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MICROMETRO CALIBRO E TECNOLOGIA

tecnologia meccanica



micrometro calibro e tecnologia

La tecnologia stufia il comportamento dei materiali. L'unità di misura + grande in meccanica è il millimetro e si usan degli strumenti che permettono di aprezzare le frazioni di millimetro.

Uno di questi strumenti è il calibro che è diviso in tre parti: una fissa, una mobile (corsoio) e l'asticina.

Nella parte fissa troviamo un becco verso l'alto e un becco verso il basso e i corrispondenti si trovano nella parte mobile.

I beccucci servono per misurare la lunghezza o il diametro, l'asticina serve per misurare le profondità.

I beccucci sono smussati alle estremità, perchè servono per misurare gli spazi più piccoli in modo che tocchino perfettamente anche l'interno delle circonferenze e non la corda sottesa tra i due punti d'incontro.

L'asticina, nei calibri più costosi è conica in modo da poter misurare perfettamente anche le profondità dei cilindri o delle punte dei coni.

Il micrometro è costtruito in acciaio inossidabile. L'acciaio è una lega carbone+ferro (potrebbero esserci altri elementi). L'acciaio dolce ha meno carbone dell'acciao duro.



Una lega viene definita acciaio quando contiene una percentuale di carbonio dal 0,2% a un massimo di 2%. In questo intervallo si classificano in acciai dolcissimi, dolci, duri, durissimi.

L'acciaio comune è una lega binaria mentre l'acciaio inossidabile è formato da tre elementi. Si definisce un acciaio inossidabile quando contiene Fe+C+Ni+Cr. Il nichel e il cromo sono due elementi che resistono all'usura alle alte temperature. Sulla parte fissa, troviamo una scala in basso divisa in mm e in alto troviamo una scala divisa in pollici. Un pollice ==25,4mm

sulla parte mobile o corsoi troviamo due scale una in basso e una in alto. Quella in basso prende il nome di Nonio. Ci sono tre tipi di calibro:

-deccimale che ha il nonio di 9 mm ed è diviso in 10 parti

-ventesimale che ha il nonio di 19mm ed è diviso in 20 parti

-cinquantesimale che ha il nonio di 49 mm ed è diviso in 50 parti.

Ci sono calibri più precisi ma il grado di difficolta di lettura e il tempo ne sconsigliano l'utilizzo.

Per misurazioni di precisione utilizziamo il micrometro.

Con il calibro possono capitare tre casi di lettura.

Se lo zero del nonio è sotto la tacchetta di un numero della scala in millimetri, la misura è esatta.

Se lo zero del nonio non è sotto la tacchetta di un numero, dobbiamo ricercare la tacchetta del nonio che coincide con una tacchetta della scala in millimetri. La misura sarà data dai millimetri letti sulla scala millimetrica+ la lunghezza letta sul nonio.

Può capitare che nessuna tacchetta del nonio coincida con la tacchetta della scala in millimetri e quindi la misura sarà per esempio 7mm +o- la sensibiità dello strumento.

La lettura con un calibro ventesimale si esegue così:




2 3 4 5 6 7






0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20


in questo caso la lettura è 2mm+7/20 (che è la lettura del nonio). Ma non si può scrivere in questo modo,occorre trasforamare la frazione in centesimi e questo può essere fatto o calcolando subito la divisione 7:20=0.35 o trasformandola in centesimi moltiplicando sia il numeratore che il denominatore per 5 7*5/20*5=35/100, quindi trentacinque centesimi.

Esistono i calibri ingranditi che per esempio se ventesimali, invece di essere di lunghezza 19/20mmper parte sono divisi in 20 parti con lunghezza 1mm+19/20




micrometro

Il più grande è di un centesimo di millimetro come sensibilità.

Quello che solitamente cambia è la portata dello strumento o campo di misura, che è la lunghezza minima e max della misura.

Si hanno le seguenti portare 0-25 25-50 50-75 75-100.

Prende il nome micrometro perchè funziona grazie all'accoppiamento di due viti micrometriche. Sono costruiti a intervalli di 25mm per limitare l'errore.

(Vedi disegno schede per la nomenclatura).

Il micrometro è composto da due scale una sfalzata di ½ mm dall'altra.

La controbussola con un giro di 360° si sposta di ½ millimetro.

La controbussola è guidata da una vite micrometrica.

In un giro completo della controbussola passano davanti alla linea di fede 50 divisioni..

Raccogliamo i dati e sappiamo che ogni giro si sposta di ½ millimetro e che ad ogni giro passano davanti alla linea di fede 50 divisioni.

Ogni tacchetta sarà quindi uguale a 0,5mm/50 divisioni=0,01mm.

L'approssimazione è uguale al passo della vite fratto numero di divisioni. 0,5mm/50divisioni=0,01 mm. Possiamo quindi dire che l'approssimazione è il passo della vite sono numericamente la stessa cosa, ma non concettualmente.






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