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LA MENOPAUSA - Modificazioni ormonali

medicina



LA MENOPAUSA



Per menopausa si definisce il momento in cui cessano le mestruazioni. Essa di solito si verifica ad un'età compresa tra i 48 e i 50 anni; esistono però delle variazioni individuali per cui essa può verificarsi anche prima dei 48 anni e dopo i 50 anni.

La menopausa fa parte di quel periodo della vita della donn 939b14j a che è definito climaterio: esso è variabile sia come inizio che come fine, ma è comunque compreso tra i 40 e i 65 anni; dopo il climaterio si parla di senilità. Il climaterio può iniziare prima della menopausa, a volte pochi mesi a volte alcuni anni ed il periodo che va dall'inizio del climaterio fino alla menopausa è definito premenopausa. In tale periodo si hanno alterazioni delle mestruazioni: cicli più corti o più lunghi, oppure alternativamente. Il periodo che va dalla menopausa fino ai 65 anni viene definito post-menopausa. La menopausa può essere spontanea o provocata (chirurgica, da terapia radiante, da farmaci). A volte si verifica prima dei 40 anni ed è detta precoce; non si conoscono le cause.


Modificazioni ormonali




Possiamo distinguere tre fasi:

Fase della premenopausa in cui i livelli ematici di FSH sono più elevati all'inizio, poi vanno calando e i livelli degli estrogeni calano progressivamente fino ad arrivare all'assenza di ovulazione.

Fase della perimenopausa con riduzione degli estrogeni e progesterone e aumento notevole di gonadotropine ipofisarie (FSH e LH) perché viene meno il feed-back inibitorio su ipotalamo ed ipofisi. Le mestruazioni cessano.

Fase della post-menopausa in cui vi è un ulteriore aumento di FSH e LH e ulteriore diminuzione degli estrogeni.


Le fasi descritte sono schematiche in quanto vi è un'estrema variabilità individuale sia da un punto di vista delle manifestazioni ormonali sia da un punto di vista delle variazioni mestruali e della sintomatologia.


Sintomi


Possono essere assenti in tutte e tre le fasi descritte.

a) In premenopausa di solito non vi sono sintomi; qualche volta modeste variazioni delle mestruazioni però temporanee e qualche variazione dell'umore.

b) In perimenopausa i sintomi più frequenti sono le irregolarità del ciclo mestruale (polimenorrea, oligomenorrea, ipermenorrea, ipomenorrea). Alcune donne presentano sintomi neurovegetativi e psicoemotivi (affaticabilità, irritabilità, depressione, cefalea, vampate di calore, sudorazione, parestesie, palpitazioni, insonnia).

c)  In menopausa:

Manifestazioni vasomotorie: consistono in una sensazione di calore localizzata al viso, collo e torace; tale sensazione è definita vampata di calore, dura circa 3 minuti ed è caratterizzata da aumento della temperatura cutanea ed arrossamento.

Sintomi psicoemotivi: sono gli stessi che si possono verificare in perimenopausa.

Apparato genitourinario: si ha atrofia delle mucose (endometrio, vagina, vescica ed uretra); tale atrofia provoca di frequente vaginiti e cistiti senza infezione; inoltre si verificano disturbi nei rapporti sessuali (dispareunia).

Cute: l'epidermide e il derma si assottigliano, diminuiscono i follicoli piliferi, le rughe del viso si accentuano.

Ossa e articolazioni: si verificano tardivamente rispetto alla cessazione dell'attività ovarica.

Osteoporosi: non è causata dalla menopausa, ma dall'età; può essere accelerata dalla menopausa. Possiamo distinguere due tipi di osteoporosi:




Di tipo 1 o post-menopausale: è l'osteoporosi accelerata dalla menopausa, per cui dopo i 50 anni i fenomeni di riassorbimento osseo diventano molto accentuati.

Di tipo 2: inizia precocemente verso i 30 anni, avanza lentamente per tutta la vita e diventa sintomatica nell'età senile (70 anni); per cui si può dire che è poco influenzata dalla menopausa.


Disturbi articolari: sono prevalentemente dolori che colpiscono in particolare la colonna vertebrale, l'anca, il ginocchio e le mani. Si tratta per lo più di fenomeni artrosici a carico delle ossa. Mentre la terapia estrogenica per la menopausa influenza sensibilmente l'osteoporosi, non è in grado di modificare l'osteoartrosi.


Apparato cardiovascolare: non è stato dimostrato un rapporto diretto in menopausa  tra rischio di cardiopatia e carenza di estrogeni. È più possibile che faciliti fenomeni tromboflebitici per alterazione del metabolismo lipidico.


Terapia


La terapia per i disturbi della menopausa deve essere personalizzata; non sempre è necessaria una terapia ed in ogni caso deve tener conto dei tipi di disturbi, ma soprattutto del rapporto rischio-beneficio.

  • Estrogeni: è meglio associarli a un progestinico; si somministrano per via dermica, orale e intramuscolare; è bene valutare attentamente la durata della terapia e le possibili complicanze.
  • Calcio.Vit.D
  • Sali minerali (soprattutto magnesio)
  • Vitamine
  • Raloxifene (nuovo farmaco che sembra prevenire le fratture femorali; ha un'azione simile agli estrogeni ma meno pericolosa).
  • Sintomatici
  • Fisioterapia











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