Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

Centomila gavette di ghiaccio Di Giulio Badeschi

narrativa



Centomila gavette di ghiaccio

Di Giulio Badeschi


Presentazione:


Questo è un libro storico autobiografico nel quale l'autore narra i suoi viaggi nella seconda guerra mondiale.

I protagonisti sono degli alpini appartenenti alla batteria ventisei e qui vengono narrate le loro vicende sul fronte russo negli anni dal 1940 al 1943.


Giulio Bedeschi:


Giulio Bedeschi (1915-1990), medico, ha scritto romanzi e racconti, spesso imperniati su esperienze autobiografiche. Oltre a Centomila gavette di ghiaccio, grande successo editoriale del dopoguerra, ricordiamo Il peso dello zaino.




Il corpo degli alpini


L'alpino, genericamente, è un soldato delle truppe di montagna addestrato alla vita e al combattimento ad alte quote o in clima rigido.

Essi indossano un cappello portante una lunga penna nera: essi collocavano sopra l'ala penne di corvo, di gallina, di tacchino e di qualunque altro pennuto purché fossero penne lunghe e diritte e stessero a indicare da lontano che 111i88b s'avanzava un alpino.


Combatterono al confine con la Francia, poi in Grecia, poi nuovamente in Africa e, infine, sul suolo russo dove dettero una prova indimenticabile della loro combattività e del loro spirito di sacrificio.

Ovunque fossero stati chiamati a combattere gli Alpini, si sono sempre dimostrati soldati coraggiosi e pronti al sacrificio. Ne sono la prova le 207 medaglie d'oro che ne fregiano la bandiera.



Tenente Reitani


uomo dal viso pallido , sguardo dolce, due nerissimi occhi, due sopracciglia nere, sottili e lunghe. Ha un naso finemente modellato e due labbra serrate e ferme che completano il delicato viso concluso dal mobilissimo ovale della mandibola. Il corpo alto e snello è sempre rigido sull'attenti per rispondere a qualsiasi richiamo o appello.

Egli nasconde dietro un temperamento apparentemente chiuso, una sensibilità acutissima; a volte ha espressioni timide, di fanciullo che vorrebbe osare di più ma non si azzarda.

E' uno di quegli uomini che rivelano le proprie qualità quanto più i tempi si fanno duri, anche per questo motivo è stato nominato comandante di batteria. I soldati gli vogliono bene, ha ottenuto da loro sacrifici enormi solamente con l'esempio che dava. Ha un senso quasi religioso del dovere e delle responsabilità, ha certe delicatezze rare nel mondo, che nessuno, vedendolo, si aspetterebbe da lui.

Si dimostra a Serri cordiale e generoso e non esita ad offrire al nuovo arrivato un posto per la notte di Natale nella sua tenda: è dell'idea che bisogna far capire agli ospiti di voler loro del bene.

Nello scorrere del tempo che i due ufficiali passano insieme si instaura tra loro un ottimo rapporto di fratellanza e aiuto reciproco nei momenti di maggior sofferenza e di bisogno. Il tenente Reitani è un uomo che si fa rispettare ma allo stesso tempo rispetta gli altri, e grazie a questa dote, egli riesce a tenere unita la sua batteria e ad immettere nei cuori dei suoi uomini sempre un po' di speranza e letizia di fronte alle più grandi sconfitte. Egli è il punto di incontro di ogni alpino, è il loro rifugio, quando si sta con lui ci si sente una famiglia pronta a fare qualsiasi sacrificio per gli altri.

Io sono dell'idea che una persona così sia fondamentale per un gruppo di uomini che è preda della guerra e delle sofferenze che essa porta, qualunque cosa accada essi non si sentiranno soli ma affiancati da una sincerità e umanità insolite, e ciò li porterà a valorizzare la loro persona ed a lottare valorosamente per questa.






Sequenza degli episodi bellici




Primavera nel pieno della seconda guerra mondiale : l'esercito Italiano occupa la Grecia




Inverno : una batteria Russa apre il fuoco sulla ventisei che risponde


28 Dicembre : attacco russo nelle trincee alpine e prendono la quota 176.

Poco dopo un reparto di alpini attacca la 176 riconsegnandola ai tedeschi i russi la riconquistano e gli alpini contrattaccando la restituiscono ai soldati Germanici.

Per una terza volta i tedeschi perdettero la quota e gli alpini la riconsegnarono agli alleati.


30 dicembre, mattina : viene dato l'allarme di un nuovo attacco Russo. I mortai Russi intraprendono a centrare la batteria . A mezzogiorno, dopo sei ore di incessanti attacchi,i russi desistettero e ripiegarono senza aver posto piede nelle line degli alpini.






Le truppe russe si consolidano attorno al Corpo d'Armata Alpino con l'evidente intento di soffocarlo in una morsa senza uscita.

Il comando decide di spezzare l'anello russo che li circonda e tentare di ricongiungersi alle Armate italiana e tedesca che hanno ripiegato dal medio Don mentre essi resistevano sul fiume.

Gli alpini già sparavano e i russi rispondevano ; mezz'ora dopo il combattimento divampava i battaglioni alpini, sostenuti dalle batterie del Gruppo di Verdotti, andavano all'attacco di Nova Postojalowka.

Vi sono vari tentativi di attacchi da parte degli alpini ma tutta la giornata trascorse senza portare mutamenti decisivi.


Alba del giorno dopo : i battaglioni appoggiati dal fuoco dei pezzi tentano l'ultimo attacco.


Alle undici : i russi escono dal paese e attaccano con l'evidente volontà di sferrare l'azione decisiva. La linea degli alpini viene travolta e superata, i pezzi  vengono sottoposti a un infernale fuoco di controbatteria.

Gli alpini non passano. Non hanno armi sufficienti a valicare la barriera.


Giorno dopo-dieci di mattina : Gli alpini sono a Novossergijesvkij, una violenta esplosione echeggia nel paese, coronata da un improvviso strepitio di fucili mitragliatori.

In un baleno l'abitato brulicò di soldati che s'affrettavano rimescolandosi in ogni direzione mentre le esplosioni si moltiplicavano e il fuoco di fucileria si infittiva : i russi hanno attaccato con carri armati e autoblinde, una colonna di latri autocarri è in arrivo.


24 Gennaio : la ventisei si arresta sulla pista in uno stretto fondo valle, immobilizzata dall'improvviso fuoco di batterie russe.

Un'ora dopo la colonna s'era aperta a prezzo di sangue il varco e riprese ad avanzare.


25 gennaio-mezza notte : i russi individuano i soldati dormienti a Nikitowka, puntano il parabellum in ogni casa una lunga, interminabile raffica s'abbatté sugli inermi, mentre gli assaltatori fuggivano a precipizio subito raggiungendo, dietro le isbe, la neve della steppa. Sul paese cominciano a piombare le bombe di diversi mortai che attorniano l'abitato.

Dopo qualche ora di combattimento atroce la resistenza viene superata.


26 gennaio-alba : a poca distanza dall'abitato, la testa della colonna deve arrestarsi di nuovo immobilizzata da un secondo schieramento di blocco nemico.

Progredendo, gli alpini riescono a salire il colle aggirando il passaggio obbligato e ponendosi al coperto dal tiro delle artiglierie.


26 gennaio-pomeriggio : la colonna, raggiunto un ampio costone che scendeva a un grosso paese, s'arresta ; dall'abitato giungono raffiche di mitragliatrici e colpi di cannoni il paese era Nikolajewka ed è pieno di soldati russi. Gli alpini si slanciano contro le linee di resistenza russa, vengono respinte e riattaccano più volte; ma i russi resistono accanitamente, con innumerevoli armi contrastano il passo.

Gli alpini non reggono il contrattacco russo e prendono a ripiegare verso le slitte. Però, seguendo il generale Riverberi, si gettano avanti seguendo il suo carro; vengono guidati fin sulle  difese nemiche e pongono in fuga i russi conquistando Nikolajewka, aprendo il varco entro cui dal costone irrompe la marea d'uomini dilagandone il paese.


28 gennaio-mezzogiorno : la strada per Novi-Oskol è sbarrata da almeno tre reggimenti di cavalleria russa. Si decide così di cambiare rotta e attraversare il fiume Oskol per raggiungere Towolosanka.


28 gennaio-mezzanotte : i dormienti vengono svegliati, la colonna si riforma e sgombra il paese dinnanzi ai russi che sopraggiungono, riuscendo ad evitare l'agganciamento.


29 gennaio-mattina : Si parte per Morosowa Balka. Vengono avvistate, nella regione, molte colonne russe che puntano verso gli alpini, tentano ancora una volta di rinserrarli in un cerchio.

Gli alpini puntano così verso nord non andando più al paese.







Privacy




Articolo informazione


Hits: 5383
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024