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Italia e Francia alla fine del secolo
Ripresa tradizione strumentale locale su spinta dell'esempio di Wagner.
Camille Saint-Saens: contro la Sagra della Primavera di S.
Faurè: più aperto verso le nuove tendenze
Franck
Chabrier
In Italia il secolare dominio del melodramma aveva ritardato l'affermarsi del concerto pubblico a pagamento. Repertorio di una produzione ricalcata sui modelli del Romanticismo e tardo Romanticismo tedesco. Musicisti che ci provano: Bazzini, Golinelli, Mancinelli, Sgambati, Martucci, Leone Sinigaglia per la rinascita della musica strumentale in Italia. Influenze del sinfonismo di Wagner.
Naturalismo. Permanere di un'abitudine melodrammatica.
Etichetta di Giovane Scuola che comprendeva principalmente Mascagni, Leoncavallo, Puccini, Cilea e Fianchetti. Il loro teatro prese il nome di verista solo perché Mascagni ne fu iniziatore con Cavalleria rusticana (dopo scrive Guglielmo Ratcliff, Isabeu, Amico Fritz, Maschere e Parisina) e dopo Leoncavallo nei Pagliacci . Giordano compone l'Andrea Chenier (oltre che Siberia e Madame Sans-Gene), Francesco Cilea è l'autore dell'Arlesiana e Adriana Lecouvreur. Puccini (1858-1924) allo scadere della tradizione melodrammatica individua la novità: opere sono Manon Lescaut, Boheme, Tosca, Madame Butterfly, Fanciulla del West, Rondine, Tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi, Turandot.
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