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ALTRI DOCUMENTI
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SCHEDA DI ANALISI DEL LIBRO "
Titolo: La ragazza delle arance
Autore: Jostein Gaarder
Genere letterario: romanzo
Numero di pagine
Personaggi
NOME |
CARATTERISTICHE |
RUOLO |
Georg Røed |
Ragazzino di quindici anni; biondo, con gli occhi azzurri e la pelle chiara; alto un metro e settantaquattro; abbastanza soddisfatto del proprio aspetto fisico, ma preoccupato per la comparsa di imbarazzanti brufoli sulla fronte. Non è un rubacuori ed è affascinato dallo spazio. |
protagonista |
Veronika o |
Donna matura e indipendente che non ha paura di dire ciò che pensa. Insegna all'Accademia statale di belle arti. E' giudicata dal figlio come una madre troppa premurosa. |
E' la madre di Georg; ma rappresenta anche un personaggio
indispensabile della vicenda, in quanto è |
Jan Olav |
Persona molto dolce, romantica e particolare che amava fantasticare. Era un medico. Si ammalò gravemente e morì. |
Padre naturale del protagonista, che come Veronika, costituisce un personaggio di rilevante importanza; in quanto nella vicenda è lui insieme al figlio a scrivere, (sebbene morto), il libro della storia della sua giovinezza |
Miriam |
Bambina di sei mesi. |
Sorellastra di Georg figlia di Veronika e Jorgen |
Jørgen |
Uomo alto un metro e settanta, ha i capelli rossi e la carnagione chiara. E' molto attento alla moda ed è una persona piuttosto vanitosa. Lavora come investigatore per la polizia criminale. Ha la presunzione di sapere sempre cosa è necessario fare, ma non ha sempre ragione. |
Secondo marito di Veronika (lei si era risposata dopo la morte del marito) |
Ambientazione
TEMPO DELLA VICENDA |
COLLOCAZIONE NEL TEMPO |
DURATA DELLA VICENDA |
2000 circa |
20-21 secolo |
Dalla fine degli anni settanta ad oggi |
Ambienti
Inizio: Georg è un ragazzino di quindici anni che vive con la madre Veronika, con il suo secondo marito Jørgen e con Miriam, la sua sorellastra di sei mesi. Miriam è la figlia di Jørgen, Georg, invece, è il figlio del primo marito della madre: Jan Olav.
Jan Olav morì undici anni prima quando Georg aveva solamente quattro anni. Lui non aveva avuto la possibilità di conoscere il padre in quanto egli morì troppo presto. L'occasione, di conoscerlo meglio si presenta, quando viene trovata una lunga lettera in un vecchio passeggino che il padre di Georg aveva scritto al figlio prima di morire.
Svolgimento: La lettera narra della storia della ragazza delle arance; il racconto
si svolge ad Oslo, il Norvegia alla fine degli anni settanta. Un giovane uomo
(Jan, il padre di Georg) e una donna altrettanto giovane si scambiano delle
occhiate su un tram. La ragazza porta con se un sacchetto colmo di arance;
l'uomo credendo che, a causa dei bruschi movimenti del tram, la ragazza stia
per cadere, si lancia verso di lei facendo così cadere a terra il sacchetto. La
ragazza insulta l'uomo per la sua goffaggine, prende un'arancia e scende alla
fermata successiva. Jan è affascinato dalla ragazza e compie numerosi tentativi
per trovarla. Dopo alcune settimane, si rincontrano ad un caffè. La donna porta
la stessa giacca arancione e ha con sè, ancora una volta, lo stesso sacchetto.
Jan si siede al suo tavolo e restano per un minuto a guardarsi negli occhi. Si
prendono per mano e lui la paragona ad uno scoiattolo. La ragazza delle arance
si alza ed esce dal caffè con le lacrime agli occhi. Jan pensa che avrebbe
potuto ritrovarla al più grande mercato di frutta, considerando che Veronika
avesse sempre con sè quel sacchetto pieno di arance. Infatti così è; la ragazza
sta scegliendo molto accuratamente delle arance che le servono come soggetti da
dipingere (infatti, lei studia in un' accademia d' arte), ma dopo aver fatto
ciò sale su una Toyota bianca alla cui guida c'è Jørgen e se ne va. La ragazza
e Jan si incontrano ancora la vigilia di Natale nel duomo. Lì essi hanno
occasione di parlare.
Conclusione: Nonostante Jan non
avesse rispettato le regole,
Facilità relativamente alla
PRESENTAZIONE GRAFICA |
COMPRENSIONE DELLA LETTURA |
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CARATTERI |
PRESENZA DI ILLUSTRAZIONI |
INTRECCIO |
REGISTRO LINGUISTICO |
I caratteri sono comprensibili |
Le illustrazioni sono del tutto assenti |
L'intreccio non è molto contorto ed è comprensibile |
Il linguaggio è semplice e chiaro |
Commento: Il libro mi è piaciuto molto perché malgrado sia abbastanza triste racchiude in se astronomia, filosofia, amore; parla della bellezza della vita e del dono che rappresenta, del dolore della morte e di ciò che essa ci porta via.
Lo scrittore affronta temi alti e filosofici, ma li sa rendere accessibili a tutti esprimendoli con chiarezza e semplicità
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