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C. Michelangelo - OPERA, Pittore, scultore, architetto, poeta

arte



AUTORE



Pittore, scultore, architetto, poeta

Caprese 1475-Roma 1564



Espresse nella sua arte gli ideali del Rinascimento, passando dal "realismo" al "bello" come quintessenza e come glorificazione delle possibilità umane.

In tenera età (1488), dopo studi umanistici, entra nella bottega del Ghirlandaio a Firenze; l'attrazione per la scultura antica lo porta presto a frequentare il giardino di San Marco, dove i Medici hanno già raccolto una notevole collezione di statuaria classica. Le sue prime prove di scultura vengono notate da Lorenzo Medici, che lo porta a vivere con la sua famiglia nella casa di via Larga (oggi via Cavour) e lo mette a contatto con la cerchia di personalità politiche e culturali (come il Pol 323f58d iziano) che vi gravita intorno. Resterà un protetto dei Medici per tutta la vita anche quando, nel 1530, si troverà a militare contro di loro nel celebre assedio di Firenze.

L'esecuzione della Pietà risale ad una fase dell'esperienza creativa del Buonarroti durante la quale fu determinante la formazione avvenuta in ambito fiorentino. Si possono allora considerare alcune componenti culturali di fondamentale importanza: le suggestioni determinate dallo studio delle sculture classiche, conservate nelle collezioni medicee e le influenze della filosofia neoplatonica, resa ancor più accessibile grazie alla interpretazione dei testi greci.





OPERA

Nel 1498 d.C. Michelangelo, a soli 22 anni, stipula un contratto, garantito da Jacopo Galli, con il cardinale francese di San Dionigi, per la realizzazione, entro un anno, di una Pietà di marmo destinata ad essere esposta nella Basilica di San Pietro.

Unica opera firmata, lo scultore sceglie di rappresentare il tema della pietà, allora in Italia raro rispetto a quello della deposizione dalla croce o del compianto del Cristo morto.
Si racconta che Michelangelo, non solito a firmare le proprie opere, dopo aver casualmente sentito alcuni visitatori lombardi dire che la Pietà era opera di Gobbo di Milano, sia entrato la notte stessa nella Basilica di San Pietro, ed abbia inciso sull'opera la scritta: "Angelus Bonarotus Florentinus Faciebat". La Pietà ha aspetti inediti e addirittura eversivi per certi tratti iconografici che, non a caso, urtarono la sensibilità di luterani e controriformisti, è per questo che la scultura fu più volte spostata e collocata in S. Pietro nei luoghi dove meno frequente era l'afflusso dei fedeli, prima di trovare definitiva collocazione, nel 1626, nella prima cappella di destra.

La scultura fu inizialmente collocata nel 1499 d.C. nella Cappella di Santa Petronilla in San Pietro, dove rimase fino al 1517 d.C quando venne spostata nella Sacrestia vecchia. Dal 1749 d.C. l'opera occupa l'attuale collocazione ed ha abbandonato la Basilica di San Pietro solo per essere ospitata nell'Esposizione Universale di New York dal 1962 al 1964. A seguito del gesto di un folle, che nel 1972 danneggiò l'opera con numerosi colpi di martello, dopo il restauro è stato deciso di proteggere la scultura con una parete di cristallo.



STRUTTURA E LINGUAGGIO


Un contratto dell'agosto 1498 rende formalmente effettiva la commissione del cardinale Jean Bilhères de Lagraulas, ambasciatore del re Carlo VIII presso papa Alessandro VI, che impegna il ventitreenne Michelangelo Buonarroti a scolpire, entro un anno, una "Vergine Maria vestita, con Cristo morto in braccio".

È lecito supporre che nella trattazione del tema della Pietà incidano le rilevanti esperienze del soggiorno bolognese di Michelangelo,

Qui tuttavia l'interpretazione michelangiolesca raggiunge la completa idealizzazione della forma e quindi ha poco in comune con le disarmoniche e tragiche versioni degli scultori d'oltralpe.


La Pietà di Michelagelo nasce su un blocco di marmo scelto personalmente nelle cave di Carrara, dove l'artista rappresenta le figure isolate della Vergine Maria che tiene in grembo il corpo di Cristo appena deposto dalla croce, secondo un'iconografia che, in quel periodo, aveva trovato largo consenso al di là delle Alpi. Alta 1.74cm, la Pietà di Michelangelo presenta forti particolari anatomici e nelle finiture dei panneggi, con effetti di traslucido accentuati dal modo in cui la luce sembra carezzare le superfici marmoree. Una delle cose che maggiormente sorprende nella scultura è l'aspetto estremamente giovanile che l'artista volle dare al volto della Vergine Maria ma è proprio l'immacolata purezza a rendere così incorruttibile la bellezza della Vergine; questa scelta, vivamente criticata dai contemporanei, trova giustificazione nel carattere astratto della composizione. Nelle intenzioni dello scultore, la Madonna rappresenta probabilmente l'intera umanità e come tale, usando le parole della "Divina Commedia" di Dante, ella è "Vergine Madre, figlia di tuo figlio". Dalla figura del Cristo sono assenti i segni della Passione che hanno martoriato la fisionomia del Salvatore, Michelangelo, infatti, non persegue la rappresentazione oggettiva della morte ma manifesta la propria visione religiosa nel volto abbandonato e tuttavia sereno del Figlio a testimonianza della comunione fra uomo e Dio sancita con il sacrificio del Salvatore.E le pieghe della veste della madre si allargano e ampliano il Suo grembo protettivo in contrasto con il corpo nudo di Cristo la cui mano destra è quasi sospesa perché incespicata nel manto della madre,

Sulla fascia che attraversa il petto della Vergine è scritto:

Michael Angelus Bonarotus Florent Faciebat.

E' l'unica opera firmata di Michelangelo, forse perché rappresenta la prima creazione assolutamente personale, non legata all'imitazione o contraffazione dell'antico.Basta un confronto con alcune incisioni cinquecentesche per accorgersi, ad esempio, delle vistose modifiche operate in nome di una scrupolosa ortodossia iconografica, a correzione specialmente dell'estrema giovinezza della Madonna




TEMI E SIGNIFICATI


Il tema dell'opera è religioso La sospensione del dolore concessa dal sonno è una metafora della morte, e il conseguente rifiuto nei confronti del risveglio. La mano destra di Cristo, quasi sospesa perché incespicata nel manto della madre, ci dà il senso della gravità della morte, mentre la madre, bella e incredibilmente giovane, ci mostra un dolore contenuto che è già certezza di risurrezione.
Accolto dalle mani amorevoli della Madre sua Gesù Cristo chiede di essere accolto per poter sanare le ferite dell'umanità, Cristo morto come un uomo per salvare tutti gli altri uomini




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