZIONE LOGGIA DI PSICHE lasciata incompiuta da Bramante

Crescente successo Raffa porta a isolamento Miche che si associa cn:

SEBASTIANO del PIOMBO

Esordi a Ve poi va a RM doti di colorista, in ritratti o dipinti mitici.

  • PIETA' fatto da Seba a ideato da Miche.
  • DECO FARNESINA di Chigi

Sua "maniera" costituisce la + valida alternativa a Sanzio Competizione tra i 2 qdo Giulio 2 gli commissiona 2 pale d'altare:

Raffa Trasfigurazione

Seba Resurrezione di S. Lazzaro

Non terminata a sua morte. Monte Tabor.

P. superiore scena calma, ovattata, armonica. Cristo tra Mosè ed Elia. Sooto 3 fig abbagliate si scostano.

P. inferiore rappresentati Apostoli, che attendono Resurrezione e miracolo dell'indemoniato. Scena agitata e piena di contrasti.

Non sembra esserci connessione tra le due fasce.

Ispirazione gesti, sguardi, e espressioni è di evidente derivazione leonardesca, con una chiara analogia con "L'adorazione Magi".

Si crede che carteggio sia di Miche (=ci sn disegni) inedita orchestrazione cromatica, senso dell'atmosfera che conferisce misteriosa intonazione emozionale.



MI 1500 crisi politica ducato Sforza conquistato da francesi a attività artistica nn cala LEONARDESCHI fanno riferimento a opere Leo pur mantenendo certa autonomia.


BRAMANTINO:

formatosi cn attività lombarda del Bramante e tradizione quattrocentesca lombarda, predilige composizioni austere fondate su incisiva grafica delle forme.

Opere del 1° decennio rigorosa ipostazione prospettica

Chiamato da Giulio x lavorare nelle stanza del Vaticano.

Inizio anni '20 stile pittorico ha ulteriore sviluppo qdo conosce:

GAUDENZIO FERRARI

Formazione negli ambienti milanesi dell'ultimo 400



Il manierismo

Tendenza artistica che si sviluppa in Italia nella seconda parte del 1500.

IT predominio di Carlo V e degli Asburgo d'Austria 1527 con la presa di Roma da parte degli Lanzichenecchi (contadini tedeschi) sacco di RM. Conseguenze allontanamento artisti perché Roma non era più una città propensa all'arte.

Tesi luterane contro la chiesa cattolica, mette in discussione alcuni dogmi e per queste sue tesi viene scomunicato. Nonostante scomunica porta avanti le sue tesi e inizia ad avere dei seguaci. Elementi che caratterizza il manierismo:

  1. trasgressione delle regole rinascimento aveva alla base armonia e prospettiva manieristi vivendo in un epoca di crisi mettono in discussione arte. Spazi grandi si contrapponevano a figure piccole, scene: affollate, vuote, asimmetria. Proporzione figure talvolta sono sproporzionate in alcune parti del corpo. Colori contrastanti, lividi, aspri, chiaroscurati, poco sfumati, contrastati.
  2.  
    virtuosismo bravura eccezionale di rifare le opere per esercitarsi ad allenare la mano. Virtuosismo = grande facilità nel disegno.


CONFRONTO DEPOSIZIONI:

Pontormo scena affollata, tutte le figure in 1° piano, sembrano uscire dallo spazio. Corpi personaggi rivolti vs direzioni diverse come sguardi, attoniti come se non capissero l'accaduto.

Figura più in basso che sorregge il Cristo è in una posizione strana, quasi senza ragion d'essere. Molte volte manieristi mettono le figure in posizioni strane per far vedere che sono bravi a disegnare. Luce che investe le figure in primo piano, non si sa da dove arrivi perché il cielo è scuro.

 






Rosso Fiorentino spazio non è ristretto, ma crea disagio perché lo sfondo è blu surreale. Al centro c'è croce, tre scale sul quale dei personaggi tirano giù il Cristo quasi come degli acrobati. Maddalena in ginocchio con un vestito rosso,Giovanni Battista ha le mani in faccia ed è sproporzionato. Maria con capo chinato, due donne la sorreggono. Figure legnose, spigolose, accentuate dal chiaroscuro, non c'è sfumatura, colori smaltati. Anche qui figure seguono direzioni differenti,

Opera vuole esprimere disagio sottolineando drammaticità evento.


Parmigianino opera più importante è la Madonna con Bambino chiamata anche Madonna dal collo lungo sproporzionata. Andamento verticale accentuato anche da colonnato a dx i cui capitelli nn appartengono a nessun ordine. Fascia divide i seni della Madonna è solo un elemento di decorazione che aderisce al corpo in modo strano riconoscendo le forme sensualità. Mani allungate come desiderio di voler ricordare l'eleganza. Grazie eccessiva.

Bambino addormentato ma sembra la prefigurazione della morte.

5 fig su lato sx costrette in spazio ristretto, lasciando asimmetrico vuoto dalla parte opposta.

No regole prospettiche basso a dx c'è S. Girolamo punto di vista è basso e c'è una sproporzione tra S. Girolamo e altre fig.

Opera incompiuta nel lato dx.


Giulio Romano allievo di Raffaello.

Mantova progetto palazzo Te (=abbreviazione della zona in cui sorge = Teietro). Diverso da quelli rinascimentali, ricorda la domus romana: quadrato con dentro giardino che finisce con esedra.

4 facciate tt diverse con clamorose deviazione rispetto regole classiche.

Facciata retrostante con vista su giardino dominata da timpano sostenuto da 4 coppie di colonne.

Decorazioni complessa e di significato politico x esaltare potenza imperatore Carlo 5 epoca di autonomia dei piccoli stati conclusa e corti devono cercare protezione imperatore.

Eccentricità è aumentata nella sala dei giganti (=giganti si sentivano potenti e sicuri della loro potenza provarono a raggiungere Olimpo sormontando montagne, ma vengono spediti in fondo a un vulcano uomo pieno di s'è che sfida divino e viene punito). Spazio dove Romano dipinge non è diviso in spazi.



Benvenuto Cellini fiorentino e riceve la sua formazione come orafo.

Perseo si trova nella loggia dei Lanzi a Fi dove si trovano tante altre statue.

Perseo nella mitologia aveva sconfitto Medusa. Il corpo di Medusa è, infatti, hai suoi piedi e le sue mani sono impegnate.

Bronzo e basamento di marmo no semplice basamento ma opera d'arte assestante cn decorazione sovrabbondante. La miniatura del basamento ci colpisce più che altro perché non si arriva a cogliere dramma perché si è più attenti hai particolari.

Grande minuziosità nella capigliatura.

Scena raccapricciante sangue della testa che cola.


Gianbologna. Sotto loggia dei Lanzi di FI c'è il ratto della Sabina.

Concepita x dimostrare sua abilità nell'atteggiare drammaticamente 3 xsonaggi: vecchio, giovane e donna soggetto viene addirittura identificato a posteriori.















RINASCIMENTO

Contribuirono alla rinascita di questo periodo:

ripresa dell'economia europea dopo la crisi trecentesca alla quale diede un apporto fondamentale il ruolo del commercio incrementata anche dalle scoperte geografiche.

Mentre grandi monarchie europee stavano realizzando unificazione territoriale e politica, la tendenza italiana era del tutto diversa ed evidenziava un accentuata frammentazione IT meridionale ricchezza artistica non è accompagnata da ricchezza economica ed anche dal punto di vista sociale c'è una grande arretratezza. IT centro-settentrionale la vita politica fu dominata da tendenza di ogni singolo stato a ricercare il predominio sugli altri. Modello esemplare: FI che vive il suo momento di maggiore splendore sotto il potere di Lorenzo de' Medici che sul modello degli antichi imperatori romani si circonda di artisti. Anche RM capitale di uno stato regionale oltre che centro della cristianità vive una grande stagione di splendori artistici. Alessandro IV, Giulio II e Leone X rafforzamento del prestigio mondano, fase di eccezionale splendore artistico e intellettuale. Questa età si conclude con saccheggio di Roma eseguito dalle truppe mercenarie dell'imperatore Carlo V nel 1527.

Termine compare con preciso significato storico e concettuale nel testo di Vasari Vite de'più eccellenti architetti, scultori e pittori, ovvero quello di rinascita dell'uomo e del mondo in tutta la sua bellezza. Età della scoperta dell'uomo e della natura, in cui valori fondamentali come la libertà e la creatività prendevano corpo.

Prima fase coincide con ricerche scientifiche e formali. Messi a punto strumenti per rendere concreta una nuova visione dell'uomo e della natura: approfondimento filologico del linguaggio classico, per spiegarne regole e canoni armonici, e il sistema matematico-geometrico per la rappresentazione della realtà.

Seconda fase include neoplatonismo mediceo, ricerche cromatiche, esperienze di Leonardo, Bramante, Raffaello e Michelangelo a Roma nei primi anni del secolo seguente.


Da Firenze questo nuovo stile si diffonde rapidamente, tra il '450 e il '500, nelle corti dell'Italia centro settentrionale, dove gli artisti lavoravano su richiesta delle famiglie nobili e dei signori.

Tra il 1530 e il 1570

Rinascimento Maturo (Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Giorgione, Tiziano)

"Rinascimento Maturo" comprende all'incirca anni che vanno dal 1500 al 1520. Vasari fissa molto chiaramente nascita della "maniera moderna", indicandone come primo fautore da Vinci.

Superati sia lo stile soave, sia la dolcezza dei colori uniti, gli artisti in grado di svolgere attività polivalenti, ricercano la chiarezza, l'unità e l'essenzialità, l'ordine e la misura in una riproduzione della natura sempre più accurata e convincente, utilizzando un disegno perfetto e le nuove conoscenze scientifiche.

Inizialmente il centro più importante è ancora FI, ma presto il suo posto viene preso da RM dove i pontefici, dopo la fine della cattività avignonese, danno alle arti uno straordinario impulso, tanto da far diventare i Palazzi Vaticani e S. Pietro il centro produttivo e propulsivo di questo periodo.


Tardo Rinascimento. Erroneamente considerata fase di decadenza stile, in realtà è il momento in cui si diffonde in EU. Si diffonde in questo periodo la corrente del Manierismo si propone di imitare i modelli dei grandi artisti precedenti e non più, invece, direttamente la natura, esasperando la postura dei corpi, i contrasti cromatici e la prospettiva illusionistica. Limitazione dell'autonomia raffigurativa delle opere sacre portata avanti dalla chiesa della Controriforma, dalla quale deriva la visione dell'artista come un semplice artigiano a cui si richiede un'opera con precise e imprescindibili caratteristiche, a cui quindi non è permesso imporre liberamente il proprio stile e la propria visione della realtà.










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