L'animatore adulto

L'animazione nasce dal dovere individuare un modello educativo che abbia al centro l'amore alla vita cioè il fatto di poter far nascere una vita anche in condizioni in cui nessuno penserebbe mai che possa nascere.

Animazione culturale:la cultura dell'essere umana è qualcosa k appartiene alla natura umana.

Chi anima deve essere aperto ad un presidio di speranza. Deve perciò pensare che non esistono situazioni umane "irridemibili"sapere cioè che anche quando si affrontano situazioni sociali che sembrano disperate si può fare un percorso per fare crescere le persone e cambiarle.

Compito dell'educatore sarà di far cambiare la persona facendola riconoscere del cambiamento che deve fare nella libertà. L'educando deve essere consapevole della scelta che sta facendo e non deve perciò essere costretto.

I problemi non possono essere risolti "matematicamente" ma esistono vari percorsi che un individuo è portato a seguire e questi percorsi sono differenti per ogni caso nel senso che non ci sarà mai un caso identico all'altro e perciò il metodo generale  che si usa sarà sempre lo stesso ma effettivamente non si potrà mai procedere nella maniera identica in tutti i casi,non si può standardizzare.

L'animatore deve accettare nella relazione di diventare adulto.

L'animatore deve accettare di porsi come limite dare e proporre forme dove il desiderio del giovane possa esprimersi. Il primo modo di essere adulto è l'accettare di essere un limite anche se questo non è facile.

L'adulto deve saper proporre ai ragazzi dei percorsi per la realizzazione di sé diverse da quelle della droga e degli altri percorsi di disagio ma altrettanto attraenti in modo che riesca a catturare allo stesso modo la loro attenzione.

Compito dell'educatore è anche di mettere in condizione gli educandi di sognare il loro futuro,l'animatore tende a "stimolare sogni" .

Il sogno è anzitutto qualcosa che riguarda il futuro. È la coscienza della persona quando incorpora presente passato e futuro.

il futuro deve appartenere al presente,bisogna costruire il futuro scegliendo dal presente.

il sogno è ciò che ti fa direttamente agire.

L'animatore deve essere testimone vivente.

L'animatore deve accettare la sofferenza e la sconfitta,non importa soltanto il benessere ma a volte bisogna valorizzare la sofferenza nella condizione umana ognuno troverà dei vicoli in cui è necessario passare per arrivare ad un cambiamento ad una evoluzione,soltanto con una radicale sofferenza o sconfitta si può arrivare al miglioramento.

L'educatore deve infine accettare la propria mortalità:

Affrontare il tema della mortalità al giorno d'oggi non è facile soprattutto per il fatto che oggi si cerca la amortalità,le persone vivono come se non dovessero mai morire.

L'accettazione della mortalità riguarda la mortalità di tutte le cose.

La didattica di fatto conduce sia chi insegna e forma sia chi apprende e viene

educato a rivelarsi e manifestarsi come persone,chiamate a mettersi in gioco,a riconoscersi nella loro possibilità di sbagliare ma anche la loro relazione educativa in un atto d'amore. L'interazione didattica diventa un evento coinvolgente e la trasmissione culturale un atto interpersonale,che coinvolge i protagonisti nell'unico atto didattico.