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Greco
Versione di Plutarco
Come sembra agli antichi le muse imposero le più belle e insigni opere servendosi dell'esilio. L'aten 919i87j iese Tucidide scrisse la guerra (dei popoli) del Peloponneso e degli ateniesi presso la foresta delle miniere in Tracia, Senofonte a Scillunte Elea, Filisteo in Epiro e Timeo di Tauromene ad Atene, Androzione l'ateniese a Megera e il giulidiese Bacchilide nel Peloponneso. Tutti costoro ed altri anche se erano esiliati della patria non cambiarono idea, né si abbatterono, ma trassero profitto della bellezza dei luoghi considerando l'esilio come una risorsa contro la cattiva sorte; per il quale sono ricordati dovunque dopo che sono morti e di loro che sono esiliati anche se in disaccordo non si può tralasciare neppure un'opera, perciò è persino ridicolo chi ritiene che si riceva infamia con l'esilio.
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