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Quali sono le tesi generali del Positivismo?
Il positivismo è una
corrente di pensiero che nasce nella prima metà dell'800 in Francia nelle
scuole frequentate da filosofi quali Comte (uno dei più importanti filosofi
positi 343f56d vi) come l'Ecole Polytechnique.
Le sue tesi generali riprendono in una qualche misura quelle dell'illuminismo:
la scienza viene infatti vista come unica e possibile conoscenza che l'uomo ha
a propria disposizione per comprendere il mondo che lo circonda. La metafisica
viene emarginata in quanto per i positivisti non è possibile ricorrere a cause
non accessibili alla scienza per capire la natura. Così come il sentimento (o
la ragione in Hegel) viene assolutizzato dal Romanticismo, altrettanto accade
alla scienza nel positivismo: il sapere scientifico diventa unico discorso vero
e sensato, capace di essere guida per la vita dell'uomo, fino ad assumere per
alcuni di questi una portata assoluta e, paradossalmente, di tipo
religioso (ad esempio l'ultimo Comte).
L'oggetto di studio del positivismo non è limitato ad un campo specifico, ma
coincide con la totalità del sapere: lo scopo di questa nuova filosofia è
quindi di riunire e generalizzare i risultati di tutte le scienze per creare
una conoscenza unificata e generalissima.
Il progresso della scienza coincide così col progresso umano e la filosofia
positiva consente all'uomo di riorganizzare la sua esistenza al fine di farlo
uscire dalla crisi del mondo moderno e di accelerarne lo sviluppo, mediante le
applicazioni tecniche, indefinitamente.
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