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LA TRAMA: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO

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LA TRAMA: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO


    Vicende narrate:

ARIOSTO: l'orlando furioso: la vicenda narrata si svolge nel periodo di tempo in cui gli arabi passarono lo stretto di Gibilterra e occuparono la Spagna, insediando anche Parigi. Orlando, il protagonista, torna in Occidente con Angelica e combatte con Rinaldo, dal momento che entrambi sono innamorati della donna, che non corrisponde il loro amore e scappa. Ferraù e Rinaldo si scontrano e, intanto, Angelica fugge nuovamente; i paladini decidono quindi di inseguirla e di rimandare il duello a quando l'avranno ritrovata. Bradamante è, anche lei, alla ricerca del suo amore, Ruggiero, che nel frattempo è trattenuto nel castello di Atlante, dove si sta recando 232g63c anche Orlando, che, grazie ad un'illusione, pensa di trovarci Angelica. Una notte Cloridano e Medoro escono dall'accampamento per riprendere la salma del loro re, ma vengono sorpresi dai soldati di Carlo Magno. Cloridano muore e Medoro resta ferito; egli viene soccorso da Angelica, che lo cura nella casa di un pastore. Angelica e Medoro s'innamorano e dichiarano il loro amore incidendo i loro nomi sugli alberi e su una roccia situati vicino all'abitazione. Quando Medoro guarisce, i due vanno nel Catai, paese d'origine di Angelica. Un giorno, per caso, Orlando arriva nel boschetto di Angelica e Medoro, e vede le scritte fatte sugli alberi; non comprendendo o non volendo capire, chiede ospitalità allo stesso pastore che aveva ospitato i due innamorati. Nella capanna trova incisi nuovamente i nomi di Angelica e Medoro: continuando a non capire, chiede spiegazione al pastore, che gli racconta la storia dei due ragazzi. Il mattino seguente trova di nuovo la roccia su cui era incisa la dichiarazione d'amore di Angelica e Medoro e, annebbiato dalla rabbia, la distrugge con la spada; subito dopo si spoglia, si corica ai piedi di un albero e vi resta per tre giorni e tre notti, immobile. Il quarto giorno impazzisce completamente, distruggendo e inquinando il paesaggio circostante.



Astolfo, per aiutarlo a recuperare la ragione, scende negli Inferi, sale nel Paradiso Terrestre e poi va sulla luna con San Giovanni Evangelista; in quest'ultimo luogo viene condotto in una valle dove si trova tutto ciò che viene perso sulla Terra a causa della fortuna o del tempo. In questa valle giunge ad un monte dove vengono conservati i senni delle persone e vi preleva l'ampolla di Orlando.

TASSO: gerusalemme liberata: nel sesto anno della crociata, Goffredo di Buglione, per ispirazione divina, raduna i cavalieri cristiani e li guida contro i musulmani a Gerusalemme. Segue l'assedio della città difesa da re Aladino, Clorinda, Argante e Solimano. Fra i crociati si distinguono maggiormente Tancredi e Rinaldo, il capostipite della casa d'Este. Cielo e inferno partecipano costantemente alla vicenda: i demoni seminano discordie e tentazioni fra i crociati. In questo delirio di violenza s'inserisce anche l'episodio di Erminia, ragazza pagana che, spinta da amore verso Tancredi, s'infiltra nel campo nemico, ma, a causa di un equivoco, deve fuggire e rifugiarsi tra i pastori. Infine si verifica una tremenda siccità e il mago Ismeno lancia un incantesimo sulla selva dalla quale i crociati traggono il legname per le macchine da guerra, le quali, incendiate da Clorinda, saranno il pretesto per il duello tra lei e Tancredi. In seguito i crociati sferrano l'assalto decisivo a Gerusalemme e sbaragliano l'esercito egiziano venuto in aiuto alla città, liberando il sepolcro di Cristo.


    Ispirazione:

ARIOSTO: prosegue la storia dell' "Orlando innamorato" di Boiardo.

TASSO: s'ispira all' "Iliade".


    Stile poetico:

ARIOSTO: stile MEDIO (realistico, quotidiano e comico).

TASSO: stile SUBLIME.


    Fine dell'opera:

ARIOSTO: dilettare il pubblico, ironizzare sul decadentismo dei costumi.

TASSO: celebrare la chiesa cattolica, l'eroismo guerresco e le idealità religiose.


    Trama:

ARIOSTO: trama intrecciata; il titolo parla del personaggio principale (Orlando).

TASSO: trama lineare; utilizza la riforma di Aristotele, che prevede tre unità:

  1. tempo: deve essere abbastanza breve, uno o due giorni al massimo;
  2. luogo: deve essere prevalentemente uno;
  3. azione: ci deve essere un'azione fondamentale → anche il titolo deve essere basato su questa azione.

    Protagonista:

ARIOSTO: il protagonista della vicenda (Orlando) non è il personaggio storicamente più importante (che sarebbe re Carlo).

TASSO: il personaggio storicamente più importante è l'eroe del poema (Goffredo).


    Veridicità dei fatti narrati:

ARIOSTO: vicende quasi sempre impossibili, talora assurde (Astolfo sulla luna).

TASSO: vicende verosimili, anche se ci sono delle imprecisioni storiche (la capitale dell'Egitto è il Cairo, non Menfi).


    Casualità degli eventi:

ARIOSTO: domina la fortuna, che è imprevedibile.

TASSO: domina Dio.


    Invocazione:

Mentre per Ariosto lavorare di fantasia è normale licenza poetica, Tasso lo sente come peccato, ma è obbligato a farlo per la funzione educativa del poema e per renderlo più leggero; per questo chiede scusa.



LA GUERRA: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO


    L'importanza della guerra nel poema:

ARIOSTO: è parte non fondamentale, è scenografia della vicenda (prologo).

TASSO: è il motore di tutto.


    La guerra dal punto di vista della trama:

ARIOSTO: è lo scenario delle vicende (6^ ottava, vengono utilizzati pochi versi per descrivere la guerra).

TASSO: la guerra è soprattutto lo scopo del poema, il motivo reale degli eroi.


    La guerra come motivazione per gli eroi:

ARIOSTO: gli eroi sono motivati quasi soltanto dai propri amori e desideri (6^ ottava, vv. 7-8);

● Ferraù combatte solo per l'elmo;

● per Angelica, tutti mettono da parte i rancori.

TASSO: la guerra muove tutto (Clorinda va al campo per bruciare la torre; gli amori sono divisi dalla guerra);

● anche l'amore si dimostra con le armi (Tancredi e Clorinda) o curando le loro conseguenze (Erminia e Tancredi).


    Scopi degli eroi:

ARIOSTO: conquistare l'oggetto da loro desiderato (Castello di Atlante).

TASSO: c'è una maggiore coralità verso la guerra (i richiami del capitano); lo scopo del capitano è di scogliere il voto verso il sepolcro.


    Sorte e caso in guerra:

ARIOSTO: non per forza favorevole ai cristiani (10^ ottava, I° canto).

TASSO: c'è uno scambio ontologico fra bene e male.


    Eroi:

ARIOSTO: anche i pagani possono essere nobili d'animo (Ferraù).

TASSO solo i cristiani sono depositari di qualità umane; le qualità pagane sono animalesche (Argante e Tancredi).


    Duelli:

ARIOSTO: sono poco descritti, perchè l'interesse maggiore è verso la trama; lo stile è quello dei tornei (63^-64^); forse per l'ambiente di corte non si sofferma sulle scene cruente; (17^ ottava del I° canto solo 4 righe di duello tra Rinaldo e Ferraù).

TASSO: i duelli sono molto dettagliati e realistici; in essi si nota anche la funzione educativa; gli scontri vengono descritti come cruenti; si combatte onorando la cavalleria, ma non vengono risparmiati colpi a nessuno.


    Guerra spirituale e reale:

ARIOSTO: si combattono più guerre: contro i Mori (pagani) e per conquistare Angelica; tra la follia e la ragione di Orlando; il conflitto tra anima e corpo non è struggente, i due si sovrappongono.

TASSO: c'è un forte conflitto tra anima e corpo (Tancredi e Clorinda); interiormente Tasso combatte la sua lotto per l'ortodossia, esteriormente combatte per prevalere a corte.



    Rapporto tra nemici:

ARIOSTO: lo scopo comune unisce (22^ ottava, I° canto) Ferraù-Rinaldo.

TASSO: totale avversione e mancanza di pietà per l'avversario.


    Guerra reale- idealizzare.

ARIOSTO: idealizza e ingentilisce la guerra; la rende bella, poetica e cavalleresca (per donne e cortigiani); più grande individualismo.

TASSO: la guerra è vera e violenta; durante le ottave di duello, sembra di vedere un vero combattimento.


    Individualismo:

ARIOSTO: grandi azioni individuali, inseguimenti singoli.

TASSO: l'esercito insegue insieme (ricerca di coralità) (es. i fuggitivi dopo l'attentato); c'è unità (Lutero) tra i cattolici.


Nei due concioni pronunciati da Goffredo e Argante, Tasso esprime due concezioni di guerra opposte: Goffredo invoca la coralità e la fede, Argante, capitano violento e animalesco, incita ad una guerra individualistica che notiamo negativa nella visione tassesca ma che è invece il filo conduttore dell'"Orlando Furioso" (diverso clima storico).


Guerra: durante il periodo di Ariosto non c'erano conflitti con l'Islam " i pagani possono essere buoni. Durante il 1500 si risveglia il conflitto Turco (1572 Leponto) " Tasso interpreta i tempi e si scaglia contro gli infedeli.


L'immensa dualità tra i cattolici e le città musulmane " parallelismo con la tendenza inquisitoria a rinchiudere e ghettizzare il male tutto da una parte, con cui i puri si ergono liberatori.



L'AMORE: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO


    Visione della donna:

ARIOSTO TASSO: ogni donna rappresenta una categoria di sentimenti umani; la donna è sia femminile sia forte (per Ariosto è anche più romantica); le donne possono essere anche guerriere (Principessa Bianca, Clorinda)


    La donna oggetto-soggetto (spessore psicologico):

ARIOSTO: le donne (Angelica) non hanno spessore psicologico, sono solo oggetti di desideri.

TASSO: le donne hanno un profilo psicologico definito (Erminia tra i pastori, la conversione di Clorinda).


    Le eroine:

ARIOSTO: appare solo un'eroina cristiana, che è irrealmente più forte dell'uomo.

TASSO: le eroine che appaiono sono tutte pagane (figure negative), e sono, giustamente, più deboli fisicamente degli uomini; quando Clorinda si converte, passa dall'essere considerata una figura negativa (perchè pagana) ad una positiva, diventando da feroce (virtù animalesca tipica dei pagani) a buona (virtù cristiana).




    "Amor est machina":

ARIOSTO: conquistare l'oggetto da loro desiderato (Castello di Atlante).

TASSO: c'è una maggiore coralità verso la guerra (i richiami del capitano); lo scopo del capitano è di scogliere il voto verso il sepolcro.


    Sorte e caso in guerra:

ARIOSTO: tutto è sottomesso all'amore (si combatte e si uccide per conquistare l'amore di Angelica, I° canto; tutti i personaggi abbandonano la guerra per Angelica, i nemici si riappacificano: Ferraù, Rinaldo).

TASSO: l'amore non è primo motore della storia; spesso il sentimento non è corrisposto perchè ignoto ad uno dei due (Erminia-Tancredi, Tancredi-Clorinda).


    "Utilizzo" stilistico della donna:

ARIOSTO: la donna, senza soggettività, viene descritta unicamente per la sua bellezza.

TASSO la donna viene utilizzata per esprimere giudizi "sovra partes" riguardo a realtà del mondo.




    Concezione dell'amore:

ARIOSTO: l'amore cortese viene descritto come negativo (Orlando = istinto), mentre l'amore coniugale positivamente (percorso di maturazione di Ruggero).

TASSO: l'amore è l'unica cosa che utopicamente si oppone alla guerra.


    Amore e realtà:

ARIOSTO: l'amore cortese coincide con la vita reale.

TASSO: l'amore diverge molto dalla vita reale,  ma viene espresso come un'alternativa alla guerra santa, che, tuttavia, prevale.



LA FEDE: CONFRONTO TRA ARIOSTO E TASSO


    La fede nel poema:

ARIOSTO: la fede non è fondamentale; essa è solo un "dato storico" che ha visto contrapposti i Mori ai Francesi. La guerra narrata non è una guerra santa ma un conflitto territoriale.

TASSO: la fede è l'argomento centrale del poema, il quale si articola attorno alla narrazione della una guerra santa, argomento in quel tempo attuale (es. Lepanto). La fede è ciò che dirige le azioni del protagonista (Goffredo doveva sciogliere un voto) e di tutti gli eroi.


    Fede nell'invocazione:

ARIOSTO: nell'invocazione si tratta solo della donna amata, che deve concedere all'autore il senno necessario per comporre l'opera.

TASSO: nell'invocazione non solo si chiede l'aiuto di Dio per l'ispirazione, ma vengono svilite le muse pagane (anche per paura dell'Inquisizione), distaccandosi così da un'antica prassi poetica.


    La fede nel contesto storico:

ARIOSTO: la fede non riflette un ruolo fondamentale nella vita del poeta, quindi neanche nel poema; infatti, durante l'umanesimo, con la riscoperta della letteratura greca, non c'era un rigore "ideologico" opprimente come durante l'epoca della controriforma.

TASSO: a causa della controriforma cattolica, avvenimento che incide molto sulla vita di Tasso, il poema è intriso della più ortodossa e rigida fede cattolica romana. Ciò accade sia perché il poeta interpretava i suoi tempi, sia perché l'opera doveva essere approvata dall'inquisizione papale.


    Impatto della fede sui pagani:

ARIOSTO: possiamo notare un certo "relativismo di fede" che si manifesta sia dall'apprezzamento di alcuni paladini Mori (Ferraù) e sia dal fatto che non viene mai trattato l'argomento delle conversioni.

TASSO: la fede e la sua autenticità sono fondamentali; la fede cristiana (per Tasso cattolica) è la sola e vera, l'unica che nobilita l'animo (il battesimo di Clorinda), l'unica che rende umani (caratteri di Argante = pagano = animale), l'unica che porta alla vittoria (scelta della prima crociata).


    La fede nell'epoca degli autori:

Ariosto vive poco dopo la caduta dell'Impero Romano d'Oriente, quindi dopo l'ondata antiturca che aveva coinvolto l'Europa con l'arrivo dei letterati bizantini; nel suo tempo non avvengono grossi scontri tra cristiani e pagani, quindi nel suo poema non si deduce il grande scontro di civiltà che si avverte in Tasso.

Tasso vive a cavallo tra Carlo V e Filippo II, sovrani appartenenti a famiglie cattoliche (rispettivamente: Spagna e Asburgo). In quel tempo, inoltre, ci fu il penultimo grande scontro di religione tra i turchi e la coalizione cattolica a Lepanto (1574), nel quale combatté anche Venezia; possiamo quindi intuire da questi avvenimenti quanto il problema della religione fosse pressante per Tasso, minacciato anche dalla Controriforma e sotto l'incombente pericolo dei turchi, tanto da farlo addirittura impazzire.


    Conclusione:

In Tasso la fede è il motore e il nucleo della vicenda: spinge l'eroe (Goffredo) a combattere a causa del voto e gli uomini ad intraprendere una crociata unicamente per difendere il proprio credo religioso. Egli, tramite il poema, non si limita ad esortare il duca Alfonso d'Este (dedicatario dell'opera) ad intraprendere una spedizione antimusulmana, ma invita ogni lettore a rispettare la fede cristiana e a vivere senza peccato.







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