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Le Piccole ville nei pressi di Tivoli
PROSEGUENDO PER LA MEDESIMA STRADA SI GIUNGE, DOPO CIRCA UN 1 KM, NON APPENA OLTREPASSATALA CHIESA DI S. MARIA DI QUITILIOLO, ALLE SOSTRUZIONI DI UN'ALTRA GRANDE VILLA, ATTRIBUITA, SULLA BASE DEL MODERNO TOPONIMO (QUINTILIOLO), A QUEL QUINTILIO VARO CHE FU AMICO DI VIRGILIO E DI ORAZIO E PROPRETARIO, ATTORNO AL 26 A.C., DI UNA VILLA TIBURTINA.
IL COMPLESSO SORGE NELPUNTO PIU' E 121j91b LEVATO DEL COLLE E OCCUPA IL SITO DI UNA PRECEDENTE VILLA RUSTICA, DATABILE FORSE AL II SECOLO A.C., CUI SONO DA RIFERIRE VEROSIMILE SCARSI RESTI DI STRUTTURA IN OPERA POLIGONALE. IL CORPO DELLA VILLA SI DISPONE SU DUE SPIANATE, GROSSO MODO RETTANGOLARI, POSTI A DIFFERENTI QUOTE E SORRETTE DA POTENTI MURAGLIONI IN OPUS INCERTUM DI CALCARE, PROBABILMENTE DATABILI AI DECENNI FINALI DEL II SECOLO A.C.. L'ANGOLO SUD-EST DELLA TERRAZZA INFERIORE E' SOSTENUTO, OLTRE CHE AI MURAGLIONI, ANCHEDA UN CRIPTOPORTICO A TRE BRACCI, POI TRASFORMATO IN CISTERNA. PIU' TARDI, NEL CORSO DEL I SECOLO A.C., VENNERO AGGIUNTI ALCUNI VANI DI FUNZIONE INCERTA E UN NINFEO CON VOLTA A BOTTE, ESEGUITI IN OPUS INCERTUM DIVERSO.
DAL PIAZZALE DI VILLA GREGORIANA LA STRADA DI QUINTILIOLO CONDUCE, DOPO CIRCA 1,5 KM, AL VECCHIO CONVENTO DI SANT'ANTONIO (ORA DI PROPRIETA' PRIVATA), CHE SORGE SUL LATO DI UNA VILLA REPUBBLICA, CHE LA TRADIZIONE ATTRIBUISCE AL POETA ORAZIO.
IN ORIGINE IL COMPLESSO ERA ARTICOLATO SU TRE TERRAZZE: DELLA TERRAZZZA SUPERIORE (QUELLA DEL CONVENTO) SI CONSERVANO, ALL'INTERNO STESSO DELLA COSTRUZIONE, RESTI DI PAVIMENTEZIONE MUSIVA E DEL MURO DI FONDO DELL'IMPIANTO (IN OPUS QUASI RETICULATUM DI CALCARE).AL LIVELLO INFERIORE, DUE CISTERNE SONO DISLOCATE AI LATI DI UN GRANDE NINFEO, CON VOLTA A BOTTE E PIANTA RETTANGOLARE ABSIDATA, DIVISO, A QUANTO RISULTA, IN TRE NAVATE (QUELLE LATERALI MOLTO STRETTE): L'EDIFICIOE' REALIZZATO IN UN OPUS INCERTUM TENDENTE AL QUASI RETICULATUM; UNITAMENTE AGLI AVANZI DELLA DECORAZIONE A STUCCO, CIO' SUGGERISCE UNA DATAZIONE, ESTENSIBILE ALL'INTERO COMPLESSO, AL SECONDO QUARTO DEL I SECOLO A.C. LA TERRAZZA SOTTOSTANTE E' RETTA DA SOSTRUZIONI, CHE PER UN CERTO TRATTO ASSUMONO L'ASPETTO DI NICCHIE TRIANGOLARI. LA PRESENZA DI STRUTTURE IN OPUS INCERTUM E IN OPERA POLIGONALE FA SUPPORRE L'ESISTENZA DI UNA O PIU' FASI PRECEDENTI (III - II SECOLO A.C.).
A TIVOLI, ALL'INTERNO DI VILLA GREGORIANA, SI POSSONO VISITARE I RESTI DELLA VILLA DI MANLIO VOPISCO, UN RICCO PERSONAGGIO DELL'ETA' DI DOMIZIANO.
LA VILLA SORGEVA LUNGO LE PENDICI DEL MONTE CATILLO, SUL LATO DESTRO DEL DIRUPO DELL'ANIENE, DI FRONTE AI TEMPIETTI DELL'ACROPOLI. IN QUESTO COMPLESSO, REALIZZATO IN OPUS INCERTUM DI CALCARE ED ESTESO LUNGO UN FRONTE D'OLTRE 130 M, SI POSSONO FACILMENTE DISTINGUERE DUE SETTORI: QUELLO NORD, AD ANDAMENTO IRREGOLARE, MA DI CUI ATTUALMENTE RIMANE BEN POCO, E QUELLO SUD, MEGLIO CONSERVATO E REGOLARE. QUESTO SECONDO SETTORE SI ARTICOLA IN UNA SERIE DI OTTO VANI VOLTATI A BOTTE, AI QUALI FANNO SEGUITO UNA LUGA PARETE (CHE OCCUPA ALTRI DUE AMBIENTI) E QUINDI ALTRI TRE VANI, DI CUI QUELLO CENTRALE PIU' GRANDE, CON VOLTE A BOTTE ALTISSIME.
SI TROVA SULLA VIA TIBURTINA E SI PROSEGUE VERSO TIVOLI; SULLE PENDICI DEL COLLE, ALL'ALTEZZA DEL GRANDE TORNANTE, NOTO COME CURVA DI REGRESSO, SI APRE SULLA DESTRA UNA PICCOLA STRADA BIANCA CHE CONDUCE IN PROSSIMITA' DELLE SOSTRUZIONI, OGGI IN PARTE CROLLATE, DELLA COSIDDETTA VILLA DI CASSIO.
L'AREA, PIANTATA AD ULIVI, E' ARTICOLATA IN DUE AMPIE PLATEE NOTE COME LE PIANTELLE DI CARCIANO. LA PRESENZA DEL MODERNO TOPONIMO CARCIANO (FORSE DEFORMAZIONE DI CASSANUS O CASSIANUS, IL NOME ATTRIBUITO A UN FUNDUS NOTO DA DOCUMENTI MEDIOEVALI) HA SUGGERITO L'IDENTFICAZIONE CON LA VILLA TIBURTINA POSSEDUTA DA C.CASSIUS LONGINUG, UNO DEGLI UCCISORI DI CESARE. IN PRIMAFASE EDILIZIA, DATABILE ALLA SECONDA META' DEL II SECOLO A.C., IL TERRAZZAMENTO IN OPERA POLIGONALE DI UNA PRECEDENTE ABITAZIONE FU OCCUPATO DA UNA MODESTA VILLA RUSTICA: IN QUESTA OCCASIONE IL TERRAZZAMENTO FU INGRANDITO E ARGINATO DA UN MURAGLIONE IN OPUS INCERTUM DI CALCARE. IN UNA SECONDA FASE, FORSE IN ETA' SILLANA, LA REALIZZAZIONE DI UNA SECONDA TERRAZZA, SOVRASTANTE LA PRIMA E SORRETTA DALLA SOSRUZIONE. LA VILLA ACQUISI' ALLORA CARATTERE PREVALENTEMENTE RESDENZIALE, TANTO CHE SULLA NUOVA TERRAZZA FURONO DEIFICATI UN BELVEDERE E UNA SERIE DI AMBIENTI SEMIPOGEI (DOPPIO PORTICO; CORRIDOI; CISTERNA), DELIMITATI DAL MURO.
POCO DOPO FURONO COSTRUITI GLI ALTRI AMBIENTI. IN UNA TERZA FASE, INTORNO ALLA META' DEL I SECOLO A.C., CARATTERIZZATA DA UN OPUS INCERTUM MOLTO ACCURATO, TENDENTE AL RETICULATUM, SI EBBE UN PROLUNGAMENTOVERSO SUD DELLE DUE TERRAZZE. IL VANO FU TRASFORMATO IN NINFEO E L'AMBIENTE 7A FU DECORATO DA PITTURE. ULTERIORI AGGIUNTE, ESEGUITE IN OPUS INCERTUM POLICROMO, FURONO COMPUTE IN ETA' IMPERIALE (RAMPA; TERRAZZAMENTO SUPERIORE). SI DEVE INFINE RICORDARE CHE NELLA VILLA FU RINVENUTO UN IMPORTANTISSIMO GRUPPO DI SCULTURE, OGGI CONSERVATE IN GRAN PARTE NEI MUSEI VATICANI.
SI FA DI NUOVO RITORNO SULLA VILLA TIBURTINA: SUBITO DOPO LA "CURVA DI REGRESSO", SI NOTANO SULLA DESTRA LE SOSTRUZIONI DELLA COSIDDETTA VILLA DI BRUTO; PER RAGGIUNGERLA BISOGNA PERO' INERPICARSI LUNGO UN PENDIO. LA VILLA, IN PROPRIETA' PRIVATA, NON E' FACILMENTE ACCESSIBILE. ANCHE QUESTO COMPLESSO SI SVILUPPA SU DUE TERRAZZE SORRETTI DA TRE MURAGLIONI: SU QUELLO INFERIORE SONO ANCORA VISIBILI I RESTI DEL CRIPTOPORTICO E DI UN PROSPETTO AD ARCATELLE CIECHE, CON PORTONE A GRANDI NICCHIE SEMICIRCOLARI. SUL MARGINE SUD DELLA TERRAZZA SUPERIORE SI INCONTRANO I RESTI DI UNA PICCOLA CISTERNA A DUE NAVATE. IL NUCLEO PRINCIPALE DELL'INSIEME (IN OPUS RETICULATUM) E' DATABILE FORSE INTORNO ALLA META' DEL I SECOLO A.C.; ANCHE QUI SI EBBERO POI AGGIUNTE ED ABBELLIMENTI DI ETA' IMPERIALE.
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