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VERSO IL DUOPOLIO (1981 - 1986)
1. MUNDIALITO
Nel 1980 per la
prima volta le partite della nazionale vanno in onda su una tv privata: Canale
5. L'Uruguay aveva organizzato un torneo fra le nazionali che avevano vinto 121g69b
almeno un campionato del mondo, che prende il nome di Mundialito. L'Eurovisione
non ne acquista i diritti tv, ma lo fa
2. LE TV DI RIZZOLI E RUSCONI
Rizzoli crea nel 1980 il network PIN, e inizia a trasmettere in tutta Italia il tg "Contatto" diretto da Costanzo.
L'esperienza di Contatto è totalmente illegale, superava i confini locali, usando di nascosto dei ponti radio. Come unica accortezza, trasmettevano i programmi sfalsandoli di una decina di minuti. È una PROVOCAZIONE!
Nell'81 "Contatto"
viene chiuso: è il colpo mortale per
Rusconi nel 1982 inaugura il network Italia 1, che presto è venduto alla Fininvest per difficoltà economiche.
3.
In questi anni, a differenza del 1976-1980, la costituzione di circuiti nazionali taglia fuori le emittenti più deboli che non hanno capitali adeguati.
Già nel 1984 Rete 4 vacilla, e viene presto venduta a Silvio Berlusconi.
IL 1984 Può ESSER CONSIDERATO L'ANNO DI INIZIO DEL DUOPOLIO TV
4. IL PALINSESTO DEI NETWORK
I network italiani si ispirano al modello della tv americana e costituiscono un fattore importante di internazionalizzazione del gusto.
5. LA PUBBLICITA' COME MOTORE
La pubblicità ed in particolare il lavoro di Publitalia, ha costituito il vero motore della tv, assicurando il suo sviluppo nel comparto commerciale e indirettamente in quello pubblico. Esso ha garantito che la tv commerciale potesse nascere e crescere senza abbattere la sua concorrenza pubblica, il che sarebbe stato impossibile, ma anzi creando un cartello duopolistico che si finanziava con l'afflusso crescente di risorse pubblicitarie: nel 1980-1980 gli investimenti pubblicitari si moltiplicano per 6.
6. NEGLI ANNI OTTANTA
Nel quadro del Pentapartito matura negli anni 80 l'amicizia esplicita fra Craxi e Berlusconi.
Intanto il Parlamento continua ad elaborare progetti di legge per le televisioni, senza mai trovare un accordo.
La politica tv si svolge dunque su due piani:
Intanto, l'assenza di una legge permette a berlusconi di consolidare il suo network tv.
7.
1984: i pretori di Roma Torino e Pescara vietano la ripetizione del segnale Fininvest che avviene senza cautele tramite l'interconnessione di ponti radio. Non sono vietati i programmi in sé, ma la ripetizione in contemporanea di quelli dei network. Al posto dei programmi, la fininvest trasmette l'immagine di un cartello in cui è scritto che "per ordine dei pretori i programmi non vanno in onda". È la rivolta!
Craxi scende a
patti, e approva un decreto legge che autorizza temporaneamente
l'interconnessione per 6 mesi (per la fininvest) e un decreto che ripristina
quasi tutto il potere che il direttore generale aveva perso con la legge del 75
(per
Il decreto fu
approvato e divenne
Rappresentò una stabile regolamentazione dell'etere in senso duopolistico, che andava molto oltre il dichiarato carattere provvisorio.
8.
Tradizionalmente
E' stata una delle poche azioni concordate in modo trasparente dal duopolio, costituendo la funzione arbitrale della competizione sull'ascolto.
9. IL DUOPOLIO CERTIFICATO
I primi risultati creano sconcerto: mostrano come l'erosione di pubblico della Rai avesse raggiunto proporzioni allarmanti.
I dati auditel mostravano anche che il sistema tv italiano aveva già allora conseguito un assetto duopolistico destinato a durare nel tempo. Insieme rai e Fininvest totalizzavano il 90% dell'ascolto nel prime time. I due eterni duellanti hanno insieme impedito la nascita di un terzo polo e risotto gli spazi per le altre tv nazionali e locali.
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