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La chimera

italiano



La chimera


La chimera è un romanzo scritto nel 1990 da Sebastiano Vassalli.è un romanzo storico ambientato tra la fine delle guerre di religione e l'inizio della guerra dei Trent'anni, cioè nel Seicento. La chimera viene considerato un romanzo storico-sociale perchè l'autore nell'esporre la vicenda inserisce riferimenti storici come date, nomi (es: Filippo II di Spagna, Carlo Borromeo, Clemente VIII, i lanzi, Carlo Emanuele I e il Duca di Savoia ) ed eventi (esempio la dom 646g65g inazione spagnola e la Controriforma,la peste,). Anche il riferimento al Tribunale dell'Inquisizione e ai luoghi (Novara, Zardino) aiutano a capire dove e in che periodo si è svolta la storia. Inoltre il racconto è stato tratto da un manoscritto che testimonia il processo di Antonia.

Il libro è diviso in 30 capitoli di un totale di quasi 300 pagine.

Sebastiano Vassalli nasce a Genova nel 1941,ma fin da piccolo ha vissuto a Novara.Tra gli anni '60 e '70, nei quali ha svolto l'attività di insegnante ha partecipato anche alla fondazione di nuove riviste attraverso un furore linguistico, le inquietudini politico-sociali di quegli anni. Tra le sue opere ricordiamo "Mareblu"(1982), "La notte della cometa" (1984), "L'oro del mondo" (1987), "Marco e Mattio" (1992), "Il cigno" (1993), "3012"(1995). Con "La chimera" Vassalli mostra di aver concluso una fase di studio basata sulla ricerca di originali forme linguistiche e strutturali in favore di una forma più tradizionale, il romanzo storico, frutto di accurate ricerche. Ha voluto scrivere il libro innanzitutto per "informare il pubblico" riguardo le situazioni sociali e politiche presenti in quel periodo. Inoltre attraverso la storia sottolinea la condizione femminile nel 1600. Infatti in quel periodo la donna appare subordinata rispetto all'uomo e il suo principale compito è quello di allevare i figli. In più la donna poteva anche essere accusata di stregoneria (come nel caso della protagonista Antonia).



Questo libro ha avuto molte critiche positive, da vari giornalisti di importanti giornali come Carlo Bo del Corriere della Sera, Maria Corti de La Repubblica, Giorgio Vigorelli, de Il Giorno, che hanno complimentato l'autore per il romanzo che esprime quelle condizioni sociali con molta efficacia. con questo libro Sebastiano Vassalli vince anche il Premio Strega e il Premio Selezione Campiello.


AMBIENTAZIONE DEL ROMANZO (tempo e luogo)

La storia di Antonia si svolge a partire dal 16/17 gennaio del 1590 quando Antonia viene abbandonata fino alla sua morte sul rogo, l'11 settembre 1610. Il romanzo si svolge principalmente nella bassa, nella pianura lombarda, tra le risaie a Zardino, (villaggio padano del Seicento, cancellato ormai dalla storia), e in parte anche  a Novara; quest'ultimo luogo lo si trova principalemente alla fine del romanzo durante il processo di Antonia che avviene per intero nell' Sant'Uffizio di Novara.

Secondo me i passaggi più significativi sono l'adozione di Antonia e la denuncia di Antonia. Questi eventi cambiano decisamente la vita di Antonia: nel primo caso, ella si ritrova a dover lasciare le sue compagne esposte, per andare ad abitare in un altro paese; nel secondo caso Antonia viene rinchiusa nel Sant'Uffizio e da quel momento subisce torture e ingiuste condanne per opera dei religiosi e di alcuni abitanti di Zardino.


IL LINGUAGGIO

Il linguaggio è comprensibile, ha un registro medio-basso, e utilizza molte espressioni dialettali e latinismi. Il romanzo è ricco di eccessive presenze di digressioni, che descrivono ambienti, avvenimenti e situazioni correnti al periodo della vicenda, perciò si può definire un romanzo con un ritmo piuttosto lento.


TRAMA

In una notte di gennaio del 1950 una neonata viene abbandonata in una  Casa di Carità di Novara. La bambina di nome Antonia viene curata e allevata dalle suore che abitavano quella casa insieme ad altre bambine orfane. All'età di dieci anni Antonia viene adottata da Francesca e Bartolo Nidasio e con loro si trasferisce in un villaggio ricco di risaie di nome Zardino. Diventa una ragazza molto bella e graziosa. In un'estate s'innamora di un camminante, Gasparo, e per tenere nascosta la loro relazione, si frequentano di nascosto, di sera fuori dal paese. Pultroppo alcuni abitanti scoprono che ella scompare nel bosco tutte le notti, e così l'accusano di essere una strega che partecipa ai Sabba. Attraverso altri avvenimenti ( ad esempio viene raffigurato il suo aspetto in un'edicola dedicata alla Madonna, balla con i lanzi, rifiuta le richieste di matrimonio da parte di molti ragazzi e le viene negato l'entrare in chiesa), gli abitanti e il prete di Zardino si rivolgono al tribunale del Sant'Uffizio di Novara per giudicare la ragazza una strega.

Dopo alcuni processi tenutisi a Novara fatti ad Antonia, viene arrestata .L'imputata viene torturata brutalmente perché confessi le sue colpe: sfinita dal dolore ella afferma che di notte si incontrava con qualcuno che poteva anche essere un diavolo.Antonia viene quindi imprigionata nello scantinato del Tribunale, poi rinchiusa in una torre. Infine nell'11 settembre del 1610 viene bruciata viva sopra al dosso dell'albera, poco dopo il tramonto perché il fuoco sia visibile tutta la notte da tutti gli abitanti dei paesi confinanti di Zardino.


PERSONAGGI

I personaggi presenti nella vicenda sono i seguenti:

-Antonia: "la strega", la protagonista.

-Vescovo Bascapè: vescovo di Novara, grande moralista pieno di forza d'animo e voglia di lottare in quello in cui crede.

-Rosalina: orfana più grande di Antonia che è tornata in Istituto dopo aver fatto la prostituta e insegna all'amica come girano le cose del mondo, smaliziata, cinica, abituata ad arrangiarsi. Antonia non la vuole ascoltare, tanto orrore la spaventa.

-Francesca e Bartolo: la coppia di contadini che adotta Antonia. Persone semplici e buone che le stanno vicine fino alla fine e seguono impotenti la sua condanna.
I preti di Zardino, Don Michele e Don Teresio: il primo poco ortodosso, indovino umano; il secondo fanatico e rigido che pratica assiduamente la religione cattolica di quel periodo.
-Gasparo: il camminante, il giovane di cui si innamora Antonia. Si incontrano la notte, sotto un castano, finché Gasparo non l'abbandona, perché il suo solo destino è quello di camminare.
-Biagio: lo "scemo" di Zardino, in realtà malato. Antonia è la sola a non deriderlo e a occuparsi di lui; Biagio se ne innamora.
-L'Inquisitore, i carcerieri, i testimoni al processo: comparse che accusano e incolpano Antonia per tutta la vicenda.
-Il Cacetta: ladro e assassino presente nelle zone di Novara. Nelle stalle si raccontano terribili leggende su di lui, che spaventano tutt,ma dopo la sua condanna a morte, lo trasformano in un mito.
-Il boia: l'unico uomo clemente con Antonia, che si fa preparare un infuso di nascosto per avvelenarla, prima di appiccare il fuoco al rogo che le hanno preparato.


Antonia è la protagonista della storia,anche se  non viene citata molto nei primi capitoli. È una raggazza che ha vissuto parte della sua giovinezza in un orfanotrofio. Già in quel luogo non sembrava una ragazza "normale" perché al contrario delle altre bambine che nelle pause di scuola o di preghiera giocavano appassionatamente, lei invece preferiva stare in solitudine a pensare, a meditare e a osservare la natura che circondava l'orfanotrofio.All'età di dieci anni inizia una nuova vita: viene adottata. Francesca e Bartolo da quel momento le offrono tutto il bene che i genitori danno ai propri figli legittimi.Fisicamente è una ragazza bellissima, con gli occhi e i capelli scuri, ma proprio per questa bellezza diventa una vittima. È una ragazza molto generosa, che, a differenza delle altre persone, non giudica le persone dall'aspetto.


COMMENTO

Per me il libro è stato poco avvincente perché era ricco di descrizioni che per me sembravano inutili. Leggendo il libro non sono stata abbastanza coinvolta nella storia, anche perché all'inizio era stata già descritta la finale della storia. Invece il processo di Antonia è stato molto interessante perché leggendo i dialoghi del processo, non sapevamo chi affermava la verità, fino a quando l'autore ci ha informato di tutto.




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Apprezzato: scheda appunto

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