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HEGEL ( 1770 - 1831 ) - La dissoluzione del finito nell' infinito

filosofia




HEGEL


Confuta l'idea di spirito come attività che si esplica nella Storia

Kant aveva parlato di NOUMENO, H. sostiene che la RAGIONE può avere una corretta rappresen-

tazione della REALTA' la Scienza e la storia giungeranno a conoscere tutto

Sia le conoscenze passate che i condizionamenti che provengono dalla realtà condizionano il mio essere.L' evoluzione storica rende l' uomo sempre più consapevole di sé, di fatti che sono accaduti, delle loro cause ed effetti.

La Storia aiuta l' uomo ad evitare gli errori precedenti; ogni pensiero si sviluppa sulla base di quelli precedenti, e non appena viene formulato una tesi subito se ne presenta un'altra antitetica, una terza tesi potrà riassumere le parti migliori delle prime due


Tesi : Eraclito Panta Rei



Antitesi : Parmenide Essere Immobile

Sintesi : Empedocle L' essere è in movimento quantitativamente ma statico qualitativamente


Ad ogni tesi segue un' antitesi a cui segue a sua volta una sintesi.

Tesi : Razionalismo ( Cartesio "cogito ergo sum" ) AFFERMAZIONE

Antitesi: Empirismo ( Locke, conoscenza attraverso i sensi ) NEGAZIONE

Sintesi : Criticismo    NEGAZIONE DELLA NEGAZIONE


Pensare negativamente vuol dire opporre tesi e antitesi per ricavarne la sintesi. Gli elementi che sopravvivono nei secoli sono quelli giusti e positivi. La ragione di Hegel è dinamica poiché contiene lo scontro tra tesi


La dissoluzione del finito nell' infinito


H. si occupa dell' infinito come Fichte e Schelling però con un approccio differente. Egli sostiene che al filosofia di F. ha un difetto, quello di aver posto l' inifinito come irraggiungibile; resta quindi uno scarto fra essere e dover essere ( Essere Dover Essere ), il dualismo fra essere e dover essere è presente anche in Kant, dove il fenomeno è il finito e raggiungibile, mentre il noumeno è l' infinito ed è irraggiungibile.

Hegel vuole recuperare non solo con l' unità reale - ideale, ma vuole renderla presenta e dimostrata ( non intuita ). Se tale scarto non verrà mai colmato la filosofia non avrebbe più senso, se non posso raggiungere l' ideale che senso ha occuparmene ?

Tale unità è dimostrabile poiché è originaria, all' inizio tale unità è presente, l' uomo originariamente non avverte lo scarto tra soggetto e oggetto, egli si rende conto della frattura quando diviene consapevole di sé e si differenzia dalla natura ma ancora di più tale frattura si evidenzia quando l' individuo esercita il suo egoismo in opposizione alla legge di Dio.

Tale unità può essere recuperata " Ciò che è reale è razionale, ciò che è razionale è reale ", la razionalità è la perfezione. La ricomposizione di tale perfezione avviene nella religione perché in essa l' uomo può vincere con l' amore l' egoismo, si annulla lo scarto tra essere e dover essere, tra reale e ideale, tra finito e infinito. La religione è superiore alla filosofia


Hegel Unità Finito - Infinito

  1. Unità di pensiero ed essere come analisi non già del PURO IO, bensì della ragione

  1. Pensiero   LEGGE ( DIALETTICA TRIADICA )

Essere

" Omnis determinatis est negatio "


Tesi Identità Antitesi Differenza


De - terminato ( limitato da qualcosa ) de - limitato

Non posso separare la tesi dall' antitesi


Dialettica logica ( pensiero ) Unità universo soggettivo Essere intellettuale

Ontologica ( essere ) Unità universo oggettivo Essere reale


Divenire Produrre Sintesi ( contiene qualcosa di più rispetto a tesi e antitesi )


TESI Elementi separanti e non in relazione ( VALIDITA' PARZIALE )

ANTITESI Relazione, identità implica differenza ( VALIDITA' PARZIALE )

SINTESI Si coglie il positivo e la tesi si coglie "aggiustata" dall' antitesi che è stata rigettata


SINTESI AUFHEBEN TOGLIERE : qualcosa si perde : l' unilateralità,la pretesa che valga

o tesi o sintesi


CONSERVARE : complementarietà di tesi e antitesi

Il pensiero può essere  oggettivista o soggettivista


Dialettica logica Dialettica ontologica


IDEALISMO vs REALISMO obiettivo di Hegel è conciliarli


FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO

Hegel in tale opera intende ripercorrere le tappe dello spirito fino al raggiungimento della verità. Fenomenologia è il cammino della COSCIENZA fino al punto in cui la coscienza raggiunge il punto di vista dell' assoluto ( la verità ). Tale cammino potrebbe essere riassimilato al cammino del prigioniero della caverna platonica, le immagini ( le tappe ) della fenomenologia che segue la coscienza portano anch'esse alla verità che però ha natura differente dalla verità platonica che è qualcosa di precostituito che sta di fronte all' uomo e che egli cerca di raggiungere ( quindi è un' idea trascendente ) ; per Hegel il  percorso della coscienza non è separato dalla verità, cioè essa non esiste indipendentemente dalla mia ricerca ma essa è inseparabile dal cammino stesso della COSCIENZA ; la verità è quel punto di vista che si va costruendo in seguito al processo triadico un punto di vista che la coscienza acquisisce in seguito al processo triadico, un punto di vista che si va costruendo in seguito al cammino, quindi è una REALTA' DINAMICA.

Non esiste la verità come qualcosa di assoluto e di dato, ma piuttosto esiste il risultato di una ricerca, il mio spirito giunge ad una consapevolezza. Per Hegel tutti i processi sono storici, non esiste un processo finito, poiché sarà sempre confutato dal momento storico successivo. La società greca ha attuato per es. una perfetta armonia tra ragione e desiderio poiché non esisteva un' idea di individualità ma ciascuno individuo segue inconsciamente lo STATO e le sue leggi.

Socrate interruppe con i suoi interrogativi tale armonia, facendo sorgere l 'individualità nello sviluppo dello spirito. Si passa così dalla tesi dell' armonia inconsapevole alla coscienza individuale che raggiunge il suo apice nella cultura protestante ( 1520 sacerdozio universale, dottrina del libero esame, ecc..).

Anche tale tesi risultò però fragile e infatti condusse alla rivoluzione francese e soprattutto al periodo del terrore; nasce una concezione del mondo utilitaristica esasperando il concetto di coscienza individuale.

Si giunge allora ad una nuova sintesi in cui si combinano armonia e coscienza individuale, individuo e collettività. La verità è l' armonizzazione dei contrari. Non è stato possibile fermarsi all' armonia inconsapevole dei greci perché la verità deve essere consapevole, non si possono accettare leggi sociali passivamente.



Lo scopo della STORIA è lo sviluppo della mente verso la libertà, l' uomo deve essere consapevole di tale libertà e deve farla propria.

" La Storia è l' avanzare intenzionale e finalizzato dei principi di libertà e coscienza ". Il protagonista della mente è il GEIST La MENTE che è traducibile anche come PENSIERO. Il pensiero vive nel singolo e si manifesta nella collettività.

L' opera è divisa in VI SEZIONI:


  1. COSCIENZA ( certezza sensibile, percezione, intelletto)
  2. AUTOCOSCIENZA ( Dialettica servo-padrone, coscienza storica, scetticismo,coscienza infelice )
  3. RAGIONE
  4. SPIRITO
  5. RELIGIONE
  6. SAPERE ASSOLUTO

COSCIENZA

Certezza sensibile : i primi presocratici utilizzavano i sensi come organo di percezione riconoscendone

Però il carattere fallace; quando percepisco qualcosa, essa viene filtrata sai sensi e

Rielaborata dall' intelletto. Inizialmente si ritiene che soggetto e oggetto sono indi-

Pendenti l'una dall' altro. Lo studio sulla coscienza porterà invece alla dipendenza

Del soggetto con l' oggetto, poiché al realtà viene interpretata dalle mie cate-

gorie mentali, quindi il mondo dipende dal soggetto.


AUTOCOSCIENZA

Dato che la conoscenza e il riflettersi del pensiero sul mondo, la conoscenza diviene autocoscienza: questo accade perché io rispecchio le mie categorie mentali nella realtà. L' autocoscienza è dunque il soggetto che è divenuto consapevole di dominare il mondo, tale consapevolezza spinge l' uomo a desiderare non solo il dominio sulle cose e anche sugli altri, l' autocoscienza lo porta alla contraddizione con gli altri.

Tale condizione può essere spiegata con la dialettica servo-padrone : tra due individui che entrano in conflitto, dapprima l' uno verrà sopraffatto dall' altro, poi ad un certo punto il più debole si fa servo riconoscendo nell' altro il padrone.Tale cedimento esiste poiché combattendo si prospetta la morte; si preferisce quindi farsi servi invece che morire.Interessante vedere come Hegel riesce a capovolgere i termini: il padrone poiché da tutti i compiti al servo diverrà incapace e dipendente dal servo, quest' ultimo di contro tramite il lavoro è invece autosufficiente e autonomo; Hegel afferma che il servizio libera e riscatta, questo comporta la coscienza stoica. Zenone affermava che la libertà è un fatto interiore, proprio perché il servo è conscio di essere indipendente acquisirà la LIBERTA' STOICA.

Tale coscienza stoica viene superata perché l' idea di libertà come fatto meramente interiore è utopistica e astratta; l' uomo ha anche un corpo a cui pensare, una sensibilità. Lo scetticismo si sostituisce alla coscienza stoica, secondo loro non si può mai ottenere la libertà. Da qui l' insorgere della COSCIENZA INFELICE ( età cristiana-medievale ), nasce l' aspirazione verso l'infinito, la verità, l' eterno, che però vengono considerati trascendenti; il corpo viene visto in antitesi con lo spirito, da ciò nasce l' INFELICITA'. Coscienza dimidiata coscienza divisa fra infinito e finito. Nel momento in cui l' uomo si accorge che la carne non va mortificata come era accaduta nel Medioevo e che l' infinito. La verità è presente nel mondo sotto forma di RAGIONE ( Naturalismo - Rinascimento ) Recupero del metodo scientifico.

Mondo fisico - psicologico stesse legge ( Fisionomica ) = Errore






RAGIONE

Naturalismo rinascimentale si cerca di spiegare i fenomeni psicologici con le leggi fisiche, ma ciò non può attuarsi

Estetismo la ragione torna a un recupero di valori quali l' arte e il bello

Sentimentalismo recupero dei sentimenti

Virtù cerca di identificarsi nel dover essere


La ragione si identifica con lo spirito quando comprende che i precedenti tentativi sono falliti poiché  frutto dello sforzo del singolo e non del pensiero e dell' azione dell' intera collettività


SPIRITO

E' il grado più alto di maturazione raggiunto dal pensiero ovvero il pensiero che si percepisce come Eticita', cioè come una conciliazione fra SINGOLO E COLLETTIVITA'. Bisogna passare ad una società in cui la legge del singolo si identifica con legge dello Stato.


Anche lo spirito ha le sue fasi di sviluppo:


  1. ETICITA' NATURALE : le condizioni della Grecia classica in cui il cittadino si identifica 

( Grecia classica)   inconsapevolmente con la collettività. L' individuo inconsapevole d'

avere una sfera personale.


  1. CONTRAP. DIRITTO PRIVATO E PUBBLICO: nasce lo scontro tra gli interressi dell' individuo

e quelli dello Stato. Tale situazione per Hegel permane anche nelle monarchie assolute del '600,

poiché anche lì vi è fra il volere del monarca e del suddito. La ricchezza rende un individuo

diverso e superiore rispetto ad un altro. La R. Francese avrebbe dovuto importare l' uguaglianza ma

ma la rivoluzione fallisce perché ognuno persegue l' interesse individuale. Ciò sfocia nel periodo

del terrore, negazione di diritti più elementari. Nell' idealismo la legge morale viene vissuta a livel-

lo individuale, trascurando la collettività.

Il compito dello Spirito è riconciliare la legge morale e il mondo, lo Stato deve divenire etico.



































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