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PROEMI: Proemio dell' Eneide

poesia



PROEMI:


Proemio dell' Eneide:


Quell'io che già tra selve e tra pastori

di Titiro sonai l'umil sampogna,

e che, de' boschi uscendo. a mano a mano

fei pingui e cólti i campi, e pieni i vóti

d'ogn'ingordo colon 353j98d o, opra che forse

agli agricoli è grata; ora di Marte

L'armi canto e 'l valor del grand'eroe

che pria da Troia, per destino, a i liti

d'Italia e di Lavinio errando venne;

e quanto errò, quanto sofferse, in quanti

e di terra e di mar perigli incorse,

come il traea l'insuperabil forza

del cielo, e di Giunon l'ira tenace;

e con che dura e sanguinosa guerra

fondò la sua cittade, e gli suoi dèi



ripose in Lazio: onde cotanto crebbe

il nome de' Latini, il regno d'Alba,

e le mura e l'imperio alto di Roma.

Musa, tu che di ciò sai le cagioni,

tu le mi detta. Qual dolor, qual onta

fece la dea ch'è pur donna e regina

de gli altri dèi, sí nequitosa ed empia

contra un sí pio? Qual suo nume l'espose

per tanti casi a tanti affanni? Ahi! tanto

possono ancor là su l'ire e gli sdegni?


Proemio dell' Odissea:


Musa, quell'uom di multiforme ingegno

Dimmi, che molto errò, poich'ebbe a terra

Gittate d'Ilïòn le sacre torri;

Che città vide molte, e delle genti

L'indol conobbe; che sovr'esso il mare

Molti dentro del cor sofferse affanni,

Mentre a guardar la cara vita intende,

E i suoi compagni a ricondur: ma indarno

Ricondur desïava i suoi compagni,

Ché delle colpe lor tutti periro.

Stolti! che osaro vïolare i sacri

Al Sole Iperïon candidi buoi

Con empio dente, ed irritâro il nume,

Che del ritorno il dì lor non addusse.

Deh! parte almen di sì ammirande cose

Narra anco a noi, di Giove figlia e diva.


Proemio dell' Iliade:


Cantami, o Diva, del Pelìde Achille

l'ira funesta che infiniti addusse

lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco

generose travolse alme d'eroi,

e di cani e d'augelli orrido pasto

lor salme abbandonò (così di Giove

l'alto consiglio s'adempìa), da quando

primamente disgiunse aspra contesa

il re de' prodi Atride e il divo Achille.




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