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Schelling - Schelling e Hegel

filosofia



Schelling


Schelling e Hegel

Schelling ed Hegel ruppero la loro amicizia in quanto Hegel riteneva che nella filosofia dell'assoluto non viene distinto spirito e natura ma è come se fosse avvolto tutto nel buio.

Schelling parte da interessi filosofici e approda alla religione.


Fasi del pensiero di Schelling

Ci sono sei fasi del pensiero di Schelling di cui:

-la prima è l'adesione al pensiero Fichtiana poi
-nel 1797 elabora il pensiero sulla natura con l'opera "idee della filosofia della natura".

-la filosofia dello spirito con l'opera "Sistema dell'idealismo trascendentale" del 1800.

-la filosofia dell'identità (1801-1805) Egli discute su come dall'uno si può passare alla molteplicità nel "Bruno" (1802).

Non essendo contento delle sue conclusioni, si attacca alla teosofia (periodo della filosofia della libertà).



-revisione totale del suo pensiero e basando si sulla fede con una concezione positiva, giudicando negativa quella precedente perché da l'essenza e non l'esistenza. In un primo tempo aderisce al pensiero di Fichte poi egli sostiene che il soggettivismo di Fichte non può essere assoluto perché bisogna che vi sia anche un oggetto per cui egli dice che "l'assoluto è tutto" intendendo l'identità di soggetto e oggetto, di natura e spirito. Il tutto non può essere concepito solo come soggetto e mette soggetto e oggetto sullo stesso piano. Questo procedimento intende una distinzione soltanto logica e non cronologica.


Natura

Schelling dice che la natura è la preistoria dello spirito, è intelligenza pietrificata e questa definizione aiuta a capire che cronologicamente c'è prima la natura. Egli parla di fisica che si basa su una formazione finalistica e non evoluzionistica infatti c'è il tutto in cui ogni parte ha un suo significato. Egli parla infatti di anima del mondo. Con Schelling la natura può essere conosciuta attraverso l'arte. La natura svolge la sua vita attraverso due forze organiche e inorganiche, attrattive e repulsive. (Bergson che parlerà di natura spiritualizzata). In questo momento in cui si studiava il magnetismo, l'elettricità, questo discorso era convincente a differenza dell'epoca seguente. La filosofia della natura è fisica della natura finalistica e ogni cosa dell'esperienza viene spiegata attraverso il tutto di cui è un momento del divenire. Il tutto rende ragione di ogni parte aldilà di una mente superiore.
Questa storia della natura si divide in tre potenze:

-mondo inorganico: lo spirito non riconosce se stesso

-la luce è il momento in cui è come se la natura guardi se stessa

- nel mondo organico gli organismi muoiono ma resta l'eternità della specie che è un adombramento dello spirito per cui si giunge l'autocoscienza in cui la natura si identifica con lo spirito.

La natura può essere riassunta in una pianta, in un tutt'uno. Nell'opera "Bruno" egli dice che la molteplicità è contenuta nell'assoluto come sistema di idee (perfezione) uguali alle idee platoniche per cui tutto è immortale. Queste idee ad un certo punto si staccano dall'assoluto e si calano nel tempo e nello spazio.


Identità spirito natura. Rapporto soggetto/oggetto

Nell'opera sull'idealismo trascendentale del 1800 egli mostra come in questa identità anche lo spirito è natura e parte dal soggetto. Egli parte dall'autocoscienza o intuizione intellettuale per cui l'io quando conosce se stesso e si riconosce come attività produttrice di tutti gli oggetti e parla di attività reale e ideale, l'io nel suo porsi, pone il limite per cui si sente limitato dall'oggetto (attività reale) e l'io supera quell'oggetto che diventa limite ideale (attività ideale). Questa storia dell'io vuole rappresentare come lui (l'io) sia stato il creatore di tutti gli oggetti della natura. Vi sono varie fasi attraverso le quali egli prende coscienza; questa fasi sono epoche dell'io. E' importante la terza caratterizzata dalla volontà in cui l'io si astrae da tutti gli oggetti e si concentra su se e cioè capacità di determinarsi da solo. Questa volontà sarebbe vuota se non si trovasse in rapporto con altre volontà. Questo rapporto viene disciplinato attraverso la morale (interiorità / libertà) o il diritto (valore coercitivo / necessità). Morale e diritto insieme sono posti dalla storia dell'uomo che è fatta da azioni libere dell'uomo ma la somma delle loro azioni è necessità per cui lo spirito dell'uomo è natura.




Storia dell'uomo

Questa storia si dovrebbe attuare attraverso delle fasi:
- primo tempo:  la storia come destino (cieca forza),

-secondo momento:  il destino come natura

-terzo momento: la natura come provvidenza.
Non sappiamo se arriverà questo terzo momento, se arriverà saremo nel regno di Dio con una costituzione giuridica universale.

Arte

L'arte è organo della filosofia perché l'artista è lo strumento inconsapevole. L'arte è superiore alla filosofia perché qui si coglie con l'intuizione artistica l'unione di natura e spirito. [L'arte in Kant non ha un valore metafisico]. Mentre la filosofia vede le idee come sono in se, l'arte le vede nella loro realtà.

Teosofia

Schelling poi passa ad una teosofia in cui ci sono delle intuizioni sovrannaturali per conosce Dio. In questa fase Dio non è statico ma è un Dio che diviene composto da un substrato, fondo nero, desiderio di essere e da una luce. La creazione del mondo è il mezzo per cui Dio vive e nel mondo e nell'uomo il fondo scuro non è superato per cui nell'uomo c'è un male non superato.
L'uomo si sente come drammaticamente teso tra la vita e l'assoluto che lo spingerebbe contro l'egoismo e il negativo. Egli vuole trionfare sulla brama del desiderio.


Mitologia

Schelling da importanza alla mitologia che è l'esposizione come religione naturale della natura e necessità; gli dei rappresentano le cose nella loro realtà. Si arriva ad una religione rivelata in cui c'è il rifiuto della logica; coglie attraverso la fede l'esistenza delle cose. Le idee reali e viventi altro non sono che gli dei, la mitologia è l'universale esposizione delle idee diviene incarnata negli dei.






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