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LA PENDENZA
Il problema della pendenza é quello che più di ogni altro ha affascinato ed
incuriosito, nel corso del tempo, visitatori, appassionati d'arte e studiosi, e
che ha reso celeberrimo ovunque questo monumento; tutto ciò anche in virtù del
fatto che le stesse ragioni dell'inclinazione dell'edificio serbano ancora oggi 949g61j
numerosi misteri.
A lungo gli esperti si sono dibattuti, soprattutto nel secolo scorso, sulla
questione se tale inclinazione fosse legata ai problemi statici posti
dall'edificio durante la sua erezione: in altre parole, se la pendenza della
torre, costituisse un effetto appositamente voluto dal suo costruttore o
viceversa, fosse il frutto in un imprevedibile o comunque inevitabile
progressivo cedimento del terreno.
Nel corso di questo ultimo secolo le misurazioni sempre più accurate
dell'edificio e le indagini condotte con mezzi diversi sul sottosuolo,
unitamente alle indagini storiche e archivistiche, hanno consentito di
approdare a qualche certezza, se pure non definitiva. Pare ormai certo che la
torre sia stata inizialmente concepita come un edificio dritto e che il suo cedimento si sia tuttavia manifestato
sin dalle fasi iniziali dei lavori.
Lo sprofondamento fu da subito legato alle particolari caratteristiche morfologiche del terreno sottostante, composto da
più strati di materiali argillosi e di deposito, attraversati, a circa un metro
di profondità, da falde d'acqua sotterranee. A tali conclusioni si giunge
osservando, oltre alla composizione del terreno, le correzioni apportate ad
ogni piano dell'edificio. Quello che pare certo, in base alle sporadiche
notizie che possediamo, è che, nel corso dei secoli, l'oscillamento dell'edificio
sia stato minimo, avendo esso probabilmente trovato un proprio assestamento sul
suolo. Tale situazione é confermata dall'accurato rilevamento compiuto nel 1817
da due studiosi inglesi, Cresy e Taylor.
Pochi anni più tardi, nel 1838, dovette tuttavia verificarsi un evento che
comportò una brusca accelerazione del moto oscillatorio dell'edificio,
riaprendo la necessità di risoluti interventi di tutela. A questa data fu
infatti deciso, in base ad esigenze di natura storica ed estetica, di liberare
la base del campanile dalla coltre di terra che la copriva da secoli. Tale
intervento, che sortì l'effetto di far perdere alla torre l'equilibrio
acquisito, prevedeva anche lo smantellamento degli edifici e delle strutture
che sorgevano vicino alla costruzione, e, soprattutto, il prosciugamento
dell'acqua stagnante che perennemente circondava l'ingresso dell'edificio.
Le successive misurazioni documentarono un incremento di pendenza di circa 20
centimetri: nei 267 anni intercorsi tra i rilievi di Giorgio Vasari del 1550 e
quelli dei due inglesi, nel 1817, l'inclinazione era aumentata di soli cinque
centimetri. L'accelerazione del movimento di pendenza durò alcuni anni dopo i
lavori del 1838, per poi tornare a decrescere nella misura di circa un
millimetro l'anno. Nel corso del XX secolo, il miglioramento delle conoscenze e
delle strumentazioni tecniche, unitamente all'interessamento delle autorità
governative e di tutela, hanno promosso studi, ricerche e persino interventi
straordinari. Dal 1988 la torre é chiusa
al pubblico ed un comitato di esperti sta lavorando per valutare ogni
pericolo di aggravamento della statica della costruzione ed attuare misure
effettivamente risolutive in grado di bloccare, se non addirittura di
invertire, l'inesorabile inclinazione verso il basso del monumento.
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