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IL DIRITTO SINDACALE E LA LEGISLAZIONE SOCIALE
Il diritto sindacale ha a oggetto la regolamentazione dell'attività dei sindacati e la disciplina della contrattazione collettiva. È riconosciuta dalla costituzione.
La legislazione sociale riguarda le norme che cercano di aiutare il cittadino che si trova in difficoltà, lavoratore e non.
Il sindacato è una libera associazione alla quale è attribuito il potere di stipulare con gli imprenditori i contratti collettivi di lavoro
Il nuovo processo del lavoro riconosce al sindacato il diritto di intervenire a fianco dei 232c21c lavoratori nei processi che li riguardano e lo Statuto dei lavoratori punisce il comportamento antisindacale, cioè il comportamento dei datori di lavoro rivolto a discriminare i lavoratori a causa delle loro attività sindacali. (per es. i dottori non possono opporsi alle attività sindacali).
Il diritto di sciopero è l'astensione volontaria dal lavoro, esso comporta la perdita del diritto alla retribuzione per tutto il tempo di astensione del lavoro.
Lo sciopero politico è quello che ha come controparte lo Stato e i suoi organi.
A fronte del diritto di sciopero al lavoratore, il datore di lavoro può attuare la serrata, cioè chiusura dell'azienda (non è riconosciuta dallo Stato), ma sarà tenuto a pagare la retribuzione al lavoratore e potrà essere anche perseguito per condotta antisindacale.
Il diritto di sciopero deve esercitarsi nell'ambito di una legge che lo regola, per non creare disagi ai cittadini ci deve essere un preavviso e devono essere comunicate le fasce orarie.
Lo Statuto dei lavoratori è una legge speciale che tutela:
A) La libertà e dignità del lavoratore sul posto di lavoro:
Libertà di opinione senza discriminazione;
Divieto per il datore di sottoporre i lavoratori a controlli che violano la privacy;
Il divieto effettuare accertamenti sanitari ai lavoratori se non tramite istituti previdenziali;
Il divieto di svolgere indagini o schedature sulle opinioni politiche;
B) La libertà sindacale all'interno dei luoghi di lavoro:
LA LEGISLAZIONE SOCIALE
Sono norme che si occupano della tutela dei lavoratori e dell'assistenza e previdenza sociale.
In particolare la legislazione sociale ha a oggetto:
La cassa integrazione guadagni e mobilità riguarda i lavoratori che si trovano sospesi dell'attività lavorativa non per cause loro, vengono retribuiti in misura ridotta (80%) attraverso la cassa integrazione guadagni (che si forma attraverso i contributi pagati dai datori e in parte dallo Stato).
La cassa integrazione si divide in due:
Un ulteriore sistema di sostegno sociale dei lavoratori è dato dalla mobilità. la messa in mobilità prevede che il lavoratore sia stato licenziato per giustificato motivo oggettivo,quindi può iscriversi alle liste di mobilità e ha diritto ad un'indennità fino a 36 mesi, e la precedenza per un posto di lavoro.
La tutela del lavoro femminile
È tutelato da numerosi leggi che proibiscono qualunque discriminazione tra uomo e donna. E prevedono pari opportunità per entrambi.
I licenziamenti a causa di matrimonio sono nulli.
È vietato il licenziamento della lavoratrice durante il periodo dall'inizio della gravidanza fino al compimento di 1 anno d'età del bambino.
In caso di maternità la donna lavoratrice ha l'obbligo di astenersi dal lavoro per un periodo di 5 mesi con un'indennità pari all'80% della retribuzione.
La legge prevede anche la possibilità di astensione facoltativa dal lavoro, per complessivi 10 mesi.
Lo stesso diritto che ha la donna c'è l'ha anche il padre, appunto per le leggi di pari opportunità.
Il lavoro minorile si distingue tra bambini (minori di 15 anni) e adolescenti (tra i 15 e 18).
La legge vieta l'assunzione di minori che non abbiano raggiunto il 15° anno di età. Inoltre proibisce che i minori siano impiegati nel lavoro notturno o comunque in lavori particolarmente gravosi per la loro salute o per lo sviluppo della loro personalità.
L'assistenza e la previdenza sociale
L'assistenza sociale fa fronte a una situazione di bisogno attuale (per es. l'indennità di maternità, di disoccupazione.). La previdenza fa fronte ai bisogni futuri dei lavoratori (per es. anzianità, invalidità.), essa è finanziata dai contributi obbligati che il datore sottrae dalla busta paga dei loro dipendenti.
INAIL Infortuni
INPS pensioni
INPDAP lavoratori statali.
Le principali prestazioni previdenziali sono:
a) Infortunio sul lavoro o malattia professionale;
b) La pensione di invalidità
c) La pensione di vecchiaia per i lavoratori che abbiamo raggiunto l'età pensionabile;
d) La pensione di anzianità, per coloro che abbiamo versato almeno 35 anni di contributi;
e) La pensione sociale a favore di coloro che abbiano superato i 65 anni di età
La riforma del sistema pensionistico
Nel 2004 è stata approvata una riforma delle pensioni finalizzata a raggiungere due obbiettivi:
l'innalzamento graduale dell'età pensionabile
lo sviluppo della previdenza complementare
è previsto che i lavoratori possano decidere, con la formula silenzio-assenso, di versare la quota di TFR nei fondi pensione destinati alla previdenza complementare.
I fondi pensioni sono fondi costituiti con il TFR accantonato dal datore di lavoro e gestiti da società di investimento sotto il controllo delle organizzazioni sindacali.
L'assistenza sanitaria
Il servizio sanitario nazionale si articola in organismi territoriali denominati Azienda sanitarie locali (ASL), dipendenti dalle Regioni.
Le ASL sono enti locali di diritto pubblico, esse gestiscono somme erogate dallo Stato e suddivise Regione per Regione. Ciascuna regione distribuisce le somme ricevute alle ASL del territorio.
Al Servizio sanitario nazionale spettano gli interventi per la cura delle malattie, la prevenzione, la riabilitazione.
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