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"Il Convivio" di Dante Alighieri
È un trattato dottrinario iniziato da Dante Alighieri nel e terminato nel .
Secondo il progetto originario doveva essere formato da 15 libri, invece è costituito solo 222g69c da 4 volumi. Attraverso tale opera voleva riassumere tutta la conoscenza dell'epoca (si tratta quindi di un SUMMA ENCICLOPEDICA).
Il primo testo è una sorta di proemio (introduzione), mentre gli altri, secondo l'idea originale, fungono da commento a componimenti poetici (canzoni) di Dante. È stato redatto in lingua volgare per due ragioni:
Dante riteneva che il volgare avesse raggiunto gli stessi livelli del latino
Il suo pubblico di riferimento non era costituito da dotti, ma da coloro che, essendo impegnati in cure familiari e civili, non erano riusciti a farsi una cultura e quindi non conoscevano il latino
Era un pubblico formato da uomini e donne: persone desiderose di sapere non con fini materialisti, ma disinteressatamente. Il suo pubblico ideale era cosituito da nobili, nel senso di virtuosi, onesti, retti.
Il secondo libro è dedicato al commento di una sua canzone. Prima di introdurre tale commento, però, si soffermò sui sensi (= significati) delle scritture, recuperando quelli che erano i principi di esegesi (= di interpretazione) applicati alle sacre scritture ed estendendoli a qualsiasi tipo di testo letterario.
Parlò di quattro sensi, quattro livelli di interpretazione e lettura:
LETTERALE di superficie, immediato;
ALLEGORICO costuito dalla verità che si cela dietro la piacevole
invenzione poetica.
Distinse, inoltre, due tipi di allegorie: quella dei poeti (in cui il significante, il piano da cui si partiva, era fittizio, inventato) e quella dei teologi (in cui il significante era dato come veritiero, attendibile, storicamente verificatosi_applicata da Dante nella Divina Commedia);
MORALE riguardava l'etica, un insegnamento che si poteva trarre
dalla lettura, applicabile ai comportamenti
ANAGOGICO O SPIRITUALE che riguardava la dimensione spirituale, l'anima.
Tale idea della pluralità di significati è tipica della mentalità medievale (POLISEMIA = molteplici significati).
Infine Dante disse che non si potevano raggiungere gli ultimi livelli senza partire da quello letterale, conferendo così molta importanza anche al lato sensibile della cose.
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