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La città dei bambini

pedagogia



La città   

dei

bambini

Dopo esserci dedicati allo studio dell'apprendimento e della percezione, abbiamo ritenuto opportuno poter visitare la Città dei Bambini di Genova: il più grande spazio ludico-didattico-educativo esistente in Italia, per bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Così  il 24 novembre la mia classe ed io, guidati dalla professoressa di psicologia, siamo partiti dalla stazione centrale di Milano alle 8.45 del mattino e nell'arco di poche ore siamo giunti a Genova. Arrivati alla città dei bambini vi era una guida che ci attendeva e che in poco tempo ci ha illustrato il programma della giornata e l'ambiente che eravamo liberi di visitare.



Si tratta di 2.700 mq. realizzati e gestiti pensando ai bambini. I percorsi, diversi a seconda delle età (3-5 anni e 6-14 anni), propongono elementi espositivi statici e dinamici con i quali bambini e adulti possono interagire per giocare e fare "piccole-grandi" scoperte divertenti e utili alla loro crescita

 

L' intera struttura è stata pensata avendo a mente le caratteristiche dei piccoli ospiti che sono i protagonisti della visita. Gli aspetti legati alla sicurezza sono stati studiati per ridurre al minimo i rischi che si corrono utilizzando gli elementi espositivi o muovendosi nella struttura. La moquette del pavimento svolge anche la funzione di guidare il pubblico fra le varie isole. L'il 818j92i luminazione, il tipo, la forma ed il colore degli arredi, sono stati studiati per dare una sensazione di tranquillità e di "agio" ai visitatori.

La Città dei Bambini propone un metodo semplice: "fare insieme per scoprire ed apprendere mentre ci si diverte". I bambini hanno l'opportunità di esplorare in sicurezza un piccolo mondo dove avere stimoli e risposte utili ad ampliare il proprio orizzonte di conoscenze.


L' adulto che li accompagna (genitore, parente, insegnante o altro) è chiamato alla funzione di mediare questo incontro. Lui saprà quando intervenire per spiegare e quanto stare vicino ai piccoli senza dare risposte ma sostenendo l' attesa che permetta loro di "trovare" risposte. Solo queste ultime sono veramente importanti perché, vissute come conquiste, elaborate dal bambino e confermate dall' adulto, restano come patrimonio per sempre.

 


Alcune foto della città dei bambini


Il formicaio e lo studio   televisivo

 







Entrata della città dei  

bambini

 







Il bacino

 

Il cantiere

 

Spazio 3 - 5 anni


E' dedicato a bambini che abbiano compiuto tre anni e non abbiano ancora compiuto i sei anni. Le altezze degli elementi espositivi, la loro forma, la forza che occorre applicare sulle macchine sono studiate in relazione a questa fascia di età.



-Il cantiere  

Il cantiere è uno spazio vietato agli adulti. I "piccoli muratori" partono, dividendosi ruoli e compiti, alla costruzione di una Casa incompiuta (esistono solo i pilastri).

Per l'attività di costruzione esiste quello che tradizionalmente è presente in un vero cantiere: una Gru per spostare e sollevare i mattoni (in materiale speciale), dei carrelli che si possono spingere su un binario, delle carriole, un nastro trasportatore, un secchio che si muove azionando una corda, un sistema di scarico detriti. Un piccolo mondo per piccoli operai. I bambini sono invitati a scegliere l'attività che preferiscono, quella che dà loro maggiore piacere.

 




-Le scoperte  

Un' area è dedicata ai 5 sensi (in realtà quattro, il gusto non è trattato). I bambini possono mettere alla prova i propri sensi e rendersi conto che è con questi che possono stabilire un rapporto con il mondo che li circonda.








Un' area è dedicata all' acqua, alle sue caratteristiche, alle sue applicazioni. Dove si può far galleggiare e affondare, travasare, comandare chiuse, deviare il corso dell'acqua, dosare e dirigere un getto d' acqua, far suonare una macchina con del liquido.



 




Un' altra area è dedicata al primo approccio con l'informatica. Quattro postazioni permettono ai piccolissimi, utilizzando le dita, di disegnare, colorare, vestire un ortaggio, indovinare dei rumori ecc.

 


Spazio 6 - 14 anni

Lo spazio 6/14 anni è stato studiato per i bambini dai 6 anni compiuti fino ai ragazzi che non ne abbiano ancora compiuti 15.


Ospitato in due grandi spazi distinti si estende per una superficie di 1.400 mq. Le altezze degli elementi, le forme e tutto quanto esposto si adattano a questa fascia di età.



-Il vivente

Nello spazio del Vivente si osservano gli animali e le loro modalità di vita. Le formiche sono al centro di questo spazio, che permette di osservare tutti gli aspetti della vita di una colonia di formiche. Sono, infatti, ricostruiti fedelmente la parte superficiale e quella sotterranea di un nido e lo scenario montano che rappresenta l'habitat delle formiche.


"Sopra la terra", è possibile vedere le formiche operaie procurarsi il cibo, trasportare i morti verso il "Cimitero" ecc.. "Sotto terra" i bambini incontrano le regine, osservano le tappe della metamorfosi e si trovano faccia a faccia con le formiche attraverso una apposita campana di osservazione detta Cupola.

 


-Lo spazio tu e gli altri

Lo spazio Tu e gli altri è utile a conoscere meglio se stessi in rapporto con gli altri. Nell'Isola dei Cinque Sensi si mettono alla prova le proprie capacità sensoriali per tentare di scoprire un.."Tesoro". Nello spazio della Carta d'Identità si scopre se siamo tutti uguali o tutti diversi attraverso l'auto-analisi dei propri caratteri genetici. Al termine un dispositivo computerizzato ci informa sull'esito della propria indagine.

-Tecniche di comunicazione

Presenta uno Studio Televisivo completo dove si possono realizzare programmi in modo semplice e si controlla su appositi monitor quanto ripreso ed infine si sceglie cosa mandare "In onda"


-Il labirinto invisibile

Si scopre il percorso virtuale ascoltando i suoni prodotti da ognuna delle 100 piastrelle sensorizzate che lo compongono. Un visitatore alla volta può tentare di trovare l'uscita in un tempo predeterminato.

 





-Pedana musicale

Si producono note sfiorando le piastrelle colorate. Esso è composto da 4 sezioni. Un percorso di suoni prodotti dai visitatori. Al variare del numero dei partecipanti e dell'intensità dei loro movimenti variano i suoni.




-Gli specchi

Essi permettono di osservare la propria immagine riflessa in modo sempre diverso a seconda della forma, della qualità e della superficie riflettente. Con gli Specchi Deformanti ad esempio si gioca a scoprire come cambia la nostra immagine.

 



-I colori delle ombre

Si fanno scoperte sul mondo del colore avvalendosi di tre proiettori (luce blu, verde e rossa) collimati al centro di uno schermo bianco. Con questi colori ed il proprio corpo si possono comporre ombre colorate.


-Trappola per la luce

Girando le manopole è possibile disegnare con sottili fuochi di luce rossa e verde prodotti da due laser. La luce resta intrappolata all'interno dei dischi e forma bellissime figure geometriche: poligoni regolari.


-Ferma le gocce

Premendo un pulsante e regolando la luce con una manopola, è possibile fermare le gocce o farle cadere più lentamente. Ciò che si vede però non è quello che accade nella realtà. Questo effetto è dovuto alla luce lampeggiante: essa infatti si accende allo stesso ritmo con cui cadono le gocce, il gioco illumina una nuova goccia sempre allo stesso punto e sembra quasi che siano ferme.


-Parla e produci i colori

Nel gioco "i colori della tv" è possibile ottenere qualsiasi colore regolando l'intensità di rosso, blu e verde.Quando si parla nel microfono, le parole attivano un circuito elettronico che trasformerà le note in colori.


Ritengo che quest'uscita didattica sia stata un'esperienza positiva, perché mi ha dato modo di riflettere e di prendere in considerazione alcuni atteggiamenti di noi adolescenti su cui prima non mi sono mai soffermata.

Durante lo svolgimento di alcuni giochi sono stata infatti fermata da una guida che mi ha posto diverse domande e mi ha fatto riflettere sul fatto che al giorno d'oggi le ragazze smettono di giocare prima dei ragazzi. Non ritengo di aver risposto a questa domanda in maniera adeguata, semplicemente perché non avevo mai riflettuto sul problema, ma anche ora, dopo lunghe riflessioni non sono ancora in grado di dare una risposta razionale.

Mi è dispiaciuto non poter trascorrere maggior tempo all'interno di ogni sala, perché mi affascinava osservare ogni singolo gioco e riuscire a scoprirne da sola il suo funzionamento. Devo ammettere che all'inizio ero un po' bloccata e solo l'idea di farmi vedere giocare come una bambina dalle guide mi imbarazzava un po', ma nel momento in cui sono riuscita a sbloccarmi era giunta l'ora di andare, ma nonostante ciò posso dire di essermi davvero divertita.






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