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La sede vera e propria dei beati è l'EMPIREO, un cielo non fisico ma spirituale in quanto è al di là dei cieli naturali (materiali).
Le anime scendono ad incontrare Dante nei vari cieli per rendere manifesto alla sua percezione umana l'ordinamento morale del Paradiso.
Ogni anima si presenta nel cielo in base alla sua virtù praticata sulla terra.
I cieli sono nove sfere concentriche, sono composti di materia cristallina incorruttibile e ruotano intorno alla terra. In ognuno di essi, tranne l'ultimo, c'è un pianeta o una stella.
Nei primi tre cieli compaiono anime di minore perfezione. Le anime però sono soddisfatte e non desiderano altra posizione; la gratitudine non può avere gradazioni.
Nel cielo delle stelle fisse Dante subisce un esame teologale da parte degli apostoli.
L'Empireo è pura luce intellettuale ed è la vera sede dei beati. Questi appaiono disposti sui gradini di un anfiteatro paragonati ad una candida rosa.
I beati appariranno a Dante con la forma che avranno nel giorno del giudizio. Il centro della candida rosa è dato dal raggio di luce divina che si riflette sulla superficie esterna del primo mobile. Tra la rosa dei beati e Dio fanno la spola gli angeli che distribuiscono la Grazia da gradino a gradino.
Qui Beatrice ritorna al suo seggio e le subentra il mistico S. Bernardo, il quale rivolge una preghiera alla Vergine che intervenga presso Dio.
La sostituzione significa che lo slancio mistico deve prendere il posto della teologia per poter "vedere" Dio.
Dante si fonde con la divinità e coglie i grandi misteri: la Trinità e la doppia natura di Cristo.
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