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Le regioni e gli enti locali - La pubblica amministrazione

diritto



Le regioni e gli enti locali


Nello stato unitario la sovranità è esercitata dallo stato a cui spetta in modo esclusivo l'esercizio delle 3 funz. e governa tramite i prefetti che dipendono dal governo c.le. Gli enti hanno competenze limitate e concesse, con poteri derivati. E' perciò uno stato centralizzato:molte decisioni prese al centro. Principio di sussidiarietà: stabilisce che i poteri devono essere assegnati ai livelli di 131g67b governo più bassi, cioè ai più comuni che sn più vicini ai cittadini, dove l'intervento del governo superiore è sussidiario. Lo stato svolgerà allora solo le funz strettamente indispensabili; questo principio capovolge l'impostaz degli stati unitari. Legge Bassanini: dispose il trasferimento di competenze amm.ve ai governi decentrati, in base al principio di sussidiarietà. E' una legge delega. Il titolo V della Cost ("Regioni, Province; Comuni") è stato cambiato nel 2001: la l..costituz ha esteso le competenze legislative delle regioni e ha abolito i ctrlli dello stato sulle regioni stesse. I rapporti tra stato e regioni sono cambiati in direzione di un > decentramento. Organizzazione delle regioni: ricalca l'org. dello stato c.le : consiglio regionale(parlamento), presidente della regione (p.del consiglio), giunta(consiglio dei ministri). Competenza esclusiva dello stato: le materie sono nell'art. 117 e riguardano prerogative fondamentali della sovranità, e le regole sono uguali in tutto il territorio nazionale (politica estera, difesa, giustizia, ecc). Competenza concorrente: art 117, materie numerose, riguardano settori importanti della vita sociale. Le regioni possono adottare proprie leggi ma devono attenersi ai principi fissati da quelle statali. Lo stato deve emanare leggi quadro con principi fond.li a cui tt le regioni devono attenersi: poi possono emanae disposizioni più particolareggiate. Qsto sistema impedisce la creazione di regolamentazioni troppo diverse tra le regioni. Competenza esclusiva delle regioni. Su polizia amm.va locale e restanti materie. Le regioni hanno competenza piena. I limiti imposti alle leggi regionali sono nell'art 120. Prima della riforma le elggi regionali erano s8poste a un crtl prevetivo del governo; oggi è stato abolito perché limitava l'autonomia delle regioni. Dopo la rif 2001: le funz amm.ve devono essere svolte dall'ente più vicino al cittadino. Compiti amm.vi di programmazione: stato e regioni; compiti operativi: comune.



Finanza regioni: prima dipendevano dallo stato, oggi con la riforma c'è autonomia finanziaria (tributi propri e parte tributi erariali). Poteri eccezionali dllo stato sulle regioni: il governo può eccezionalmente sciogliere i consigli regionali e sostituirsi agli organi delle regioni provvedendo in loro vece in circostanze gravi. Conferenza stato regioni: la corte costituzionale è l'arbitro supremo dei conflitti stato regione. Ma non è sempre necessario il suo intervento in quanto essendo autonome le regioni dovrebbero trovare modi meno drastici per la concertazione. La conferenza è formata da Berlusconi e presidenti delle regioni. Vengono discussi gli indirizzi dello stato su tutte le questioni che possono interessare le regioni + parere sui ddl con incidenze regionali. Intervento regioni sui poteri statali: sull'elezione del Pdr; i cons regionali possono sottoporre le loro proposte di legge al parlamento; 5 consigli regionali pox chiedere il referendum abrogativo su leggi statali.

La pubblica amministrazione


L'attività amm.va è concreta perché da attuazione alla legge attraverso l'emanazione di provvedimenti; al contrario, il parlamento svolge una funz astratta. La pubblica amm.ne ha un potere decisionale sui modi di attuazione dei percorsi, basato sulla scelta di tempi modi e strumenti: è tuttavia un'autonomia vincolata al raggiungimento dei fini prefissati dal parlamento. Deve rendere conto delle sue scelte, basate su scelte razionali per la regola della trasparenza. Tramite le motivazioni capiamo se ha operato bene: infatti tt gli atti devono essere motivati per valutare l'uso della sua autonomia. Queste attività vengono svolte da apparati burocratici il cui personale è scelto in base alla propria competenza tecnica e professionale. Espansione della pa: negli ultimi anni la tendenza è stata quella di ridurla per grandi costi e allargamento del clientelismo. La legge bassanini l'ha trasformata, decentrando le funzioni amm.ve dallo stato alle regioni e enti locali, secondo il principio di sussidiarietà; snellimento e riorganizzazione ministeri; semplificazione procedure per burocrazia meno lenta. Principi base della pa: 1)Legalità: gli organi della pa devono agire scondo le norme stabilite dalla legge. Significa che il ns stato è di diritto. Due conseguenze: la pa deve trattare i cittadini in modo uguale, cioè imparziale. Se gli atti violano qsto principio sono illegittimi e annullabili; gli impiegati devono fare un esame per evitare favoritismi. 2) efficienza economicità: misura il rapporto tra i mezzi e i risultati per evitare sprechi. La pa ha un ambito di scelta che deve essere ispirato al buon andamento. 3)Efficacia: riguarda i risultati conseguiti. La pa è efficace se consegue buoni risultati che corrispondono agli obb stabiliti in sede politica.

Principio del decentramento: implica che le norme, pur autonome, non siano discordanti: ci saranno allora + vertci decisionali che si riuniranno. Due decentramenti: 1)amm.vo: attribuire specifici poteri o spazi di autonomia da un unico centro agli prgani periferici dell'amm.ne statale - Leggi bassanini (es: concorsi pubblici) 2) politico: a favore degli enti territoriali, cioè al trasferimento dei poteri dello stato c.le alle regioni enti locli. Principio gerarchico: si ispira a uno stato autarchico, dove un unico vertice decide (ministero>provveditorato>preside) Principio della trasparenza o pubblicità: senza di esso non esiste un effettivo ctrl democratico. L'amm.ne non deve + agire in modo chiuso ma deve permettere ai cittadini di conoscere i contenuti delle decisioni, doc, ecc, cosicché possa ctrl se sono stati rispettati i principi sui quali la pa avrebbe dovuto agire. Nn si esclude cmq che alcuni atti debbano rimanere segreti, in quanto la loro rivelaz può ostacolare la realizz. di fini pubblici o violare la privacy. La segretezza è un eccezione che va fatta valere in casi esplicitamente previsti.

Gli organi amministrativi


Quando parliamo di ente pubblico o stato si intendono i sgt impersonali che entrano in contatto con sgt fisici tramite i suoi organi amm.vi, che sono pax fisiche. (Algarotti è una pax giuridica fatta da organi) Gli organi pox essere monocratici (preside) o collegiali (cons.d'istituto) e li possiamo distinguere a seconda delle funz che svolgono. 1) Organi attivi: decisionali che prendono le decisioni dell'ente; 2) consultivi: forniscono pareri agli organi attivi, di tipo discrezionale (=l'organo attivo sceglie se chiedere info) e obbligatorio (=la l.impone di chiedere, per es per aprire un hotel permesso di sindaco e periti). 3) di crtl: verificano la legittimità, cioè conformità della legge, il merito, cioè se le scelte sono opportune, l'efficienza e l'efficacia. 4) Autorità indipendenti: aut. Amm.ve preposte ad un ctrl specifico in una det situazione. Hanno + poteri e competenze specifiche in materia (es: garante trasmissioni televisive).

Organi periferici dello stato: la presenza dello stato in periferia si realizza grazie alla divisione del territorio in province con a capo un prefetto che rappresentava il gov locale. Così si garantiva un forte accentramento statale: avevo molti poteri subordinati al gov. cle. Operavano due poteri diversi : enti locali (popolo) e prefetti (governo). Oggi grazie al decentramento amm.vo e potenziamento autonomie locali, le funzioni dei prefetti sono ridotte. Viene inserito un commissario di governo che rappr il gov su scala regionale: abolito dalla rif del 2001.

Organi periferici dei ministeri: svolgono a livello locale le attività di ciascun ministro. Secondo la sussidiarietà le funz che possono essere svolte a livello regionale e locale devono far capo a regioni e enti, senza dipendere dai ministeri. Solo ministeri di interesse nazionale hanno propri organi periferici, agiscono a livello provinciale e sono presenti in ogni capoluogo: questure, ambasciate.

Organi consultivi: organi interni all'amm.ne che consigliano l'amm.ne attiva (governo, ministeri, organi periferici) ed esprimono pareri. Nn sn nella scala gerarchica. Esprimono pareri su richiesta e in modo preventivo, cioè prima dell'emanazione dell'atto. Di regola il parere è facoltativo, ma in casi particolari la legge dice che l'amm.ne attiva deve sentirlo per forza: parere obbligatorio, e se l'atto è emanato senza la sua acquisizione diventa illegittimo e sgt a annullamento. Di regola l'amm.ne attiva non è tenuta a rispettare il parere facoltativo od obbligatorio fornito: parere non vincolante. Se la l.prescrive che un parere lo è, l'amm.ne attiva deve attenervisi per forza; l'unica libertà concessa è quella di nn adottare il provvedimento. Nei rari casi del parere vincolante l'org consultivo assume funzioni praticamente decisionali e nn sl di consiglio.L'amm.ne può chiedere un parere di legittimità o di opportunità del provv. stesso.

I controlli amministrativi


Gli organi di crtl pox ctrllare l'attività dell'amm.ne attiva :

1)Legittimità: implica che il ns è uno stato di diritto. Consiste nel giudizio degli atti dell'amm.ne attiva, che devono corrispondere alla legge e impedisce loro di essere emanati se sn contrari. L'eventuale giudizio + non darà legittimità definitiva all'atto: infatti se un cittadino ne fosse rimasto leso potrebbe ricorrere all'autorità giudiziaria, che può a sua volta annullarlo se contrasta con la l. Questi due ctrl sono detti preventivi e successivi. 3 caratteristiche: esercitati su singoli atti, anche se danno alcuni inconvenienti perché non danno una valutazione globale delle prestazioni. Non sono in grado di accertare se l'amm.ne svolge bene i suoi compiti; vengono svolti d'ufficio, automaticamente, senza ricorso o domanda; sono preventivi, cioè attuati prima che l'atto sia efficace e x farlo diventare esecutivo.

2) efficienza ed efficacia: per verificarle occorrono altri tipi di ctrl: a) la verifica dell'efficienza è attuata con un ctrl di gestione: analizzare costi ripetto ai prodotti forniti; b) l'efficacia è attuata tramite valutazione dei risultati. Sono ctrl successivi, effettuati fdopo che l'attività amm.va è stata svolta.


L'atto amministrativo


E' un atto giuridico unilaterale (=proviene da un solo sgt dell'autorità amm.va), tipico (rientra nelle tipologie previste dalla l. per garanzia) e formale (no libertà di forma e scelta, x garanzia) Deve essere sempre motivato e si può contrastare se nn segue il principio di buon andamento. Per essere valido deve possedere questi elementi, se no c'è la nullità:

1)Soggetto: è l'organo amm.vo competente a compiere l'atto e ne determina la responsabilità;

2)Oggetto:ciò su cui incide l'tto, che dev'essere determinato, possibile e lecito;

3)Contenuto: ciò che la'tto vuole disporre, ordinare attestare, ecc

4) Finalità: obbiettivo, scopo. L asua finalità concreta dev'essere collegata alla funz amm.va.

5) e 6) Forma scritta e destinatario

Nonostante sia unilaterale il cittadino può contestare la legittimità dell'atto ma nn entrare nel merito della decisione (se mi bocciano all'esame non posso dire che ero preparata, ma che la prof era uscita)

Provvedimenti amm.vi: più importante categoria di atti amm.vi e consistono in manifestazioni di volontà con rilevanza esterna, provengono dalla pa nell'esercizio dell'attivitòà amm.va e determinano una modifica unilaterale nella sfera giuridica del destinatario. Due categorie: 1) espansivi: allargano la sfera giuridica del destinatario dell'atto e sono ammissioni, iscrizioni, autorizzazioni,. 2) restrittivi: restringono la sfera limitando facoltà o attribuendo obblighi o divieti. Es: provvedimenti ablativi come espropri, requisizioni proprietà, ecc

Invalidità del provvedimento: invalido = quando presenta vizi di legittimità (incompetenza, eccesso potere) e è contrario alle norme k regolano la sua emanazione. Inopportuno = contrario a norme nn giuridiche di opportunità o convenienza (ank economica) Incompetenza = l'atto nn rientra nei compiti di chi l'ha emanato. Incompetenza assoluta: da una pax estranea alla pa, l'atto è nullo, cioè nn esiste; Relativa : l'atto deriva dalla pa ma nn dal sgt di competenza, l'atto è illegittimo o annullabile. I vizi che rendono l'atto annullabile sn tre: l'incompetenza relativa, l'eccesso di potere (cattivo uso della discrezionalità) e violazione di legge (ipotesi residuale). Davanti a un atto annullabile il cittadino può fare ricorso amm.vo (ricorso gerarchico, dv l'amm.ne revoca o annulla, o ricorso straordinario al Pdr) o ricorso Giurisdizionale (giudice amm.vo, Tar, Consiglio di stato)





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