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RELAZIONE DI FISICA-
I)TEMA:
Gli attriti.
II)SCOPO DELL'ESPERIENZA:
III)DESCRIZIONE E CONTROLLO DEGLI STRUMENTI USATI:
Si dispone dei seguenti materiali:
a)Tavolo di formica;
b)Pezzo di legno con tre diversi materiali d'appoggio;
c)dinamometro;
d)pesetti.
IV)RICHIAMI TEORICI:
Forza d'attrito: Su ogni corpo sottoposto a scivolamento, viene esercitata una forza opposta
a quella di trascinamento. Questa forza verrà chiamata forza d'attrito. Esso varia al variare
delle superfici di contatto(ad esempio metallo su legno e feltro su legno. È noto infine che
l'attrito di strisciamento, detto anche attrito radente, diminuisce quando le superfici sono
levigate o lubrificate.
L'intensità della forza d'attrito Fa si calcola attraverso:
Fa = u x Pn
Dove: u è il coefficiente i attrito radente, il cui valore dipende esclusivamente dalla natura e
dallo stato delle superfici a contatto, mentre Pn è la forza che preme il corpo sulla superficie
di strisciamento.
V)CONDOTTA DELL'ESPERIENZA:
1-Predisposizione e messa a punto dell'apparecchio:
Non è necessaria nessuna predisposizione.
2-Esecuzione della prova:
Dopo aver determinato il peso del corpo A, bisogna appoggiare con la superficie prescelta sul
piano B e leggere sul dinamometro:
1)il valore della forza per cui A inizia a muoversi su B;
2)" " " " necessaria per mantenere in moto con velocità costante il corpo A.
Ripetere ciascuna misura almeno tre volte e trascrivere in tabella il valore medio ottenuto con
la rispettiva incertezza assoluta.
Aumentare il peso di A, fissano sulla sua superficie superiore uno o più pesetti tra quelli
disponibili. Ripetere quindi la prova precedente e trascrivere i suoi dati.
Eseguire quattro prove diverse con quattro diversi valori di A(forza premente).
Riempita la tabella(escluso coeff. Attr.)predisporne una nuova e ripetere l'esperienza
variando le superfici di contatto tra i due corpi. Complessivamente dovranno essere riempite
tre tabelle diverse, variando di volta in volta la natura delle superfici a contatto.
Per calcolare il coefficiente di attrito è necessario eseguire le seguenti operazioni: si
rappresentino graficamente i dati di ciascuna tabella, riportando opportunamente in ordinata
la variabile dipendente(forza letta sul dinamometro) ed in ascissa quella indipendente(forza
premente). Si vedrà che entro i limiti degli errori sperimentali i punti saranno allineati lungo
una retta passante per l'origine degli assi. Il coefficiente d'attrito è dato dalla pendenza di tale
retta. Una volta trovato il valore lo si riporti nella tabella corrispondente, cosicché si potrà
utilizzare una stessa coppia di assi per rappresentare più serie di dati oppure, si potrà eseguire
un grafico separato per ogni tabella.
VI)CALCOLI E RISULTATI:
Le varie forze e la massa dei pesetti saranno espresse con l'unità di misura N, come previsto
dal Sistema Internazionale.
VII)CONCLUSIONI:
Grazie al metodo del grafico siamo riusciti a determinare i tre coefficienti d'attrito.
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