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Erodoto (484 ca. a.C. - 425 a.C.), considerato il padre della storiografia.
Nel suo libro ricorda un dialogo tra barbari (persiani) in cui ciascuno dei partecipanti esprime una propria opinione della forme di governo; 727f59h sia di quelle buone, sia di quelle rischiose.
Il dialogo è particolare, perché si svolge tra barbari, che per i Greci non conoscevano la politica e per natura mancavano della polis (luogo in cui tutti decidevano del destino della città). I barbari per natura sono schiavi, vogliono un despota per essere comandati.
IL "PADRE DELLA STORIA"
Le Storie sono la prima opera importante in prosa: sia i critici dell'antichità sia la critica moderna hanno reso omaggio al suo stile grandioso, schietto e ricco di aneddoti, al tempo stesso semplice e avvincente (l'opera era destinata alla pubblica recitazione), applicato a un campo vergine di ricerca, cioè le cause delle "azioni degli uomini": qualità che hanno fatto di Erodoto il "padre della storia".
Per Erodono vi sono 3 forme di governo:
Erodono credeva che: destino uomo > indirizzato dagli Dei (che puniscono i malvagi)
L'uomo non conosce il suo destino, ma forte della sua esperienza e seguendo la ragione, egli è libero di scegliere ed è responsabile delle proprie azioni: proprio nella libertà sta la dignità della natura umana, ed è la libertà che ha consentito ai Greci di differenziarsi dai "barbari" e di sconfiggerli.
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