COMENIO - Didactica Magna

pedagogia

COMENIO

Comenio fu uno dei più grandi uomini nella storia della pedagogia, egli oltre che teorico fu un formidabile realizzatore.

Aveva convinzioni etico-religiose che gli indicavano l'educazione come principale strumento di rigenerazione sociale dell'umanità.

Nacque nel 1592 in Moravia, i suoi genitori facevano parte di una comunità religiosa di protestanti; l'Unione dei Fratelli Boemi.

Cominciò a studiare nel suo paese natale, poi si spostò in German 646h74g ia. Tornato in patria sognava di essere il liberatore dei lavoratori di quei tempi che venivano resi schiavi dai potenti, attraverso un'educazione che affrancasse dall'ignoranza e dalla miseria.

Secondo lui c'era la necessità di una riforma radicale dell'umanità attraverso una nuova educazione.

Nel 1627 cominciò a scrivere la sua opera "Didactica Magna".

Fu eletto vescovo dell'Unione e fu incaricato in una missione in Ungheria. Partì nel 1649 per questo stato di grande arretratezza culturale che egli giudicava assolutamente vergine; ideale per tentare un esperimento di scuola nuova: la scuola pansofica (comprendente tutte le scienze) che egli sognava. Pose sin dal principio delle condizioni:

• Stipendi per i professori per permettere loro di dedicarsi solo all'insegnamento;
• Borse di studio per gli allievi;
• Tipografia per la stampa dei manuali scolastici.

Il suo sogno era quello di liberare da ogni schiavitù, specie da quella dell'ignoranza.

Morì ad Amsterdam nel 1670.

La Didactica Magna, la sua opera più importante fu scritta in lingua ceca, poi tradotta in latino perché avesse maggior diffusione; lo scopo principale era di insegnare tutto a tutti.

Comenio concepiva l'opera educativa come una grande missione religiosa e sociale, da cui tutti potevano trarre profitto, tutti i bambini e le bambine, i nobili e i popolari, i ricchi e i poveri.

Bisognava insegnare tutto, la lingua madre, il latino, le scienze della natura, l'arte, la morale e la religione.

I principi fondamentali del metodo di Comenio erano di non avere fretta, quindi di fare lezioni brevi, insegnare poco per volta su libri chiari.

Bisognava adattare l'insegnamento al ragazzo e non viceversa, le nozioni andavano insegnate organicamente e riprese ciclicamente.

Egli aveva ben presente il principio che bisogna seguire la natura nel suo sviluppo: bisogna educare prima i sensi, poi la memoria, poi l'intelligenza, e infine il giudizio.

L'apprendimento doveva cominciare con la percezione sensibile diretta degli oggetti o dalla loro rappresentazione grafica, ossia con un metodo induttivo.

Comenio dava molta importanza alla percezione sensibile, ma aveva presente che la natura del bambino non è un'entità passiva, ma ha delle capacità innate che si sviluppano gradualmente.

Egli distingueva quattro periodi come corsi scolastici, di sei anni ciascuno:

• La scuola materna
• La scuola di lingua nazionale
• La scuola di latino o ginnasio
• L'accademia.

Tutti devono avere almeno i primi due corsi. C'è una ripresa ciclica dei vari insegnamenti, ma poi ogni ordine di studi avrà materie proprie.

Dovrà esserci una scuola di lingua nazionale in ogni villaggio, il ginnasio sarà in ogni città, l'accademia in almeno ogni regione importante.

Una delle grandi produzioni di Comenio fu un libretto intitolato "La Scuola Delle Ginocchia Materne" che contiene una serie di regole rivolte ai genitori per aiutarli nella loro opera di educazione fisica e morale dei figli e per aiutare la loro prima istruzione.