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ANCIEN RéGIME

storia



ANCIEN RéGIME


La società di A.R. subì nel corso del '700 alcune profonde trasformazioni. Il fenomeno più ampio e importante fu l'avvio di una crescita demografica (in Europa con l'incremento del 66%) a cui seguì un'intensa urbanizzazione. Le cause furono l'immigrazione in molte zone dell'Europa orientale, la riduzione della mortalità, accompagnata dall'incremento della natalità. Di conseguenza l'agrico 858c27i ltura non fu più in grado di soddisfare la crescita della domanda e quindi l'impoverimento della dieta alimentare rendeva l'uomo più vulnerabile alle epidemie e alle malattie in genere e la popolazione tornava in equilibrio con le risorse disponibili e il ciclo poteva ricominciare. Le popolazioni si erano adattate a queste difficoltà ambientali e alimentari e questa autoregolamentazione era determinata anche dalla disponibilità di un posto di lavoro e dal matrimonio tardivo. Un uomo non si sposava senza aver un lavoro e quindi gli uomini si sposavano tra i 27\28 anni. Naturalmente questo fenomeno portava la limitazione delle nascite. Tutti ciò non riguardava però la nobiltà e la borghesia.. Lo sviluppo demografico fu più intenso nella città che nella campagna riguardando soprattutto capitali e città portuali (Londra, Napoli). Nell'età preindustriale la famiglia era l'unità produttiva-base costituita dalla famiglia allargata in cui convivono tre generazioni insieme ad altri parenti. Successivamente si avrà invece la famiglia nucleare o coniugale. Presenti in ogni tipo di struttura familiare vi erano domestici e servi, mentre nelle famiglie artigiane convivevano spesso apprendisti e garzoni (aggregato domestico). Nei paesi cattolici una parte importante della popolazione era rappresentata dal clero che godeva anch'esso di molti privilegi (esenzione dalle più gravi imposti, diritti feudali, decime ecc.). Come vedremo la riduzione del clero soprattutto di quello parassitario e contemplativo fu uno degli obbiettivi dei riformatori illuminati.



La precoce riduzione delle nascite in Francia nel '700 dipese dalla maggiore attenzione alla salute della donna, dal nuovo atteggiamento nei confronti dell'infanzia, dalla tutela della proprietà e dal controllo razionale della vita affettiva e sessuale dovuto paradossalmente alle pressioni psicologiche della Chiesa.

La società dell'A.R. era fondamentalmente agricola. Gli strati superiori della società erano costituiti da proprietari terrieri. La proprietà terriera era sottoposta a vincoli feudali che ne limitavano l'uso e i redditi. I contadini erano sottoposti a tributi ordinari per l'uso e straordinari per la vendita o la successione. Al tempo stesso però vigevano alcuni diritti della comunità contadina (usi civici). In Francia ad accrescere i poteri di controllo feudale su mondo contadino contribuì inoltre l'amministrazione della bassa giustizia, quella relativa ai reati minori e gli obblighi di lavoro gratuito (corvées). Inoltre i vasti latifondi della nobiltà e del clero erano lasciati nel più squallido abbandono Nel corso del '700 si verificarono importanti mutamenti nelle strutture agrarie soprattutto in Inghilterra il fenomeno delle enclosures, portò a una migliore definizione della proprietà e a una coltivazione più razionale della terra. Altro fattore importante fu il superamento della rotazione triennale che condusse a un aumento delle disponibilità alimentari e dell'allevamento. Ebbero grande diffusione la patata, il mais e il tabacco.

Durante la stagione morta i contadini eseguivano a domicilio attività di produzione industriale, per meglio dire proto-industrializzazione, (industria rurale domestica) che riguardavano soprattutto le produzioni tessili. Questa industria si sviluppò grazie anche alla nuova figura del mercante imprenditore, il quale forniva la materia prima, ritirava il prodotto finito e provvedeva a smerciarlo. Accanto a questo fenomeno si affermò in oltre il sistema della manifattura: imprenditore che concentra in un unico luogo più operai.

Concetto essenziale per definire la gerarchia sociale della società dell'A.R. è quello di ceto. Vi era soprattutto fissità delle stratificazioni sociali, l'appartenenza ad esse per nascita e la diseguaglianza giuridica. In molti stati con le rappresentanze e le assemblee per ceti (azione di resistenza nei confronti della centralizzazione del potere nelle monarchie assolute) si determinava un vero e proprio dualismo. Il sistema più noto è quello dei tre ordini, o stati, francesi: clero, nobiltà, Terzo stato. Quest'ultimo, la grande maggioranza del popolo, sopportava il peso di quasi tutte le imposte ed era escluso dal governo dello stato. In tutta l'Europa il ceto dominante era la nobiltà. La Francia, la Spagna e la Prussia erano delle forti monarchie assolute per la resistenza dei ceti. Una percentuale elevata della popolazione tra il 20% e 40% era costituita da poveri. La povertà era considerata come virtù e anche come testimonianza di un'elezione divina. Cambiando le dimensioni quantitative del fenomeno con l'aumento demografico, cambiò anche l'immagine del povero visto ora come elemento di disordine sociale e di contaggio, la povertà come problema sociale. Vi fu allo stesso tempo lo sviluppo di una nuova etica del lavoro che determinò una profonda riorganizzazione dell'assistenza (impiegare i poveri nei lavori pubblici, internamente in appositi spizi). Nel '600 prese corpo in Inghilterra la "grande reclusione". I poveri furono considerati elementi asociali come i pazzi e e le prostitute, e fatti oggetto di una esplicita emarginazione.





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