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Bt o Ab?

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Bt o Ab?

La partita tra il sindaco di Barletta, Nicola Maffei, e quello di Andria, Vincenzo Zaccaro, sull'attribuzione della sede della prefettura (a Barletta o Andria) rischia di chiudersi in un pareggio. Perché nessuno dei due sembra disposto a recedere di un passo. Anche Zaccaro boccia completame 727d32h nte l'ipotesi, avanzata da Maffei di risolvere la questione con un referendum tra i cittadini di tutto il territorio della sesta provincia. Giovedì 15 marzo, Barletta scende nuovamente in piazza nella capitale, per richiedere ad alta voce l'istituzione del Palazzo di Governo sul proprio territorio. A mettere in scena questa sentita manifestazione è stato il solito "Comitato Pro- Barletta Provincia" sempre in prima linea per quanto riguarda iniziative a favore della Città della Disfida.

Circa 300 i cittadini venuti da Barletta per la manifestazione di Roma, con qualsiasi mezzo, per dar vita ad un'iniziativa che da sempre sta a cuore a tutti i barlettani, quella della nuova Provincia. Dopo ore di camera di consiglio, i rappresentanti del Comitato capeggiati dal presidente Di Lecce, usciti all'esterno, si dichiarano moderatamente soddisfatti, anche se la parola definitiva non è stata ancora emessa. Si è deciso che tutto resta congelato fino al 15 aprile, data in cui si unirà il collegio dei sindaci della provincia di Barletta - Andria - Trani, dove per forza di cose, si deve trovare un accordo, insieme al Commissario Governativo, il prefetto Giuseppe Capriulo.
Da sottolineare la presenza dell'ex ministro Carlo Giovanardi ora deputato Udc e presidente della «Giunta delle Autorizzazioni a Procedere», da sempre presente nelle problematiche che riguardano la Provincia già ai tempi di "Barletta Provincia". L'onorevole si è intrattenuto a lungo fuori Palazzo Chigi con la delegazione barlettana. Parallelamente la consulta comunale "Ambiente e territorio" ha inviato nella mattinata del 15 marzo scorso, una nota al sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, al capo dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio Francesco Boccia e al commissario di Governo Giuseppe Capriulo. I cittadini andriesi, nel documento chiedono che gli accordi sottoscritti dai Sindaci, ed in particolare da quelli di Andria e Barletta, siano rispettati. Infine la consulta comunale ritiene che gli andriesi siamo stati già penalizzati nella denominazione della nuova provincia dalla sigla BT (Barletta - Trani) che non contiene affatto la nostra denominazione. Chiedono che la sigla sia cambiata in AB (Andria - Barletta). Nella manifestazione popolare barlettana del 15 marzo i punti del giorno erano per ottenere a Barletta la sede della prefettura-ufficio territoriale del governo della nuova provincia pugliese (è quanto era stato stabilito a Roma nell'ultimo incontro, venerdì 9 marzo).Al momento le istituzioni della sesta provincia sono così dislocati, ad Andria: uffici giudiziari, banca d'Italia, agenzia delle entrate, agenzia del territorio, agenzia del demanio, direzione provinciale dei servizi vari, ragioneria provinciale dello Stato, agenzia delle dogane, questura, prefettura; a Barletta: presidenza della provincia, giunta provinciale, consiglio provinciale, comando provinciale della guardia di finanza; a Trani: comando provinciale dei carabinieri, comando provinciale dei vigili del fuoco, coordinamento provinciale protezione civile. La sesta provincia pugliese è stata istituita con Legge 148/2004 dell'11 giugno , e diventerà operativa secondo i termini di legge nel (Poiché le elezioni della Provincia di Bari sono fissate per il , mentre quelle della Provincia di Foggia per il , sarà in quest'ultima data che si andrà a votare per eleggere il nuovo Consiglio Provinciale della BAT, fatto salvo il caso di un eventuale rinnovo anticipato, anche se ultimamente si è parlato di un ritardo elettorale nella primavera del 2009 per adempimenti legislativi). Riportiamo qui alcune frasi della lettera spedita alla Presidenza del Consiglio dei Ministri da parte di una consulta comunale: "Perché Andria è oggettivamente la Città più prestigiosa della nuova provincia, presentando tra queste, il maggior numero di abitanti, la maggior superficie cittadina, l'economia più diversificata, la maggior estensione del territorio (si consideri che il nostro territorio è ben il 25% di tutta la nuova Provincia, ed il 17° tra tutti i Comuni italiani!), e così via." "Siamo stati già penalizzati, nella denominazione della nuova provincia dalla sigla BT, che non contiene affatto la nostra denominazione, relegandoci ad un ruolo di seconda serie. A tal proposito chiediamo alle SSLL che si adoperino perché la sigla provinciale venga mutata in AB (Andria Barletta)." "che non accetteremo posizioni subalterne della nostra Città, e quindi in dissonanza dallo spirito di equiripartizione che ha informato l'istituzione della nuova Provincia, frutto altresì della proposta di legge di un Parlamentare andriese (Sen. G. Sinisi), riservandoci di porre in essere tutte le forme legali di lotta, fino all'ottenimento di quanto richiesto. La nuova provincia esiste ed esisterà fino a quando Andria avrà la sua dignità di Città più importante del territorio!".
Secondo il mio parere la discussione sul tema della provincia non deve ridursi solo alla disputa tra coppie di sindaci o consiglieri regionali che più o meno misuratamente dicono di volere la luna nel pozzo o invocano una falsa "cooperazione" mentre lavorano alla peggiore delle guerre. Il problema è che per prevalere non è necessaria una guerra, anzi molte fruttifere paci. I cittadini di Barletta devono convincersi di un comune disegno di sviluppo inquadrato negli assetti della nuova provincia ma qui entriamo nella discussione in maniera più approfondita perché l'indirizzo dello sviluppo attiene alla politica e pare che in tal senso le cose non siano messe al meglio. Ora, se il prezzo di questo risultato è la rinuncia a qualche sede istituzionale, che questo si faccia; ma nella chiarezza dell'intento comune che una collettività deve avere, ovvero lo sviluppo del proprio territorio.



Giuseppe Cilli







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