analisi Divina Commedia
Modelli danteschi
- Bibbia: Dante s'ispira
alla Bibbia perché il suo poema, come la Bibbia, nasconde un significato
che va al di là di quello letterale e che è detto significato allegorico
(verità nascosta sotto bella menzogna). Sarebbe poi possibile anche
ritrovare altri due significati nell'opera maggiore di Dante: il
significato morale (che i lettori devono sforzarsi di trovare) e
quello anagogico (significato profondamente spirituale).
- Eneide: Dante sceglie
Virgilio, autore dell'Eneide, come guida. Dante si ispira all'opera
dell'autore mantovano poiché come in questa opera il protagonista, Enea,
scendeva agli Inferi per udire dall'ombra del padre il destino glorioso
della città che egli si appresta a fondare, anche Dante, uomo vivo, scende
nei regni dell'oltretomba, anche se per un motivo totalmente diver 424b11e so.
Lo stile
Lo stile del poema di Dante è appunto, come dice il
titolo, la commedia, opera contraddistinta dallo stile basso e umile,
che differisce dalla tragedia poiché quest'ultima ha uno stile alto e
sublime e dall'elegia, che ha uno stile medio e comune. Un ulteriore
elemento che diversifica commedia e tragedia è la materia dell'opera: nella
commedia la vicenda narrata inizia da situazioni difficili, ma finisce bene,
mentre nella tragedia la materia all'inizio è meravigliosa e placida, ma alla
fine paurosa. Dante utilizza comunque nella sua commedia anche lo stile tragico
ed elegiaco rifacendosi alla dichiarazione di poetica di Orazio, che
autorizzava la commistione degli stili.
Visione anagogica
Dante nella commedia non rappresenta solo sé
stesso, ma è la figura esemplare del cristiano in cerca della salvezza. Dante
presuppone che il lettore della commedia abbia una concezione religiosa della
realtà.
Il viaggio
il viaggio di dante inizia, probabilmente, la sera
del 25 marzo 1300 e l'attraversamento dell'inferno dura 3 giorni. Dante segue
il percorso morale e spirituale che va dal peccato al pentimento alla salvezza
(passando allegoricamente per inferno, purgatorio e paradiso). La commedia
comincia nel momento in cui la coscienza di Dante cerca di tornare sulla retta
via.
L'Inferno è la cantica concepita con maggior rigore
geometrico (architetture). Il Purgatorio è formato da paesaggi. Nel Paradiso
mancano uniformità e gradualità tipici dei paesaggi: è contraddistinto da una
varietà di scenari brusca e contrastante.
Analisi dei primi dieci canti dell'Inferno
Breve
riassunto dei canti
- Premesse e ragioni terrene
del viaggio
- Ragioni sovrannaturali che
rendono possibile il viaggio, presentazione di Beatrice
- Attraversamento porta
infernale incontro con ignavi arrivo all'Acheronte e tragitto sul fiume da
parte di Caronte svenimento di Dante
- arrivo al limbo e incontro
con spiriti magni
- Cerchio 2: incontro con
minosse visione delle anime dei lussuriosi colloquio con Francesca da
Rimini
- Cerchio 3 - descrizione dei
golosi e del demone Cerbero incontro con Ciacco digressione di Virgilio
sulla condizione dei dannati dopo il giudizio universale
- Cerchio 4 - descrizione
degli avari e prodighi e loro pena cerchio 5 - descrizione degli iracondi,
prepotenti e accidiosi
- Attraversamento dello Stige
e arrivo alle porte della città di Dite (basso inferno) arrivo dei diavoli
decisi a fermare Dante (prima vogliono far passare solamente Virgilio, poi
sbattono la porta in faccia anche a lui). Dante è spaventato e avvilito.
Significato allegorico: chi come Dante ripercorre la via della penitenza e
della salvezza, incontra vari ostacoli: tentazioni (diavoli), ricordo e
rimorso della vita passata (erinni), la disperazione che impietrisce
(medusa). per superare questi ostacoli la forza della ragione (Virgilio) è
indispensabile ma non è sufficiente: è necessario l'aiuto della grazia
divina.
- Dante e Virgilio riescono a
entrare nella città di Dite grazie all'aiuto di un messo celeste. Cerchio
6: descrizione degli eretici e loro pena
- Stesso cerchi: incontro e
colloquio con Farinata e Cavalcante (suocero e padre di Guido Cavalcanti)
Descrizione delle pene dei dannati
Contrappasso = corrispondenza, per
contrapposizione o analogia, delle pene dei vari peccatori con le colpe
commesse.
- Ignavi (contr. per
contrapposizione) sono costretti a correre dietro ad un vessillo senza
senso (loro che non avevano avuto veri ideali), piangendo e sanguinando
per le punture di mosconi e vespe. Le lacrime e il sangue si raccolgono ai
loro piedi e di ciò si cibano vermi schifosi.
- Anime del limbo nessuna condanna
per contrappasso, l'unica punizione è il non poter giungere alla
contemplazione di Dio.
- Lussuriosi (contr. per
analogia) come in vita i lussuriosi furono trascinati dalla bufera del
desiderio e della passione, ora vengono travolti da una bufera
nell'Inferno.
- Golosi (contr. per
contrapposizione) le anime dei golosi sono punite da una pioggia mista di
acqua sporca, grandine e neve che le prostra nel fango riducendole a
bestie. Cerbero li graffia e li squarta con i suoi artigli. I golosi
avevano vissuto in mezzo a cibi raffinati e ora devono stare nel fango
puzzolente.
- Avari e prodighi (contr. per
analogia) divisi in due schiere, spingono pesanti massi in direzioni
opposte fino a che si scontrano: dopo essersi insultati a vicenda, fanno
dietro-front e ripartono, fino al nuovo scontro dalla parte opposta del
cerchio. Questa pena mette in risalto l'inutile sforzo di chi si occupa eccessivamente
delle ricchezze terrene, per sperperarle o per accumularle. Inoltre, gli
avari e i prodighi, come furono ciechi e senza discernimento, sono ora
irriconoscibili e stravolti nelle loro sembianze.
- Iracondi, prepotenti e
accidiosi (contr. per analogia) gli iracondi e i prepotenti si percuotono
e mordono a vicenda, come fecero da vivi con gli altri uomini. sotto il
fango dello Stige stanno gli accidiosi, che non si opposero al male e
chiusero nel proprio egoismo pigro le loro angosce, senza essere capaci
della giusta ira e del giusto sdegno.
- Eretici (contr. per
contrapposizione) giacciono in tombe infuocate senza coperchio, più o me-
no calde a seconda della loro colpa: questo sta a significare come già da
vivi essi sia- no sepolti nel proprio peccato, quasi già praticamente
morti. Le tombe verranno sigillate dopo il giudizio finale.
Personaggi incontrati
- Dante: uomo peccatore,
si è smarrito in una selva buia (peccato), ha perso la strada giusta e
intende salire su un colle (salvezza) per ritrovare la luce, ma viene
bloccato da tre fiere. Virgilio, guida di Dante (ragione) arriva a salvare
Dante e gli prospetta un viaggio necessario ai fini della sua redenzione
spirituale. Durante il poema sarà possibile osservare vari stati d'animo
di Dante.
- Virgilio: guida di Dante
attraverso i regni dell'oltretomba, rappresenta la ragione, ed è stato
inviato dalla Grazia Divina al fine di condurre il protagonista nel
viaggio di purificazione.
- Beatrice: viene presentata
nel canto 2 e rappresenta la Grazia Divina Operante. Beatrice fu il primo
amore di Dante e di lei si parlò già nella Vita Nuova; il suo nome
significa "portatrice di beatitudine" e sarà proprio lei a
condurre Dante nel Paradiso, poiché l'entrata è preclusa a Virgilio.
- Caronte: traghetta delle
anime dei dannati da una sponda all'altra dell'Acheronte ed è un demone
infernale.
- Paolo e Francesca
- Cerbero
- Ciacco
- Farinata
- Cavalcante