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ENRICO MENDUNI
TV E SOCIETA' ITALIANA
TELEVISIONE E VITA ITALIANA
1. Le caratteristiche del modello culturale bernabeiano
Il modello culturale della tv bernabeiana aveva caratteristiche proprie , che la distinguevano nettamente dal periodo preceden 737f54h te, caratterizzato da austerità.
Accentramento
monocratico: il potere si
concentra nelle mani del direttore generale, che gestiva i rapporti con
l'intero sistema politico ed esercitava una diretta supervisione
sull'informazione mandata in onda.
I rapporti esterni della Rai avevano invece il carattere dello "scambio
politico": la radiotelevisione consentiva infatti di fare moltissimi
favori.
Assoluta priorità concessa alla tv rispetto alla radio: non è scontato! Bernabei investe nel nuovo e giovane mezzo, spinge l'alta cultura e gli intellettuai più inquieti verso la radio, e intanto intensifica la committenza nei confronti dei centri di ricerca e delle università: la tv assume una funzione socializzante (per Tullio De Mauro spinge all'unificazione linguistica).
2. L'offerta della Rai
Nel 1961 compare il secondo canale. Bernabei gestisce la programmazione televisiva in modo strategico: i due canali sono complementari, se sul primo c'è un programma impegnativo, sul secondo ce n'è uno popolare.
Un'altra caratteristica della tv bernabeiana è la complementarietà rispetto al cinema e alla scuola (la tv cerca di non invadere gli spazi altrui..).
Riguardo ai programmi, l'intrattenimento era contenuto, ai giovani erano rivolti pochi programmi, come il Cantagiro, e di grande successo erano gli sceneggiati, i quiz, e i grandi eventi mediali (lo sbarco sulla Luna 1969).
Tendenzialmente la tv di questi anni era filogovernativa, ed esprimeva la sua faziosità solo attraverso l'omissione.
I centri di produzione Rai erano Roma, Milano e Napoli; c'era un buon controllo sul prodotto, anche se non mancarono incidenti (un infelice sketch del '62 causò l'allontanamento di Franca Rame e Dario Fo dallo schermo per 15 anni!!)
3. Televisione all'europea
Confrontiamo il modello tv europeo con quello americano: la tv in europa era libera dall'assillo di dover trovare denaro e sponsor. Il continuo aumento della platea degli abbonati e il sostegno dello stato garantivano reddito e ascolti sicuri.
Nel modello americano, i broadcasters sono delle società private che si finanziano solo con la pubblicità, e lo stato ha solo una funzione di regolatore: è un modello commerciale che comunque non poteva realizzarsi in Europa, nemmeno nei paesi più sviluppati.
Rispetto al modello americano, quello europeo è più "nazionale", e meno duttile, e questa è una debolezza che si inserirà anche nella tv privata.
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