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(SOCIOLOGIA) SCHEDE DEGLI AUTORI - AUGUSTE COMTE, KARL MARX, HERBERT SPENCER, EMILE DURKHEIM

sociologia



(SOCIOLOGIA)

SCHEDE DEGLI AUTORI


AUGUSTE COMTE (1798-1857)

L'obiettivo che Comte si propose fu quelle di creare una scienza della società costruita sul modello delle scienze naturali (quindi usando gli stessi metodi: osservazione, sperimentazione, comparazione) per studiare e scoprire le leggi dello sviluppo sociale (infatti è quello che fece con la teoria dei 3 stadi).

TEORIA DEI 3 STADI (O LEGGE DEL PROGRESSO UMANO): filogenesi ontogenesi: l'evoluzione della società rispecchia l'evoluzione dell'individuo ad esempio attraversando 3 periodi fondamentali:

* infanzia stadio teologico mondo antico famiglia (animismo, si giustifica tutto con la presenza di una entità superiore. Questo periodo è dominato dai sacerdoti e governato dai militari)



* adolescenza stadio metafisico mondo medievale e rinascimentale stato (potere delle idee e del metafisico. Questo periodo è dominato dagli ecclesiastici e dai giuristi)

* maturità stadio positivo mondo moderno società (rappresenta la razionalità della maturità. Questo periodo è governato dagli industriali e da guide morali di ordine scientifico)

Secondo Comte la storia evolutiva della società attraversa, oltre ai 3 stadi, anche 2 fasi che si ripetono alternativamente:

un periodo di equilibrio, armonia, ordine denominato STATICA SOCIALE

un periodo di squilibrio, cambiamento, disordine, denominato DINAMICA SOCIALE (la quale è fonte di progresso ed evoluzione).

LA SCALA GERARCHICA DELLE SCIENZE: + semplici + complesse

Astronomia fisica chimica biologia sociologia. (la socio è quindi l'ultima scienza a pervenire allo stadio positivo perché è la più complessa e dipende da tutte le altre scienze).


COMTE fu forse il primo FUNZIONALISTA (perché considerò le conseguenze che i fenomeni sociali hanno sui sistemi sociali e sottolineò l'interconnessione di tutti 747g65h questi elementi)

COMTE è un EVOLUZIONISTA (perché crede nel progresso, nella continua evoluzione dell'umanità scandita dagli stadi; crede che gli organismi si sviluppino dal + semplice al + complesso)

COMTE è un teorico MACRO (perché realizza sistemi che abbracciano l'insieme della società, si occupa di grandi temi, non tocca gli aspetti della vita quotidiana)


KARL MARX (1818-1883)

La società è costituita da un equilibrio instabile di forze contrapposte che lottano tra loro e generano così il mutamento sociale. La storia è la storia dei rapporti umani inseriti nel contesto economico della lotta per la sussistenza. Non appena nella società umana si crea una divisione del lavoro, questa determina la formazione di classi antagoniste, protagoniste del dramma storico. L'evoluzione dell'umanità dipende dall'evoluzione delle condizioni materiali degli uomini.

LA TEORIA DELLE CLASSI: la base su cui poggiano i sistemi di stratificazione è il rapporto tra gruppi umani ed i mezzi di produzione. Gli operai diventano sempre di più e possono sconfiggere i capitalisti che invece diminuiscono per via della concorrenza spietata.

L'ALIENAZIONE: è la condizione nella quale gli uomini si trovano dominati da forze che essi stessi hanno creato. L'alienazione si realizza nell'uomo verso:

gli oggetti che produce (ma che non gli appartengono)

il processo produttivo (che lo vede come un insignificante pezzo di un enorme ingranaggio)

se stesso (non si sente per nulla realizzato nel lavoro, è ridotto alle sole funzioni vitali)

gli altri uomini


Per MARX la SOCIETA' non è un'astrazione, ma è l'individuo.

MARX è un EVOLUZIONISTA (vede la storia come un susseguirsi di stadi che portano ad un futuro migliore e più complesso)

MARX è il primo TEORICO DEL CONFLITTO (perché vede la storia, la società, come una continua lotta tra classi sociali per la gestione della forza\potere)

MARX è un teorico MACRO (perché le sue teorie sono sistemi che riguardano la società in generale)


HERBERT SPENCER (1820-1903)

Spencer deve molto alla teoria darwiniana dalla quale sviluppa il concetto di progresso; questo avviene in modo lineare, progressivo, cumulativo (embrionologia). Spencer vede la società come un organismo: prende questa concezione da Darwin, Platone, Hobbes.

La società è una entità super-organica il cui ordinamento permane nel tempo, ma che effettua vari passaggi (detti per strutture e funzioni) verso una maggiore differenziazione, complessità e disomogeneità. L'evoluzione è il risultato di processi di integrazione e differenziazione, è prodotta dall'antagonismo tra le società.

STADI: Le società sono inizialmente semplici (non dirette dirette) e poi evolvono verso società composte, militari ed industriali (dirette da 1, da 2, da 3 ecc.).

Sempre tratti dalla teoria darwiniana (+lamark e malthus), sono il concetto di non-intervento e la sopravvivenza del + adatto: non bisogna intervenire aiutando gli altri, bisogna lasciare che la società faccia il suo corso liberamente.


Per SPENCER la SOCIETA' è un insieme di individui che perseguono un obiettivo comune, cioè la propria felicità di individui (contrario a comte e marx).

SPENCER è un EVOLUZIONISTA (tutta la sua teoria si svolge in questo senso)

SPENCER è un FUNZIONALISTA (se le cose vanno così è perché dovevano andare così, non bisogna intervenire)

SPENCER è un TEORICO MACRO (studia la società in generale e nel suo evolversi)


EMILE DURKHEIM (1858-1917)

DURKHEIM è stato il primo sociologo ad avere una cattedra di sociologia, importante è stato il suo contributo anche alla pedagogia (pensava che si potesse educare la società secondo nuovi principi). I fatti sociali sono l'oggetto della sociologia: sono una realtà sui generis quindi non si possono ridurre a situazioni biologiche o psicologiche.

Studiando il grado di integrazione delle società (accettazione dei valori e delle credenze comuni) e la frequenza di partecipazione ai riti sociali, Durkheim formulò le distinzioni tra SOLIDARIETA' MECCANICCA: poche differenze individuali (punizione della devianza), i membri si dedicano ad un bene comune, il grado di integrazione è alto (società primitive - forti sistemi di credenze religiose*).

SOLIDARIETA' ORGANICA: a seguito della divisione del lavoro, i ruoli e le funzioni si sono differenziati all'interno della società; i rapporti non sono più molto stretti (società moderne - deboli sistemi di credenze religiose*).

Durkheim pensa che l'uomo sia per sua natura insaziabile, e che questa insaziabilità debba essere limitata dall'esterno, attraverso il controllo sociale. Quando i vincoli sociali si indeboliscono, l'influenza esercitata dalla società per contenere le inclinazioni individuali viene meno, e gli individui sono lasciati in balìa delle loro passioni. Questo stato di cose si chiama ANOMIA (gli individui sono lasciati senza una guida morale nel perseguimento dei loro obiettivi). Il cambiamento sociale spesso porta all'anomia (i poveri ne sono meno soggetti perché hanno meno desideri). L'individuo è strettamente legato al gruppo in cui vive, tanto da arrivare al suicidio se i rapporti con esso non sono più soddisfacenti:

SUICIDIO EGOISTICO o individualistico: l'uomo si sente molto slegato dalla società

SUICIDIO ANOMICO: le regole sociali non sono così forti da impedire il suicidio

SUICIDIO ALTRUISTICO o fatalistico: le norme sociali hanno più peso di quelle individuali, ci si sacrifica in nome del gruppo.

Durkheim critica Spencer e gli utilitaristi: l'uomo di realizza solo nel vivere sociale, la realizzazione spasmodica dei desideri individuali porta solo all'infelicità.

Richiamando la posizione di Feuerbach, Durkheim sostiene che la RELIGIONE sia una proiezione del potere del gruppo. La religione è una forza di coesione, generatrice di moralità, nasce dalla divisione tra cose sacre e cose profane: è quindi uno dei fondamenti della società. La religione ha 4 funzioni:

funzione di sviluppo della DISCIPLINA (prepara l'uomo alla vita)

funzione di COESIONE (riafferma l'appartenenza al gruppo)

funzione RIVITALIZZANTE (i valori del gruppo vengono fatti rivivere in ogni rito)

funzione EUFORICA (infonde benessere e sicurezza)

Per Durkheim gli ATTI DEVIANTI sono funzionali alla società, in quanto stimolano la coesione dei normali contro i criminali, servono a delimitare il confine dei comportamenti leciti e funge da valvola di sfogo del malcontento sociale (criminali come capri espiatori). La devianza è indice di flessibilità sociale.


Per DURKHEIM la SOCIOLOGIA deve cercare le origini dell'ordine e del disordine sociale.

Per DURKHEIM la SOCIETA' è tenuta insieme dalla solidarietà pre-contrattuale, cioè l'accettazione della coercizione e la fiducia che gli altri rispettino i patti.

DURKHEIM è un FUNZIONALISTA (tutto è funzionale per la società, devianza, rel.)

DURKHEIM è un teorico MACRO

DURKHEIM è un teorico DEL RITUALE DELL'INTERAZIONE

DURKHEIM è un EVOLUZIONISTA (crede nel progresso, vede uno sviluppo dalla società a solid. meccanica a solid. organica; crede che attraverso l'educazione si potrà vivere in un mondo migliore)


GEORG SIMMEL (1858-1918)


Per SIMMEL la SOCIETA' deve studiare le forme di interazione che sottostanno ai comportamenti sociali. FORMA: le forme di interazioni sono + interessanti dei contenuti (possono variare), inoltre l'astrazione dal contenuto formale è essenziale per la formazione di teorie sociologiche. I TIPI SOCIALI: sono il risultato tra reazioni ed aspettative degli altri, finché il tipo diventa ciò che gli altri vedono in lui.

Per Simmel il rapporto sociale implica sempre armonia  e conflitto, attrazione e repulsione, amore e odio (importanza del metodo dialettico). Il "conflitto" è la vera essenza della vita sociale. Simmel analizza le forme dei rapporti tra i gruppi a seconda della loro composizione numerica. DIADE: è la minima forma di gruppo. Ciascun partecipante è immediatamente e direttamente responsabile di qualsiasi azione comune, e non può sottrarsi a questa responsabilità.

TRIADE: l'introduzione di solo 1 memenro in + nella diade cambia completamente i rapporti. Ora si possono realizzare coalizioni di maggioranza contro un membro. Il 3° può svolgere funzioni di mediatore tra i 2, oppure può trarre beneficio dalla divisione dei 2 e quindi stimolare il conflitto.

Nei piccoli gruppi la partecipazione al gioco è sempre diretta, nei grandi gruppi invece, bisogna incaricare dei rappresentanti, delegare dei compiti, la partecipazione è minore.

No all'organicismo (Darwin, Spencer), no all'idealismo.

Filosofia del denaro: è prodotto e agente della società (quindi libera e schiavizza allo stesso tempo). Lo scambio (soddisfazione di bisogni e desideri) è il vero atto economico; è solo nello scambio che si realizza il valore, perché si è disposti a pagare per quello che si desidera (Marx invece parla di valore d'uso, non valore di scambio. Non vedeva il problema dello scambio ma della produzione).


SIMMEL è un teorico MACRO: cerca di compiere uno studio storico della società e di elaborare una diagnosi del suo tempo.

SIMMEL è un teorico MICRO: pensa che la sociologia non debba pretendere di studiare tutto, ma debba occuparsi delle cose particolari, delle forme dell'interazione umana.

SIMMEL è un teorico DEL CONFLITTO: per lui la società di basa su conflitti e su opposizioni dialettiche.

SIMMEL è un teorico della STRATIFICAZIONE: pone le basi della moderna 'labeling theory'.


MAX WEBER (1864-1920)

Weber concentrò la propria attenzione sul senso soggettivo che gli individui agenti attribuiscono alle loro azioni riferite all'atteggiamento di altri individui.

Distinse 4 tipi di azione sociale:

azione razionale riferita allo scopo

azione razionale riferita al valore

azione riferita agli affetti

azione tradizionale

Weber non è assolutamente d'accordo con Comte ed i positivisti: le scienze sociali non possono essere studiate tramite i tradizionali metodi delle scienze naturali, perché le azioni umane non sono regolari e prevedibili come gli eventi naturali.

Sul problema dell'oggettività del sociologo, Weber dice che gli argomenti da ricercare dipendono dagli interessi del ricercatore (perché una ricerca appassionata è + fruttuosa), i risultati della ricerca possono essere convalidati i smentiti da studi di altri ricercatori.

IL TIPO IDEALE: è uno strumento per fare studi comparativi, per distinguere le deviazioni e le similitudini; si ottiene accentuando certe caratteristiche e omettendone altre (non necessariamente in relazione statistica con la realtà), quindi non corrisponde alla realtà.

Grazie ai tipi ideali, Weber studiò i rapporti di potere. Il potere che una persona o un gruppo detiene, deriva sempre dalla legittimazione che riceve dagli altri; questa può essere: di tipo legale, tradizionale o carismatica.


POTERE LEGALE: polizia, magistratura, professori. (basato su regole impersonali)

POTERE TRADIZIONALE: re, papi, vescovi, (viene ereditato)

POTERE CARISMATICO: dittatori, leader politici e religiosi, idoli sportivi e musicali (deriva da qualità di ordine morale, eroico o religioso).

Weber concepisce la causalità in termini di probabilità (esp. mentale: "se . allora ."). La causalità sociologica suppone l'esistenza di una relazione regolare tra due fenomeni, misurata in termini probabilistici.

Per Weber una CLASSE è una pluralità di uomini che condividono una situazione comune nel contesto di un mercato (del lavoro, del credito, delle merci.).

LA BUROCRAZIA ha permesso la nascita della moderna economia e politica; ma oltre a portare ordine e razionalità è anche lenta ed inefficiente nei casi eccezionali (è una specie di alienazione). Weber non è ottimista circa le sorti della società contemporanea, abbandonata dagli dei e lasciata in balìa della razionalità e della burocrazia (disincantamento del mondo).


Per WEBER la SOCIOLOGIA è la scienza comprensiva dell'agire sociale (cioè quello che fanno i singoli individui agenti).

WEBER non è d'accordo con COMTE: la soc. non si può parificare alle scienze naturali

WEBER non è d'accordo con MARX: le idee non sono solo riflessi degli interessi materiali; il potere economico può anche derivare da altri fattori quali l'onore, il prestigio.; l'alienazione si trova anche fuori dalla fabbrica.

WEBER è un teorico MACRO

WEBER è un teorico DEL CONFLITTO (teoria delle classi, della politica, tipi di potere)

WEBER è un teorico DELLA STRATIFICAZIONE (concetti di classe, status e ceti sociali)


VILFREDO PARETO (1848-1923)


Nella sua opera "trattato di sociologia generale", Pareto considera gli individui come le cellule, i quali interagiscono gli uni con gli altri come nei miscugli e nelle reazioni chimiche. In questa opera parla degli aspetti irrazionali delle azioni umane (gli aspetti razionali li aveva già trattati negli scritti economici). Le azioni non logiche corrispondono a 2 teorie: 

- teorie pseudoscientifiche (sono razionalizzazioni di esigenze biologiche);

- teorie che trascendono l'esperienza (sono i valori culturali).

Le azioni degli uomini non sono mai logiche, ma gli uomini tendono sempre a dare delle giustificazioni, a cercare delle spiegazioni logiche per la loro condotta (questo il fatto che interessò di + Pareto). Per individuare i sistemi e le teorie non scientifiche (ma anche per parlare del mutamento sociale e della dinamica della storia), usa la distinzione tra DERIVAZIONI: elementi variabili, e RESIDUI: elementi relativamente stabili.

Le categorie dei residui in ultima analisi sono:

istinto delle combinazioni

persistenza degli aggregati

bisogno di manifestare i sentimenti con atti esterni

residui in relazione con la socialità

integrità dell'individuo e delle sue dipendenze

residuo sessuale

Lo stesso residuo può dare origine a svariati sistemi di credenze.

Per Pareto la società è un continuo susseguirsi del dominio di due classi, quella delle VOLPI (in cui predomina il residuo della persistenza, sono quindi conservatori) e dei LEONI (in cui predomina il residuo delle combinazioni, sono quindi innovatori), collega questa teoria alla situazione italiana (periodo del trasformismo giolittiano).

Le ELITE (= classi elette) sono categorie di persone con un alto punteggio, che cioè hanno una buona capacità si sopravvivenza non solo dal punto di vista biologico, ma anche inteso come 'saper stare al mondo'.

UTILITA' per la società (quella che realizza l'economista - soddisfazione privata)

UTILITA' della società (quella che realizza il sociologo - soddisfazione del gruppo).


PARETO è un ORGANICISTA (vuole elaborare un sistema sociologico analogo ad un sistema chimico-fisico)

PARETO NON è UN EVOLUZIONISTA (non vede un progresso ma un continuo ciclo di volpi leoni volpi.)

PARETO è un FUNZIONALISTA (le deviazioni sono funzionali alla società)

PARETO è VICINO A DURKHEIM (considerare il sistema sociale in quanto sistema, non come somma di individui)

PARETO è un teorico MACRO

PARETO critica il DARWINISMO SOCIALE che pretende di trovare l'utilità in ogni azione umana.



COMTE evoluzione della società; statica\dinamica; metodo scientifico x indagare la società


SPENCER evoluzione del corpo sociale


DURKHEIM elementi e strutture che creano la coesione sociale


SIMMEL descrizione delle forme di interazione che costituiscono le strutture sociali


MARX conflitto tra classi sociali in strutture sociali e produttive mutevoli


WEBER senso che gli individui danno alle proprie azioni in relazione agli altri individui


PARETO società come sistema chimico-fisico, azioni non logiche, derivazioni e residui, volpi\leoni




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