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Filosofie politiche a confronto:hobbes,locke,rousseau
HOBBES Nasce in Inghilterra nel 1600
Hobbes è un filosofo materialista che riduce tutto a res extensa (corpo,estensione) per risolvere il dualismo cartesiano (res cogitans/res extensa).
Il corpo può essere diviso in due parti:una naturale,e una artificiale.
La ragione è una funzione del cervello (corpo) che rielabora le percezioni sensibili.
HOBBES=MECCANICISMO al GRADO MASSIMO studio di tutti gli aspetti della
vita umana,in particolare della
politica.
Secondo Hobbes l'uomo non è,per natura,un animale sociale(contrariamente a quanto detto dalle teorie aristoteliche).Essendo,invece,un semplice an 939b15j imale,vive secondo i suoi istinti;più importante tra questi è quello di conservazione:l'uomo fugge ciò che lo indebolisce,cerca ciò che potenzia il suo movimento vitale;tutti i sentimenti che l'uomo prova esistono perchè sono utili al suo movimento vitale;il fine dei patti che gli uomini stipulano,hanno il compito di giovare al singolo non ci sono valori etici,morali.
L'uomo possiede anche la ragione oltre agli istinti,che ha ilo compito di compito di scegliere il modo migliore per il raggiungimento degli scopi di ogni individuo,che sono indipendenti dalla volontà dell'uomo.In base a questi principi si giunge alla definizione di stato di natura:stato in cui gli uomini si trovano in mancanza di una società bellum omnium contro omnes:l'uomo è egoista,vige il diritto di tutti su tutto(ius omnium in omnia)e,quindi,del più forte.
L'uomo,però,attraverso la ragione e la paura,capisce che lo stato di natura è precario e insicuro ricerca della pace per il soddisfacimento dell'istinto di conservazione,tramite un patto(pactum unionis) tra gli uomini,basato su alcuni principi fondamentali:
Questa situazione fa si che il sovrano:
Le leggi create dal sovrano sono assolutamente giuste la concezione di giusto e ingiusto è subordinata a quelle del sovrano.Non esistendo un'etica sociale,e non avendo i cittadini nessun diritto,non esistono neanche le basi per avanzare diritti(opinione,libertà).
LOCKE
Noto filosofo empirista che dà molta importanza alla ragione metafisica=incertezza.
Giusnaturalista,crede nei diritti naturali inalienabili che devono costituire i confini per la legittimità dello stato si può rinunciare,in parte,alla libertà nature con l'obbiettivo che questa venga tutelata.
Questi tre diritti rappresentano il DIRITTO di NATURA.
STATO di NATURA=LIBERTA' uguale per tutti=UGUAGLIANZA non essere sottomesso
A nessuno.
Lo stato di natura è precario perché manca la coattività della legge di natura:questa fa capire come si dovrebbe vivere per raggiungere la pace,ma non può obbligare nessuno a comportarsi secondo queste direttive trasgessori.
Gli uomini sono disposti a rinunciare,in parte,alla libertà totale,solo per delegare a un terzo(parte contraente)il monopolio della violenzaaffida ad un giudice imparziale l'applicazione della giustizia STATO in cui il sovrano può rendere coercitive le leggi.Il potere del sovrano non è assoluto,il patto è revocabile e il potere non è superiore alle leggi.
Il potere va diviso in:
DIRITTO di RESISTENZA ATTIVA all'abuso dei poteri RIBELLIONE=ripristino della
libertà violata
LIMITI INVALICABILI dello STATO:tutela dei diritti e delle libertà individuali che non
Ledono gli altri;leggi chiare e inequivocabili,non in
Contrasto tra loro
DIRITTO di PROPRIETA':naturale,legato al lavoro LIBERISMO
ROUSSEAU
Nonostante il periodo storico in cui vive,può essere considerato come un pre-romantico:rappresenta,infatti,un periodo di crisi.Scrive in vari ambiti:politica,pedagogia,enciclopedia.
1762-63: "il contrasto sociale":opera che sostiene la sovranità popolare,da cui sono tratti 2
discorsi(scritti per il concorso all'accademia di Digione)
Nel primo discorso i principi illuministici vengono analizzati in chiave critica.Le scienze e le arti avevano portato l'uomo al regresso morale e alla perdita della bontà originaria,aggravando così i vizi dell'uomo.
Uno degli aspetti che lo distingue maggiormente dagli illuministi è il pensiero che l'elemento caratterizzante dell'uomo sia il sentimento(parte predisposta al rapporto positivo con gli altri),e non la ragione Diversa concezione dello stato di natura
Critica al giusnaturalismo(Hobbes in particolare)
Non avendo esperienze reali e certe sullo stato di natura,questo va considerato come un'ipotesi.L'errore sta nel riportare nell'uomo naturale le caratteristiche dell'uomo civile;l'uomo nello stato di natura è innocente:non portato né al bene né al male perché queste definizioni non esistono,soddisfa i suoi bisogni naturali(coprirsi,mangiare,copulare) senza difficoltà.
L'uomo è mosso da pietà e amore di sé:ripugna la sofferenza altrui e vuole star bene non crea sofferenza ai suoi simili,e differisce dalle bestie per la perfettibilità:capacità di migliorare.
Gli uomini nello stato di natura sono tutti uguali:nessuno domina,tutti sono liberi;senonchè gli uomini,progredendo,aumentano i loro bisogni proprietà privata( ".un tizio decide di recintare un pezzo di terra,mettere dei paletti e dire questo è mio;e gli altri sono così idioti da crederci.")
Nel secondo discorso,si interroga su quali siano le cause delle disuguaglianze tra gli uomini.Indica come prima causa la proprietà privata civilizzazione,nel bene e nel male;si forma così divario politico,sociale ed economico;inizia lo sfruttamento che implica una suddivisione in lavoro manuale e lavoro intellettuale(nascita delle scienze e delle arti:vedi primo discorso).
PROPRIETA' PRIVATA:stato di natura stato sociale(leggi,diritto e potere politico legalizzano i soprusi:patto iniquo)
Un patto iniquo,può diventare un patto equo?
Il progresso è stato finora negativo perché p stato associato al regresso morale,causato dal malgoverno:solo una società diversa,più vicina alla natura,può invertire la tendenza.
Essendo però il progresso umano,irreversibile,è impossibile tornare allo stato di natura:l'idea dello stato di natura può solo essere presa a modello come ideale irrealizzabile per migliorare la società patto equo:ogni individuo è libero in quanto suddito solo di se stesso,cittadino della società(etica+politica).
Con l'attuazione di questo patto,l'uomo passa dalla libertà totale alla libertà sociale,prendendo parte non ad un patto di soggezione,ma di associazione:le condizioni dei contraenti devono garantire parità,ognuno si assoggetta a se stesso come membro di una società io contraente:ognuno è suddito e sovrano di se stesso.
Libertà=fare ciò che è consentito dalla libertà generale:volontà di ognuno depurata dall'egoismo,rivolta unicamente verso il bene comune,e non verso il proprio,uguale per tutti sovranità popolare:
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