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IO NON HO PAURA - DATI BIOGRAFIC

italiano




IO NON HO PAURA

DATI BIOGRAFICI


Autore:Niccolò Ammaniti
Titolo:Io non ho paura

Editore: Mondadori Deagostini
Anno di edizione: 1957


GENERE LETTERARIO romanzo di formazione

NOTIZIE SULLA VITA DELL'AUTORE: Niccolò Ammaniti nacque a Roma nel 1966. Ha esordito con il romanzo "Branchie"(Ediesse 1994).Nel 1996 ha pubblicato la raccolta di racconti "Fango"(Mondadori) e nel 1999 il   romanzo "Ti prendo e ti porto via"(Mondatori).I suoi libri sono tradotti in francese,tedesco,spagnolo,greco,russo,e 646j91g polacco. Nel 1995 ha pubblicato il saggio "Nel nome del figlio",scritto con il padre Massimo.



CONTENUTO E TRAMA: Un gruppo di ragazzi si ritrova, come ogni giorno,a scorrazzare su e giù per una collina.Siamo nel 1978 ,è estate,con un  caldo torrido. Il calore  entra  nelle pietre, la terra si sbriciola, il respiro è faticoso ed è difficile sopportare la calura tanto che gli adulti nel pomeriggio rimangono  rintanati in casa,uscendo solo nelle ore serali quando la temperatura diminuisce. Michele Amitrano,il protagonista,per difendere una ragazza del gruppo, togliendola da un grosso imbarazzo(doveva abbassare le mutande)si propone per eseguire la penitenza.:arrivare al piano superiore di una casa diroccata e disabitata senza poter utilizzare ne le scale,ne i gradini  ridotti a un ammasso di pietre.

Dopo notevoli difficoltà,riesce a salire aggrappandosi ai rami di fico;arrivato ad davanzale della casa deve buttarsi per proseguire,e uscire dalla stessa,ma cade a terra in malomodo.Il ragazzo ha per pochi attimi paura,ma riesce poi a muoversi ,si guarda intorno e percepisce di essere caduto su una tettoia trasparente ricoperta da un materasso,al di sotto intravede un buco profondo.

Con grande stupore tra sporcizia e rifiuti di ogni genere,nota delle sembianze umane :si tratta di un bambino raggomitolato su se stesso.

Forse dorme,forse è morto.ma mentre riflette viene chiamato dagli amici e con loro ritorna a casa tenendo il segreto per se. Giunto a casa ,Michele trova il "lupetto Fiat"usato dal padre per lavorare al Nord.,con gioia accoglie il genitore che mostra un regalo:una gondola veneziana con i remi,da lasciare come soprammobile sopra la televisione.

Nella notte,Michele ripensa con angoscia al ragazzo imprigionato nel buco e ritorna sul luogo per verificare quello che il giorno prima aveva visto

.E' tutto vero il bambino è li,' incatenato e chiede con insistenza dell'acqua. Inizia cosi un rapporto di aiuto amicizia ,anche se rimane stupito e a volte impressionato dai discorsi del ragazzo.

Cerca di confidarsi con il padre ,ma capisce che c'è qualcosa di oscuro,di misterioso di ingiusto, apprende intanto del rapimento di Filippo Carducci.

Arriva un amico del padre che per un certo periodo abiterà con loro,con grande scontento di Michele,che per una leggerezza infantile confida   all'amico di aver trovato un bambino racchiuso in una buca circondato da sporcizia e desolazione.

Ritornato sul luogo del sequestro,cerca di confortare il bambino e lo porta all'aperto riuscendo anche a farlo camminare,sono diventati amici .Improvvisamente compare Felice(un ragazzo del paese complice dei sequestratori) che lo minaccia con un fucile e strattonandolo lo costringe ad allontanarsi. Riferirà tutto al padre,il quale gli chiede di fare una promessa:non dovrà più vedere il bambino ,altrimenti lo uccideranno

Michele pur con difficoltà e ripensamenti cerca di mantenere la promessa,finché capisce che è arrivato un momento decisivo e grave,sente infatti delle minacce di morte per il bambino rapito e senza il minimo dubbio corre a liberare il recluso. Verrà però scoperto da padre che credendo fosse Filippo lo ferisce, ma accortosi dello sbaglio si consegnerà alla polizia col figlio ferito in braccio .

ASPETTI STILISTICI Il linguaggio dell'autore è semplice, efficace e reale. Vengono tracciati dall'autore personaggi  e luoghi con cura, usando molti aggettivi. Non troviamo elementi dialettali,e prevale il discorso diretto.

TEMATICHE E PROBLEMI GENERALI: Nel corso del romanzo assistiamo alla maturazione di Arturo,o meglio alla consapevolezza della vita adulta:le streghe,i lupi mannari,l'uomo nero non sono altro che le stesse persone che ti stanno accanto,trasformati dal denaro. Sono presenti anche valori come l'amicizia, l'amore dei figli per i genitori e vice versa l'amicizia tra coetanei, la giustizia e il crimine, la mancanza di lavoro al Sud che favorisce la delinquenza, il potere del denaro che oscura e giustifica ogni azione anche le più subdole,come quella di ridurre in schiavitù un bambino,i maltrattamenti fisici e psicologici a cui è sottoposto il rapito le condizioni di vita inumane,la  dipendenza assoluta dai sequestratori e il coraggio e la ricchezza di valori umani del protagonista.


INTENZIONI DELL'AUTORE Sottolineare tutto ciò che è elencato nelle tematiche vedendole attraverso un bambino.

COMMENTO PERSONALE Questo romanzo mi ha molto colpito per l'attualità degli eventi descritti,per la capacità dell'autore nel mettere in risalto i sentimenti e le emozioni del protagonista.

La lettura è piacevole,con la voglia costante di continuare,il tema trattato permette riflessioni e ognuno di noi si interroga sul comportamento che avrebbe tenuto.




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