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ESPRESSIONISMO |
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PERIODO E DEFINIZIONE |
L'Espressionismo è una tendenza dell'avanguardia artistica del Novecento che ebbe la sua fioritura fra il 1905 ed il 1925 nei Paesi dell'Europa Centro-Settentrionale (soprattutto in Germania) e si estrinseca in pittura, in architettura, in letteratura, nel teatro e nel cinema. |
CARATTERISTICHE E TEMI |
Contrariamente all'Impressionismo -che si qualifica come un moto dall'esterno all'interno: la realtà si imprime nella coscienza soggettiva dell'artista, che dipinge così un'impressione- l'Espressionismo si qualifica come un moto dall'interno all'esterno: dall'animo dell'artista direttamente nella realtà, senza mediazioni. Ne risulta una pi 656j96g ttura dalla quale sono banditi tutti gli artifici illusori di prospettiva e chiaroscuro ma anche tutti gli abbellimenti tipici delle tematiche affrontate sino a quel momento dalla pittura: l'Espressionismo si occupa di temi sociali, come tragica testimonianza della realtà (scossa dagli avvenimenti del periodo prebellico e bellico), proiezione immediata dello stato d'animo intimo e soggettivo dell'artista. |
STILE |
COLORI VIOLENTI, FORME TRATTATE IN MANIERA SOMMARIA CARATTERIZZATE DA MODELLATI ANGOLOSI, IN UNA DRAMMATICA TRASFIGURAZIONE DI FORME E COLORI; PERDITA DELL'EQUILIBRIO COMPOSITIVO; DISTRUZIONE DEI "BEI SENTIMENTI" COME CONTENUTI PITTORICI; AMORE TRASFORMATO IN MORTE. |
I PRECEDENTI DELL'ESPRESSIONISMO: EDVARD MUNCH |
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NASCE A LOTEN (NORVEGIA) NEL 1863 E VIVE UNA VITA TRAGICA, PIENA DI SVENTURE, CHE INFLUENZA PESSIMISTICAMENTE LA SUA PERSONALITA' DI UOMO E DI ARTISTA. MUORE NEL 1944 DOPO AVER SUBITO LA PERSECUZIONE NAZISTA A CAUSA DELLA SUA PITTURA, CONSIDERATA "DEGENERATA" DALLA POLITICA HITLERIANA (CHE SI SCAGLIERA' CONTRO TUTTI GLI ESPRESSIONISTI). |
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TEMI |
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INFLUENZE |
CONOSCE E APPREZZA L'IMPRESSIONISMO PARIGINO MA BEN PRESTO SUPERA QUEST'ESPERIENZA, PARTECIPANDO ALLA SECESSIONE VIENNESE. LE SUE RADICI SONO FORTEMENTE LETTERARIE (INFLUENZA DELL'ESISTENZIALISMO DI SOREN KIERKEGAARD E DEI DRAMMI TEATRALI DI IBSEN) CHE GLI VALGONO UNA VISIONE DELLA REALTA' PERMEATA DA UN INCOMBENTE SENSO DELLA MORTE, OVE ANCHE L'AMORE NE E' CONSIDERATO ESPRESSIONE -IN QUANTO ANNULLAMENTO L'UNO NELL'ALTRA. |
STILE |
ABBANDONA OGNI TRADIZIONALISMO, RIFIUTANDO IL DISEGNO E IL CHIAROSCURO. CIO' CHE VUOL RAPPRESENTARE SONO I SENTIMENTI, DI CUI I PERSONAGGI DIPINTI NON SONO CHE INVOLUCRI. IL SIMBOLISMO PIU' AGGHIACCIANTE DELLA PITTURA MUNCHIANA SI RISCONTRA NE "IL GRIDO", SCENA AUTOBIOGRAFICA CHE RICHIAMA LE ANGOSCIANTI TEMATICHE DELLA SOLITUDINE UMANA E DEL DRAMMA COLLETTIVO DELL'UMANITA', ABBANDONATA AL SUO DESTINO DI MORTE. |
L'ESPRESSIONISMO IN AUSTRIA |
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OSKAR KOKOSCHKA |
PITTORE, SCENOGRAFO, AUTORE DRAMMATICO, FORTEMENTE IMPEGNATO NELLE AVANGUARDIE, TANTO DA ESSERE TACCIATO DA HITLER DI ESSERE "ANTITEDESCO" PER LE SUE CONVINZIONI POLITICHE E PER LA SUA ARTE ANTICONVENZIONALE. SI SENTE ALLIEVO SPIRITUALE DI GUSTAV KLIMT (LE SUE PRIME OPERE SONO INFATTI INFLUENZATE DALLA PITTURA KLIMTIANA E ISPIRATE ALLO JUGENDSTIL, MA GIA' PREDA DI UN'INQUIETUDINE VISIONARIA) E COME LUI PENSA CHE UN ARTISTA DEBBA POSSEDERE BUONE BASI TECNICHE DI ESECUZIONE (INFATTI SARA' UN ECCEZIONALE DISEGNATORE, COME EGON SCHIELE). SI DEFINI' QUINDI A BERLINO, IN CLIMA ESPRESSIONISTA, OPERANDO A FIANCO DEL BLAUE REITER. IN SEGUITO SI TRASFERI' A DRESDA. I TEMI PREFERITI SONO LA FIGURA UMANA ED IL RITRATTO, ESEGUITI CON SEGNI DECISI E PRIVI DI CHIAROSCURO, MA SI CIMENTA ANCHE NEL PAESAGGIO. NEI DIPINTI AD OLIO LA RITRATTISTICA RAGGIUNGE IL SUO APICE, ARRIVANDO AD UN'INDAGINE QUASI PSICOANALITICA, SCAVANDO A TAL PUNTO DA MOSTRARE AL SOGGETTO STESSO -E CONTRO LA SUA VOLONTA'- LA SUA INDOLE PIU' RECONDITA. |
EGON SCHIELE |
ECCELLE NEL DISEGNO SIN DA GIOVANISSIMO, QUANDO VIENE AMMESSO ALLA PRESTIGIOSA ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VIENNA A SOLI SEDICI ANNI, PER DIVENTARE ALLIEVO STIMATISSIMO DI KLIMT SOLTANTO UN ANNO DOPO. PARTECIPA CON GRANDE SUCCESSO A VARIE MOSTRE NEL 1918, PER MORIRE LO STESSO ANNO -APPENA VENTOTTENNE- DI FEBBRE SPAGNOLA, INSIEME CON LA MOGLIE. MOSSO DA TENSIONI ED ETERNA INSODDISFAZIONE, SCAVA I SUOI PERSONAGGI CON UN SEGNO CONTORTO ED ALTAMENTE ESPRESSIVO, IN GRADO DI METTERE A NUDO L'ANIMA PROFONDA DEL SOGGETTO, DIVORATO DALLE SUE STESSE INQUIETUDINI. I SUOI DISEGNI, PERLOPIU' NUDI FEMMINIILI, FURONO BANDITI DALLA BORGHESIA FALSA E MORALISTA, CHE CONDANNO' LE SUE IDEE PROVOCATORIE DERIVATEGLI DALLE ANGOSCE PROFONDE DI MUNCH. SCHIELE HA UNA VISIONE DRAMMATICA DELLA VITA, IN PERENNE CONFLITTO TRA LA VITALITA' DELL'AMORE E L'INELUTTABILITA' DELLA MORTE (CHE INCOMBE IN OGNI SUA OPERA). |
L'ESPRESSIONISMO TEDESCO "DIE BRUCKE" (IL PONTE) |
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MEMBRI DEL GRUPPO |
ERNEST KIRCHNER ERICH HECKEL EMIL NOLDE |
ORIGINE DEL GRUPPO |
Formatosi nel 1905 da un gruppo di studenti di Dresda, accomunati dall'ideologia, ispirati dal superomismo niciano: l'uomo deve porsi come ponte sull'abisso tra vecchio e nuovo, tra la bestia e l'uomo nuovo, che ha fiducia nel progresso e nella nuova generazione di creatori e amatori dell'arte, attraverso un recupero dei valori dal forte intento morale. |
FINALITA' |
Attraverso l'enfasi dei colori e la spigolosità delle forme -recupero dell'arte primitiva come dolorosa ironia, a volte persino macabra- l'artista si pone come una lente deformante che vaglia la realtà decadente con un'intransigente moralità, facendo apparire tutto come torbido e peccaminoso. La pittura del "PONTE" è un grido di dolore contro l'indifferenza, un tentativo di fare breccia nelle coscienze sopite. |
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