![]() | ![]() |
|
|
Antielleni e Filoelleni
L'arrivo dei Romani in Grecia e
le spedizioni in oriente, facilitando l'incontro tra civiltà diverse, avviarono
un processo di assimilazione culturale che influì sui costumi. Si acuirono i
contrasti tra chi assiste 222c22c va con diffidenza alla diffusione di nuove idee,
considerate pericolose e dannose per la tradizione romana (ANTI-ELLENI), e tra
chi invece favoriva l'introduzione di ideologie innovative e ammirava come
modello il modo greco e la sua supremazia intellettuale (FILO-ELLENI).
Tra i primi la figura più notevole fu quella di Catone il censore che, deciso a
stroncare ogni pericolo esterno, incessantemente chiese e alla fine ottenne la
distruzione di Cartagine; inoltre sospettoso verso ogni nuova idea che si
discostasse dal MOS MAIORUM impedì in ogni modo gli influssi della civiltà
greca: per esempio convinse il senato nel 155 a.C. a chiudere le scuole di
filosofia a Roma e a cacciare i filosofi greci. Per Catone e per i conservatori
come lui la cultura doveva avere un fine pratico e riferirsi a valori
tradizionali come la parsimonia, la fedeltà alla famiglia, il patriottismo.
In contrasto con questo atteggiamento mentale rozzo e retrogrado molti
intellettuali sentivano il fascino della cultura greca e diedero vita a un
atteggiamento culturale noto sotto il nome di CIRCOLO degli SCIPIONI, in quanto
i principali appartenenti erano appunto Scipione l'Africano, vincitore di
Annibale, e altri della sua famiglia. Per essi la cultura aveva un valore
autonomo e disinteressato; non era uno strumento a servizio dello stato: il
loro valore educativo mirava a formare mentalità aperte al dialogo a alla
discussione. Fu proprio nell'ambiente dei Filo-Elleni che si elaborò la
giustificazione giuridica alla politica imperialistica di Roma.
Privacy |
Articolo informazione
Commentare questo articolo:Non sei registratoDevi essere registrato per commentare ISCRIVITI |
Copiare il codice nella pagina web del tuo sito. |
Copyright InfTub.com 2025