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RELAZIONE SULLA GESTIONE Di Roberta Cavallaro

ragioneria



RELAZIONE SULLA GESTIONE

Di Roberta Cavallaro


Il bilancio d'esercizio non rappresenta l'intera area informativa di un'azienda.

Lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa sono, infatti, accompagnati da relazioni che hanno come scopo principale quello di rendere il bilancio maggiormente comprensibile nei confronti dei terzi, oltre al compito non meno importante di dare un'adeguata rappresentazione dell'andamento dell'azienda.

Uno di questi documenti fondamentali è rappresentato dalla relazione sulla gestione, che sostituisce la vecchia relazione degli amministratori (ex art. 2429 bis C.C).

Tale documento assolve al compito importantissimo di illustrare l'andamento dell'attività societaria e di fornire elementi relativi ad alcuni rapporti intersocietari.

Si tratta quindi di un'analisi della gestione passata, presente e futura che si estende su più fronti:




situazione della società esistente a fine esercizio e andamento della gestione svolta;

rapporti con le consociate;

fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio, fino alla data di formazione del bilancio e della relazione;


Si può quindi affermare che la relazione sulla gestione assolve la fondamentale funzione di recupero di informazioni pro 848g65i spettiche non prese in considerazione dalla nota integrativa, la quale, anche se redatta senza i vincoli del metodo contabile, è pur sempre riferita al linguaggio contabile di stato patrimoniale e conto economico. Ricordo, infatti, che la nota integrativa riporta i commenti sui dati quantitativi dello stato patrimoniale e del conto economico.

Le informazioni prospettiche di cui sopra, si riferiscono ad un'analisi, in primo luogo del sistema aperto, ossia delle condizioni di luogo azienda/ambiente, e in secondo luogo del fenomeno tempo, vale a dire delle condizioni passate e future.

Il contenuto della relazione sulla gestione è basato su alcuni criteri che dettano le linee guida per quanto riguarda:


le informazioni obbligatorie, stabilite dal codice civile e dalla CONSOB;

le informazioni opportune, previste dalla prassi e dalla dottrina prevalente;

le informazioni volontarie, cioè tutte quelle informazioni aggiuntive liberamente fornite;


E' ovvio, quindi, che l'impegno informativo è molto elevato, ma la possibilità di risposta a tali compiti di informazione può variare sia nell'ampiezza sia nella forma.

Tuttavia è importante ricordare che il tutto si appoggia sull'ipotesi principale della continuità operativa, con la quale si vuole vedere descritta la gestione.

Tale documento non è quindi soltanto un mero strumento di informazione, ma diventa anche strumento fondamentale per quanto riguarda la comunicazione.

L'art. 2428 del codice civile al primo comma recita:


" Il bilancio deve essere corredato da una relazione degli amministratori sulla situazione della società e sull'andamento della gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso imprese controllate, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti".


Con questo primo comma il legislatore ha, di fatto, voluto puntare l'attenzione sugli aspetti qualitativi riguardanti un sistema complesso e dinamico come l'azienda.

Sappiamo, infatti, che l'azienda è considerata un istituto economico complesso atto a perdurare nel tempo, che opera in diversi segmenti di attività, nonché sistema aperto e mutevole nell'insieme di un ambiente dinamico.

Ciò spiega il motivo per cui il legislatore sottolinei la necessità di informazioni, sia di carattere generale sulla gestione nella sua globalità, ma anche, e soprattutto, di analisi articolata dei vari settori in cui l'azienda ha operato, tenendo in considerazione anche le imprese controllate.

Per settori si intende:


le diverse linee di produzione;

i diversi stabilimenti e raparti;

le diverse aree geografiche;

i diversi marchi commerciali;

i diversi gruppi di clienti;

le diverse aree di risultato (ossia aree strategiche d'affari espressione di combinazioni di produzioni, tecnologie e clienti, in cui si articolano i vari business);


Si tratta di dati elaborati in primis, nel quadro di controllo di gestione, riferiti al budget d'impresa, il cui patrimonio informativo può dunque essere utilizzato sia per il controllo interno sia per l'informazione di bilancio rivolta ai terzi.

E' evidente, quindi, che tali dati non vanno ricavati solo dalla contabilità analitica ma anche dal budget e dai piani strategici o da quelli più dettagliati come il business plan e i piani d'azione.

Questo perché la relazione sulla gestione non si ferma solamente all'analisi dei dati passati e presenti ma anche di quelli futuri, ed è qui, quindi, che diventa importante disporre di dati relativi ai piani strategici dell'azienda.

L'art. 2428 del codice civile chiedi di analizzare costi, ricavi ed investimenti.

Per quanto riguarda i costi e ricavi, protagonisti di un'analisi di tipo economico, ci si avvale di strumenti quali i costi di produzione e i conti economici analitici con la formazione dei margini di singole produzioni o di singoli segmenti rilevanti (aree, clienti, business). Si procede quindi alla redazione di un conto economico riclassificato.

In particolare, per i costi, la relazione sulla gestione dovrebbe fornire informazioni sulla struttura rispetto al grado di variabilità delle aree e la dinamica dei prezzi d'acquisto, per i ricavi, invece, il documento in esame dovrebbe dare la composizione in relazione alle diverse categorie di beni e la dinamica dei prezzi di vendita.

Per quanto concerne gli investimenti, invece, si deve innanzitutto fare una precisazione: essi non possono essere divisi dai finanziamenti e quindi, anche se non specificatamente espresso dal legislatore, si deve integrare l'analisi degli investimenti con l'analisi dei finanziamenti.

Tutto ciò rientra in un'analisi di tipo patrimoniale che viene studiata attraverso la composizione qualitativa e quantitativa del patrimonio, reinterpretando lo stato patrimoniale secondo il criterio finanziario o in base alla pertinenza gestionale.

Infine si deve precedere ad un'analisi di tipo finanziario che si avvale di due strumenti cardine ossia la redazione del rendiconto finanziario con evidenziazione dell'autofinanziamento e delle spese per investimenti, e la predisposizione di un segmental reporting per aree strategiche di affari quali settori di attività ed aree geografiche.

La relazione sulla gestione deve quindi prendere in considerazione la situazione aziendale alla luce di tre aspetti fondamentali:


la situazione economica (costi e ricavi);

la situazione patrimoniale;

la situazione finanziaria;


Questo deve essere fatto partendo da uno studio della situazione esterna all'impresa riguardante l'ambiente, il settore e i mercati di appartenenza, per poi arrivare allo studio della situazione interna all'impresa relativa all'assetto istituzionale, alla composizione del personale e alle aree funzionali.

Molto importante sono i rapporti con le altre imprese consociate ed è quindi necessaria una descrizione dettagliata riguardante la natura dei rapporti, le operazioni compiute e gli effetti prodotti, il tutto finalizzato ad un'analisi meramente gestionale e non contabile.

Un altro punto contenuto nella relazione sulla gestione riguarda i fatti intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

Sappiamo, infatti, che la pubblicazione del bilancio non coincide temporalmente con la chiusura dell'esercizio amministrativo e possono quindi verificarsi degli eventi dopo la chiusura che possono essere significativi per le scelte che devono essere adottate dalle diverse tipologie di stakeholders aziendali, influenzando cosi la gestione futura.

Si possono suddividere tali eventi in tre categorie:


eventi che rilevano condizioni già esistenti prima della fine del periodo amministrativo (esempio perdita di credito);

eventi che rilevano condizioni non esistenti prima della fine del periodo amministrativo ( esempio distruzione di un impianto);

eventi di rilevante interesse per gli stakeholders aziendali ( esempio decisione di acquistare  nuove attività);


Riassumendo, le informazioni che devono in ogni caso risultare nella relazione sulla gestione come previsto dal secondo comma dell'art. 2428 del codice civile sono:


  1. le attività di ricerca e sviluppo;
  2. i rapporti con le imprese controllate, collegate e controllanti;
  3. il numero ed il valore nominale delle azioni proprie e delle azioni o quote di società controllanti, in possesso al termine dell'esercizio;
  4. il numero ed il valore nominale delle azioni proprie e delle azioni o quote di società controllate acquisite od alienate nel corso dell'esercizio;
  5. i fatti avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio;
  6. l'evoluzione prevedibile della gestione;

6 bis. in relazione all'uso da parte della società di strumenti finanziari e se rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell'esercizio:


    1. gli obiettivi e le politiche della società in materia di gestione del rischio finanziario, compresa la politica di copertura per ciascuna principale categoria di operazioni previste;
    2. l'esposizione della società al rischio di prezzo, al rischio di credito, al rischio di liquidità e al rischio di variazione dei flussi finanziari;

Il terzo comma dell'art. 2428 riguardante la relazione sulla gestione dice che per le società quotate in borsa vige l'obbligo in capo agli amministratori di trasmettere al collegio sindacale una relazione sull'andamento della gestione entro tre mesi dalla fine del primo semestre dell'esercizio.

Tale relazione deve essere redatta secondo i criteri stabiliti dalla CONSOB con regolamento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Questa relazione semestrale non ha soltanto contenuto descrittivo e qualitativo, ma è in realtà un vero e proprio bilancio semestrale, che ha la finalità di mostrare quantitativamente la situazione patrimoniale - finanziaria della società e il risultato economico di breve periodo.

Esattamente come succede per la nota integrativa anche la relazione sulla gestione deve essere redatta secondo i criteri sul quale si basa un corretto sistema di reporting aziendale, vale a dire completezza, utilità, significatività e rilevanza delle informazioni.

Per quanto riguarda le società che possono redigere il bilancio in forma abbreviata, esse sono esonerate dalla compilazione della relazione sulla gestione.

L'art. 2435-bis C.C. al sesto comma prevede che le società che redigono il bilancio in forma abbreviata abbiano la possibilità di fornire in nota integrativa le informazioni relative alle azioni proprie e alle azioni di altre società, di cui ai numeri 3) e 4) dell'art. 2428 C.C. Se la società non possiede questo tipo di azioni, non si verificano i presupposti per indicare questi elementi in nota integrativa.

In particolare, vista la possibilità per queste società di non redigere la relazione sulla gestione, la nota integrativa dovrebbe illustrare dettagliatamente i punti 3) e 4) dell'art. 2428 C.C.

Bisogna poi aggiungere che il legislatore non ha imposto una determinata forma per la relazione, ma prescrive solamente che il risultato (e cioè la relazione) sia formato con l'osservanza di contenuti giuridici minimali e con la conseguente scelta della forma più idonea, nei riguardi del tipo di attività espletato e della dimensione imprenditoriale.

Vi è quindi una sorta di libertà nella predisposizione della relazione che riguarda soprattutto l'estensione dei contenuti, l'ordine della trattazione, il linguaggio, l'inserimento di contenuti eccedenti quelli necessari e l'inserimento di singole relazioni degli organi della società.



UN CASO AZIENDALE: IL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SABAF


Fondata nei primi anni '50, SABAF è cresciuta costantemente fino a divenire oggi il principale produttore in Italia e uno dei primi produttori mondiali di componenti per cucine e apparecchi domestici per la cottura a gas.

Analizzando il bilancio consolidato al 31 dicembre 2004, possiamo notare che esso si apre proprio con la relazione sulla gestione; gestione talmente accurata che ha permesso al gruppo SABAF di incrementare i suoi margini nonostante il forte rialzo dei costi delle materie prime e il rafforzamento dell'euro.

Dopo una breve introduzione si passa all'analisi del quadro economico, ossia della situazione esterna al gruppo a livello macroeconomico, illustrando prima l'ambiente internazionale e poi quello nazionale.

La trattazione va più nello specifico, poi, attraverso l'analisi dell'andamento del settore di cui il gruppo fa parte.

Come spiegato sopra, la relazione sulla gestione deve essere in grado di fornire anche elementi su quella che sarà la gestione futura.

Di questo si occupa il disegno strategico il quale, sviluppando punti importanti come le innovazioni, la sicurezza, l'affermazione sui mercati internazionali, l'allargamento della gamma di componenti e partnership con i gruppi multinazionali e la valorizzazione delle attività immateriali e del proprio capitale intellettuale, è in grado di mostrare una visione abbastanza completa su ciò che sarà la gestione nel lungo periodo.

La relazione sulla gestione deve prendere in considerazione i tre aspetti fondamentali riguardanti la gestione e il primo ad essere illustrato riguarda la situazione economica.

Si è già detto che il gruppo SABAF è uno dei primi produttori di apparecchi domestici per la cottura a gas; la relazione sulla gestione si occupa inoltre di illustrare le quattro linee principali di produzione ossia: rubinetti e termostati, bruciatori, cerniere e accessori.

Altro elemento importantissimo della relazione sulla gestione riguarda l'andamento presente della gestione (prima si è parlato dell'andamento futuro). Tale andamento è espresso mediante un prospetto, sviluppato su tre anni (2002, 2003, 2004), che riporta oltre al dato numerico anche le variazioni percentuali relative alle voci prese in esame.

Si mettono in relazione in sostanza i ricavi di vendita, il valore della produzione, il valore aggiunto, il margine operativo lordo, il reddito operativo, l'utile prima delle imposte, l'utile netto e l'utile di pertinenza del gruppo.

Per i ricavi di vendita poi viene predisposto un singolo prospetto sviluppato su due anni (2003, 2004) corredato di variazioni percentuali per mese, e due prospetti indicanti il fatturato per linee di prodotto e per area geografica.

Gli altri due aspetti fondamentali nella relazione sulla gestione esaminano la situazione patrimoniale e quella finanziaria presentata attraverso un prospetto di riclassificazione in base ai criteri finanziari e attraverso l'evidenziazione dei flussi finanziari dell'esercizio.

Ai sensi dell'art. 2428 C.C. comma 2, sono a questo punto indicati nella relazione sulla gestione le attività di ricerca e sviluppo, i rapporti con la società controllante, i rapporti con parti correlate e le azioni proprie e delle società controllanti possedute.

Attraverso la relazione si ricava inoltre l'importanza per il gruppo di redigere il bilancio sociale, il quale è utile per rendicontare i vincoli della società tramite indicatori contabili e di performance. Vincoli che si manifestano come ambientali (la società deve essere in grado di dimostrare agli stakeholders di aver rispettato l'ambiente), e come assunzione di responsabilità nei confronti dei lavoratori.

In particolare, per SABAF, il bilancio sociale rappresenta l'inizio di un percorso di miglioramento soprattutto per ciò che concerne la sostenibilità e la prosecuzione della Carta dei Valori che vuole essere uno strumento con il quale l'Organo di Governo rende noti i proprio valori, le modalità di gestione e i rapporti intervenuti con gli stakeholders (collaboratori, clienti, fornitori, soci, finanziatori, collettività e ambiente). Obiettivo di questa Carta dei Valori è quello si ricongiungere i principi della gestione economica con l'etica.

Per la completezza delle informazioni fornite attraverso il bilancio, la trasparenza contabile, le opportune riclassificazioni e le riconciliazioni tra valori anche in ambito fiscale hanno fatto sì che SABAF si sia aggiudicata nel 2004 l'Oscar di bilancio nella categoria società e grandi imprese e l'Oscar del cinquantenario.

Rappresenta quindi un ottimo esempio di come dovrebbe essere redatto un bilancio d'esercizio e i relativi documenti che lo accompagnano.





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