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VIRGILIO - LE BUCOLICHE

letteratura latina



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Nacque ad Andes il 15 Ottobre 70 a.C. Figlio di agricoltori, ricevette un'istruzione completa studiando presso Cremona, Milano e Roma.  Si recò a Napoli dove si dedicò alla filosofia epicurea. Condusse una vita quieta e ritirata e con pochissimi amici. Morì a Brindisi il 21 Settembre del 19 a.C. a causa di un colpo di sole durante una visita alla città di Megara.


c LE BUCOLICHE    d


E' una raccolta di 10 carmi composti in 3 anni, dal 42 al 39, nel periodo delle guerre civili. Già dal titolo che dal greco significa "canti di pastori" s'intuisce il tema dell'opera. Virgilio tratterà l'argomento pastorale rifacendosi alle caratteristiche di Teocrito e dell'Arcadia. Ricrea un paesaggio idillico, in cui i pastori conducono una vita priva di sforzi in cui si dedicano a cantare e scrivere canzoni per la donna amata. L'immagine del locus amoenus è viva: il prato, i ruscelli, l'ombra degli alberi ricreano l'ambientazione agreste.



Le ecloghe dispari sono scritte sotto forma di dialogo mentre quelle pari 828f56i sono a carattere narrativo. Varie sono le corrispondenze tra le ecloghe:


C 1^: Dialogo tra 2 pastori, Titiro e Melibeo. Melibeo ha dovuto abbandonare i propri campi per lasciarli ai veterani delle guerre civili, mentre Titiro, grazie all'intervento di un iuvenis ne resta in possesso.

Allegoricamente questo dialogo rappresenta la situazione ai tempi di Virgilio: l'autore può essere riconosciuto in Titiro e il iuvenis in Ottaviano.

C9^: Dialogo tra 2 pastori, Licida e Meride. Meride riferisce a Licida ciò che è successo ad un loro amico, Menalca, che nonostante abbia composto carmi fu costretto a cedere la sua terra ai veterani, rischiando pure la vita durante la contesa.

Allegoricamente questo dialogo esprime le paure di Virgilio il quale, dopo aver creduto di non dover cedere le proprie terre grazie all'aiuto di Ottaviano, esprime la sua amarezza per le speranze tradite.

C2^: Tema amoroso. Canto d'amore di Coridone per Alessi, che però non ricambia i sentimenti. L'amore è visto come forza irrazionale e incontrollabilmente travolgente.

C10^: Tema amoroso. Gallo è disperato perché Licoride lo tradisce e viene traslato nel monod bucolico in cui è rappresentato da Dafni, pastore morto per non cedere alla passione.

C3^: Gara di canto amebeo. Due versi per volta con temi pastorali, poetici e d'amore.

C7^: Gara di canto amebeo. Quattro versi per volta.

C8^: Gara di canto amebeo. Infelicità amorosa.Un verso per uno con l'inserimento di un ritornello sempre ripetuto. La fanciulla del primo pastore sta per andare in sposa ad un altro e lui alla fine del canto si uccide.

C5^: Gara di canto amebeo. Trasfigurazione e morte di Dafni. Mopso, un pastore, compiange Dafni descrivendo il lutto di tutti i pastori e della natura. L'altro pastore, Menalca, narra l'ascesa la cielo e i riti per in onore della divinizzazione.

Allegoricamente Dafni rappresenta un fratello di Virgilio morto prematuramente.

C4^: Profezia del Puer.  Virgilio innalza i tono del canto per renderlo degno del console Pollione. Profetizza l'inizio di un nuovo ciclo cosmico e dell'età dell'oro con la nascita di un bambino che vedrà progredire la realizzazione del nuovo mondo. L'identificazione del puer è insolubile, ma è stata voluta anche dallo stesso Virgilio che non ha inserito alcun dato atto alla sua identificazione. E' possibile pensare al puer come al figlio di Pollione, di Ottaviano.

C6^: L'importanza della poesia. Sileno viene legato con ghirlande in una grotta e viene costretto a cantare. Divertito dallo scherzo inizia a cantare temi mitici come il caos primogenito. Al centro del canto vi è un omaggio a Gallo.


c LE GEORGICHE    d


E' un poema didascalico in quattro libri, scritti in esametri, relativi alla coltivazione dei campi e all'allevamento del bestiame. Scritta del 37 al 30 a.C.


C1° libro: Coltivazione dei cereali e periodi di semina.

C2° libro: Coltura degli alberi da frutto e della vite.

C3° libro: Allevamento del bestiame.

C4° libro: Apicoltura.


L'opera è dedicata a Mecenate e si rifà ai modelli di Esiodo e Lucrezio. Per evitare la monotonia dell'opera Virgilio inserisce brani descrittivi e narrativi, excursus.


CLAUDES ITALIAE: Confronto dell'Italia con luoghi stranieri. Ne risulta che l'Italia è la regione privilegiata dalla natura poiché non vi sono bestie feroci


Il tema della morte è ripreso per la pestilenza di bovini, prendendo spunto dalla peste di Atene descritta da Lucrezio ne De Rerum Natura . Dopo questo cupo finale il 4° libro inizia con l'esaltazione delle api: condivisione dei beni, suddivisione delle mansioni, perfetta concordia, fedeltà assoluta al re.


c L'ENEIDE d


E' la storia di Enea, figlio di Anchise e Venere, progenitore della gens Iulia . Si compone di 12 libri.


1° libro: Dopo il naufragio Enea giunge a Cartagine e viene accolto da Didone che se ne innamorerà.

2° libro: Enea racconta su richiesta di Didone le sue vicissitudini: la caduta di Troia, il cavallo di legno.

3° libro: Enea narra il viaggio per giungere in Italia e la perdita del padre Anchise.

4° libro: Dedicato alla storia d'amore e di morte di Didone. Ella infatti muta il suo amore in odio quando Enea parte di nascosto richiamato dagli dei e lo maledice, poi si uccide.

5° libro: Descrizione dei giochi funebri in onore di Anchise in Sicilia.

6° libro: Discesa di Enea negli inferi. Accompagnato dalla Sibilla arriva al regno dei morti dove incontra Didone che però non gli rivolge parola. Successivamente incontra il padre che gli mostra i futuri discendenti. Così inizia la narrazione della storia di Roma, da Romolo a Cesare Augusto.

7° libro: L'arrivo dei troiani alla foce del Tevere. Giunone ostacola ancora il loro viaggio eccitando l'ira di Turno, re dei rutili, che vorrebbe in sposa Lavinia, figlia del re Latino ma vede in Enea un contendente. Scoppia la guerra.

8° libro: Enea risale il Tevere e si reca da Evandro re della regione in cui sorgerà Roma, e gli affida il figlio Pallante che parteciperà alla guerra. Vulcano, su richiesta di Venera, forgia lo scudo di Enea.

9° libro: Morte di Eurialo e Niso morti durante una sortita all'accampamento nemico.

10° libro: Pallante, muore per mano di Turno. Lauso, figlio di Mesenzio, muore per mano di Enea. Mesenzio disperato si uccide per seguire il figlio.

11° libro: Evandro piange per la morte del figlio Pallante e chiede ad Enea di vendicarlo uccidendo Turno. Dopo una tregua Camilla, guerriera, fa strage di troiani ma viene uccisa da un dardo nemico.

12° libro: Duello tra Enea e Turno che supplica Enea di graziarlo ma quando si accorge che indossava il balteo di Pallante lo uccide.


Virgilio riprende io modello di Omero. I primi 6 libri sono la parte "odissiaca" poiché narrano come l'Odissea il viaggio dell'eroe. La seconda esade è detta "iliadica" perché ha per argomento la guerra tra due popoli. Inoltre Virgilio non si limita solo ad attingere dal modello Omerico ma effettua una rielaboazrione come si nota nel topos della "catabasi". Quando Ulisse scende negli inferi, rimane sulla soglia e gli appaiono le anime. Enea compie un viaggio e gli inferi hanno un loro paesaggio.


Didone viene analizzata non solo dal punto di vista della passione, ma soprattutto da quello psicologico. Questa caratteristica viene attinta da Apollonio Rodio e le sue Argonautiche.


La figura di Enea si rifà a quella di Ulisse, ma se ne distacca dal punto di vista eroico: non è l'affermazione di un personaggio ma la realizzazione della storia. E' il rappresentante delle virtù romane al cui vertice vi è la pietas il rispetto verso la famiglia, gli dei e la patria. Enea compie la sua missione non per la gloria, ma perché gli viene imposto dagli dei. Lo scopo dell'opera è quello celebrativo. L'esaltazione dell'età di Ottaviano Augusto che viene esaltato direttamente solo poche volte.


Virgilio non si limita all'oggettiva narrazione dei fatti, ma rende soggettiva la trattazione dell'evento. Egli inserisce le sue impressioni sulla morale e lo fa per bocca dei personaggi.




c APPENDIX VIRGILIANA  d


In età umanistica furono raccolti ed attribuiti a Virgilio dei componimenti poetici minori. Gli studiosi respingono l'ipotesi di appartenenza a Virgilio, indicando in autori anonimi imitatori di Virgilio i veri compositori.  Altri pensano che facciano parte di quelle opere inedite che Virgilio affidò in punto di morte agli amici Tucca e Vario con la promessa di non pubblicarli.


CATALEPTON: Poesie alla rinfusa. Raccolta di 14 epigrammi. I più genuini narrano dell'addio alla scuola di retorica per trasferirsi a Napoli, nella scuola di Sirone l'epicureo.


CULEX: La Zanzara. Epillio in 400 esametri. Narra di un pastore che punto da una zanzara evita il morso di un serpente. La zanzara gli compare in sogno accusandolo di non averla sepolta e descrivendogli gl'inferi.


CIRIS: L'airone bianco. Epillio in 540 esametri. Storia d'amore mitica che si conclude con una metamorfosi. Scilla tradisce il padre per amore di Minosse, che assedia la sua città. Abbandonata dall'amante, la dea del mare la trasforma in airone.


DIRAE: Imprecazioni. 2 carmi in esametri in ambientazione agreste.  I pastori imprecano a causa delle confische e per l'assenza della donna amata.


COPA: L'ostessa: L'ostessa invita i viaggiatori a fermarsi alla sua taverna.


MORETUM: La Focaccia. Descrizione di un contadino che prepara la colazione prima di andare a lavoro.


AETNA: scientifico-didascalico. Poemetto sull'Etna e i fenomeni dei vulcani.


MAECENAS: Viene compianto ed elogiato Augusto.





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