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LA PALLA TAMBURELLO
Storia
Il tamburello è uno sport di antichissima origine, una varietà del quale era già praticata dai Romani; si è sviluppato in Italia e da qua si è diffuso nel resto del mondo. Il tamburello è un gioco con la palla che prende il nome dall'attrezzo che si usa per colpirla. Una prima forma di campionato italiano si svolse nel , ma solo nel 1920 fu stabilito un regolamento definitivo del gioco. Attualmente è praticato in molte nazioni ed è un gioco del programma dei "Giochi del Mediterraneo". In Italia è attiva la F.I.P.T. (Federazione Italiana Palla Tamburello), che organizza, sia in ambito maschile che femminile, i campionati di serie (A, B, C, D), di categoria (giovanili, amatori, veterani) e la Coppa Italia. Potrebbe sembrare uno sport semplice 616i83g , ma in realtà richiede una grande forza e soprattutto riflessi sempre pronti!
Regolamento
Il campo di gioco ha forma rettangolare, lungo 80 m e largo 20 m ma esistono notevoli differenze nelle misure relativamente alle categorie. Il campo è diviso per metà da una linea detta cordino e a 35- 40 m di distanza da questa è situata la linea di battuta, dietro la quale deve stare il battitore nel lanciare la palla, che può essere ribattuta a volo o dopo il primo rimbalzo. Normalmente le squadre sono composte da 5 giocatori; i ruoli sono: battitore, centrocampista o cavalletto, rimettitore e terzino (i terzini sono due); il punteggio si calcola in giochi e un gioco ha la seguente successione: 0-15-30-40-vittoria; la partita consiste in 13 giochi. La palla è in gomma semipiena, ha diametro di 6 cm e peso di 88 g: può essere colpita esclusivamente con il tamburello e l'avambraccio che l'impugna; il tamburello ovale o tamburina si usa solo per il servizio. Prima il tamburello era costituito da un cerchio di legno con 28 cm di diametro sul quale era tesa una pelle d'animale, normalmente d'asino, conciata in modo speciale ma attualmente si usano diversi materiali, tra i quali plastica e lega gommata nonché la tela per il piatto dell'attrezzo. Inizialmente l'arnese che colpiva la palla era interamente di legno, quindi nel Cinquecento il gioco del tamburello era chiamato palla a scanno. Inoltre, da qualche anno, la specialità indoor, che è alla ricerca di nuove frontiere, e il tambeach, giocato da trent'anni sulle spiagge siciliane, appassionano gli sportivi d'Europa e di ogni dove.
INDOOR
Il gioco del tamburello in campo coperto ebbe
momenti di grande successo negli anni '30 e, successivamente, negli anni '50.
Praticamente scomparso dagli anni '60, la F.I.P.T. sta ora cercando di
rilanciarlo, anche se con obiettivi completamente diversi.
Nato ufficialmente nel 1934, era legato ad un sistema di scommesse e giocato in
sferisteri coperti con totalizzatori in particolare a Milano, Torino, Roma,
Genova, Savona, Bologna e Firenze con moltissimo successo di pubblico e di
"affari", fino a superare - in particolare nel dopoguerra - per
interesse del pubblico e rilievo sulla stampa il gioco all'aperto: anche se non
si disputarono mai campionati d'Italia ufficiali, per una decina d'anni il
"Torneo degli assi" radunò a Genova, nello sferisterio coperto del
Lido, il meglio del tamburello "indoor".
Chiusi gli sferisteri coperti alla fine degli
anni '50, si ricominciò a parlare di tamburello "indoor" nel 1987 per
l'esigenza di dare continuità invernale a questo sport, per evitare la caduta d'interesse
durante il periodo invernale, ma scoprendo ben presto di avere a disposizione
un nuovo, diverso, modo di giocare a tamburello, altrettanto affascinante.
Teatro di questo ritorno al chiuso sono oggi le palestre normalmente utilizzate
per altri sport e, quindi, di dimensioni notevolmente ridotte rispetto a quelle
del tamburello "tradizionale". Ciò comporta la necessità di
utilizzare palline particolari, mentre l'attrezzo utilizzato è quello solito.
Dal 1987 si disputano anche campionati italiani indoor maschili e femminili e
la F.I.P.T. è impegnata a sviluppare quest'attività anche a livello
internazionale.
La prima "Coppa Europa indoor" è stata disputata nell'ambito dei "Giochi
del Mediterraneo" che hanno avuto luogo a Montpellier nel 1993 con la vittoria
dei campioni d'Italia.
L'ultima edizione - giocata in Francia, a
Pignan nel 2002 - ha visto la squadra di Ragusa, prima classificata ai
campionati nazionali indoor, battere tutte le altre nazioni partecipanti. La
partecipazione di tutte queste squadre è la dimostrazione del successo
internazionale ottenuto da questa straordinaria variante del gioco classico
che, in questa dimensione ridotta e più facile da apprendere dal punto di vista
tecnico, è particolarmente apprezzata all'estero e nelle scuole, dove può
venire giocata pur senza disporre dei grandi spazi all'aperto che richiede il
tamburello tradizionale. Nel 1994 è stato approvato dalla Fédération
International de Balle au Tambourin il "Regolamento Internazionale del
Tamburello Indoor".
TAMBEACH
Sono passati più di 30 anni dal primo torneo
in spiaggia, organizzato in provincia di Ragusa, a Cava d'Aliga, luogo in cui è
nato questo gioco, grazie all'ingegno ed all'abilità di sportivi locali.
Il
tambeach ha avuto nel tempo una fase di lento declino, pur continuando la
propria storia fatta di personaggi particolari, grandi campioni, piccole
leggende, episodi famosi, date speciali e ricorrenze particolari importanti
quali la competizione a squadre definita "Coppa Mediterranea" di grande
interesse per tutti i tamburellisti.
La nazionale italiana e tedesca a Rimini
Ecco il 1996:
anno importante, poiché la F.I.P.T. festeggia il centenario dei campionati
italiani; sfruttando tale ricorrenza si organizza il 1° campionato ufficiale di
tambeach in tutte le categorie: la specialità ottiene così il riconoscimento
ufficiale, andando ad aggiungersi al tamburello all'aperto, a quello indoor ed
alla specialità "a muro". Viene così ampliato, migliorato e
definitivamente codificato un Regolamento Tecnico con le regole per la
partecipazione di tutti gli atleti tesserati e delle società affiliati ai
campionati italiani.
Il tambeach sbarca in tutta Italia, a partire dalla Sardegna e dalla Calabria,
fino ad arrivare in Liguria, Emilia Romagna e Lombardia, dove si assiste - il
25 aprile 1996 - al primo torneo di tambeach fuori dalla Sicilia, nello sferisterio
comunale di Marne, in provincia di Bergamo.
Nell'anno successivo vi è un ulteriore
allargamento d'attività verso l'estero ed il tambeach sbarca a settembre in
Germania a Colonia, dove la neonata Federazione Tedesca organizza
magistralmente il "1° German Open Tambeach" che vede la
partecipazione di squadre tedesche, italiane e del nord Europa.
E' da questo momento che si ha un continuo realizzarsi di tornei per tutta
l'Italia ed all'estero: momento culminante e definitiva consacrazione della
specialità si ha nella manifestazione di luglio a Rimini, dove la
rappresentativa italiana si è confrontata con quella tedesca in un incontro di
grande successo.
Notevole l'interesse suscitato nei lidi romagnoli dove già per il prossimo anno
è stata posta la base organizzativa per un vero e proprio circuito regionale
comprendente Rimini, Riccione, Marina di Ravenna e molti altri lidi della
costa: saranno disputati tornei del tipo di quelli per il beachvolley.
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