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CENNI BIOGRAFICI - Robert Luis Stevenson

narrativa



CENNI BIOGRAFICI



Robert Luis Stevenson nacque ad Edimburgo nel 1850. dopo una giovinezza ribelle e in polemica con il padre e con il puritanesimo borghese del suo am biente, divenne avvocato ma senza mai esercitare la professione. Nel 1874, quando i sintomi della tubercolosi che lo aveva colpito durante l'infanzia si fecero più gravi, Stevenson iniziò una serie di soggiorni curativi in Francia. Qui incontrò Fanny Osbourne, americana, sposata e madre di due figli. La nascita della relazione con Fanny coincise con l'inizio dell'impegno a tempo pieno come scrittore, e con la pubblicazione dei primi racconti. Nel 1879 raggiunse Fanny, tornata in California per ottenere il divorzio, la sposò e tornò ad Edimburgo insieme a lei. Con gli anni ottanta giunsero i primi riconoscimenti nei confronti della sua opera. La celebrità arrivò nel 1883 con L'isola del tesoro, cui fece seguito Lo strano caso del Dr. Jekyll e del Sig.Hyde.

La salute cagionevole e l'attrazione per l'avventura lo spinsero a lasciare definitivamente l'Europa alla ricerca di un clima più mite. Dopo una breve sosta a New York, ripartì per l'Ovest e poi, insieme alla famiglia, alla volta del Pacifico meridionale. Il viaggio si concluse nel1889, con l'arrivo alle isole Samoa. Stevenson vi trascorse gli ultimi anni di vita completando tre nuovi romanzi. Morì nel 1894.



Sebbene la originalità e la potenza della scrittura stevensoniana fossero state subito riconosciute da un ristretto circolo di intenditori, solo lentamente egli intercettò l'orecchio del grande pubblico. Le cose, si può dire, cambiarono con la pubblicazione di "Treasure Island" nel 1882, che in un sol colpo gli assicurò un posto sicuro tra i più fantasiosi scrittori del tempo.



FABULA


Tutto ha inizio una sera quando il Sig. Enfield e il legale Utterson, durante una passeggiata serale, passano davanti all'ingresso di una struttura fatiscente, in netto contrasto con l'ambiente circostante lussuoso e animato. La porta d'ingresso ricorda ad Enfield un episodio molto particolare acc 949e46j aduto tempo prima:un signore sconosciuto "dall'aspetto deforme pur senza malformazioni precise" che suscitava in chiunque lo guardasse "un senso di inaudita avversione, ripugnanza e paura",scontratosi con una bambina, l'aveva calpestata senza ritegno lasciandola in terra urlante. Alla richiesta di un risarcimento in denaro da parte della famiglia della piccola e di Enfield per il danno inflitto, lo sconosciuto si era recato all'interno della casa varcando quella porta e uscendone con un assegno che portava la firma del dr. Jekyll, vecchio e caro amico di Enfield e Utterson. L'uomo aveva inoltre dichiarato di chiamarsi Hyde.

Il racconto di questo episodio vissuto da Enfield, lascia il legale esterrefatto, soprattutto perché lui stesso è in possesso del testamento di Jekyll nel quale il sig.Edward Hyde  viene nominato quale erede "non solo in caso di morte" ma anche "qualora Henry Jekyll fosse scomparso o rimasto inspiegabilmente assente per un periodo superiore a tre mesi di calendario".

Da qui partono le indagini di Utterson per capire chi è veramente Mr. Hyde e che rapporto lo lega all'amico. Queste si concludono una sera in cui il legale si reca a casa di Jekyll dove scambia una chiacchierata con il maggiordomo Pool, preoccupato a sua volta per le condizioni di salute fisico-psichica del dottore. Decidono di porre fine a ogni dubbio sfondando la porta del laboratorio dove si nascondeva da giorni dove trovano "il corpo dolorosamente contorto e ancora palpitante di un uomo:Hyde". Immediatamente pensano ad un omicidio, ma, il ritrovamento "della confessione dell'indegno e sventurato amico Jekyll" chiarirà, oltre alla morte inspiegabile di un altro loro amico, il dr. Lanyon, il mistero.

ANALISI DEL CONTENUTO


Ambiente

Tutto il romanzo di Stevenson è ambientato nella città di Londra.

Lo spazio e gli ambienti, assumono caratteristiche simboliche e forniscono un'ennesima chiave interpretativa del testo. Anche negli ambienti infatti si riflette il tema della duplicità: i luoghi in cui i personaggi si muovono avranno così caratteristiche ben definite e distinte da quelle di altri.

Il risultato è una ambientazione gotica: in essa prevalgono il freddo, la notte, la nebbia, il vento, l'intricato labirinto di strade.

Prima di tutto giorno e notte: il primo è teatro della società vittoriana perbenista, la seconda è l'elemento che introduce la logica del mistero, dell'irreale, dell'assurdo e dell'orrore.

Le abitazioni dei personaggi riflettono le loro caratteristiche: Jekyll ha una casa grande, raffinata, ma allo stesso tempo accogliente, che si affaccia su una via principale molto trafficata, rispecchiando la personalità del dottore immerso nella vita della borghesia vittoriana; Hyde è relegato nel laboratorio, affacciato in un quartiere povero e sinistro, anche l'ingresso è consumato e rovinato. Il laboratorio comunque, altro non è che il retro della casa di Jekyll, e ne esprime il lato demoniaco.

Interni ed esterni sono altrettanto importanti: i primi sono gli spazi in cui si muove ed agisce Hyde, gli interni, che danno un senso generale di sicurezza e riservatezza, sono i prediletti dal dottore.

Nonostante la grande importanza degli spazi e degli ambienti, Stevenson tende ad evitare di descrivere la città di Londra che non ha mai visto con i suoi occhi. Non può quindi lasciarsi andare in descrizioni dettagliate.


Tempo

La storia narrata nel romanzo dura circa un anno e tre mesi, e si svolge nel XIX secolo. L'autore però non specifica l'anno esatto, scrivendo sempre "18..." . In questo romanzo fabula e intreccio non sempre coincidono: all'inizio è presente l'analessi del racconto di Enfield a Utterson mentre alla fine saranno le lettere degli scomparsi Lanyon e Jekyll a chiarire cronologicamente tutta la vicenda di Hyde.


Personaggi

A prima vista sembra chiaro come sia organizzato il sistema dei personaggi; in realtà però esso è molto più complesso di quanto sembri. Molti personaggi costituiscono vere e proprie coppie antitetiche, che vale la pena di analizzare.


Naturalmente la coppia antitetica principale è quella costituita da Jekyll e Hyde. Ciascuno dei due può essere considerato vittima e carnefice dell'altro, in un rapporto estremamente particolare: entrambi vogliono eliminare l'altro, ma tutti e due contengono, anche se in percentuali diverse, le stesse personalità. Hyde vorrebbe distruggere Jekyll, unico freno rimasto alla sua regressione allo stadio puramente istintivo, ma allo stesso tempo lo utilizza come scudo protettivo; Jekyll d'altra parte comprende la pericolosità di Hyde ma non se ne libera perché in lui vede concretizzati i suoi impulsi a cui può dare libero sfogo senza essere vincolato da nulla. Inoltre se il dottore teme che la sua parte malvagia prenda il definitivo sopravvento, anche Hyde teme il suo creatore, perché a lui è legata la sua sorte. Inoltre, come nella stragrande maggioranza dei romanzi dedicati a "mad doctors" esiste anche un rapporto estremamente paterno tra creatura e creatore, che contribuisce a rendere complessa la rete di rapporti tra i due.


Un'altra coppia antitetica è quella rappresentata da Utterson e Jekyll. Il primo è il simbolo del medio borghese vittoriano perfettamente in linea con la cultura dominante e ben visto da tutti; Jekyll indossa la maschera di Utterson e spesso ne recita la parte, ma in realtà è molto diverso, perché in lui c'è un barlume dell'istinto primitivo dell'uomo non represso (porta nel suo io il seme di Hyde), che lo tormenta e gli causa una sorta di estraniamento rispetto all'ambiente socio-culturale in cui si trova.


Hyde e Utterson sono invece agli opposti, ma proprio per questo il distinto borghese si sente assai attratto dal troglodita, come se quest'ultimo lo possa in qual modo completare. Utterson infatti è un uomo di ottime maniere, ma di fronte al mistero di Hyde non trattiene la propria voglia di scoprire, comportandosi in modo disdicevole per un uomo come lui.


Lanyon rappresenta poi la scienza ufficiale, razionale, contrapponendosi a quella inattendibile, blasfema e trascendentale di Jekyll. La scoperta del mistero che si cela dietro Hyde sarà per lui fatale.


Anche Enfield incarna il borghese medio dell'età vittoriana; la sua curiosità per il profano contribuisce, assieme ai ritratti degli altri personaggi a dipingere anche con una certa ironia una società in cui dominano le maschere sulle vere identità delle persone, ossia estremamente ipocrita.


Anche la descrizione fisica dei personaggi contribuisce ad evidenziare i contrasti simbolici tra gli stessi. Hyde risulta basso, con mani magre, scarne, nodose, con voce rauca e talora rotta e balbuziente. Secondo Stevenson "un crudele miscuglio di timidezza e arroganza", che appare più piccolo e più magro perché, come spiegato dallo stesso Jekyll, "aveva avuto rare occasioni di esercitarsi e maturare".

Il dr. Jekyll, il dr. Lanyon e Utterson sono invece alti, con mani bianche, con l'aspetto sano, vivace e colorito.


Temi

Nella letteratura moderna, a partire dal romanticismo, il doppio del personaggio può avere tre diverse origini:

In alcune storie esso sembra un sosia del protagonista: come L'altro io di Dostoewskij;

In altre narrazioni il doppio nasce staccandosi dal protagonista, che perde qualcosa che gli appartiene. A volte può essere il semplice nome, come nel Frankenstein della Shelley, a volte si tratta dell'immagine del personaggio riflessa nello specchio (La storia del riflesso perduto di Hoffmann), o della sua ombra (La meravigliosa storia di Peter Schlemihl di Chamisso), a volte dell'immagine ritratta in un quadro ( Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde o Il ritratto ovale di Poe).

Infine, il doppio può avere origine da una trasformazione del protagonista come nella Metamorfosi di Kafka o come nel caso che ci riguarda dell Dr. Jekyll e di Mr. Hyde. Questo tipo di doppio nella produzione a fumetti è presente soprattutto come realizzazione di aspirazioni di grandezza, di potenza, di qualità eccezionali; si pensi a Batman o al timido e impacciato giornalista Klark Kent che diventa Superman.


Per quanto riguarda il romanzo di Stevenson la psicologia del doppio riguarda la struttura molteplice dell'animo umano, sottoponendo allo studio del lettore istinti, pulsioni, manie e comportamenti spregiudicati contrapposti alla parte razionale, controllata e comunemente accettata. Queste caratteristiche si uniscono a creare la complessità della psiche umana. Attenzione però: Jekyll e Hyde non sono riconducibili a bene e male. Hyde è il nascosto, il represso, e può tutto sommato essere ricondotto al male, anche se è distinto da caratteri più complessi e una parte razionale comunque permane (tant'è vero che dopo la prima metamorfosi involontaria, Hyde allo specchio ha la stessa reazione degli altri personaggi che lo vedranno in seguito); Jekyll tuttavia non corrisponde al bene, ma all'uomo nella sua interezza, all'interno del quale la parte razionale è progredita atrofizzando e vincolando la parte più istintiva, che anche se presente non può e non deve essere espressa, esternata.


Naturalmente la prima interpretazione che viene fatta è quella riguardante l'eterna lotta tra il bene ed il male. Attenzione però: questa interpretazione è estremamente limitata, e forse di secondaria importanza rispetto ad altri aspetti che Stevenson voleva rappresentare nel suo romanzo.

Tra questi la critica indiretta, attraverso gli atti di Hyde e le reazioni delle persone, alla società inglese dell'800, in quanto l'epoca Vittoriana fu un'epoca di repressione totale,sempre ossessionata dal problema del peccato e della scelta morale.

Il romanzo è testimonianza anche dell'impatto che le teorie darwiniane ebbero sulla società vittoriana. Nel corso di tutta la narrazione, Hyde è paragonato ad una scimmia. Stevenson, che aveva sempre mantenuto un atteggiamento equilibrato di fronte al dibattito, sembra essere voluto entrare nel merito della controversia conferendo tratti scimmieschi al suo personaggio, addirittura, alcune descrizioni che riguardano i comportamenti di Hyde sono tratti dal saggio di Darwin intitolato L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali.

Nella parte finale del romanzo emerge il timore della società vittoriana che si instauri una regressione nel processo d'evoluzione umana che faccia riemergere gli impulsi irrazionali repressi dalla civiltà.


Altra tematica importante anche se messa un po' in secondo piano è quella dell'amicizia che lega il dr. Jekyll, il legale Utterson e il dr. Lanyon. L' affetto e la stima che li lega viene messa a dura prova dalla situazione in cui si vengono a trovare i personaggi.

ANALISI DELLA FORMA


Anche lo stile narrativo ha natura doppia.

Nella prima parte il narratore è esterno, ma il punto di vista è focalizzato su Utterson ed è quindi limitato: non vi sono anticipazioni di alcun tipo, ed il lettore segue al fianco di Utterson lo sviluppo della vicenda, immedesimandosi così nel ruolo di investigatore. C'è una puntualizzazione da fare: all'epoca questa scelta stilistica risultava sicuramente più efficace di oggi, poiché ormai tutti sanno qual è la trama del romanzo e la suspance viene pregiudicata. Essa comunque contribuisce a dare al libro l'impronta della storia di detection.

La seconda parte è costituita dallo scritto lasciato da Jekyll: il narratore è quindi interno, ed il punto di vista, seppur limitato alla visione di Jekyll, è di carattere onnisciente, poiché il dottore conosce tutti gli aspetti della vicenda. Quest'ultima parte ha infatti una funzione esplicativa, colma le ellissi seguendo l'ordine cronologico degli eventi e chiude definitivamente il caso Hyde.


Lessico:

Stevenson in questo suo romanzo utilizza un lessico semplice, fondamentale, sostanziale e di facile comprensione. Il suo stile è d'un fascino tutto particolare: grazioso, vario, perfino raffinato. Usa un registro medio; i vari personaggi si rapportano tra di loro con forme di cortesia. Tale sfumatura appare chiaramente però solo nei testi tradotti in quanto l'inglese non presenta distinzioni. Non si nota differenza di registro nei colloqui tra i personaggi anche se di diversa estrazione sociale.


Sintassi:

nel romanzo sono presenti periodi brevi con ritmo abbastanza rapidi durante le sequenze dialogiche e narrative, è presente maggiormente l'ipotassi, cioè periodi lunghi ed elaborati durante le varie descrizioni, che risultano dettagliate ma scorrevoli oltre che indispensabili per la comprensione.


Tecniche linguistiche:

è molto utilizzato il discorso diretto tranne che nell'ultima parte dove prevale la sequenza narrativa e quella riflessiva.


Citazioni significative:

Dunque non stupirti e non dubitare della mia amicizia se la mia porta resterà spesso chiusa anche a te. (Jekyll ad Utterson_pag. 44)


La sola cosa che tu possa fare per alleviarmi questo destino, è di rispettare il mio silenzio. (Jekyll ad Utterson_pag. 44)


Ho seppellito oggi un amico e chissà che questa lettera non possa ostarmene un altro? (Utterson pensa pag. 45)


Ma l'onore professionale e la lealtà verso l'amico morto erano obblighi troppo stringenti. (narratore pag. 45)




Quando vidi quell'immagine raccapricciante nello specchio, ciò che provai fu un senso di gioia e di sollievo, non di ripugnanza. Anche quello ero io. Mi sembrai naturale e umano. Ai miei occhi, anzi, quell'incarnazione del mio spirito parve più viva, più individuale e spiccata, dell'imperfetta e ambigua sembianza che fino a quel giorno avevo chiamato mia. (Jekyll nella lettera pag. 80)


Ma il suo amore della vita è stupefacente. Dirò di più: io che gelo e inorridisco al suo solo pensiero, io tuttavia, quando rifletto all'abiezione e passione di quel suo attaccamento alla vita, e quando lo vedo tremare sbigottito, sconvolto, all'idea che io possa sopprimerlo col suicidio, finisco per provarne addirittura pietà. (Jekyll parla di Hyde nella lettera pag. 96)




Benché non più giovane, io non avevo perduto la mia avversione per una vita tutta di studio e lavoro. Avevo ancora voglia di divertirmi, a volte. Ma siccome i miei divertimenti erano, diciamo così, poco onorevoli, e siccome ero assai noto e stimato, oltre che d'età rispettabile, l'incongruità di quella vita mi pesava ogni giorno di più. (Jekyll nella lettera pag.81)




GIUDIZI


Trovo che l'opera di Stevenson sia molto importante, e il lavoro svolto mi ha aiutato a comprenderla in tutte le sue sfumature, tanto che mi sembra limitativo esprimere un commento di poche righe; voglio tuttavia sottolineare che in qualche modo il messaggio dello scrittore è ancora un argomento attuale: ancora oggi infatti l'ipocrisia è spesso protagonista, dalla politica alla tv alla religione. Questo romanzo è talmente intriso di significati che toccano tutti perché riguardano l'animo umano, ed ogni tentativo di elogio risulterebbe banale, visto anche il fatto che di questo romanzo è già stato detto tutto.

Per questo il mio commento (naturalmente positivo) si rivolge, come invito alla lettura, a tutti quelli che non lo hanno ancora fatto.



Questo è stato uno dei libri che ho apprezzato maggiormente, soprattutto per la semplicità con cui l'autore tratta un argomento tanto complesso qual è lo sdoppiamento della personalità. Il linguaggio in primo luogo è stato incisivo e adatto alla situazione, semplice e fluido, capace grazie ad alcune particolarità di attirare l'attenzione su alcuni elementi chiave della vicenda. Anche il contenuto non era da meno: lo scrittore, infatti, è stato bravo nel servirsi di alcuni elementi contenutistici che facevano tenere spesso il fiato sospeso, soprattutto mediante bellissime e insieme " terrificanti " descrizioni di personaggi e luoghi. Un classico della letteratura mondiale che di sicuro consiglierò ad amici e parenti!



A mio personale giudizio quest'opera è di piacevole lettura, in quanto lo stile dell'autore riesce a tenere sempre vivo l'interesse nel lettore di scoprire come andrà a finire la narrazione. Il finale è la parte più ricca di tensione, anche se di un po' più difficile comprensione. La cosa che mi è piaciuta di più del libro, è il "finale a sorpresa", infatti io mi aspettavo la vittoria del Bene, invece a vincere è stata la malvagità di Hyde, anche se alla fine è morto anche lui.






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