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germoglio,
radichetta
cotiledoni
epicotile
ipocotile
Funzioni del fusto
Collegamento tra radici e foglie,
fotosintesi,
riserva.
Modificazioni del fusto
Rizomi,
Bulbi,
Tuberi.
Ciclo ontogenetico della pianta
fase di sviluppo vegetativo
Zona embrionale
Zona di derminazione
Zona di differenziazione
Zona di struttura primaria
Zona di struttura secondaria
tunica (divisioni anticlinali) protoderma; corpus (divisioni in tutte le direzioni) meristema fondamentale e procambio.
Sistema tegumentale - protoderma epidermide
Sistema fondamentale - Meristema fondamentale parenchima con o senza tessuto meccanico
Sistema procambiale - procambio cordoni procambiali fasci cribro-vascolari (proto- e metafloema, proto- e metaxilema).
Accrescimento Primario In Spessore
Parallelamente alla crescita per distensione, ad opera di meristemi primari la cui attività dura mediamente una stagione; fanno eccezione ad es. felci arboree, palme e dicotiledoni a «rosetta».
Epidermide (da sistema tegumentale) - cuticola, stomi (pochi), peli od emergenze.
Corteccia primaria (da parte del sistema fondamentale) - ipoderma meccanico; guaina amilifera. Nei rizomi e nei fusti di piante acquatiche endoderma.
Cilindro centrale (da sistema procambiale e parte del sistema fondamentale):
periciclo,
- fasci cribro-vascolari,
- midollo,
- raggi midollari primari.
Rapporto tra sistema conduttore del fusto e foglie - nodi ed internodi, tracce fogliari, lacuna fogliare, traccia del ramo.
Accrescimento Secondario In Spessore
In gimnosperme e dicotiledoni:
cambio cribro-legnoso
raggi midollari
- legno secondario, insieme di più tessuti
Legno omoxilo (gimnosperme),
- Legno eteroxilo (dicotiledoni),
Cerchi annuali - in climi temperati: legno primaverile e legno estivo -
duramen o massello e alburno.
Libro secondario - parenchima di dilatazione.
cambio subero - fellodermico (fellogeno): periderma
Importanza economica del fusto
Prodotti alimentari:
saccarosio, estratto per spremitura da canna da zucchero (Saccharum officinarum), graminacea perenne tropicale e subtropicale, poi raffinato e cristallizzato; estratto anche da Sorghum vulgare var. saccharatum e a primavera dal fusto di un acero (Acer saccharum).
Rizomi, bulbi e tuberi, tuberi di patata (Solanum tuberosum), introdotta in Europa dall'America dopo il 1580; topinambour (Helinathus tuberosum), cipolla, porri, aglio (genere Allium).
Fusti aerei erbacei, sia freschi che essiccati, come foraggio per gli erbivori; più fibra grezza e meno principi notritivi delle foglie, Graminacee (Monocotiledoni) e Leguminose (dicotiledoni); per l'alimentazione umana, asparago, broccoli (gen. Brassica), carciofo (Cinara scolymus).
Prodotti per usi vari:
Produzione di legname da costruzione ed imballaggi; polpa di legno per carta; materiale di partenza per cellophan, rayon, alcool, tannini, olii, coloranti, ecc.
Prodotti di distillazione: olio di cedro da Juniperus virginiana, canfora da una lauracea (Cinnamomum canphora).
Sughero, dalla corteccia di Quercus suber, nelle regioni del Mediterraneo occidentale; chinino, alcaloide antimalarico (Cinchona spp.), curaro (Strychnos spp.).
Fibre tessili dal periciclo: lino, canapa, juta.
Resine da canali resiniferi (Conifere) e lattice da canali laticiferi: gomma arabica da una Leguminosa africana (Acacia senegal), gomme e gommoresine (Ficus elastica, Hevea brasiliensis).
Combustibile, legna da ardere, carbone.
La radice: funzioni
Assunzione di acqua e ioni minerali,
conduzione,
ancoraggio della pianta,
riserva.
Anatomia della radice
Come nel fusto, le cellule iniziali apicali danno origine a tre sistemi:
sistema tegumentale - protoderma epidermide (rizoderma);
sistema fondamentale - meristema fondamentale (protocorteccia e protomidollo) corteccia e midollo;
sistema conduttore - meristema procambiale stele.
Come per il fusto, si possono distinguere diverse zone di accrescimento e maturazione dei tessuti:
zona embrionale,
zona di determinazione o dei meristemi primari,
zona di differenziazione,
zona di struttura primaria,
zona di struttura secondaria.
Cuffia o caliptra, statoliti.
Strato pilifero (epidermide o rizoderma)
Rizoderma pluristratificato (velamen).
Corteccia - esoderma
endoderma (bande del Caspary endoderma ad O o ad U). punti di permeazione.
Cilindro centrale (Stele) - periciclo, (actinostele); arche legnose e floematiche
protoxilema e protofloema esarchi.
Radici laterali
Ramificazioni della radice
radici secondarie
apparato radicale:
allorrizico (gimnosperme e dicotiledoni)
radici a fittone
radici affastellate o fascicolate
omorrizico (monocotiledoni e poche dicotiledoni)
In gimnosperme e dicotiledoni, cambio cribro-legnoso e cambio subero-fellodermico.
Struttura secondaria del cilindro centrale
Struttura secondaria della corteccia - periderma, lenticelle.
Importanza economica della radice
Usi alimentari
Specie la radice a fittone assume spesso funzioni di riserva: importante fonte di materiale alimentare per uomo e animali. Barbabietola (Beta vulgaris) nelle varietà da zucchero, da foraggio e antocianica. La barbabietola da zucchero sostituisce nelle zone temperate la coltura della canna da zucchero per l'estrazione di saccarosio.
Molto coltivate anche la carota (Dacus carota) e la rapa (Brassica rapa). Nei paesi caldi, alimento molto diffuso le radici di cassava o manioca (Manihot esculenta) da cui si ricava la tapioca, e quelle di Ipomaea batatas (patate dolci).
Usi medicinali
Radici di genziana (stimola l'appetito, aumenta secrezione gastrica), di aconito (analgesico, antipiretico), di gin-seng (Panax schinseng, aumenta attività psico-fisica, regola pressione sanguigna, aumenta la resitenza), di valeriana (calma tensione nervosa e muscolare), di rabarbaro (Rheum sp., purgante, astringente, aperitivo), di liquirizia (Glycyrrhiza glabra, guarigione di ulcere gastriche, espettorante, blando purgante), di salsapariglia (Smilax sp., diuretico), di zenzero (Zingiber officinale, favorisce secrezione dei succhi gastrici).
La foglia
Costituita da:
guaina (stipole),
picciolo,
lembo o lamina fogliare.
Foglie semplici,
foglie composte.
Classificazione in base alla funzione
Embriofilli (foglie cotiledonari),
nomofilli,
ipsofilli (brattee),
antofilli,
sporofilli.
Anatomia della foglia
Struttura analoga a quella del fusto:
sistema tegumentale - epidermide
sistema fondamentale - mesofillo
sistema conduttore - nervature
Funzione principale della foglia: fotosintesi clorofilliana facilitata dall'enorme sviluppo di superficie dovuto all'appiattimento della lamina fogliare.
Nei confronti della conformazione, si distinguono:
foglie bifacciali,
foglie equifacciali,
foglie unifacciali.
La maggior parte delle foglie sono bifacciali, simmetria dorso-ventrale, portamento plagiotropo; foglie equifacciali, simmetria isolaterale e portamento ortotropo; foglie unifacciali, una sola faccia, solitamente quella inferiore, foglie tubulari o assili, pagina superiore annullata.
La foglia non ha accrescimento secondario.
Epidermide - Tessuto adulto primario, cellule vive, appiattite, senza spazi intercellulari. Di solito unistratificata, è pluristratificata in piante che vivano in luoghi aridi e caldi, con necessità di riserva d'acqua. Generalmente incolore, l'epidermide forma cloroplasti nelle piante acquatiche o di luoghi molto ombreggiati (felci); talvolta è colorata in rosso o in violetto per la presenza di antociani. Rivestita all'esterno di cuticola, in quantità dipendente dal tipo di pianta e dall'ambiente. L'epidermide superiore di foglie plagiotrope è normalmente più cutinizzata di quella inferiore. Rivestimenti cerosi e tricomatosi.
Il tipo di simmetria delle foglie risulta in modo particolarmente evidente dalla distribuzione degli apparati stomatici: f. dorsoventrali, stomi solo sulla pagina inferiore; f. bilaterali, stomi su entrambe le facce, ma principalmente su quella superiore; stomi solo sulla faccia superiore in piante acquatiche a foglie galleggianti; stomi assenti in piante acquatiche a foglie sommerse. In foglie parallelinervie, gli stomi sono disposti in file regolari, in foglie retinervie, sono sparsi senza ordine apparente.
Nelle conifere sempreverdi estrema riduzione della lamina fogliare, con forti ispessimenti, per risparmio idrico come conseguenza della scarsa funzionalità delle fibrotracheidi; stomi affondati al livello dei tessuti sottoepidermici.
Mesofillo - sistema fondamentale, riempie lo spazio compreso tra le due epidermidi; specializzato per la fotosintesi, parenchima clorofilliano in cui decorrono le nervature che formano il sistema conduttore.
tessuto a palizzata, solitamente monostratificato, in piante di aree con forte irraggiamento o in taluni alberi, pluristratificato.
tessuto lacunoso. Le camere sottostomatiche sono lacune particolarmente grandi.
I due tessuti hanno funzioni differenti. Il palizzata è principalmente adibito alla fotosintesi (disposizione e forma delle cellule, disposizione dei cloroplasti all'interno delle cellule); il lacunoso è adibito agli scambi gassosi (aumenta da 6 a 30 volte la superficie di scambio); questo porta però ad una forte traspirazione le piante di aree climaticamente o fisiologicamente secche o con tessuto vascolare poco efficiente, presentano un mesofillo più compatto. Nelle foglie equifacciali, anche il mesofillo ha struttura isolaterale, più o meno differenziata. Si può trovare un ipoderma meccanico (conifere); in alcune felci tutto il mesofillo è trasformato in sclerenchima e la fotosintesi viene trasferita nell'epidermide.
Sistema conduttore - Insieme delle nervature costituite dai fasci conduttori che, ramificandosi in vario modo, penetrano quasi ovunque nel lembo fogliare (strettissima relazione spaziale col mesofillo lunghezza totale delle nervature: 102 cm x cm2 di lamina).
Le nervature possono contenere uno o più fasci conduttori, a seconda della loro importanza. I fasci sono generalmente di tipo collaterale chiuso; la parte preponderante del fascio è costituita da elementi conduttori, trachee e tubi cribrosi nelle nervature principali, tracheidi e cellule cribrose nelle secondarie. Sono avvolte da una guaina del fascio, parenchimatica a funzione di protezione e di regolazione del trasporto tra il fascio e le cellule adiacenti (analoga all'endoderma).
Stereoma fogliare - Funzione di sostegno, in foglie non troppo grandi, espletata dalle nervature stesse; talvolta vengono affiancate da cellule bulliformi, con particolare capacità di turgore ( forte appassimento in penuria d'acqua, convolvolo). In genere sostegno assicurato da presenza di tessuti meccanici, collenchimi o sclerenchimi, più o meno abbondanti (stereoma).
Foglie di piante erbacee, per l'alimentazione di erbivori e umana; poco utilizzabili le foglie con rivestimenti cerosi, tricomatosi, mineralizzati, troppo cutinizzati o con tessuti meccanici molto sviluppati; poco adatte anche le foglie di piante succulente (fino al 97% di acqua) o con composti tossici o sgradevoli.
Tipiche piante foraggere: Papilionacee (Leguminose) e Graminacee, apprezzabili per l'abbondanza del fogliame.
Per l'alimentazione umana: molte specie e varietà del genere Brassica (Crucifere), specie dei generi Lactuca e Cichorium, certe Ombrellifere (sedano, prezzemolo, finocchio), foglie carnose di bulbi (cipolla, porro, ecc.).
Usi diversi
Fonti di sostanze fisiologicamente attive (alcaloidi, glucosidi, tannini, essenze, olii); fibre tessili (canapa di Manila, Musa texilis, sisal, Agave sp.); pricipi attivi per industria farmaceutica (tabacco, coca, digitale, menta, aloe, belladonna, eucalipto, tè).
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