![]() | ![]() |
|
|
L'armonia raggiunta:
L'inizio del Cinquecento
Il Cinquecento è il
periodo più famoso dell'arte italiana e uno dei più splendidi di ogni tempo. Fu
l'epoca di Leonardo, Michelangelo, Tiziano, Correggio e Giorgine, di Dűrer
e Holbein nel Nord Europa è chiamato "Rinascimento maturo". Le condizioni che determinarono la fioritura
di questi geni cominciarono a crearsi fin dal tempo di Giotto, l'orgoglio delle
città che per abbellire gli edifici e assicurarsi opere rivaleggiavano per
ottenere i maestri migliori, diede grande incentivo all'emulazione fra gli
artisti. Il periodo delle grandi scoperte, la prospettiva e l'anatomia,
scoperte che valsero ad ampliare l'orizzonte dell'artista non più artigiano, ma
maestro che non poteva giungere alla fama e alla gloria senza esplorare i
misteri della natura e ricercare le leggi segrete dell'universo. Un'artista
mirava a conquiste ancora più grandi così da costringere il mondo circostante
ad accettarli come uomini ricchi di doti preziosi e uniche. In aiuto degli
artisti nella propria affermazione fu la ricerca da parte dei mecenati della
fama; nei tempi anteriori era il principe a concedere i suoi favori
all'artisti, ora era l'artisti che onorava un ricco principe o un potente
accettando un'ordinazione. Gli artisti potevano spesso scegliere il tema che
preferivano, senza dover più conformare le loro opere ai capricci e alle
fantasie dei committenti. In nessuna sfera questa mutamento fu tanto sensibile
come nell'architettura, in nessun altro campo il fra le esigenze dei mecenati e
gli ideali degli artisti fu più pronunciato che in questo. I dotti maestri 121c27b
agognavano a costruire templi e archi trionfali ma venivano loro commissionati
solo palazzi e chiese. In questo conflitto un compromesso fu trovato da artisti
come Alberti che adattò gli antichi ordini ad un moderno palazzo cittadino. Ma
la vera aspirazione dell'architetto rinascimentale era progettare un edificio
senza preoccuparsi dell'uso a cui fosse destinato, solo per la bellezza delle
proporzioni, per la spaziosità dell'interno e la grandiosità imponente
dell'insieme. Aspirava alla perfetta simmetria e regolarità, irraggiungibile
finché si rimaneva legati alle esigenze pratiche della costruzione comune. Nel
1506 il papa Giulio II decise di abbattere la basilica di San Pietro e di riedificarla
in modo da sfidare le tradizioni e le funzioni secolari dell'architettura
ecclesiastica, l'incarico fu affidato a Donate Bramante caloroso difensore del
nuovo stile. L'artista mostra di aver assimilato le idee e i canoni
dell'architettura classica, pur non imitando i classici. Il "tempietto di San Pietro in Montorio" è una
rotonda su gradini, coronato da una cupola e circondato da un colonnato di
stile dorico, si evince dalla costruzione un senso di armonia perfetta come da
qualsiasi tempio classico. A questo maestro il pontefice aveva affidato il progetto della nuova chiesa di
San Pietro; Bramante disegno una chiesa quadrata con una serie di cappelle
disposte simmetricamente intorno alla gigantesca sola a forma di una croce, la
quale doveva essere coronata da un'enorme cupola che poggiava su archi
colossali. Sembra che Bramante volesse combinare gli effetti dei più vasti edifici antichi,
quali il Colosseo, il Pantheon. Il progetto bramantesco di san Pietro non
giunse a compimento, poiché ingoiò troppo denaro e nel tentativo di raccogliere
fondi con la vendita delle indulgenze il papa precipitò la crisi della Riforma.
Nell'ambito della chiesa cattolica inoltre si accrebbe l'opposizione all'idea
del Bramante di una chiesa completamente simmetrica. Intorno al 1500 si videro
sorgere molti grandi artisti tra i quali Leonardo Da vinci (1452/1519). Egli nacque
in un villaggio toscano, apprendista nella bottega del Verrocchio la cui fama
era vasta tanto che Venezia gli ordinò il monumento a Bartolomeo Colleoni. La
statua equestre mostra come il Verrocchio sia degno erede della tradizione di
Donatello, l'artista studia minuziosamente l'anatomia del cavallo, i muscoli
facciali di Colleoni e il suo atteggiamento. La grandiosità e la semplicità del
Verrocchio, e l'energia concentrata pare animare l'uomo. In una bottega capace
di produrre tali capolavori il giovane Leonardo aveva molto da imparare, molti
pittori e scultori eccellenti emersero dalla bottega del Verrocchio. Leonardo produsse
molti schizzi, ed i suoi taccuini sono pieni di disegni , scritti nei vari
campi della ricerca ai quali recò importanti contributi. Leonardo era un
artista fiorentino, e riteneva che il compito dell'artista fosse l'esplorazione
del mondo visibile condotta in modo completo, intenso e accurato. Egli non
accettava le teorie senza prima sottoporle ad esperimento, esplorò i segreti
del corpo umano sezionando cadaveri, investigò le leggi delle correnti e delle
onde, osservò il volo degli uccelli, e degli insetti cercando di costruire una
macchina volante. L'effetto dell'atmosfera sul colore degli oggetti distanti,
argomenti che formarono l'oggetto di un incessante ricerca che doveva essere
alla base dell'arte. Fu ingegnere militare, costruttore di fortificazioni e
canali, nuove armi, ideatore di nuove scenografie per spettacoli e feste. Egli
non pubblicò mai i suoi trattati e pochi intuirono l'importanza delle sue idee
e l'ampiezza delle sue conoscenze. L'esplorazione della natura era per lui un
mezzo per acquisire conoscenza del mondo visibile che gli occorreva per la sua
arte. Egli voleva dimostrare che la pittura è un arte liberale. Si spostò
continuamente da Milano a Firenze, fu al servizio di cesare Borgia, fu a Roma e
al servizio di cesare Borgia, fu a Roma e poi alla corte di Francesco I re di
Francia, dove morì nel 1519. i pochi
lavori che Leonardo completò nella maturità ci sono pervenuti in cattivo stato,
il famoso affresco dell' "Ultima cena" copre una parete di una sala
rettangolare che serviva da refettorio ai frati del convento di Santa Maria
delle Grazie a Milano. L'opera crèa una
straordinaria illusione di realtà, non c'è nulla delle vecchie iconografie
tradizionali, il dipinto era molto diverso, vibrante di drammaticità e
animazione. Leonardo cerca di riprodurre la scena nel momento in cui Cristo
annuncia il tradimento, l'episodio è animato dall'azione dei commensali, Giuda
sembra quasi isolato, i dodici apostoli sembrano suddivisi in quattro gruppi di
tre legati tra loro da gesti e movimenti. Gli artisti di quel periodo miravano
a conciliare le esigenze di realismo a quelle compositive, ma se la soluzione
del pollaiolo era sembrata rigida e artificiosa Leonardo risolse facilmente il
problema. La scena possiede l'equilibrio e l'armonia base delle pitture
gotiche, e che artisti come il Botticelli avevano tentato di riconquistare.
Leonardo riesce ad immortalare il comportamento umano e le reazioni dell'uomo,
evocando la scena davanti agli occhi dello spettatore. Un'altra opera di
Leonardo è la "Monna Lisa", il soggetto sembra immerso nei suoi pensieri e
rivolge lo sguardo verso lo spettatore, il sorriso sembra velato da un ombra di
tristezza. Nulla a che vedere con le grandi opere dei maestri del '400
italiano, che hanno in comune una certa scabra durezza e legnosità, e sembrano
piuttosto statuarie che non esseri viventi. In vari modi i pittori avevano
tentato di uscire da questa difficoltà, il Botticelli si era servito del moto
dei capelli e delle vesti. Leonardo non delineando i contorni, lasciò la forma
svanire nell'ombra in modo da lasciare allo spettatore qualcosa da indovinare,
così che ogni impressione di rigidezza sarà evitata. Questa è la tecnica dello
sfumato che lascia un margine di immaginazione allo spettatore. Il secondo
grande fiorentino la cui opera rende famosa l'arte italiana del '500 fu
Michelangelo Buonarroti, egli fu testimone di una rivoluzione totale nella
posizione dell'artista e fu lui a provocarla. Tredicenne fu messo a bottega dal
Ghirlandaio ammirato più per le sue opere che per la sua colorita
rappresentazione della vita del loro tempo che per l'eccellenza dell'ingegno.
Sapeva narrare la storia sacra così bene che sembrava essersi svolta negli
ambienti a lui contemporanei. La "Nascita della Vergine" è ambientata in un
appartamento del tardo '400 , si vede la visita di alcune signore borghesi.
Dimostro di condividere l'interesse dei contemporanei per i temi dell'arte
antica, si nota nello sfondo della stanza un rilievo dipinto che raffigura
putti danzanti alla maniera classica. Nella sua bottega il giovane Michelangelo
imparò tutti i trucchi del mestiere, ma le sue idee sull'arte contrastavano con
quelle del suo maestro, così diede allo studio dell'opera dei maestri del
passato: Giotto, Masaccio, Donatello e gli scultori greci e romani di cui
poteva ammirarne le statue nella collezione medicea. Tentò di ritrarre il corpo
umano in movimento con tutti i muscoli e i tendini, assimilando le leggi
dell'anatomia dalla scultura antica e dai cadaveri che egli stesso sezionava. A
trentenni era già considerato uno dei principali maestri dell'epoca, Firenze
gli fece l'onore di affidare a lui e a Leonardo la raffigurazione di un
episodio di storia cittadina sulla parete della sala del Maggior consiglio al
Palazzo Vecchio. Sfortunatamente le opere no furono mai completate perché
Leonardo tornò a Milano, e Michelangelo fu chiamato a Roma dal papa Giulio II
che voleva farsi erigere un sepolcro degno del capo della cristianità. Dopo sei
lunghi anni trascorsi alle cave di marmo di Carrara per scegliere i blocchi da
cui trarre il mausoleo, tornò a Roma ma l'entusiasmo del papa si era
raffreddato, il progetto era originariamente destinato alla vecchia San Pietro,
per la quale era in progetto una nuova costruzione, per cui sarebbe stata
demolita. Michelangelo abbandonò così Roma con sdegno, il papa riuscì però a
convincerlo a tornare al suo servizio per la decorazione della Cappella
Sistina. Le pareti erano state decorate dal Botticelli, il Ghirlandaio etc.. ma
la volta era ancora nuda così il papa propose a Michelangelo di dipingerla.
Egli cominciò ad elaborare uno schema modesto dodici apostoli entro nicchie, in
quattro anni di lavoro solitario mostrò la ricchezza inesauribile della
fantasia, la maestria sempre vigile nell'esecuzione di ogni minimo particolare,
la grandiosità di visione. L'impressione che da l'insieme è di una grande sala
riunioni ampia e alta. In alto sulle pareti si allineano le storie di Mosè e
Cristo, ci sembra quasi di scorgere un mondo di dimensioni sovrumane.
Michelangelo dipinse le gigantesche immagini dei profeti del vecchio testamento
che annunciarono agli ebrei il futuro Messia, alternati a figure di sibille che,
secondo l'antica tradizione, predissero le venuta di Cristo ai pagani. Sul
soffitto vero e proprio dipinse la storia della "Creazione" e di Noè. Egli
stipò le partizioni che dividevano i vari dipinti con un infinito stuolo di
altre figure, alcune simili a statue, altre a giovani straordinariamente vivi e
di sovrannaturale bellezza che reggono festoni e medaglioni in cui sono dipinte
altre storie. Il soffitto trasmette un senso di semplicità e armonia nella
decorazione; l'artista distribuì delle figure che fiancheggiano le scene della
Creazione, da un lato il profeta Daniele che regge sulle ginocchia un grosso
volume con l'aiuto di un fanciullo, vicino a lui c'è la sibilla Cumana assorta
nella lettura di un libro. Sul lato opposto ci sono la sibilla persiana che
tiene un libro vicino agli occhi ed Ezechiele, i sedili su cui sono seduti sono
ornati di statue e putti giocosi e sopra due figure nude raccordano il
medaglione al soffitto. Nei pennacchi triangolari sono rappresentati gli
antenati di Cristo sormontati da corpi in movimento, che mostrano il gioco
muscolare. Forse la più famosa e sensazionale fra tutte queste visioni è la
"Creazione di Adamo" in una delle campate maggiori, nessuno si era mai
avvicinato con tanta forza e semplicità alla grandezza del mistero della
creazione. Adamo sdraiato per terra in tutto il vigore e la bellezza degni del
primo uomo, dio Padre gli si accosta sorretto dai suoi angeli, avvolto in un
maestoso manto gonfiato dal vento suggerisce l'idea della rapidità e della
facilità con cui egli si muove nello spazio, tende la mano e Adamo si ridesta
da un sonno profondo volgendo lo sguardo al Creatore. Terminata
Privacy |
Articolo informazione
Commentare questo articolo:Non sei registratoDevi essere registrato per commentare ISCRIVITI |
Copiare il codice nella pagina web del tuo sito. |
Copyright InfTub.com 2025